Alien.
Advanced Premium Member
Il Pd spende 10mila euro a nomade per fargli due campi nuovi di zecca
Le spese folli di Bologna per i sinti in città. Il Comune investe quasi 300mila euro per 30 nomadi. Ira dei residenti
Giuseppe De Lorenzo Eugenia Fiore - Mar, 03/12/2019 - 14:05
commenta
Il prezzo è salato. Salatissimo. A conti fatti parliamo di circa 10mila euro a nomade, spicciolo più spicciolo meno. Soldi che il Comune di Bologna ha versato in ossequio alla realizzazione del programma delle microaree per rom e sinti.
Il progetto, come raccontato dal Giornale.it, prevede il superamento dell'area di sosta di via Erbosa, realizzando due piccoli campi nomadi sparsi per il quartiere, "moltiplicando il problema" invece di eliminarlo. Che l'idea di aprire due accampamenti per riuscire a chiuderne uno non sia una mossa geniale, può essere affermazione soggetta a contestazione. Per carità. Quel che non pare opinabile è però il fiume di denaro pubblico che è stato speso per edificare soluzioni (teoricamente) temporanee e dal successo tutt'altro che scontato.
(infografica di Alberto Bellotto)
Andiamo con ordine. Per "soddisfare l'esigenza di accoglenza delle famiglie nomadi che mantengono uno stile di vita non stabilizzato o che sono in attesa di una collocazione permanente", il Comune guidato dal Pd ha partecipato a un bando regionale che metteva all'asta 700mila euro per la superare le aree sosta e costruire così due microaree pubbliche da affidare ai nomadi. Si trattava di costruire due insediamenti nel quartiere Navile "con le caratteristiche proprie dei campi già presenti nelle aree comunali" (e visto il degrado medio, questo già dovrebbe preoccupare), ma "di dimensioni atte all'accoglimento di massimo 4 famiglie distinte su un'unica area asfaltata". Le piazzole avranno tutto l'occorrente: attacchi per l'energia elettrica, acqua potabile e scarico dei reflui civili. Inoltre non mancheranno servizi igienici comuni, illuminazione pubblica, recinzione, cancello e pure l'area verde. Tutto a spese del Comune. Ai sinti che vi andranno a vivere verrà chiesto di trattare con cura l'opera (prima scommessa), di rispettare le regole (seconda scommessa) e di pagare l'affitto e le utenze (terza scommessa).
I tecnici del Comune piddino a febbraio del 2018 realizzano un computo metrico estimativo per la realizzazione delle due microaree. Ne esce un conto da 313mila euro tra lavori veri e propri, costi della sicurezza, oneri fiscali, allacciamenti e imprevisti vari. Volete alcuni dettagli? Il prezzo di 4 bagni era stimato a 4.200 euro l'uno, per un totale di 16.800 euro. Poi ci sono i due cancelli carrabili a due ante (5mila euro) e quelli pedonali (1.600 euro). Più il il prato, le siepi e le reti di recinzione. Un salasso.
A SPESE DEL COMUNE? MA IL COMUNE E TUO FRATELLO O SONO TUTTI I CITTADINI ?FACILE SPENDERE CON I SOLDI DEGLI ALTRI UN BAMBINO NON LO FAREBBE .
E IL COMUNE AI BOLOGNENSI COSA DA? 100 TASSE IN PIU' PER I COGLIONI NON VI è SPERANZA
Le spese folli di Bologna per i sinti in città. Il Comune investe quasi 300mila euro per 30 nomadi. Ira dei residenti
Giuseppe De Lorenzo Eugenia Fiore - Mar, 03/12/2019 - 14:05
commenta
Il prezzo è salato. Salatissimo. A conti fatti parliamo di circa 10mila euro a nomade, spicciolo più spicciolo meno. Soldi che il Comune di Bologna ha versato in ossequio alla realizzazione del programma delle microaree per rom e sinti.

Il progetto, come raccontato dal Giornale.it, prevede il superamento dell'area di sosta di via Erbosa, realizzando due piccoli campi nomadi sparsi per il quartiere, "moltiplicando il problema" invece di eliminarlo. Che l'idea di aprire due accampamenti per riuscire a chiuderne uno non sia una mossa geniale, può essere affermazione soggetta a contestazione. Per carità. Quel che non pare opinabile è però il fiume di denaro pubblico che è stato speso per edificare soluzioni (teoricamente) temporanee e dal successo tutt'altro che scontato.
(infografica di Alberto Bellotto)
Andiamo con ordine. Per "soddisfare l'esigenza di accoglenza delle famiglie nomadi che mantengono uno stile di vita non stabilizzato o che sono in attesa di una collocazione permanente", il Comune guidato dal Pd ha partecipato a un bando regionale che metteva all'asta 700mila euro per la superare le aree sosta e costruire così due microaree pubbliche da affidare ai nomadi. Si trattava di costruire due insediamenti nel quartiere Navile "con le caratteristiche proprie dei campi già presenti nelle aree comunali" (e visto il degrado medio, questo già dovrebbe preoccupare), ma "di dimensioni atte all'accoglimento di massimo 4 famiglie distinte su un'unica area asfaltata". Le piazzole avranno tutto l'occorrente: attacchi per l'energia elettrica, acqua potabile e scarico dei reflui civili. Inoltre non mancheranno servizi igienici comuni, illuminazione pubblica, recinzione, cancello e pure l'area verde. Tutto a spese del Comune. Ai sinti che vi andranno a vivere verrà chiesto di trattare con cura l'opera (prima scommessa), di rispettare le regole (seconda scommessa) e di pagare l'affitto e le utenze (terza scommessa).
I tecnici del Comune piddino a febbraio del 2018 realizzano un computo metrico estimativo per la realizzazione delle due microaree. Ne esce un conto da 313mila euro tra lavori veri e propri, costi della sicurezza, oneri fiscali, allacciamenti e imprevisti vari. Volete alcuni dettagli? Il prezzo di 4 bagni era stimato a 4.200 euro l'uno, per un totale di 16.800 euro. Poi ci sono i due cancelli carrabili a due ante (5mila euro) e quelli pedonali (1.600 euro). Più il il prato, le siepi e le reti di recinzione. Un salasso.
A SPESE DEL COMUNE? MA IL COMUNE E TUO FRATELLO O SONO TUTTI I CITTADINI ?FACILE SPENDERE CON I SOLDI DEGLI ALTRI UN BAMBINO NON LO FAREBBE .
E IL COMUNE AI BOLOGNENSI COSA DA? 100 TASSE IN PIU' PER I COGLIONI NON VI è SPERANZA