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[IMG2=JSON]{"alt":"La Difesa mette il PD Chaouki tra gli \u0093islamisti radicali\u0094: ecco il dossier","data-align":"none","data-size":"full","height":"274","width":"670","src":"http:\/\/www.secoloditalia.it\/files\/2015\/10\/chaouki-670x274.jpg"}[/IMG2][h=1]La Difesa mette il PD Chaouki tra gli “islamisti radicali”: ecco il dossier[/h]
Khalid Chaouki, deputato Pd di origini marocchine, compare in un dossier del ministero della Difesa sul radicalismo islamico. Inserito anche lui, insieme con gli imam accusati di sostenere il jihadismo, tra i «leader e figure sociali radicali». Lo studio è intitolato «Dossier sulla comunità islamica italiana: indice di radicalizzazione» ed è stato realizzato da Michele Groppi. Il ricercatore, incaricato dal Centro militare studi strategici (Cemiss), ha tradotto e ampliato una ricerca condotta nel 2011 dall’International institute for counter-terrorism (let) dal titolo Islamic Radicalization Processes in Italy. [h=3]Il deputato magherebino del PD è sotto osservazione della Difesa[/h]
Dopo una attenta analisi sul jihadismo nostrano e sul ruolo delle moschee e dei centri islamici nel processo di radicalizzazione, il rapporto concentra l’attenzione sui personaggi pubblici musulmani considerati pericolosi a vario titolo. In Italia — scrive l’autore — è crescente «il numero di leader sociali e religiosi (che) predica versioni wahhabite e salante dell’islam, odio razziale, intolleranza religiosa e promozione della jihad». Il nome del deputato democratico appare in compagnia di altri noti esponenti del mondo musulmano, come Hazma Roberto Piccardo (ex segretario dell’Ucoii, l’Unione delle comunità islamiche italiane), Luigi Ammar De Martino (presidente dell’organizzazione sciita Ahi Al-Bait) e Abdur-Rahman Rosario Pasquini (vicepresidente del Centro islamico di Milano e Lombardia).