mihael
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Niente da fare, c’è sempre un’alchimia particolare tra Rafa Nadal e il Roland Garros. Mai sottovalutare il “re della terra rossa” in quello che resterà per sempre il suo “regno”, Parigi. Due giorni fa, nei quarti di finale, sembrava spacciato il campione maiorchino, tredici volte campione nello Slam francese, contro il suo eterno rivale, Novak Djokovic.
Il dolore al piede che non smette di tormentarlo, la condizione fisica precaria dopo l’infortunio patito lo scorso marzo ad Indian Wells che lo costrinse ad un nuovo stop. E poi l’eliminazione inaspettata a Roma contro Shapovalov, per non parlare delle le difficoltà riscontrate nell’ottavo contro l’allievo di suo zio Toni, Auger-Aliassime. Insomma, c’erano tutti i presupposti per un’uscita di scena in netto anticipo rispetto al solito. A maggior ragione dopo aver rivisto, nelle partite precedenti, un Nole formato Grande Slam. Tuttavia, Nadal si è divertito a smentire tutti, tirando fuori dal cilindro una prestazione leggendaria ed eliminando il numero uno al mondo in quattro set (6-2 4-6 6-2 7-6).
Pazzesca la rimonta nel quarto parziale, dove lo spagnolo, sotto 5-2, è riuscito a risalire dal baratro conquistando il tie break decisivo, quello che è valso l’ennesima semifinale. Un Nadal mostruoso, che è andato oltre i propri limiti e che adesso è il favorito numero uno per quello che sarebbe la sua quattordicesima Coppa dei moschettieri.
Ribaltando i pronostici che volevano un derby tutto iberico, il nativo di Amburgo – ancora senza titoli nel 2022 – si conferma un giocatore eccellente sulla terra battuta. Per battere questo Nadal, però, servirà una versione ancora migliore rispetto a quella ammirata contro il talentuoso murciano. Sarà il suo decimo scontro con il mancino di Manacor, che in passato ha avuto la meglio sei volte su nove. Zverev tuttavia si è aggiudicato tre degli ultimi quattro incontri, tra cui uno sul mattone tritato di Madrid nel 2021. Nadal si prese la rivincita pochi giorni dopo a Roma, regolandolo in due set.
Il dolore al piede che non smette di tormentarlo, la condizione fisica precaria dopo l’infortunio patito lo scorso marzo ad Indian Wells che lo costrinse ad un nuovo stop. E poi l’eliminazione inaspettata a Roma contro Shapovalov, per non parlare delle le difficoltà riscontrate nell’ottavo contro l’allievo di suo zio Toni, Auger-Aliassime. Insomma, c’erano tutti i presupposti per un’uscita di scena in netto anticipo rispetto al solito. A maggior ragione dopo aver rivisto, nelle partite precedenti, un Nole formato Grande Slam. Tuttavia, Nadal si è divertito a smentire tutti, tirando fuori dal cilindro una prestazione leggendaria ed eliminando il numero uno al mondo in quattro set (6-2 4-6 6-2 7-6).
Pazzesca la rimonta nel quarto parziale, dove lo spagnolo, sotto 5-2, è riuscito a risalire dal baratro conquistando il tie break decisivo, quello che è valso l’ennesima semifinale. Un Nadal mostruoso, che è andato oltre i propri limiti e che adesso è il favorito numero uno per quello che sarebbe la sua quattordicesima Coppa dei moschettieri.
Nadal è in vantaggio 6-3 nei precedenti
Ma se da un parte Nadal ha dato prova, qualora ce ne fosse bisogno, della sua infinita grandezza, dall’altra non si può prendere sotto gamba l’impresa di Alexander Zverev realizzata contro la giovane stella del tennis Carlos Alcaraz, rispedito a casa dopo quattro set (6-4 6-4 4-6 7-6). Il tedesco, numero tre del ranking Atp, ha giocato una delle sue partite migliori da quando è nel circuito, domando l’irrefrenabile teenager che non perdeva un match da Montecarlo e vendicando la sconfitta nella recente finale di Madrid.Ribaltando i pronostici che volevano un derby tutto iberico, il nativo di Amburgo – ancora senza titoli nel 2022 – si conferma un giocatore eccellente sulla terra battuta. Per battere questo Nadal, però, servirà una versione ancora migliore rispetto a quella ammirata contro il talentuoso murciano. Sarà il suo decimo scontro con il mancino di Manacor, che in passato ha avuto la meglio sei volte su nove. Zverev tuttavia si è aggiudicato tre degli ultimi quattro incontri, tra cui uno sul mattone tritato di Madrid nel 2021. Nadal si prese la rivincita pochi giorni dopo a Roma, regolandolo in due set.