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Assessore del Pd afferma: “In questa Italia ci vorrebbe il Duce. Non voterò mai più a sinistra”
29 ottobre 2013 Politica No comments

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Clamorosa affermazione di un esponente del Pd: “Non voterò mai più a sinistra. In Italia ci vorrebbe un nuovo Duce”. Responsabile della dichiarazione, che non è certo passata inosservata, è l’assessore ai servizi sociali del Comune di Civitanova Marche, Antonella Sglavo, del Pd.

Che poi rincara la dose, aggiungendo: “Credo che la peggiore umanità sia al centro Italia. Vivo nelle Marche e qui hanno difetti sia del nord che del sud…Non voterò mai più a sinistra…Benito lo diceva, molti nemici molto onore, aveva ragione. Ci vorrebbe!”.
Lei si giustifica che erano considerazioni fatte tra vecchi compagni di liceo, complice Facebook, ma hanno creato molto disagio e ed imbarazzo all’interno della Giunta e del Pd. La Sgravo dopo aver inviato una lettera di scuse al Sindaco ha rassegnato le sue dimissioni.

Fonte: Home | Qelsi - Quotidiano di informazione


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Denuncia il malaffare che coinvolge il suo partito e viene cacciato.


21 agosto 2013 P

Ha denunciato il malaffare ed è stato cacciato dal partito. Questo è quanto denuncia Carmine Parisi, militante dei Giovani democratici di Agropoli, nel Cilento. Tutto ebbe inizio nel 2011, quando il giovane le connivenze tra cattiva politica e imprenditori edilizi nel Cilento, insieme ad Antonio Domini, ex sindaco Ds di Agropoli, e altri compagni di partito. Per aver “arrecato danno” al Pd, il ventiquattrenne Parisi viene sospeso per tre mesi.

Per questo è stata aperta un’inchiesta ed il pm ha richiesto l’arresto per l’attuale sindaco Pd Franco Alfieri. La richiesta è stata respinta dal gip, ma il sindaco è tra gli 80 indagati: l’ipotesi di reato è corruzione nell’ambito dell’assegnazione di alcuni appalti alla Provincia di Salerno, dove lui era assessore ai Lavori Pubblici tra il 2007 e il 2010. I fatti, quindi, sembrano dare ragione al giovane pidiessino, il quale, però, non ha ricevuto nemmeno un cenno di scuse dal suo partito.
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“La vicenda più brutta – si sfoga Parisi – E’ che i provvedimenti disciplinari che il Pd adotta dovrebbero garantire gli iscritti, nel caso, ad esempio, che un esponente venga raggiunto da provvedimenti giudiziari. Ma sono stati utilizzati contro di noi. Se fin dal primo momento ho avuto la solidarietà dei giovani democratici, né io, né Domini abbiamo ricevuto nemmeno una telefonata dagli esponenti del partito. Nessuno di loro, dopo le inchieste giudiziarie, ci ha chiamati per dire “forse abbiamo sbagliato”. L’atteggiamento non è cambiato: prima hanno difeso gli esponenti politici, ora si sono estraniati dal dibattito”. Nessun partito si è mosso per esprimere solidarietà a Carmine Parisi, né la sinistra, né la destra e nemmeno il Movimento 5 Stelle.
 
Marianna Madia (Pd): “ Nel Pd interessa solo il potere”

Cominciano a volare i corvi in vista del congresso nazionale del Pd? Marianna Madia denuncia “vere e proprie piccole associazioni a delinquere sul territorio”, in occasione del tour di Fabrizio Barca, ex ministro della Coesione Territoriale nel governo Monti, che gira il Paese in vista del congresso del partito. “Nel Pd a livello nazionale ho visto piccole e mediocri filiere di potere. A livello locale, e parlo di Roma, facendo le primarie dei parlamentari ho visto, non ho paura a dirlo, delle vere e proprie piccole associazioni a delinquere sul territorio”.

A lanciare queste pesanti accuse ai quadri dirigenti del Pd e alle diramazioni territoriali del partito a Roma, è Marianna Madia, giovane deputata Pd alla seconda legislatura. Veltroniana di ferro. E afferma con toni duri: “C’è un’ipocrisia nel mio partito che mi fa paura e parlo per il Partito democratico, per casa mia. Spero che questa ipocrisia non ci sia nel futuro congresso.


L’ipocrisia è pensare di parlare di linea politica senza capire che abbiamo un grossissimo problema di costituzione materiale del partito. Cosa ho visto nel Pd che ha gestito il gruppo parlamentare dall’inizio di questa legislatura? – si domanda la Madia – Ho visto ipocrisia, ho visto opacità, ho visto un sistema che non chiamerei neanche di correnti, ma di piccole e mediocri filiere di potere che sono attaccate così al potere e non vogliono cedere di un millimetro. Ho visto veti incrociati per mantenere tutto questo. Tutto questo l’ho visto da chi oggi ancora ci dirige. E questo è il livello nazionale”..
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Madia poi affonda anche il Pd nelle sue diramazioni locali romane con l’esplicito riferimento alle “associazioni a delinquere”. Per la deputata è l’ora delle scelte e del rinnovamento. Ha lanciato la proposta di legge, insieme con il senatore Walter Tocci e il deputato Pippo Civati, che prevede l’abolizione del finanziamento pubblico ai partiti, i cosiddetti rimborsi elettorali, e la riforma del sostegno ai movimenti politici. Questa è la priorità insieme alla “costituzione materiale del partito”.

Parole pesanti come macigni, quelle di Marianna Madia, che nessuno, però, ha sconfessato e suonano come un’orazione funebre per il suo partito.

Fonte: www.ilfattoquotidiano.it
 
Marocchini rubano le offerte della Chiesa, poi urinano e defecano sull’altare.
11 settembre 2013
ogliamo parlare di integrazione? Vogliamo dire che gli italiani sono razzisti? Facciamolo. Però i fatti non la raccontano così. A Libiola, centro nelle provincia di Mantova, un gruppo di extracomunitari, di origine marocchina, perfettamente integrati nella comunità locale, sono entrati in una chiesa, hanno rubato le offerte dei fedeli o meglio le offerte dei bambini del Grest , 80 euro in tutto, poi, non contenti, con gesto di grande spregio, di odio ed intolleranza, hanno urinato e defecato sull’altare.

E’ questa l’integrazione di cui parla il ministro Kyenge? Il ministro della disintegrazione, come ormai viene denominata, parla tanto di integrazione, ma sorvola sempre sugli episodi di integralismo perpetrati dagli extracomunitari, che lei difende tanto. Così si esprime Don Eugenio, parroco della chiesa, o di ciò che ne rimane: «Se fossero venuti a rubare dei soldi perché hanno fame, non avrei neanche fatto denuncia; li avrei perdonati. Ma quello che hanno fatto in chiesa è un gesto su cui non si può sorvolare, è inqualificabile.

Mi dispiace, anche perché, come sembra, il fatto è stato compiuto da quattro ragazzi marocchini. Hanno dimostrato sprezzo nei confronti della nostra religione. Ma se io facessi la stessa cosa in una loro moschea, mi taglierebbero il collo, o no?». I quattro sarebbero già stati individuati e secondo una testimone, sarebbero tutti residenti nella zona in cui hanno compiuto il gesto animalesco.

Marocchini rubano le offerte della Chiesa, poi urinano e defecano sull'altare. |
 
Civitanova Marche: giardiniere marocchino violentò due bimbi. Arrestato pochi giorni fa!
24 ottobre 2013

Una storia di violenza brutale, vigliacca. Quella verso i più deboli, gli indifesi: i bambini. Un giardiniere viene chiamato da una famiglia di Civitanova, ma una volta rimasto in casa da solo con i due bambini, li violenta.

Responsabile dell’atto un giardiniere marocchino, ora indagato per violenza sessuale su due bambini di 8 e 9 anni e gli arresti domiciliari. Il fatto risale al 2010, ma solo quest’anno l’uomo è stato arrestato. nell’abitazione della famiglia italiana dove l’uomo poteva entrare liberamente, anche in assenza dei genitori, per sbrigare lavori in giardino e piccole faccende domestiche.
Ma due episodi di violenza sarebbero avvenuti anche al campo sportivo, quando il marocchino ha incontrato di due bambini. I genitori, resosi conto che qualcosa non andava nel comportamento dei loro bimbi, avevano sporto denuncia ai Carabinieri; l’indagine, coordinata dalla Procura di Macerata, è terminata con la richiesta di una misura cautelare, accolta dal Gip. Ma era stato quasi impossibile eseguirla perché il giardiniere nel frattempo si era allontanato dall’Italia. L’uomo, però, poteva tornare, perché aveva dei conoscenti in alcuni paesi vicino a Civitanova. E l’intuizione dei militari dell’Arma si è rivelata giusta: infatti il marocchino qualche sera fa è stato notato mentre camminava per strada da una pattuglia della stazione Carabinieri di Montecosaro, impegnata nei servizi perlustrativi di controllo del territorio.

L’uomo, quando si è visto scoperto, ha cercato non mostrarte il volto, girandosi di spalle per non farsi riconoscere, ma è stato fermato. In un primo momento ha provato anche a fingere di non capire l’italiano, ma A. S., 28enne, in regola con il permesso di soggiorno, è stato identificato e arrestato con l’accusa di violenza sessuale su minori.
Dai riscontri Afis si è scoperto che il marocchino, subito dopo la denuncia dei genitori dei bambini, era fuggito dall’Italia e si era spostato in Francia, per poi rientrare, pochi giorni fa, in Italia.

Fonte: Il Messaggero - Home
 

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