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Pisapia: «Le nuove case ai Rom? Necessarie»
L'incontro di Zanonato con Giuliano Pisapia, neo-sindaco di Milano: «Aria nuova nel centrosinistra, Berlusconi a casa»
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FESTA DEL PD. Un migliaio di presenti alla serata con Pisapia
PADOVA. Integrazione; l'importanza dei sindaci del centrosinistra, simbolo del cambiamento politico nel Paese; il rapporto con la Lega Nord; gli effetti della manovra Finanziaria. Sono stati i temi principali, di stretta attualità, del confronto tra il sindaco di Milano, Giuliano Pisapia, e quello di Padova, Flavio Zanonato. Un dibattito, moderato dal direttore del mattino Omar Monestier, avvenuto domenica sera davanti a un migliaio di persone ospiti della Festa del Partito democratico dedicata al 150º anniversario dell'Unità d'Italia.
INTEGRAZIONE. «A Milano abbiamo deciso di regolarizzare (e non realizzare, ndr) 12 moschee in altrettante aree della città evitando così di costruire un unico centro islamico come invece inizialmente avevamo pensato», ha detto il sindaco di Milano. «Garantire degli spazi di culto è fondamentale per l'integrazione degli islamici e anche per la sicurezza», ha aggiunto Pisapia. Concetti ripresi anche da Flavio Zanonato, che ha ricordato come in città ci siano due moschee: a Pontevigodarzere e in via Anelli. «La prima - ha osservato il Zanonato - da decenni convive a fianco di un patronato cattolico. L'altra, in via Anelli, è uno spazio molto dignitoso che tra poco i fedeli dell'associazione Rahma, quando avranno terminato di pagare l'immobile di Ponte di Brenta, lasceranno. Offrire dei luoghi di culto dove i musulmani possano pregare rende più semplice l'integrazione e più sicura la città». Poi, dal pubblico, uno spettatore, rivolgendosi al sindaco di Padova ha chiesto: «Perché date le case ai rom invece che ai padovani?». Pronta la replica di Zanonato: «Qui nessuno è senza casa. E piuttosto che vedere girare queste persone di zona in zona, abbiamo preferito integrarle. In ogni caso le costruzioni sono state realizzate con i soldi del Ministero». Quindi, ha aggiunto Pisapia: «I rom sono nuovi italiani, hanno gli stessi nostri diritti e vanno integrati».
IL CENTROSINISTRA. «I sindaci della nostra coalizione potranno giocare un ruolo fondamentale nel rinnovamento del Paese. Il cambiamento dovrà arrivare dal basso. E serve un'alleanza senza pregiudizi ideologici», ha detto Pisapia. Pensiero che poi Zanonato ha rivolto in chiave Partito democratico: «Dobbiamo saper creare un'opinione pubblica. E fondamentale. Tanto quanto mandare a casa Berlusconi».
LA LEGA NORD. «La vedo in grande confusione. Al suo interno stanno succedendo cose sconvolgenti», ha sentenziato il sindaco di Padova. «Con i leghisti - ha chiuso Pisapia - non ci sarà mai nessun patto, nemmeno transitorio. Sono persone che non hanno nulla a che fare con noi». E proprio da un leghista, l'assessore regionale Maurizio Conte è arrivata una replica alle parole di Zanonato sull'integrazione: «Lui afferma che il miglior modo per difendersi dal terrorismo è l'integrazione: alla memoria delle vittime dell'11 settembre, da Padova, arriva un messaggio surreale e infelice».
«Aria nuova nel centrosinistra,se questa è aria nuova ,mentre agli italiani viene dato lo sfratto e vivono per strada o in camper come i rom non so che aria nuova sia e tu lo sai?
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I ROM CHIEDONO AL PD LE CASE POPOLARI: SPERIAMO CHE DOPO LASCINO AI ROMANI I CAMPI NOMADI
Riceviamo e pubblichiamo:
IGNAZIO MARINO
Lettera 1Dopo un anno di “taglieggiamento” del Governo Monti-Fornero senza particolare “fantasia” sui capitoli di spesa e con appoggio bipartisan, non capisco il problema a varare un “governissimo” !!!amandolfo (StC)
ROM VOTANO ALLE PRIMARIE DEL PD PER SINDACO DI ROMA
Lettera 2Caro …

Riceviamo e pubblichiamo:
IGNAZIO MARINO
Lettera 1
Dopo un anno di “taglieggiamento” del Governo Monti-Fornero senza particolare “fantasia” sui capitoli di spesa e con appoggio bipartisan, non capisco il problema a varare un “governissimo” !!!
amandolfo (StC)
ROM VOTANO ALLE PRIMARIE DEL PD PER SINDACO DI ROMA
Primarie Pd Roma, “rom ai seggi”: Cristiana Alicata si dimette
Pubblicato il 10 aprile 2013 09.04 | Ultimo aggiornamento: 10 aprile 2013 09.48
TAG: cristiana alicata, pd, primarie, roma
Cristiana Alicata
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ROMA – Alle primarie del centrosinistra a Roma aveva denunciato “voti comprati” e “file di rom”; per questo la comunità di via Candoni ha annunciato querele e ora Cristiana Alicata, dirigente renziana del Pd Lazio, si è dimessa. Ad annunciarlo è stata lei stessa sul suo blog.
Leggi anche “Primarie di Rom”. Cristiana Alicata, il Pd, le “prove” di De Vito
Alicata definisce ”infamanti” le accuse di ”razzismo e istigazione all’odio razziale” che le sono state mosse dalle comunità rom della Capitale (che l’ha denunciata per ingiuria) e annuncia che si difenderà ”con serenità nelle sedi opportune anche querelando singolarmente alcune persone”.
Nel post intitolato ”Molto sinteticamente”, Alicata elenca le decisioni prese dopo quanto accaduto domenica.
come vedete,se volete vedere e sentire il marcio è da tutte le parti..............ma lo strano è chi vota PD non vede e non sente ma parla tanto male delle case degli altri e non vede lo sporco dentro casa sua.Perchè?
L'incontro di Zanonato con Giuliano Pisapia, neo-sindaco di Milano: «Aria nuova nel centrosinistra, Berlusconi a casa»
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PADOVA. Integrazione; l'importanza dei sindaci del centrosinistra, simbolo del cambiamento politico nel Paese; il rapporto con la Lega Nord; gli effetti della manovra Finanziaria. Sono stati i temi principali, di stretta attualità, del confronto tra il sindaco di Milano, Giuliano Pisapia, e quello di Padova, Flavio Zanonato. Un dibattito, moderato dal direttore del mattino Omar Monestier, avvenuto domenica sera davanti a un migliaio di persone ospiti della Festa del Partito democratico dedicata al 150º anniversario dell'Unità d'Italia.
INTEGRAZIONE. «A Milano abbiamo deciso di regolarizzare (e non realizzare, ndr) 12 moschee in altrettante aree della città evitando così di costruire un unico centro islamico come invece inizialmente avevamo pensato», ha detto il sindaco di Milano. «Garantire degli spazi di culto è fondamentale per l'integrazione degli islamici e anche per la sicurezza», ha aggiunto Pisapia. Concetti ripresi anche da Flavio Zanonato, che ha ricordato come in città ci siano due moschee: a Pontevigodarzere e in via Anelli. «La prima - ha osservato il Zanonato - da decenni convive a fianco di un patronato cattolico. L'altra, in via Anelli, è uno spazio molto dignitoso che tra poco i fedeli dell'associazione Rahma, quando avranno terminato di pagare l'immobile di Ponte di Brenta, lasceranno. Offrire dei luoghi di culto dove i musulmani possano pregare rende più semplice l'integrazione e più sicura la città». Poi, dal pubblico, uno spettatore, rivolgendosi al sindaco di Padova ha chiesto: «Perché date le case ai rom invece che ai padovani?». Pronta la replica di Zanonato: «Qui nessuno è senza casa. E piuttosto che vedere girare queste persone di zona in zona, abbiamo preferito integrarle. In ogni caso le costruzioni sono state realizzate con i soldi del Ministero». Quindi, ha aggiunto Pisapia: «I rom sono nuovi italiani, hanno gli stessi nostri diritti e vanno integrati».
IL CENTROSINISTRA. «I sindaci della nostra coalizione potranno giocare un ruolo fondamentale nel rinnovamento del Paese. Il cambiamento dovrà arrivare dal basso. E serve un'alleanza senza pregiudizi ideologici», ha detto Pisapia. Pensiero che poi Zanonato ha rivolto in chiave Partito democratico: «Dobbiamo saper creare un'opinione pubblica. E fondamentale. Tanto quanto mandare a casa Berlusconi».
LA LEGA NORD. «La vedo in grande confusione. Al suo interno stanno succedendo cose sconvolgenti», ha sentenziato il sindaco di Padova. «Con i leghisti - ha chiuso Pisapia - non ci sarà mai nessun patto, nemmeno transitorio. Sono persone che non hanno nulla a che fare con noi». E proprio da un leghista, l'assessore regionale Maurizio Conte è arrivata una replica alle parole di Zanonato sull'integrazione: «Lui afferma che il miglior modo per difendersi dal terrorismo è l'integrazione: alla memoria delle vittime dell'11 settembre, da Padova, arriva un messaggio surreale e infelice».
«Aria nuova nel centrosinistra,se questa è aria nuova ,mentre agli italiani viene dato lo sfratto e vivono per strada o in camper come i rom non so che aria nuova sia e tu lo sai?
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I ROM CHIEDONO AL PD LE CASE POPOLARI: SPERIAMO CHE DOPO LASCINO AI ROMANI I CAMPI NOMADI
Riceviamo e pubblichiamo:
IGNAZIO MARINO
Lettera 1Dopo un anno di “taglieggiamento” del Governo Monti-Fornero senza particolare “fantasia” sui capitoli di spesa e con appoggio bipartisan, non capisco il problema a varare un “governissimo” !!!amandolfo (StC)
ROM VOTANO ALLE PRIMARIE DEL PD PER SINDACO DI ROMA
Lettera 2Caro …

Riceviamo e pubblichiamo:
IGNAZIO MARINO
Lettera 1
Dopo un anno di “taglieggiamento” del Governo Monti-Fornero senza particolare “fantasia” sui capitoli di spesa e con appoggio bipartisan, non capisco il problema a varare un “governissimo” !!!
amandolfo (StC)

Primarie Pd Roma, “rom ai seggi”: Cristiana Alicata si dimette
Pubblicato il 10 aprile 2013 09.04 | Ultimo aggiornamento: 10 aprile 2013 09.48
TAG: cristiana alicata, pd, primarie, roma

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ROMA – Alle primarie del centrosinistra a Roma aveva denunciato “voti comprati” e “file di rom”; per questo la comunità di via Candoni ha annunciato querele e ora Cristiana Alicata, dirigente renziana del Pd Lazio, si è dimessa. Ad annunciarlo è stata lei stessa sul suo blog.
Leggi anche “Primarie di Rom”. Cristiana Alicata, il Pd, le “prove” di De Vito
Alicata definisce ”infamanti” le accuse di ”razzismo e istigazione all’odio razziale” che le sono state mosse dalle comunità rom della Capitale (che l’ha denunciata per ingiuria) e annuncia che si difenderà ”con serenità nelle sedi opportune anche querelando singolarmente alcune persone”.
Nel post intitolato ”Molto sinteticamente”, Alicata elenca le decisioni prese dopo quanto accaduto domenica.
Al punto numero uno scrive: ”Mi dimetto da ogni carica che ricopro nel Pd (e la mia tessera è a disposizione del segretario Bersani)”. A seguire: ”L’accusa di razzismo e di istigazione all’odio razziale è infamante e mi difenderò con serenità nelle sedi opportune anche querelando singolarmente alcune persone”.
”Il risultato delle primarie di Roma è stato probabilmente ‘salvato’ dal fatto che in molti hanno denunciato non ‘stranieri che votavano’ ma ‘numeri anomali’ che riguardavano stranieri come altre categorie – si difende la dirigente regionale del Pd -. Così come molti per giorni denunciavano lo sperpero di denaro in manifesti abusivi, spesso attaccati da migranti, probabilmente in nero. Chi vuole vedere razzismo nella statistica preferisce colpire le cose che non si vogliono sentire piuttosto che domandarsi cosa accade spesso durante le primarie o durante le elezioni. Anche questo verrà circostanziato nelle sedi opportune”.
”Quando Veltroni parlò di cinesi al voto a Napoli – continua – nessuno gli diede del razzista. Domandatevi perché la parola rom vi fa così male. A me non lo fa, per questo la uso. E’ una parola bella, che racchiude la libertà di un popolo a cui dovremmo dedicare tempo e dedizione e non ipocrisia pelosa e interesse fittizio. Mi permetto di aggiungere che il tempo e la dedizione vanno messi nel costruire per la comunità rom una vera integrazione e non ‘condizioni migliori’ nei campi. La comunità che la politica ha il compito di costruire in questo Paese non si deve fondare sulla separazione dei corpi dagli occhi. Riflettiamoci. Tutti. Spero il linciaggio abbia lavato qualche coscienza. La mia è pulita”.
Concludendo il suo post, la Alicata augura a ”Ignazio Marino di vincere queste elezioni, Roma non si merita questo degrado culturale e mi auguro che Ignazio sappia costruire una città dove trovino cittadinanza tutti: una città dove la capacità di scegliere sia sempre più consapevole. Ne ha bisogno Roma, ne ha bisogno l’Italia”. Ed in chiusura una frase in lingua dei Sinti ”Mri famiglia ma dicheri rado”, che tradotto significa ”La mia famiglia mi vuole bene”.”Il risultato delle primarie di Roma è stato probabilmente ‘salvato’ dal fatto che in molti hanno denunciato non ‘stranieri che votavano’ ma ‘numeri anomali’ che riguardavano stranieri come altre categorie – si difende la dirigente regionale del Pd -. Così come molti per giorni denunciavano lo sperpero di denaro in manifesti abusivi, spesso attaccati da migranti, probabilmente in nero. Chi vuole vedere razzismo nella statistica preferisce colpire le cose che non si vogliono sentire piuttosto che domandarsi cosa accade spesso durante le primarie o durante le elezioni. Anche questo verrà circostanziato nelle sedi opportune”.
”Quando Veltroni parlò di cinesi al voto a Napoli – continua – nessuno gli diede del razzista. Domandatevi perché la parola rom vi fa così male. A me non lo fa, per questo la uso. E’ una parola bella, che racchiude la libertà di un popolo a cui dovremmo dedicare tempo e dedizione e non ipocrisia pelosa e interesse fittizio. Mi permetto di aggiungere che il tempo e la dedizione vanno messi nel costruire per la comunità rom una vera integrazione e non ‘condizioni migliori’ nei campi. La comunità che la politica ha il compito di costruire in questo Paese non si deve fondare sulla separazione dei corpi dagli occhi. Riflettiamoci. Tutti. Spero il linciaggio abbia lavato qualche coscienza. La mia è pulita”.
come vedete,se volete vedere e sentire il marcio è da tutte le parti..............ma lo strano è chi vota PD non vede e non sente ma parla tanto male delle case degli altri e non vede lo sporco dentro casa sua.Perchè?