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Roby
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Fango tossico, l'Ungheria rassicura
Ma sale il timore dei Paesi sul Danubio
Il bel Danubio blu potrebbe ben presto diventare rosso. Il fango contaminato da ossido di alluminio fuoriuscito da una fabbrica ungherese ha raggiunto le acque del fiume, dove giovedì si sono visti i primi pesci morti. "L'impatto sarà limitato", rassicura una fonte del governo di Bupadest. Ma mezza Europa teme il disastro ambientale. Controlli in Croazia, Serbia e Bulgaria: i primi risultati sono attesi per sabato.
"I livelli alcalini mostrano che l'inquinamento non avrà effetti sull'ecosistema" del Danubio, ha detto il capo dell'autorità regionale ungherese dell'acqua, Emil Janak. Le dichiarazioni ufficiali non bastano però a tranquillizzare la popolazione e i governi dei Paesi vicini. Ad accrescere l'allarme e il timore di una vera e propria catastrofe naturale è stato l'avvistamento dei primi pesci morti nel grande fiume, segnalata dalla protezione civile magiara, alla confluenza col fiume Raba.
Gli altri Stati attraversati dal Danubio, intanto, non stanno con le mani in mano. In Croazia e Serbia sono state disposte analisi dell'acqua. Accertamenti anche in Bulgaria sui 450 chilometri del tragitto del fiume, che in alcuni punti costituisce la frontiera con la Romania, dove si rischia che l'onda di fango tossico arrivi sabato nella località di Brazias. Probabilmente sarà tolta la fornitura d'acqua a Dobreta Turnu Severin, città di 100mila abitanti.
Si teme anche per i 2.800 chilometri che il Danubio percorre dalla Foresta Nera al Mar Nero, dove il fiume e i suoi affluenti costituiscono un ecosistema che ospita 5mila specie di animali e 2.000 di vegetali.</u> Nelle valli attraversate dal fiume vivono oltre 60 milioni di persone suddivise in dieci Paesi e le fertili pianure attraversate sono una delle zone agricole più produttive del continente europeo. Quattro le capitali eueopee bagnate dal fiume, navigabile per l'87% della suia lunghezza: Vienna, Bratislava, Budapest e Belgrado. Intorno alle sue acque sorgono 17 parchi naturali, numerose spiagge e isole.
Marea nera, "detta sempre verità"
Casa Bianca: "Mai sottostimati i danni"
"Non c'è mai stato il tentativo di non presentare le informazioni in modo più accurato e veloce possibile". Il portavoce della Casa Bianca, Robert Gibbs, nega che da parte del governo americano vi sia mai stata l'intenzione di nascondere la reale portata del disastro ambientale provocato dalla marea nera. Una Commissione aveva accusato l'amministrazione Obama di aver sottostimato i danni della fuoriuscita del petrolio.
tranquilli ma non è tutto un caso...........
Ma sale il timore dei Paesi sul Danubio
Il bel Danubio blu potrebbe ben presto diventare rosso. Il fango contaminato da ossido di alluminio fuoriuscito da una fabbrica ungherese ha raggiunto le acque del fiume, dove giovedì si sono visti i primi pesci morti. "L'impatto sarà limitato", rassicura una fonte del governo di Bupadest. Ma mezza Europa teme il disastro ambientale. Controlli in Croazia, Serbia e Bulgaria: i primi risultati sono attesi per sabato.
"I livelli alcalini mostrano che l'inquinamento non avrà effetti sull'ecosistema" del Danubio, ha detto il capo dell'autorità regionale ungherese dell'acqua, Emil Janak. Le dichiarazioni ufficiali non bastano però a tranquillizzare la popolazione e i governi dei Paesi vicini. Ad accrescere l'allarme e il timore di una vera e propria catastrofe naturale è stato l'avvistamento dei primi pesci morti nel grande fiume, segnalata dalla protezione civile magiara, alla confluenza col fiume Raba.
Gli altri Stati attraversati dal Danubio, intanto, non stanno con le mani in mano. In Croazia e Serbia sono state disposte analisi dell'acqua. Accertamenti anche in Bulgaria sui 450 chilometri del tragitto del fiume, che in alcuni punti costituisce la frontiera con la Romania, dove si rischia che l'onda di fango tossico arrivi sabato nella località di Brazias. Probabilmente sarà tolta la fornitura d'acqua a Dobreta Turnu Severin, città di 100mila abitanti.
Si teme anche per i 2.800 chilometri che il Danubio percorre dalla Foresta Nera al Mar Nero, dove il fiume e i suoi affluenti costituiscono un ecosistema che ospita 5mila specie di animali e 2.000 di vegetali.</u> Nelle valli attraversate dal fiume vivono oltre 60 milioni di persone suddivise in dieci Paesi e le fertili pianure attraversate sono una delle zone agricole più produttive del continente europeo. Quattro le capitali eueopee bagnate dal fiume, navigabile per l'87% della suia lunghezza: Vienna, Bratislava, Budapest e Belgrado. Intorno alle sue acque sorgono 17 parchi naturali, numerose spiagge e isole.
Marea nera, "detta sempre verità"
Casa Bianca: "Mai sottostimati i danni"
"Non c'è mai stato il tentativo di non presentare le informazioni in modo più accurato e veloce possibile". Il portavoce della Casa Bianca, Robert Gibbs, nega che da parte del governo americano vi sia mai stata l'intenzione di nascondere la reale portata del disastro ambientale provocato dalla marea nera. Una Commissione aveva accusato l'amministrazione Obama di aver sottostimato i danni della fuoriuscita del petrolio.
tranquilli ma non è tutto un caso...........