R
Roby
Guest
Sogno di questa notte.
Mi trovo in una stanza e nel sogno so che sono a Milano. E' una specie di sala d'aspetto di un ufficio, spoglia, con alcune seggiole allineate al muro vicino a una finestra e un tavolo/scrivania nel mezzo della stanza. La porta è una grande porta di legno marrone a soffietto che occupa tutta una parete.
so che mi trovo lì perchè mi devo incontrare con mio papà (morto) per avere un lavoro.
Nella stanza sono sola, fa un po' caldo e mi tolgo il maglione e resto in reggiseno. poi la porta a soffietto si apre e entra della gente, mi rinfilo il maglione e mi vado a sedere al tavolo. ho la borsetta nera appoggiata sul tavolo e dalla borsa, che è aperta, sporge il mio mazzo di carte (che nella realtà porto sempre con me in borsetta; non sono tarocchi nè carte da briscola, ma le sibille).
Le persone che sono entrate sono una signora con delle ragazze, sue figlie.
la signora viene a sedersi al tavolo dall'altro lato, mi dice che è di Firenze: ha visto le carte e mi chiede gentilmente se posso farle un giro, se posso leggerle le carte.
Le rispondo in modo affermativo e incominciamo a chiaccherare ma non inizio a leggerle le carte perchè veniamo interrotte. dalla porta entra un uomo, sembrava un operaio (un benzinaio?)parlava in un modo un po' confuso e mi dice di scendere in strada perchè mio papà e qualcun altro mi stanno aspettando (vicino a una stazione di rifornimento benzina? non ricordo).
Fine del sogno.
Se ti può servire:
- uno dei miei grandi dispiaceri è stato che mio papà, che lavorava a Milano, non mi ha mai voluto a lavorare con sè e insegnarmi il suo lavoro. (nato 12.12.25 - morto 23.7.1997). Ho quindi dovuto intraprendere un'altra strada lavorativa che grazie a Dio mi dà uno stipendio ma non mi è mai piaciuta
- porto sempre le carte sibille nella mia borsetta, e le uso solo per me e per gli amici più intimi, senza tuttavia affidarmi alle loro previsioni per prendere delle scelte.
Pensi che possa portare dei buoni numeri?
Un caldo abbraccio
Mi trovo in una stanza e nel sogno so che sono a Milano. E' una specie di sala d'aspetto di un ufficio, spoglia, con alcune seggiole allineate al muro vicino a una finestra e un tavolo/scrivania nel mezzo della stanza. La porta è una grande porta di legno marrone a soffietto che occupa tutta una parete.
so che mi trovo lì perchè mi devo incontrare con mio papà (morto) per avere un lavoro.
Nella stanza sono sola, fa un po' caldo e mi tolgo il maglione e resto in reggiseno. poi la porta a soffietto si apre e entra della gente, mi rinfilo il maglione e mi vado a sedere al tavolo. ho la borsetta nera appoggiata sul tavolo e dalla borsa, che è aperta, sporge il mio mazzo di carte (che nella realtà porto sempre con me in borsetta; non sono tarocchi nè carte da briscola, ma le sibille).
Le persone che sono entrate sono una signora con delle ragazze, sue figlie.
la signora viene a sedersi al tavolo dall'altro lato, mi dice che è di Firenze: ha visto le carte e mi chiede gentilmente se posso farle un giro, se posso leggerle le carte.
Le rispondo in modo affermativo e incominciamo a chiaccherare ma non inizio a leggerle le carte perchè veniamo interrotte. dalla porta entra un uomo, sembrava un operaio (un benzinaio?)parlava in un modo un po' confuso e mi dice di scendere in strada perchè mio papà e qualcun altro mi stanno aspettando (vicino a una stazione di rifornimento benzina? non ricordo).
Fine del sogno.
Se ti può servire:
- uno dei miei grandi dispiaceri è stato che mio papà, che lavorava a Milano, non mi ha mai voluto a lavorare con sè e insegnarmi il suo lavoro. (nato 12.12.25 - morto 23.7.1997). Ho quindi dovuto intraprendere un'altra strada lavorativa che grazie a Dio mi dà uno stipendio ma non mi è mai piaciuta
- porto sempre le carte sibille nella mia borsetta, e le uso solo per me e per gli amici più intimi, senza tuttavia affidarmi alle loro previsioni per prendere delle scelte.
Pensi che possa portare dei buoni numeri?
Un caldo abbraccio