Alien.
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Passaggio dalla lira all’euro. Siamo stati rapinati fin dall’inizio, lo ha accertato la Consulta!
Con il passaggio dalla lira all’euro, avvenuto diversi anni fa, la sensazione emersa è quella di essere stati in qualche modo “rapinati” sin dall’inizio. Per esempio, i commercianti ne hanno subito approfittato per rendere i prezzi due volte superiori, e lo Stato ha lasciato correre anche il fatto che bollette e tariffe fossero altrettanto raddoppiate. Per dare una maggiore consapevolezza alle spese dei consumatori, sarebbe anche bastato introdurre tagli da 1 e 2 euro di carta, e invece niente. A parte ciò, vi è da porre in evidenza un altro aspetto molto importante circa quanto attiene l’euro, e si tratta della così detta norma “Salva Italia” (legge 201 del 2011) che aveva fissato in anticipo rispetto a quanto prima previsto, il termine utile a convertire le lire in euro. Che cosa ha comportato tutto questo?
Anticipando al 6 dicembre 2011 la scadenza per poter cambiare le proprie lire in euro, lo Stato ha guadagnato tra gli 1,2 e gli 1,6 miliardi di euro. Come mai? Perché invece di finire agli italiani come giusto che fosse, questi soldi li prese Bankitalia e li versò in tre rate nelle casse dello Stato al fine di ridurre il debito pubblico, un debito per ora mai ridotto: sembra che nessuno sia in grado di farlo.

Con il passaggio dalla lira all’euro, avvenuto diversi anni fa, la sensazione emersa è quella di essere stati in qualche modo “rapinati” sin dall’inizio. Per esempio, i commercianti ne hanno subito approfittato per rendere i prezzi due volte superiori, e lo Stato ha lasciato correre anche il fatto che bollette e tariffe fossero altrettanto raddoppiate. Per dare una maggiore consapevolezza alle spese dei consumatori, sarebbe anche bastato introdurre tagli da 1 e 2 euro di carta, e invece niente. A parte ciò, vi è da porre in evidenza un altro aspetto molto importante circa quanto attiene l’euro, e si tratta della così detta norma “Salva Italia” (legge 201 del 2011) che aveva fissato in anticipo rispetto a quanto prima previsto, il termine utile a convertire le lire in euro. Che cosa ha comportato tutto questo?
Anticipando al 6 dicembre 2011 la scadenza per poter cambiare le proprie lire in euro, lo Stato ha guadagnato tra gli 1,2 e gli 1,6 miliardi di euro. Come mai? Perché invece di finire agli italiani come giusto che fosse, questi soldi li prese Bankitalia e li versò in tre rate nelle casse dello Stato al fine di ridurre il debito pubblico, un debito per ora mai ridotto: sembra che nessuno sia in grado di farlo.

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