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[h=1]IL POST è STATO RIMOSSO:RICORDATE IL BACIO DI MACRON ED IL PAPA ?
SPARITO.
Migranti, i preti sfidano Salvini: digiuno e presidio contro di lui.[/h] [h=2][/h]
Preti di strada, suore e missionari in piazza contro Salvini: "Solidarietà ai migranti". Dieci giorni di digiuni e proteste tra il Vaticano e Montecitorio
Sergio Rame - Mar, 10/07/2018 - 14:14
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Tutti contro Matteo Salvini. Non solo la sinistra e i radical chic. Adesso scendono in piazza anhe i preti "rossi", quelli comunemente chiamati "di strada", i missionari e le suore.
Per esprimere il proprio diessenso, come aveva annunciato ilGiornale.it nelle scorse ore, hanno organizzato una sorta di "digiuno a staffetta". Per dieci giorni scenderanno in piazza contro le politiche migratorie del ministro leghista, hanno iniziato oggi, a mezzogiorno in punto, con "una giornata di digiuno di giustizia in solidarietà con i migranti" davanti alla basilica di San Pietro. Poi, per altri dieci giorni, saranno in pianta stabile davanti a Montecitorio dove terranno un presidio permanente.
I sostenitori dell'appello sono tutti uomini di Chiesa. Si va da padre Alex Zanotelli, che ha firmato a nome dei Missionari Comboniani, a monsignor Raffaele Nogaro, vescovo emerito di Caserta, da don Alessandro Santoro, che ha sottoscritto per conto della Comunità delle Piagge di Firenze, a suor Rita Giaretta della Casa Ruth di Caserta. Ricordando quando papa Francesco ha sfidato le politiche restrittive della "Fortezza Europa" durante la Messa celebrata a Lampedusa per i 33mila immigrati morti nel Mar Mediterraneo, gli organizzatori hanno chiesto: "Avete mai pianto quando avete visto affondare un barcone di migranti?". Poi, richiamandosi anche al cardinal Gianfranco Ravasi che, durante il braccio di ferro tra Salvini e la nave Aquarius, aveva citato il Vangelo su Twitter: "Ero straniero e non mi avete accolto". "Le scelte del governo sono incompatibili con il Vangelo e con la Costituzione - ha spiegato don Alessandro Santoro, della comunità delle Piagge di Firenze, al Fatto Quotidiano - difendiamo il principio di umanità con le armi che abbiamo: il nostro corpo".
In Vaticano il digiuno in solidarietà coi migranti
Pubblica sul tuo sito
All'appuntamento di oggi in San Pietro (guarda il video) si è presentata davvero poca gente. E la protesta dei preti di strada è caduta nel vuoto. Ma i manifestanti andranno avanti a protestare contro Salvini anche nei prossimi giorni. "Proseguiremo a Montecitorio per testimoniare con il digiuno contro le politiche migratorie di questo governo - commenta padre Zanotelli - continueremo a digiunare per altri 10 giorni con un presidio davanti a Montecitorio dalle ore 8 alle 14". "Avete mai pianto, quando avete visto affondare un barcone di migranti?", si chiede il prete secondo cui "il naufragio dei migranti, dei poveri, dei disperati è anche il naufragio dell'Europa, e dei suoi ideali di essere la patria dei diritti umani". Accanto a padre Zanotelli, in San Pietro, c'era anche il vignettista Vauro Senesi. I due hanno letto le parole pronunciate in un'intervista da monsignor Raffaele Nogaro, vescovo emerito di Caserta, in cui ha detto di essere pronto a "trasformare tutte le chiese in moschee se fosse utile alla causa e se consentisse di salvare la vita di uomini edonne".
FACCIO I COMPLIMENTI.A CHI DI DOVERE.
MA CONTINUANDO COSì LE CHIESE SPARIRANNO E NASCERANNO LE MOSCHE-è GIà SCRITTO.
RICORDAREVI CHE IL PAPA AMA SOLO GLI IMMIGRATI VOI GLI SERVITE SOLO PER L'8X1000
ANCHE QUESTO POST SPARIRA :QUI IL PAPA NON SI TOCCA.
IO INSERISCO SOLO GLI ARTICOLI DI GIORNALI.VERI O FALSI CHE SIANO.
PERCHE LA GENTE E SOLA HA BISOGNO DEL PASTORE.
COMUNQUE GRAZIE A QUESTI EVENTI LA DESTRA VOLERA' ANCORA PIU' IN ALTO.LA GENTE NON è PIù STUPIDA COME SI CREDE è PIù INDIPENDENTE DAI PASTORI.
[h=2]I CRIMINI DELLA CHIESA CATTOLICA[/h] Pubblicato il 20/10/2010di giuseppemerlino
In questo articolo si parla della bimillenaria istituzione della Chiesa Cattolica e si descrivono verità storiche documentate e non si intende minimamente offendere chi si riconosce nell’insegnamento originale di Gesù Cristo.
Con l’editto di Milano dell’imperatore Costantino nel 313 d.c. cessarono in tutto l’Impero le persecuzioni contro i Cristiani e nel 380 d.c., con l’editto di Tessalonica, il Cristianesimo fù proclamato Religione ufficiale dell’Impero. Da quel momento iniziò la distruzione dei Templi pagani e la persecuzione contro i seguaci dell’antico culto imperiale. Molti pagani, che rifiutavano di convertirsi alla nuova Religione, venivano torturati ed uccisi, inoltre furono proibiti tutti i rituali non cristiani e le discussioni pubbliche di argomento religioso. Sistematica fu anche la distruzione della cultura ellenistica che era stata uno dei momenti più eccelsi della cultura e della filosofia umana.
In questo periodo, la Chiesa si serviva di orde di Barbari cristianizzati, sopratutto Goti, per eliminare ogni resistenza pagana, con distruzioni e saccheggi di città intere e stragi di seguaci dell’antica religione.
In questo clima, nel 415 d.c., ad Alessandria, vi fu il famoso episodio in cui la filosofa Ipazia fu martirizzata ed uccisa dai fanatici cristiani ed il suo corpo fatto a pezzi. I brandelli del suo corpo vennero portati in giro per la città e bruciati insieme a tutti i suoi libri.
L’umanità civile e progredita delle civiltà greca, ellenistica e romana era stata ormai definitivamente sostituita da una civiltà intollerante, violenta e basata su dottrine e superstizioni infantili ed elementari: la civiltà cristiana. Ma il peggio doveva ancora arrivare.
Da allora iniziò una terribile storia fatta di stragi, violenze, torture e crudeltà inenarrabili e sarebbe veramente difficile riportarle tutte in questa breve nota.
Riportiamo solo qualche esempio:
Nel 782, 4.550 Sassoni vengono “cristianamente” decapitati su ordine di Carlo Magno per aver rifiutato il battesimo cattolico.
Nel 1096, 800 ebrei vengono massacrati dai cattolici a Worms, in Germania ed altri 700 ebrei vengono massacrati a Magonza.
Nel 1191, 2.700 progionieri di guerra musulmani sono cristianamente decapitati dai Cristiani in Palestina.
Nel 1208, 20.000 “eretici” catari vengono massacrati dai Crociati a Beziers in Francia.
Nel 1219 altri 5.000 catari sono massacrati a Marmande, sempre in Francia.
Nel 1391 4.000 ebrei sono massacrati dai cattolici a Siviglia in Spagna.
Non possiamo poi tralasciare ciò che avvenne durante le Crociate: nella cosidetta crociata dei pezzenti vi furono violenze inenarrabili che causarono la morte di migliaia di persone: venivano arrostiti allo spiedo perfino i bambini! Quando, nel corso della prima crociata, fu presa Gerusalemme nel 1099, furono trucidate dai Cristiani 60.000 persone, senza nessuna distinzione tra musulmani, ebrei, donne e bambini. Le violenze si ripetettero per tutte le altre Crociate.
Ma la perla della storia della Chiesa fu l’istituzione della Santa Inquisizione (ancora oggi esistente con il nome di Congregazione per la Dottrina della fede) ufficialmente avvenuta in Spagna nel 1478, ma già operante in altri paesi europei, con altri nomi, da secoli prima. Forse il suo vero atto di nascita fu la Bolla di Papa Innocenzo IV con la quale nel 1252 si autorizzava l’uso della tortura contro chi fosse in disaccordo con la Dottrina della Chiesa Cattolica.
Si calcola in varie centinaia di migliaia il numero delle persone bruciate vive sul rogo dalla Chiesa con le accuse più varie, dall’eresia alla stregoneria.
Prima del rogo, le confessioni venivano estorte ai condannati con le torture più varie. Diamo solo alcuni esempi:
ANNODAMENTO: era una tortura specifica per le donne. Si attorcigliavano strettamente i capelli delle streghe a un bastone. Robusti uomini ruotavano l’attrezzo in modo veloce, provocando un enorme dolore e in alcuni casi arrivando a togliere lo scalpo e lasciando il cranio scoperto.
CREMAGLIERA: era un modo semplice e popolare per estorcere confessioni. La vittima veniva legata su una tavola, caviglie e polsi. Rulli erano passati sopra la tavola fino a slogare tutte le articolazioni.
CULLA DELLA STREGA: questa era una tortura a cui venivano sottoposte solamente le streghe. La strega veniva chiusa in un sacco poi legato a un ramo e veniva fatta continuamente oscillare. Apparentemente non sembra una tortura ma il dondolio causava profondo disorientamento e aiutava a indurre a confessare. Vari soggetti hanno anche sofferto durante questa tortura di profonde allucinazioni.
CULLA DI GIUDA O TRIANGOLO: l’accusato veniva spogliato e issato su un palo alla cui estremità era fissato un grosso oggetto piramidale di ferro. Alla fine alla vittima venivano fissati dei pesi alle mani e ai piedi.
FANCIULLA DI FERRO O VERGINE DI NORIMBERGA: era una specie di contenitore di metallo con sembianze umane (di fanciulla appunto) con porte pieghevoli. Nella parte interna delle porte, erano inserite delle lame metalliche. I prigionieri venivano chiusi dentro in modo che il loro corpo fosse esposto a queste punte in tutta la sua lunghezza, ma senza ledere in modo mortale gli organi vitali. La morte sopraggiungeva lentamente fra atroci dolori.
FORNO: questa barbara sentenza era eseguita in Nord Europa e assomiglia ai forni crematori dei nazisti. La differenza era che nei campi di concentramento le vittime erano uccise prima di essere cremate. Nel XVII secolo più di duemila fra ragazze e donne subirono questa pena nel giro di nove anni. Questo conteggio include anche 2 bambini.
GARROTA: non è altro che un palo con un anello in ferro collegato alla vittima, seduta o in piedi; le veniva fissato e andava stretto poi per mezzo di viti o di una fune. Spesso si rompevano le ossa della colonna vertebrale.
IMMERSIONE DELLO SGABELLO: questa punizione era usata più spesso sulle donne. La vittima veniva legata a un sedile che impediva ogni movimento delle braccia. Questo sedile veniva poi immerso in uno stagno o in un luogo paludoso. Varie donne anziane che subirono questa tortura morirono per lo shock provocato dall’acqua gelida.
IMPALAMENTO: è una delle più antiche forme di tortura. Veniva attuata per mezzo di un palo aguzzo inserito nel retto della persona, forzato a passare lungo il corpo per fuoriuscire dalla testa o dalla gola. Il palo era poi invertito e piantato nel terreno, così, queste miserabili vittime, quando non avevano la fortuna di morire subito, soffrivano per alcuni giorni prima di spirare. Tutto ciò veniva fatto ed esposto pubblicamente.
MASTECTOMIA: alcune torture erano elaborate non solo per infliggere dolore fisico, ma anche per sconvolgere la mente delle vittime. La mastectomia era una di queste. La carne delle donne era lacerata per mezzo di tenaglie, a volte arroventate finchè non venivano completamente strappati i seni.
ACQUA INGURGITATA: l’accusato, incatenato mani e piedi ad anelli infissi nel muro e posato su un cavalletto, è costretto a ingurgitare più di nove litri d’acqua, e ancora altrettanti se il primo tentativo non risultava convincente, per un totale di diciotto litri.
ORDALIA DEL FUOCO: consisteva nel camminare a piedi nudi sopra carboni ardenti, a volte con gli occhi bendati. Dopo la prova, le ferite venivano coperte e, allo scadere di 3 giorni una giuria controllava lo stato delle ustioni. Se le ferite non erano rimarginate l’accusato era colpevole, altrimenti era considerato innocente.
PERA: era un terribile strumento che veniva impiegato il più delle volte per via orale. La pera era usata anche nel retto e nella vagina. Questo strumento era aperto con un giro di vite da un minimo a un massimo dei suoi segmenti. Questa era una pena riservata alle donne accusate di avere avuto rapporti sessuali col Maligno.
RUOTA: Alle vittime venivano spezzati gli arti e il corpo veniva sistemato tra i raggi della ruota che veniva poi fissata su un palo. L’agonia era lunghissima e poteva anche durare dei giorni;
SEDIA INQUISITORIA: era una sedia provvista di punte e aculei alla quale il condannato era legato mediante strette fasciature. Il fondo poteva essere arroventato per produrre gravi ustioni;
SEGA: terribile metodo di esecuzione applicato, nella maggior parte delle volte, agli omosessuali. Il condannato veniva appeso a testa in giù con le gambe divaricate e con una sega veniva tagliato in 2 verticalmente. Veniva tenuto a testa in giù affinché il dissanguamento fosse più lento e perchè il maggior afflusso di sangue al cervello acuisse la sensibilità al dolore. Pare anche che la vittima restasse cosciente finchè la sega arrivava al cranio.
SQUASSAMENTO: era una forma di tortura usata insieme alla “strappata”. L’accusato qui veniva sempre issato sulla carrucola, ma con dei pesi legati al suo corpo che andavano dai 25 ai 250 chili. Le conseguenze erano gravissime.
STIVALETTO SPAGNOLO: le gambe venivano legate insieme in una sorta di stivale di ferro, che il boia stringeva fino allo spappolamento delle ossa;
STRAPPATA: l’accusato veniva legato a una fune e issato su una sorta di carrucola. L’esecutore faceva il resto tirando e lasciando di colpo la corda e slogando, così, le articolazioni.
IL TOPO: Tortura applicata a streghe ed eretici. Un topo vivo veniva inserito nella vagina o nell’ano con la testa rivolta verso gli organi interni della vittima e spesso, l’apertura veniva cucita. La bestiola, cercando affannosamente una via d’uscita, graffiava e rodeva le carni e gli organi dei suppliziati.
Non possiamo trascurare, in questa breve nota, gli orrendi crimini perpetrati dalla Chiesa Cattolica nella “Cristianizzazione” del Sud America con conversioni forzate, torture, uccisioni e veri e propri genocidi.
Una menzione a parte meritano anche le stragi dei Valdesi del 1545 (2.740 morti) e del 1561 (2.000 morti), il massacro operato dai cristiani di oltre 10.000 Ugonotti in Francia nel 1572 e le migliaia di Ebrei bruciati vivi dai cattolici nel corso dei secoli perchè accusati di Deicidio.
Abbiamo citato solo degli esempi, ma vi sono una infinità di altri episodi simili, facilmente reperibili negli archivi storici.
Infine ai giorni nostri l’ultima perla: la pedofilia nella Chiesa Cattolica. In realtà non si tratta propiamente di pedofilia, ma di abusi su minori sessualmente maturi. Il fenomeno è di una vastità inquietante: migliaia di casi in tutto il mondo che mostrano come queste pratiche siano la regola e non l’eccezione all’interno della Chiesa. Si va dai semplici palpeggiamenti, al sesso orale, al sesso anale, alla masturbazione reciproca, a punizioni a sfondo sessuale.
La cosa più inquietante è che questi episodi siano stati finora coperti e tenuti nascosti dalle alte gerarchie cattoliche, spesso coinvolte in prima persona nei fatti.
Abbiamo parlato qui della Chiesa Cattolica, ma se si analizza la storia dell’Islam, anche attuale, ci troviamo dinanzi ad una situazione molto simile. Diversa è invece la situazioni di Religioni più evolute e più profonde come il Buddismo o l’Induismo.
Riuscirà mai l’Umanità a liberarsi da queste follie e superstizioni che causano solo guerre, stragi ed atrocità di ogni genere?
TRANQUILLI TANTO SI DIMENTICA TUTTO IL MONDO VA AVANTI ANCHE SENZA DI TE.
SPARITO.
Migranti, i preti sfidano Salvini: digiuno e presidio contro di lui.[/h] [h=2][/h]
Preti di strada, suore e missionari in piazza contro Salvini: "Solidarietà ai migranti". Dieci giorni di digiuni e proteste tra il Vaticano e Montecitorio
Sergio Rame - Mar, 10/07/2018 - 14:14
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Tutti contro Matteo Salvini. Non solo la sinistra e i radical chic. Adesso scendono in piazza anhe i preti "rossi", quelli comunemente chiamati "di strada", i missionari e le suore.

Per esprimere il proprio diessenso, come aveva annunciato ilGiornale.it nelle scorse ore, hanno organizzato una sorta di "digiuno a staffetta". Per dieci giorni scenderanno in piazza contro le politiche migratorie del ministro leghista, hanno iniziato oggi, a mezzogiorno in punto, con "una giornata di digiuno di giustizia in solidarietà con i migranti" davanti alla basilica di San Pietro. Poi, per altri dieci giorni, saranno in pianta stabile davanti a Montecitorio dove terranno un presidio permanente.
I sostenitori dell'appello sono tutti uomini di Chiesa. Si va da padre Alex Zanotelli, che ha firmato a nome dei Missionari Comboniani, a monsignor Raffaele Nogaro, vescovo emerito di Caserta, da don Alessandro Santoro, che ha sottoscritto per conto della Comunità delle Piagge di Firenze, a suor Rita Giaretta della Casa Ruth di Caserta. Ricordando quando papa Francesco ha sfidato le politiche restrittive della "Fortezza Europa" durante la Messa celebrata a Lampedusa per i 33mila immigrati morti nel Mar Mediterraneo, gli organizzatori hanno chiesto: "Avete mai pianto quando avete visto affondare un barcone di migranti?". Poi, richiamandosi anche al cardinal Gianfranco Ravasi che, durante il braccio di ferro tra Salvini e la nave Aquarius, aveva citato il Vangelo su Twitter: "Ero straniero e non mi avete accolto". "Le scelte del governo sono incompatibili con il Vangelo e con la Costituzione - ha spiegato don Alessandro Santoro, della comunità delle Piagge di Firenze, al Fatto Quotidiano - difendiamo il principio di umanità con le armi che abbiamo: il nostro corpo".

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All'appuntamento di oggi in San Pietro (guarda il video) si è presentata davvero poca gente. E la protesta dei preti di strada è caduta nel vuoto. Ma i manifestanti andranno avanti a protestare contro Salvini anche nei prossimi giorni. "Proseguiremo a Montecitorio per testimoniare con il digiuno contro le politiche migratorie di questo governo - commenta padre Zanotelli - continueremo a digiunare per altri 10 giorni con un presidio davanti a Montecitorio dalle ore 8 alle 14". "Avete mai pianto, quando avete visto affondare un barcone di migranti?", si chiede il prete secondo cui "il naufragio dei migranti, dei poveri, dei disperati è anche il naufragio dell'Europa, e dei suoi ideali di essere la patria dei diritti umani". Accanto a padre Zanotelli, in San Pietro, c'era anche il vignettista Vauro Senesi. I due hanno letto le parole pronunciate in un'intervista da monsignor Raffaele Nogaro, vescovo emerito di Caserta, in cui ha detto di essere pronto a "trasformare tutte le chiese in moschee se fosse utile alla causa e se consentisse di salvare la vita di uomini edonne".
FACCIO I COMPLIMENTI.A CHI DI DOVERE.
MA CONTINUANDO COSì LE CHIESE SPARIRANNO E NASCERANNO LE MOSCHE-è GIà SCRITTO.
RICORDAREVI CHE IL PAPA AMA SOLO GLI IMMIGRATI VOI GLI SERVITE SOLO PER L'8X1000
ANCHE QUESTO POST SPARIRA :QUI IL PAPA NON SI TOCCA.
IO INSERISCO SOLO GLI ARTICOLI DI GIORNALI.VERI O FALSI CHE SIANO.
PERCHE LA GENTE E SOLA HA BISOGNO DEL PASTORE.
COMUNQUE GRAZIE A QUESTI EVENTI LA DESTRA VOLERA' ANCORA PIU' IN ALTO.LA GENTE NON è PIù STUPIDA COME SI CREDE è PIù INDIPENDENTE DAI PASTORI.
[h=2]I CRIMINI DELLA CHIESA CATTOLICA[/h] Pubblicato il 20/10/2010di giuseppemerlino
In questo articolo si parla della bimillenaria istituzione della Chiesa Cattolica e si descrivono verità storiche documentate e non si intende minimamente offendere chi si riconosce nell’insegnamento originale di Gesù Cristo.
Con l’editto di Milano dell’imperatore Costantino nel 313 d.c. cessarono in tutto l’Impero le persecuzioni contro i Cristiani e nel 380 d.c., con l’editto di Tessalonica, il Cristianesimo fù proclamato Religione ufficiale dell’Impero. Da quel momento iniziò la distruzione dei Templi pagani e la persecuzione contro i seguaci dell’antico culto imperiale. Molti pagani, che rifiutavano di convertirsi alla nuova Religione, venivano torturati ed uccisi, inoltre furono proibiti tutti i rituali non cristiani e le discussioni pubbliche di argomento religioso. Sistematica fu anche la distruzione della cultura ellenistica che era stata uno dei momenti più eccelsi della cultura e della filosofia umana.
In questo periodo, la Chiesa si serviva di orde di Barbari cristianizzati, sopratutto Goti, per eliminare ogni resistenza pagana, con distruzioni e saccheggi di città intere e stragi di seguaci dell’antica religione.
In questo clima, nel 415 d.c., ad Alessandria, vi fu il famoso episodio in cui la filosofa Ipazia fu martirizzata ed uccisa dai fanatici cristiani ed il suo corpo fatto a pezzi. I brandelli del suo corpo vennero portati in giro per la città e bruciati insieme a tutti i suoi libri.
L’umanità civile e progredita delle civiltà greca, ellenistica e romana era stata ormai definitivamente sostituita da una civiltà intollerante, violenta e basata su dottrine e superstizioni infantili ed elementari: la civiltà cristiana. Ma il peggio doveva ancora arrivare.
Da allora iniziò una terribile storia fatta di stragi, violenze, torture e crudeltà inenarrabili e sarebbe veramente difficile riportarle tutte in questa breve nota.
Riportiamo solo qualche esempio:
Nel 782, 4.550 Sassoni vengono “cristianamente” decapitati su ordine di Carlo Magno per aver rifiutato il battesimo cattolico.
Nel 1096, 800 ebrei vengono massacrati dai cattolici a Worms, in Germania ed altri 700 ebrei vengono massacrati a Magonza.
Nel 1191, 2.700 progionieri di guerra musulmani sono cristianamente decapitati dai Cristiani in Palestina.
Nel 1208, 20.000 “eretici” catari vengono massacrati dai Crociati a Beziers in Francia.
Nel 1219 altri 5.000 catari sono massacrati a Marmande, sempre in Francia.
Nel 1391 4.000 ebrei sono massacrati dai cattolici a Siviglia in Spagna.
Non possiamo poi tralasciare ciò che avvenne durante le Crociate: nella cosidetta crociata dei pezzenti vi furono violenze inenarrabili che causarono la morte di migliaia di persone: venivano arrostiti allo spiedo perfino i bambini! Quando, nel corso della prima crociata, fu presa Gerusalemme nel 1099, furono trucidate dai Cristiani 60.000 persone, senza nessuna distinzione tra musulmani, ebrei, donne e bambini. Le violenze si ripetettero per tutte le altre Crociate.
Ma la perla della storia della Chiesa fu l’istituzione della Santa Inquisizione (ancora oggi esistente con il nome di Congregazione per la Dottrina della fede) ufficialmente avvenuta in Spagna nel 1478, ma già operante in altri paesi europei, con altri nomi, da secoli prima. Forse il suo vero atto di nascita fu la Bolla di Papa Innocenzo IV con la quale nel 1252 si autorizzava l’uso della tortura contro chi fosse in disaccordo con la Dottrina della Chiesa Cattolica.
Si calcola in varie centinaia di migliaia il numero delle persone bruciate vive sul rogo dalla Chiesa con le accuse più varie, dall’eresia alla stregoneria.
Prima del rogo, le confessioni venivano estorte ai condannati con le torture più varie. Diamo solo alcuni esempi:
ANNODAMENTO: era una tortura specifica per le donne. Si attorcigliavano strettamente i capelli delle streghe a un bastone. Robusti uomini ruotavano l’attrezzo in modo veloce, provocando un enorme dolore e in alcuni casi arrivando a togliere lo scalpo e lasciando il cranio scoperto.
CREMAGLIERA: era un modo semplice e popolare per estorcere confessioni. La vittima veniva legata su una tavola, caviglie e polsi. Rulli erano passati sopra la tavola fino a slogare tutte le articolazioni.
CULLA DELLA STREGA: questa era una tortura a cui venivano sottoposte solamente le streghe. La strega veniva chiusa in un sacco poi legato a un ramo e veniva fatta continuamente oscillare. Apparentemente non sembra una tortura ma il dondolio causava profondo disorientamento e aiutava a indurre a confessare. Vari soggetti hanno anche sofferto durante questa tortura di profonde allucinazioni.
CULLA DI GIUDA O TRIANGOLO: l’accusato veniva spogliato e issato su un palo alla cui estremità era fissato un grosso oggetto piramidale di ferro. Alla fine alla vittima venivano fissati dei pesi alle mani e ai piedi.
FANCIULLA DI FERRO O VERGINE DI NORIMBERGA: era una specie di contenitore di metallo con sembianze umane (di fanciulla appunto) con porte pieghevoli. Nella parte interna delle porte, erano inserite delle lame metalliche. I prigionieri venivano chiusi dentro in modo che il loro corpo fosse esposto a queste punte in tutta la sua lunghezza, ma senza ledere in modo mortale gli organi vitali. La morte sopraggiungeva lentamente fra atroci dolori.
FORNO: questa barbara sentenza era eseguita in Nord Europa e assomiglia ai forni crematori dei nazisti. La differenza era che nei campi di concentramento le vittime erano uccise prima di essere cremate. Nel XVII secolo più di duemila fra ragazze e donne subirono questa pena nel giro di nove anni. Questo conteggio include anche 2 bambini.
GARROTA: non è altro che un palo con un anello in ferro collegato alla vittima, seduta o in piedi; le veniva fissato e andava stretto poi per mezzo di viti o di una fune. Spesso si rompevano le ossa della colonna vertebrale.
IMMERSIONE DELLO SGABELLO: questa punizione era usata più spesso sulle donne. La vittima veniva legata a un sedile che impediva ogni movimento delle braccia. Questo sedile veniva poi immerso in uno stagno o in un luogo paludoso. Varie donne anziane che subirono questa tortura morirono per lo shock provocato dall’acqua gelida.
IMPALAMENTO: è una delle più antiche forme di tortura. Veniva attuata per mezzo di un palo aguzzo inserito nel retto della persona, forzato a passare lungo il corpo per fuoriuscire dalla testa o dalla gola. Il palo era poi invertito e piantato nel terreno, così, queste miserabili vittime, quando non avevano la fortuna di morire subito, soffrivano per alcuni giorni prima di spirare. Tutto ciò veniva fatto ed esposto pubblicamente.
MASTECTOMIA: alcune torture erano elaborate non solo per infliggere dolore fisico, ma anche per sconvolgere la mente delle vittime. La mastectomia era una di queste. La carne delle donne era lacerata per mezzo di tenaglie, a volte arroventate finchè non venivano completamente strappati i seni.
ACQUA INGURGITATA: l’accusato, incatenato mani e piedi ad anelli infissi nel muro e posato su un cavalletto, è costretto a ingurgitare più di nove litri d’acqua, e ancora altrettanti se il primo tentativo non risultava convincente, per un totale di diciotto litri.
ORDALIA DEL FUOCO: consisteva nel camminare a piedi nudi sopra carboni ardenti, a volte con gli occhi bendati. Dopo la prova, le ferite venivano coperte e, allo scadere di 3 giorni una giuria controllava lo stato delle ustioni. Se le ferite non erano rimarginate l’accusato era colpevole, altrimenti era considerato innocente.
PERA: era un terribile strumento che veniva impiegato il più delle volte per via orale. La pera era usata anche nel retto e nella vagina. Questo strumento era aperto con un giro di vite da un minimo a un massimo dei suoi segmenti. Questa era una pena riservata alle donne accusate di avere avuto rapporti sessuali col Maligno.
RUOTA: Alle vittime venivano spezzati gli arti e il corpo veniva sistemato tra i raggi della ruota che veniva poi fissata su un palo. L’agonia era lunghissima e poteva anche durare dei giorni;
SEDIA INQUISITORIA: era una sedia provvista di punte e aculei alla quale il condannato era legato mediante strette fasciature. Il fondo poteva essere arroventato per produrre gravi ustioni;
SEGA: terribile metodo di esecuzione applicato, nella maggior parte delle volte, agli omosessuali. Il condannato veniva appeso a testa in giù con le gambe divaricate e con una sega veniva tagliato in 2 verticalmente. Veniva tenuto a testa in giù affinché il dissanguamento fosse più lento e perchè il maggior afflusso di sangue al cervello acuisse la sensibilità al dolore. Pare anche che la vittima restasse cosciente finchè la sega arrivava al cranio.
SQUASSAMENTO: era una forma di tortura usata insieme alla “strappata”. L’accusato qui veniva sempre issato sulla carrucola, ma con dei pesi legati al suo corpo che andavano dai 25 ai 250 chili. Le conseguenze erano gravissime.
STIVALETTO SPAGNOLO: le gambe venivano legate insieme in una sorta di stivale di ferro, che il boia stringeva fino allo spappolamento delle ossa;
STRAPPATA: l’accusato veniva legato a una fune e issato su una sorta di carrucola. L’esecutore faceva il resto tirando e lasciando di colpo la corda e slogando, così, le articolazioni.
IL TOPO: Tortura applicata a streghe ed eretici. Un topo vivo veniva inserito nella vagina o nell’ano con la testa rivolta verso gli organi interni della vittima e spesso, l’apertura veniva cucita. La bestiola, cercando affannosamente una via d’uscita, graffiava e rodeva le carni e gli organi dei suppliziati.
Non possiamo trascurare, in questa breve nota, gli orrendi crimini perpetrati dalla Chiesa Cattolica nella “Cristianizzazione” del Sud America con conversioni forzate, torture, uccisioni e veri e propri genocidi.
Una menzione a parte meritano anche le stragi dei Valdesi del 1545 (2.740 morti) e del 1561 (2.000 morti), il massacro operato dai cristiani di oltre 10.000 Ugonotti in Francia nel 1572 e le migliaia di Ebrei bruciati vivi dai cattolici nel corso dei secoli perchè accusati di Deicidio.
Abbiamo citato solo degli esempi, ma vi sono una infinità di altri episodi simili, facilmente reperibili negli archivi storici.
Infine ai giorni nostri l’ultima perla: la pedofilia nella Chiesa Cattolica. In realtà non si tratta propiamente di pedofilia, ma di abusi su minori sessualmente maturi. Il fenomeno è di una vastità inquietante: migliaia di casi in tutto il mondo che mostrano come queste pratiche siano la regola e non l’eccezione all’interno della Chiesa. Si va dai semplici palpeggiamenti, al sesso orale, al sesso anale, alla masturbazione reciproca, a punizioni a sfondo sessuale.
La cosa più inquietante è che questi episodi siano stati finora coperti e tenuti nascosti dalle alte gerarchie cattoliche, spesso coinvolte in prima persona nei fatti.
Abbiamo parlato qui della Chiesa Cattolica, ma se si analizza la storia dell’Islam, anche attuale, ci troviamo dinanzi ad una situazione molto simile. Diversa è invece la situazioni di Religioni più evolute e più profonde come il Buddismo o l’Induismo.
Riuscirà mai l’Umanità a liberarsi da queste follie e superstizioni che causano solo guerre, stragi ed atrocità di ogni genere?
TRANQUILLI TANTO SI DIMENTICA TUTTO IL MONDO VA AVANTI ANCHE SENZA DI TE.