Preghiera d’un bimbo alla su’ mamma e ar su’ babbo
Mamma, eccomi alla luce, arrivato da dentro ‘r tuo pancione
ti prego non mi lasciare senza la tua dolce e calda di presenza,
sono piccolo, insufficiente, da solo entro ‘n grande confusione,
senza di te non posso vivere, morirei con la tua assenza.
Per me sei tutto ‘r Mondo, sei l’Universo Tutto, sei ‘r mio solo Dio,
ora domani e sempre sei intorno a me e non mi lasci mai,
sei la persona che mi protegge sempre, fino all’urtimo mi’ addio,
se m’allontano dalla tua presenza, trovo solamente guai!!!
Quando sbaglio è ver che mi richiami ma sempre cor perdono,
vuoi sempre più bene ar tu’ bimbo che alla tu’ vita personale,
sei la parte migliore di Tutto l’Universo e delle cose che ci sono,
senza la tua persona, ci sarebbe la freddezza Universale!!!
Sopporti ogni fastidio, dolore, disprezzo e ogni sofferenza,
ma non è vero che sei buona perché sei casalinga e mantenuta,
anche se lavori fuor come l’uomo, non cambia la tua essenza,
lavori fuori e poi pur’anche ‘n casa, e non fai l’arrogante e sostenuta;
sono purtroppo l’òmini, che son pieni d’egoismo e presunzione,
che voglion tutte le ragioni e anche su te voglian sempre comandare,
son troppo uguali alle bestie pieni di odi e di aggressione,
dai millenni più lontani riescon solo a uccide’ e guerreggiare.
La salvezza verrà sortanto dalla donna con la sua tenerezza,
dalla su’ accoglienza calda e umana per tutti e ogni persona,
solo la sua presenza tenera, salva ‘r Mondo da tutta la schifezza,
delle genti fredde e disumane coll’odio, che uccide e non perdona,
Mamma, sei tu l’essere migliore, nessun altro è alla tua divina altezza.
Caro babbo mio, non te la prendere se ti sposto dar centro della scena,
e dò ‘r posto principale alla mia dorce e amata mamma,
non voglio mica offenderti, ma tu fai troppo spesso pena,
non è certo corpa tua se der tuo affetto è troppo debole la fiamma.
Troppo spesso non ricordi l’abbraccio caldo e tenero a te bimbo,
quando tua madre scaldava il tuo corpo piccolo e affamato,
cosa cerchi col tuo fare arrogante, presuntuoso e freddo e grigio a sbattezzato (bimbo),
se vuoi bene a me bambino, ricorda ‘r bimbo che pure tu sei stato.
non voglio certo che da uomo tu cominci a somigliar la donna,
conserva pure in casa, la tua forte, maschile e giusta protezione,
ma non creder ch’esser maschio ti fa superior a colei che porta gonna,
ogni uomo e ogni donna sono uguali, pur con diversa e naturale vestizione.
La mamma ti vuol bene e ti concede sé stessa coll’abbraccio e coll’amore,
ma questo non vuol dir certo che tu diventi ‘r proprietario,
se l’offendi come donna e la tratti con disprezzo e senza cuore,
non lagnarti se va artrove a cercar conforto, e pur anche amore vario,
Nel rapporto umano e personale non conta l’efficienza materiale
non è come in fabbrica, che contano sortanto i pezzi fatti,
il corpo umano ha bisogno dell’affetto, che all’amore è proprio uguale,
e non di convivenza a corpi freddi, egoisti e spesso anche distratti.
Alla fine della vita di mio padre, conterà, per me, solo l’affetto,
che è importante e necessario prima ancora pur’anche più der pane,
perciò ti prego, babbo caro, di amarci cambiando ‘unpo’ l’assetto
del tuo carattere arrogante che troppo spesso si comporta com’un cane,
fatti coraggio, datti una mossa, questo solo, come figlio, da te aspetto.