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qua nessuno è fesso

Alien.

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Ci prendono per il culo La Von der Leyen: “non prenotate le vacanze” Ma a Pozzallo sbarcano altri 100 migranti
edizioni24 Scritto il 12 Aprile 2020


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By Gaetano Daniele
Cara Europa, Caro Conte, qua nessuno è fesso. E se da un lato la Von der Leyen i invita a non prenotare le vacanze estive, segno che se Mon trovano un vaccino, sarà difficile ritornare a scuola anche a settembre. Dall’altro lato, nonostante il divieto di sbarco fino al 31 luglio, a Pozzallo, in Sicilia è tutto normale. Si continua a sbarcare. Ed è molto difficile capire dove mandare i migranti, anche perché pur volendo, non non ci entrano più, i centri d’accoglienza sono saturi, coronavirus a parte, considerato che il locale hotspot è stato, tra le altre, chiuso dopo il primo caso di positività riscontrato nei giorni scorsi.
Al momento sono 100 i migranti sbarcati. Si tratta di un ennesimo approdo autonomo avvenuto in Sicilia negli ultimi giorni, che ha messo ulteriormente in allarme cittadini ed autorità. A favorire le partenze ed il business, il mare calmo. Infatti, anche un singolo sbarco rischia di mettere in seria difficoltà, sotto il profilo logistico e della sicurezza, forze dell’ordine e soccorritori.
Insomma, restate a casa è pericoloso. Non uscite c’è il virus. Mantenete le distanze di sicurezza, evitiamo contagi. Non prenotate le vacanze estive, è presto. Il vaccino non c’è ancora, però continuano a sbarcare migranti.
Questi ci prendono per il culo.



Questi ci prendono per il culo
non l'ho scritto io ma chi ha scritto l'articolo !!





ma siamo fessi SI perchè dovremo uscire che ci arrestano tutti ? soltanto che con il terrorismo della paura del 90 ci fottono. Ma lo sai che c'è la "livella" si lo so dite meglio cento giorni da pecora che uno da lupo.

Si le pecore il pastore prima le munge poi le tosa ed infine le macella,buona vita.
 
La Lamorgese fa tremare il Paese Vuole spargere i migranti in tutta Italia
edizioni24 Scritto il 20 Marzo 2020
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Sì torna a parlare di migranti, ed il tema non rassicura gli Italiani in un momento già difficilissimo per il Paese. A preoccupare sono le dichiarazioni del ministro dell’Interno Luciana Lamorgese: “C’è un altro nodo spinoso sul quale il ministero dell’Interno non intende lasciarsi cogliere impreparato, ed è quello dei centri di accoglienza per migranti”.
Purtroppo molti centri d’accoglienza sono saturi, e con i primii contagi registrati, come quello di via Mattei, la situazione potrebbe esplodere e scappare di mano.
E il piano del Viminale sarebbe di snellire i centri di accoglienza distribuendoli in altri centri sparsi in tutta Italia: “Proprio per evitare che eventuali contagi possano rendere queste strutture bombe epidemiologiche – nota il Viminale – sta studiando un piano di alleggerimento dei centri individuando, con i prefetti, altre strutture dai piccoli numeri in cui poter trasferire parte dei migranti”.
Un piano che ad oggi desta molte preoccupazioni, perché tra i migranti potrebbero esserci degli asintomatici, e spostare il virus da un paese all’altro.
Del resto il problema del sovraffollamento dei centri di accoglienza non è un problema di oggi, e la Lamorgese, avendo aperto i porti senza se e senza ma lo conosce bene.

 
Senatori a vita, 22 mila euro al mese. E li paghiamo anche quando sono morti
21/09/2018 ULTIMO AGGIORNAMENTO 14:04


I Senatori a vita hanno un costo anche quando sono morti: questo perché quando viene dimesso il loro mandato, gli eredi possono richiedere la liquidazione, quella che in gergo viene chiamata “assegno di fine mandato, il tfr dei parlamentari calcolato su metodi simili a quelli dei “normali” lavoratori, pur facendo riferimento a cifre diverse ovviamente.


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Qualche tempo fa gli eredi di Giulio Andreotti hanno chiesto appunto i soldi spettanti all’attività del loro congiunto: si tratta all’incirca di un milione di euro. Ovviamente la famiglia dell’ex Presidente del Consiglio non è stata l’unica ad aver beneficiato del “tesoretto”: tutti i Senatori a vita hanno infatti regolarmente ricevuto gli assegni di fine mandato dagli anni ’50 fino ad oggi. In totale ne sono stati erogati 34: in 32 casi sono stati incassati dagli eredi, mentre sono stati dati ad associazioni di beneficenza in soli 2 casi.


Un altro caso è quello di Francesco Cossiga, che con i suoi 18 anni di attività, ha permesso di incassare ai famigliari 901.818,23 euro. La liquidazione di Cossiga è stata l’unica ad essere inserita nel bilancio pubblico del Senato nel 2010 – anno in cui è deceduto solo lui come senatore a vita – dove viene indicato “pagamento agli eredi di persona deceduta“.

Personaggi di certo di rilievo nel panorama nazionale, ma non i più longevi: Cesare Merzagora, Amintore Fanfani e Giovanni Leone li battono rispettivamente con 28, 27 e 23 anni di “servizio”. A questi nomi di Senatori a vita già deceduti – e di conseguenza già “liquidati” – ci sono Norberto Bobbio 20 anni di attività, Leo Valiani 19 anni, Giuseppe Saragat 17, Giovanni Gronchi 16 anni, Eugenio Montale 14 anni), Oscar Luigi Scalfaro 13 anni, Gianni Agnelli 12 anni e Rita Levi Montalcini 11 anni. Tra i meno longevi, Arturo Toscanini 1 giorno solo, poi le dimissioni, Trilussa 20 giorni, Mario Luzi 4 mesi e Vittorio Valletta 9 mesi.

Memorabile la lettera, ricordata dal Sole 24 Ore, con cui Toscanini rifiutò l’onorificenza: «È un vecchio artista italiano, turbatissimo dal suo inaspettato telegramma – scrisse il direttore d’orchestra nella lettera al capo dello Stato, parlando in terza persona – che si rivolge a lei e la prega di comprendere come questa annunciata nomina a senatore a vita sia in profondo contrasto con il suo sentire e come egli sia costretto con grande rammarico a rifiutare questo onore. Schivo da ogni accaparramento di onorificenze, titoli accademici e decorazioni, desidererei finire la mia esistenza nella stessa semplicità in cui l’ho sempre percorsa».

Ogni Presente della Repubblica può scegliere di dichiararne 5 tra coloro che si sono distinti in un particolare campo.ha scelto di nominare come senatrice a vita Liliana Segre, reduce dell’Olo Per esempio l’attuale Presidente Sergio Mattarella causto, lo scorso 19 gennaio 2018.

Quanto però ci costano? Secondo i dati pubblicati da Libero, non poco. 21.850 euro al mese o 276.639 euro all’anno per ciascuno. Ogni senatore a vita infatti prende l’indennità parlamentare fissa di 5.219 euro al mese, la diaria fissa di 129 euro e una diaria variabile di 3.370 euro. A questi si aggiungono: 4.180 euro per il rimborso spese per l‘esercizio del mandato e un rimborso spese forfettario di 1.650. Per arrivare a quasi 22 euro al mese dobbiamo mettere: rimborso spese per ragioni di servizio di 108 euro, rimborso dotazione strumenti informatici 195 euro, assicurazione Rc 312 euro e polizza vita altri 221 euro.

Pensate che sia finita? No, perché ci sono altre voci di rimborso come treni, aerei, autostrade, taxi per un totale di 1.651 euro al mese. In più ogni senatore a vita ha di diritto un coadiutore parlamentare e assistente parlamentare per i quali vengono spesi rispettivamente 2.731 e 2.080 euro.

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Delle cifre che “fanno girare la testa”, ma che non sempre corrispondono ad una reale attività. A dirlo il sito openopolis che verifica l’attività di coloro che lavorano in Parlamento. Un nome su tutti è quello di Renzo Piano, nominato Senatore a vita da Giorgio Napolitano nel 2013. In 5 anni, l’architetto conosciuto in tutto il mondo, ha partecipato in 5 anni ad appena 8 votazioni; considerando che un senatore guadagna circa 120mila euro netti all’anno, conti alla mano, è molto probabile che Piano abbia guadagnato la cifra record di 75mila euro netti per ogni volta che ha votato.

 
O SANTO IDDIO QUESTA NON LA VOLEVO SAPERE




Papa Francesco scrive all'ex leader dei centri sociali Luca Casarini: «Conta sempre su di me»
VATICANO
Sabato 11 Aprile 2020


  • 6,1 mila

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Città del Vaticano – Papa Francesco ringrazia Luca Casarini, l'ex leader dei centri sociali e dei no global, ora a capo della ong Mediterranea Saving Humans. «Grazie per tutto quello che fate. Vorrei dirvi che sono a disposizione per dare una mano sempre. Contate su di me». La lettera Papa Francesco la ha vergata personalmente, in risposta di un messaggio ricevuto dalla piattaforma per il salvataggio di migranti nel Mediterraneo dopo le ultime notizie dalla Libia.
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Papa Francesco: «Accusare ricchi e
IL LIBROVaticano, le origini peroniste di papa



Accusare ricchi e capitalisti di egoismo non...




Papa Francesco chiama Casarini «caro fratello» e lo incoraggia a lavorare per il salvataggio di vite umane nel Mediterraneo. «Grazie per la tua testimonianza, che a me fa tanto bene». A consegnare la lettera di Casarini al Papa è stato il cardinale Czerny. All'inizio di dicembre il Papa ha voluto collocare nel palazzo apostolico una croce sulla quale appare un giubbotto salvagente utilizzato da un migranti, un'opera realizzata proprio dalla organizzazione di Casarini.




APRE I PORTI MA NON LE PORTE DI SAN PIETRO

MICA GIOCONDO!


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Dopo il messaggio del Papa, l'Ong va all'attacco: "Ora riaprite i porti"

Dopo l'endorsement del pontefice, il capo missione dell'Ong Mediterranea, Luca Casarini, chiede la revoca il decreto che stabilisce la chiusura dei porti: "Il governo ora ascolti Papa Francesco"

Cristina Verdi - Sab, 11/04/2020 - 19:16





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Dopo il messaggio di Papa Francesco, Luca Casarini, capo missione della Ong Mediterranea Saving Humans va all’attacco del governo e in un’intervista all’Huffington Post chiede all’esecutivo di ascoltare le parole del pontefice e "ritirare il decreto" con cui i titolari di quattro dicasteri, Interno, Trasporti, Salute ed Esteri, hanno deciso di chiudere i porti italiani per l’impossibilità di garantire le condizioni di sicurezza per i migranti, a causa dell’epidemia di Covid-19.

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"È un decreto disumano, che tra l’altro conferma l’egemonia culturale della destra sovranista e permette all’Italia di fare scuola in negativo nel mondo", dice l’attivista all’Huffington Post. Il riferimento è al governo di Malta, che pochi giorni fa ha deciso di adottare la stessa decisione, chiudendo di fatto le porte ai 150 migranti a bordo della nave Alan Kurdi. "Questo decreto è illegale perché viola le convenzioni internazionali sui diritti umani, ma comunque ha lanciato un messaggio a tutto il mondo: si possono chiudere i porti per pandemia, per paura del contagio – ha spiegato all quotidiano online - addirittura lo stesso meccanismo lo ha adottato persino la Libia: la guardia costiera libica ha soccorso 280 persone qualche giorno fa e non può sbarcarle perché i porti sono chiusi".
Casarini si dice "stupito" dal fatto che sul provvedimento ci
sia anche la firma di Roberto Speranza. Il ministro della Salute, segretario di Articolo Uno, dovrebbe sapere, attacca l’attivista che "le convenzioni internazionali valgono più dei decreti". "Soprattutto – aggiunge - questo decreto porta un messaggio politico culturale devastante perché scoraggia il soccorso, se ne infischia di chi è in mare o di chi è stato soccorso e tra l’altro riesce a controllare solo le navi che soccorrono le persone". "Quei migranti che riescono a sbarcare da soli su piccole imbarcazioni – denuncia - ce la fanno a toccare terra senza controlli anti-virus". È una "roulette russa": "Quelli che riescono a sopravvivere, li accogliamo".
Con la decisione di chiudere i porti, secondo Casarini, il governo ha lanciato un assist alla destra e ne conferma "l’egemonia culturale". "Dopo Minniti", non a caso, "c’è stato Salvini". "Eppure la pandemia dovrebbe insegnarci che non è chiudendo le frontiere che ci si difende dai pericoli: basta un virus, che non conosce barriere, per farci tutti prigionieri e vittime", ragiona il capo di Mediterranea. Possiamo difenderci soltanto "con la cura per gli altri e per l’ambiente". "Se noi continuiamo a disseminare il mondo di esclusi, di emarginati, gente che non ha diritti e sta male, questo male ci ritorna addosso dal punto di vista sanitario, scientifico, economico", è convinto il volontario.
Per lui "il primo caso di migrante positivo al Covid-19 dimostra che si dovrebbe avere un approccio razionale e fondato sui diritti umani". "Dovrebbero essere le navi della marina militare a prestare soccorso – chiarisce - perché loro possono garantire gli adeguati protocolli di sicurezza a bordo per impedire che chi è infetto sbarchi senza fare la quarantena". "Si può essere umani ed efficaci dal punto di vista scientifico e sanitario – prosegue - invece hanno prodotto questo decreto per rispondere ad un’esigenza di consenso elettorale". L’Ong promette che tornerà in mare il prima possibile. Forse già i primi di maggio, ipotizza Casarini.
L’Italia chiede solidarietà all’Europa e all’Olanda? Si chiede poi l’attivista. "Per primi noi dovremmo comportarci in maniera solidale verso chi viene a bussare alla nostra porta", afferma. La tesi è che "se avessimo un nuovo modo di rapportarci al Mediterraneo, avremmo molta più forza in Europa e potremmo sederci a un tavolo con la dignità di un paese che salva e non di un paese che chiude". E invece i profughi, accusa, "continuano a trovare fili spinati". Casarini li paragona agli ebrei dei campi di concentramento.
"Oggi – accusa - l’Europa sta dicendo a chi è in Libia: ‘dovete rimanere lì nei lager a vivere in condizioni disumane’". Casarini ha deciso di scrivere al pontefice lo scorso 27 marzo, dopo aver assistito alla speciale benedizione Urbi et Orbi da piazza San Pietro. Mi ha colpito, ha detto, "la sua frase ‘nessuno si salva da solo’, che è uno slogan che usiamo anche noi". "Non avrei mai pensavo mi rispondesse", ha confidato all’Huffington Post. Facendolo "ha voluto dare un segnale forte a tutta Mediterrenea".



QUINDI:
"le convenzioni internazionali valgono più dei decreti" LO DICE Roberto Speranza. Il ministro della Salute,

ANCHE QUESTI VOMITANO SUL PIATTO IN CUI MANGIANO MA VERRA UN GIORNO CHE LECCHERANNO QUEL PIATTO.

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ITALIANI NON VALETE UN CAZZO.....




 

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