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Parla contro la Costituzione”

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Mattarella: “No ad un ritorno alla sovranità nazionale”. È bufera: “Parla contro la Costituzione”

[IMG2=JSON]{"data-align":"none","data-size":"full","src":"http:\/\/1.gravatar.com\/avatar\/175236ba60db0f6b9cc04190cd133e1f?s=64&d=mm&r=g"}[/IMG2]DI STOPEURO — MAR 23, 2017 IN NEWS23.6K
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È il tema della sovranità a tenere banco in occasione delle celebrazioni per l’anniversario dei Trattati di Roma. Per il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, «nessun ritorno alle sovranità nazionali potrà garantire ai cittadini europei pace, sicurezza, benessere e prosperità». «Nessun Paese europeo, da solo, potrà mai affacciarsi sulla scena internazionale con la pretesa di influire sugli eventi, considerate le proprie dimensioni e la scala dei problemi», ha aggiunto il capo dello Stato, durante la cerimonia a Montecitorio per il sessantesimo del trattato con cui sono state istituite la Comunità economica europea e la Comunità europea dell’energia atomica, gettando le basi per l’attuale Unione.
Meloni: «La nostra sfida è quella della sovranità»


Proprio ciò che è diventata l’Unione europea oggi, però, impone di ritrovare una nuova centralità per gli Stati. «La sfida che dobbiamo riuscire ad interpretare è la sfida della sovranità, di una proposta politica che dica “prima gli italiani”, che dica “difesa del nostro prodotto, dei nostri lavoratori, del nostro made in Italy, dei nostri diritti, dei nostri confini”», ha ricordato ai microfoni di RTL 102.5 Giorgia Meloni, che sabato all’Angelicum di Roma, nel corso dell’incontro “Italia Sovrana in Europa”, presenterà un’idea di Europa ispirata al modello della confederazione di Stati. «Dobbiamo fare cartello come Italia, come fanno le altre nazioni anche quando tentano di venire a occupare la nostra realtà, come fanno le altre nazioni europee», ha sottolineato ancora la presidente di Fratelli d’Italia. Alemanno: «Mattarella parla contro la Costituzione»


Per Gianni Alemanno, poi, «è molto grave che il presidente della repubblica Mattarella, custode della Costituzione, faccia delle affermazioni contrarie ai principi fondamentali della nostra Carta». «Il presidente Mattarella non può dire che “il ritorno alla sovranità nazionale è pericoloso”, perché l’articolo primo della Costituzione afferma che “la sovranità appartiene al popolo”, non ad organismi sovranazionali non legittimati democraticamente», ha spiegato il leader del Movimento nazionale per la Sovranità. «Rivendicare la sovranità nazionale e popolare non significa affatto voler ritornare al nazionalismo aggressivo del Novecento. Significa al contrario – ha chiarito Alemanno – proporre un’Europa costruita come una confederazione di Stati sovrani, che cooperano per difendere gli interessi comuni». «Senza sovranità nazionale non c’è sovranità popolare e non a caso gli italiani da troppo tempo subiscono i condizionamenti dei poteri finanziari e delle multinazionali che stanno distruggendo la nostra economia», ha concluso Alemanno. La Lega in sit-in contro l’euro


Per la Lega, che ha disertato le celebrazioni in aula per svolgere invece un sit-in davanti Montecitorio, poi, «oggi non c’è nulla da festeggiare». Fra gli slogan scanditi dal Carroccio «No all’Europa dei traditori» e «Questa Europa affamai i popoli». «Rispettiamo Mattarella, ma stanno festeggiando i traditori dei valori europei, chi sostiene un’Europa che massacra i diritti dei cittadini europei, l’economia degli Stati, che fa gli interessi delle lobby finanziarie. Ormai – ha detto il capogruppo del Carroccio, Federico Fedriga – l’uscita dall’euro non è più una scelta, ma una via obbligata per risollevare le economie depresse dei nostri Paesi».

Con fonte Il Secolo d’Italia


POVERO MATTARELLO...................................
 
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L'asse Merkel-Macron: "Entro giugno misure importanti per il futuro dell'Europa"
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Macron incontra la Merkel a Berlino: "Abbiamo convenuto che da qui al Consiglio europeo del mese di giugno prederemo delle decisioni importanti per rilanciare l'Europa"

Raffaello Binelli - Gio, 19/04/2018 - 14:36
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L'asse franco-tedesco intende riproporsi come guida per tutto il Vecchio Continente. Il presidente francese, Emmanuel Macron, durante la conferenza stampa congiunta dopo il vertice bilaterale con la cancelliera Angela Merkel, ha tenuto a precisare che "entro giugno abbiamo l'obiettivo di presentare una visione comune.
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Bisogna dare risposte comuni a problemi di ieri, oggi e domani, presentare una visione condivisa dell’Ue. Ci siamo impegnati a farlo - ha aggiunto - e lo faremo al consiglio europeo di giugno". E di fronte a "visioni profondamente nazionalistiche, il momento è assolutamente decisivo per il futuro dell’Europa". La Merkel ha confermato l'impegno: "Abbiamo deciso che per il vertice di giugno avremmo affrontato grandi temi centrali".

I due leader si sono incontrati nel cantiere del nuovo castello di Berlino. Una "location" che ha un forte valore simbolico. Anche l'Europa, paiono voler sottolineare Merkel e Macron, è un cantiere aperto. Il presidente francese ha voluto sottolineare che "la nostra comune sovranità viene messa alla prova". E come aveva fatto a Strasburgo, davanti al parlamento europeo riunito in seduta comune, ha parlato del rischio derivante dai "forti nazionalismi". Una minaccia rispetto alla quale è "decisivo" lavorare per il futuro dell'Europa.



Un altro tema affrontato è quello dell'immigrazione. "Bisogna creare una solidarietà esterna ed interna" all’Ue - ha detto Macron - "non possiamo lasciare che un Paese venga lasciato solo nell’accoglienza e integrazione" . Ha sottolineato che "siamo bloccati sulla ricollocazione" dei migranti all’interno dell’Ue, indicando la necessità di "condividere la pressione" esercitata sui Paesi d’arrivo. Insieme a questo, bisogna lavorare su una "solidarietà esterna, proteggere e investire sulle nostre frontiere comuni, armonizzare le regole dell’accoglienza e una vera solidarietà interna".
 

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