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PURE A LORO GLI ITALIANI FANNO SCHIFO

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Clandestino ruba e pesta militari. Il pm lo libera: "Arresto esagerato"

L'immigrato ruba al supermercato e pesta il vigilante con un palo. Poi si scaglia contro i militari. Ma per il pm non basta: esagerato l'arresto per due bottiglie di vino

Giuseppe De Lorenzo - Ven, 27/09/2019 - 20:54

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Il riassunto che fa una fonte del Giornale.it è più o meno questa: se provi a rubare due bottiglie di vino, pesti prima un vigilantes e poi due carabinieri non meriti il carcere perché provare a sgraffignare un po' di alcol non è un reato grave.
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L'aggressione? Per il pm sembra essere solo un dettaglio.
Siamo a Milano, viale delle Forze Armate 312. Ore 21 circa. Un cittadino iracheno, irregolare sul territorio italiano, entra nel Carrefour per fare la spesa senza pagare il conto. Il vigilantes lo blocca e gli chiede di mostrare cosa nasconde sotto il giubbotto: a quel punto il malvivente "inizia sclerare", spiega la fonte, e "prendo il paletto divisorio del supermercato e lo usa per colpire il testa la guardia giurata" che riesce nel parapiglia a recuperare una bottiglia. L'iracheno scoperto se la dà a gambe e si infila nel parco delle Cave. I carabinieri, avvertiti dal vigilantes, si mettono sulle sue tracce. "Dopo pochi istanti" viene acciuffato, "capisce di essere stato scoperto" e invece di arrendersi aggredisce pure i militari. Non c'è due senza tre. Solo alla fine la pattuglia riesce a caricarlo in macchina e a portarlo via, non senza difficoltà.
E qui viene il bello. L'immigrato, K.A., "proveniente dalla Germania", viene denunciato per rapina impropria e resistenza a pubblico ufficiale. Il suo curriculum dice che è un clandestino che, dopo aver presentato richiesta di asilo all'Italia, si è visto respingere al mittente la domanda di accoglienza. In teoria dovrebbe essere altrove, invece si trova a bighellonare per la città meneghina. Direte: l'avranno arrestato. E invece no. Come fanno sapere fonti militari al Giornale.it, infatti, la toga di turno ha deciso di non farlo arrestare perché "secondo il pm per due bottiglie di vino l'arresto è esagerato". Il fatto è che ha preso in considerazione "come metro di valutazione la merce e non il gesto". Cioè l'aver opposto resistenza al pubblico ufficiale e aver ferito il vigilantes. Certo, la guardia giurata ha preferito non farsi medicare al pronto soccorso e questo forse ha influito. Ma è inevitabile che i carabinieri storcano il naso: si gettano all'inseguimento, faticano a fermare il bandito e dopo cinque minuti se lo ritrovano nuovamente in strada. Altre volte, sussurrano i militari, "ce li fanno arrestare anche solo per uno spintone". Stavolta invece no. Tecnicamente si dice: denunciato a piede libero. Ovvero, una beffa.


 
Sprint 5s-Pd sulla cittadinanza. Pronto il regalo agli immigrati

Il testo sarà in commissione Affari costituzionali da giovedì 3 ottobre. Il governo giallorosso esulta: "Introduciamo lo ius culturae"

Giovanna Stella - Ven, 27/09/2019 - 19:15

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Ripartirà giovedì 3 ottobre in commissione Affari costituzionali alla Camera la discussione sulle proposte di legge in materia di cittadinanza.
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Il relatore sarà Giuseppe Brescia (M5s), presidente della commissione. Nell'ottobre 2018 il testo, a prima firma Laura Boldrini, infatti, era già stato incardinato in quota opposizioni (Leu). Ma di cosa parla questo fantomatico testo? Di ius culturae, di dare la cittadinanza italiana ai figli di immigrati.
"In commissione arriveranno altre proposte di altri gruppi - osserva Brescia - tra cui anche quella del Movimento 5 stelle e le esamineremo. Personalmente credo che lo ius culturae possa rappresentare una soluzione ragionevole, anche perché mette al centro le nostre scuole come potente fattore di integrazione. Spero che la politica tutta maggioranza e opposizione, si dimostri all'altezza di un dibattito che chiama in causa diritti e doveri, appartenenza e inclusione".
M5S e Pd, quindi, stanno lavorando per permettere l'introduzione dello ius culturae, il principio del diritto per cui i figli di immigrati acquisiscono la cittadinanza italiana, a patto che ne abbiano frequentato le scuole o vi abbiano compiuto percorsi formativi equivalenti per un determinato numero di anni.
E visto che se ne discute e che arriva il primo sprint iniziale, i gialli e i rossi iniziano a cantare vittoria perché "il trattamento riservati ai migranti sta cambiando". E così arriva il regalino. "Siamo ancora all'inizio - continua Brescia - ma credo si possa lavorare per introdurre lo ius culturae, legando la cittadinanza alla positiva conclusione di un ciclo di studi, e non alla sola frequenza. Serve una discussione che metta all'angolo propaganda e falsi miti, guardi in faccia la realtà e dia un segnale positivo a chi si vuole integrare".
Al pensiero grillino segue a ruota quello democrat. "Non abbiamo molto scuse. Se tutti crediamo in quel che abbiamo dichiarato in questi anni lo ius soli si può fare", dice Matteo Orfini, parlamentare del Partito democratico, in un post su Fb elencando le posizioni a favore dello ius soli espresse da esponenti del centrosinistra nella scorsa legislatura da Renzi a Delrio a Zingaretti. "Se per tagliare i parlamentari ci vogliono solo 2 ore, come dice spesso Di Maio, per fare lo ius soli ci vogliono solo pochi giorni. Pochi giorni - prosegue - per restituire un diritto negato a tante persone. Ieri ho fatto una proposta e sono stato attaccato da Salvini, da Fontana, dalla Santanchè, dalla Meloni, dalla Gelmini. Che ne dite, lo facciamo o ci spaventiamo di Salvini?"
Tutta l'ala rossa, gialla e della Cei, quindi, si dice entusiasta per la proposta. Il cardinale Gualtiero Bassetti, presidente della Cei, si lascia pure scappare che "lo Ius culturae è da promuovere, perché l'integrazione, senza il riconoscimento da un punto di vista normativo, sarebbe un contenitore vuoto".





MA CHE BRAVO QUESTO GOVERNO USURPATORE :PRIMA GLI ALTRI POI FORSE AGLI ITALIANI ,MEDITATE,MEDITATE.
 

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