R
Roby
Guest
Buona domenica Pinuccio,
del sogno di cui vado a scriverti e per il quale
chiedo la tua sempre garbata disponibilità-ti ringrazio
veramente tanto- quello che mi è rimasto più impresso è ciò
di cui in epigrafe.
Ero in casa di una zia paterna, vi si svolgeva sicuramente
una festa, una sorta di banchetto per festeggiare qualcuno.
Ricordando il marito defunto della zia in questione ne elogiavo
la bontà, mi veniva in mente quando preparava cibi succulenti
ed in particolare ricordavo delle squisite lasagne ricce-così
si chiamano da noi-ed ecco che le lasagne si materializzavano,
mia cugina-la figlia- riconosceva nella descrizione da me fatta il suo papà ed infatti diceva "era mio padre", sorridevo. Alla festa partecipava anche un'altra zia paterna anch'essa deceduta che certo
non brillava per arte culinaria ma, avendo preparato degli spiedini
di verdure e formaggio mi offriva una fetta di zucchina, con una certa riluttanza e per non ferire la sua sensibilità l'accettavo ma, portatala alla bocca ne coglievo il gusto amarognolo. Sopraggiungeva mia sorella con due mie nipotine, le prendevo in braccio, la piccolina si addormentava e la ponevo in una coloratissima culla di legno, la più grandicella volava nelle mie braccia e cullandola dolcemente cercavo di farla addormentare. La festa continuava con spettacoli atti a divertire gli astanti.
Scusami Pinuccio, rispondimi con calma ché mi rendo conto
di non aver capacità di sintesi.
Aurora
del sogno di cui vado a scriverti e per il quale
chiedo la tua sempre garbata disponibilità-ti ringrazio
veramente tanto- quello che mi è rimasto più impresso è ciò
di cui in epigrafe.
Ero in casa di una zia paterna, vi si svolgeva sicuramente
una festa, una sorta di banchetto per festeggiare qualcuno.
Ricordando il marito defunto della zia in questione ne elogiavo
la bontà, mi veniva in mente quando preparava cibi succulenti
ed in particolare ricordavo delle squisite lasagne ricce-così
si chiamano da noi-ed ecco che le lasagne si materializzavano,
mia cugina-la figlia- riconosceva nella descrizione da me fatta il suo papà ed infatti diceva "era mio padre", sorridevo. Alla festa partecipava anche un'altra zia paterna anch'essa deceduta che certo
non brillava per arte culinaria ma, avendo preparato degli spiedini
di verdure e formaggio mi offriva una fetta di zucchina, con una certa riluttanza e per non ferire la sua sensibilità l'accettavo ma, portatala alla bocca ne coglievo il gusto amarognolo. Sopraggiungeva mia sorella con due mie nipotine, le prendevo in braccio, la piccolina si addormentava e la ponevo in una coloratissima culla di legno, la più grandicella volava nelle mie braccia e cullandola dolcemente cercavo di farla addormentare. La festa continuava con spettacoli atti a divertire gli astanti.
Scusami Pinuccio, rispondimi con calma ché mi rendo conto
di non aver capacità di sintesi.
Aurora