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Rame sequestrato ai nomadi, il tribunale: "Restituiteglielo"
Il Tribunale del riesame impone la restituzione del rame ai nomadi perché "non si può appurarne la provenienza illecita"
Ivan Francese - Dom, 14/12/2014 - 17:14
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I carabinieri sequestrano sei quintali di rame ai nomadi ma il Tribunale del riesame di Vicenza sentenzia che "l'oro rosso" va restituito agli occupanti del campo rom perché non è stato possibile appurarne la provenienza illecita.
Secondo quanto scrive Il Gazzettino, il sequestro era avvenuto durante un blitz, effettuato dai militari dell'Arma e dagli agenti della polizia locale del capoluogo veneto, nell'accampamento di nomadi di Torri di Quartesolo, in via Longare.
Il legale dei rom si è però rivolto al Tribunale del riesame per ottenere la restituzione del materiale sequestrato, accordata dal magistrato perché "non è stato possibile dimostrare che fosse opera di furto o di altra provenienza illecita". Il quotidiano veneto aggiunge anche che, oltre all'ingente quantità di rame, all'interno del furgone perquisito dai militari, erano stati rinvenuti anche attrezzi vari e e alcune quantità di ferro e di acciaio.
Quello dei furti di rame è un fenomeno in costante crescita da ormai alcuni anni. Ad essere presi di mira sono soprattutto i cavi, ma non di rado capita anche che ad essere oggetto di furto siano anche lastre metalliche e piccoli manufatti d'artigianato; contro i furti di rame ha istituito un osservatorio anche il ministero dell'Interno.
va restituito agli occupanti del campo rom perché non è stato possibile appurarne la provenienza illecita.
NO COMET
Restituiteglielo........................NO COMET
Il Tribunale del riesame impone la restituzione del rame ai nomadi perché "non si può appurarne la provenienza illecita"
Ivan Francese - Dom, 14/12/2014 - 17:14
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I carabinieri sequestrano sei quintali di rame ai nomadi ma il Tribunale del riesame di Vicenza sentenzia che "l'oro rosso" va restituito agli occupanti del campo rom perché non è stato possibile appurarne la provenienza illecita.
Secondo quanto scrive Il Gazzettino, il sequestro era avvenuto durante un blitz, effettuato dai militari dell'Arma e dagli agenti della polizia locale del capoluogo veneto, nell'accampamento di nomadi di Torri di Quartesolo, in via Longare.
Il legale dei rom si è però rivolto al Tribunale del riesame per ottenere la restituzione del materiale sequestrato, accordata dal magistrato perché "non è stato possibile dimostrare che fosse opera di furto o di altra provenienza illecita". Il quotidiano veneto aggiunge anche che, oltre all'ingente quantità di rame, all'interno del furgone perquisito dai militari, erano stati rinvenuti anche attrezzi vari e e alcune quantità di ferro e di acciaio.
Quello dei furti di rame è un fenomeno in costante crescita da ormai alcuni anni. Ad essere presi di mira sono soprattutto i cavi, ma non di rado capita anche che ad essere oggetto di furto siano anche lastre metalliche e piccoli manufatti d'artigianato; contro i furti di rame ha istituito un osservatorio anche il ministero dell'Interno.
va restituito agli occupanti del campo rom perché non è stato possibile appurarne la provenienza illecita.
NO COMET
Restituiteglielo........................NO COMET