Ciao,
più volte hai scritto del GB3 al prezzo di €. 4500. Ma chi lo acquistava? Chi ci ha vinto? Di sicuro l'ideatore.
Un terno secco a ruota non te lo da nessun programma e nemmeno un numero per ambata.
Personalmente ci sto dedicando un pò di tempo altrimenti la giornata non passa mai.
Il programma è fantastico ma giocare al lotto è come per chi non ha mai fatto equitazione e vuole cavalcare un cavallo selvaggio. Peggio ancora i giochi ad estrazione gestita dal pc; un furto alla luce del sole in una piazza gremita di poliziotti.
Ritengo ci siano tre modi di affrontare l lotto:
1.....libro dei sogni;
2....sistema speculativo, cioè quote basse ma basta un negativo per farlo crollare;
3....NON GIOCARE
Riguardo il 2° punto vi riporto parte di una discussione sulla Roulette. Se vi va di leggere si può capire perchè insisto sul money management. Tanto per discutere .............
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..................... Ricordare i grandi autori del passato è sempre positivo, può spingere qualcuno a studiarli, e farsi idee proprie .
Più difficile è assemblare le varie e diverse indicazioni, spesso si ottiene Frankestein.
Naturalmente io resto della mia opinione, che qualsiasi metodologia ha bisogno di una manovra ma questa ha una sua distribuzione gaussiana, anche la migliore, dunque inutile applicarla senza il concetto che ho gia espresso di permanenza personale della manovra finanziaria.
In quanto a Sergio, che ho conosciuto personalmente quando ero moderatore di laroulette.it, non intendeva proprio una colonna filtro, ma degli eventi su cui fare affidamento statistico. Sergio li aveva identificati nei cicli chiusi del terzo
( concetto ripreso anche dai G.B), che non erano indipendenti ma partecipavano ad una unica manovra, in definitiva come applicare dalla Moglie sostituendo alle figure di tre intere partite ( i cicli ).
Marco
beh! i fratelli Gamblin all'epoca del vecchio forum Laroulette.it fecero parlare per parecchio tempo perchè arrivarono con la forza di un caterpillar e pur senza spiegare nel dettaglio il loro metodo dettero delle "dritte" molto realistiche e razionali, che fecero nascere delle discussioni interminabili ed accese con dispute contrapposte ma comunque molto civili (si parla del 2000-2001 mi pare).
Se sono veramente loro mi fa certamente molto piacere che continuino a praticare il loro sistema con successo perchè in fondo questa è la prova che quanto dicevano all'epoca era vero, ed inoltre sono sempre felice di sapere che qualcuno riesce a spillare quattrini ai casinò.
Mi ricordo che quando apparirono nel forum dopo avere spiegato approssimativamente i concetti su cui era impostato il loro sistema di gioco dissero anche che avrebbero fatto una barca di soldi e che lo avrebbero giocato solo per poco tempo e poi si sarebbero dedicati a ciò per cui avevano studiato (erano laureandi ....non mi ricordo in che cosa di preciso, ma molto scaltri con la matematica, la statistica e LabView il software di calcolo), evidentemente hanno preso gusto alle vincite ed ai soldi che se ne ricavano, che paragonati al culo che si dovrebbero fare lavorando da ingegneri o altro, gli avrà sicuramente fatto cambiare idea.
metto di seguito alcuni spunti della discussione che ci fu in quel periodo precisando per correttezza che il seguente materiale l'ho reperito nel sito di Tavoloverde (
http://tuttoroulette.forumfree.net/) che tempo fa aveva aperto una discussione proprio sull'argomento.
PRIMA DI POSTARE QUANTO SCRISSERO I "GAMBLINBROTHERS" ECCO L'ARTICOLO DI SERGIO CUI FECERO RIFERIMENTO (che consiglio di leggere con attenzione!)
Quando, molti anni or sono, mi sono avvicinato alla roulette e ai metodi per batterla, la legge del terzo e i sistemi a massa uguale mi erano sembrati le due cose su cui ragionare per battere la "macchina". Dopo anni di prove e di studi, sono certo che la strada è altrove.
Il metodo Cecil Swan, considerato a suo tempo vincente a massa uguale, è naufragato nei test al computer, e si espone al pagamento della tassa sullo zero come vuole, l'unica legge che poi funziona realmente, quella del calcolo matematico delle probabilità.
La legge del terzo, è in realtà la legge dell'azzardo, cioè quella a favore della roulette e non del giocatore, perché proprio grazie ai numeri che non escono e quelli che si ripetono, che a massa uguale, la macchina risulta imbattibile. Infatti se fosse difettosa (ed in passato ce ne sono state), la legge non viene rispettata e basta fare le differenze numeriche per avere vantaggi. Ma adesso non accade più, i cilindri sono perfetti e vengono "girati" tra i tavoli. Il sistema Nuguyen, che sfruttava gli scarti, usando le formule di Prouvst, ha la sola funzione di diluire il gioco, perché le attese sono spesso lunghissime. Ma provato (è tra i più facili da testare con il foglio elettronico) su un milione di permanenze reali, perde il 2%.
Qualsiasi combinazione si voglia considerare, legge del terzo, figure etc..a massa uguale è il calcolo delle probabilità che poi finisce con il prevalere. Certo i vantaggi possono durare anche migliaia di colpi e dare l'illusione, ma di illusione si tratta. Anche lo scarto sulle chance semplici, che offre il vantaggio del calcolo della probabilità a favore del giocatore, risulta ingestibile. La sperimentazione sul metodo Vessieler, l'attacco sulla chance deficitaria di due volte lo scarto medio, è vincente solo in teoria perché può passare da uno scoperto di decine di migliaia di pezzi prima di azzerare lo scarto, dunque ingiocabile.
La conclusione è che la massa uguale è buona solo per chi vende chimere, e spesso a caro prezzo.
La roulette è imbattibile ? No, ma la strada è solo la montante in perdita.
Lorenzo della Moglie, il migliore studioso moderno dei sistemi per roulette, l'aveva già compreso e dimostrato.
Il problema da risolvere è la distribuzione degli eventi. La "Garcia" è un esempio di perfezione teorica, vince quando si presenta la serie di sette o superiori, e queste si presenteranno sempre, ma dopo quanti colpi ? Poco importa se mediamente è 1,56 ogni 100 colpi, possono rimanere assenti anche per 500 boules e portare alla rovina il giocatore.
Se tutti i sistemisti si concentrassero su un unico obiettivo, ovvero un filtro per la "distribuzione omogenea degli eventi" anche se questi fossero a favore del banco poco importa, con una montante in perdita, la macchina sarebbe battuta, infatti la possibilità di vincere con certezza anche solo un colpo ogni 10 basterebbe a vincere definitivamente.
Su questa strada si era mosso il dott. Primo Benedetti, il cui sistema gioca una particolare Alembert cercando di opporsi alle dominanze del gioco, dividendolo in tante partite parziali. Il sistema però è fallimentare perché le dominanze non sono matematicamente prevedibili e il giocatore nel tentativo di sfuggirli cade ugualmente in una nuova dominanza che può essere contraria (circa il 50% di ogni azione), io mi sono fermato nella sua sperimentazione a circa 2000 pezzi di scoperto. Il "filtro" a cui penso io , per funzionare deve essere matematicamente calcolabile.
Ecco perché la via al successo è una montante applicata alla legge del terzo. Perché solo in questo caso gli eventi si verificano in un preciso numero di colpi, ovvero all'interno di un ciclo.
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DA QUA INIZIA LA DISCUSSIONE DEI FRATELLI.
Siamo due laureandi in ingegneria con la passione della roulette, e fino alla comparsa di questo sito brancolavamo nel buio o meglio sprecavamo energie in direzioni sbagliate. Avendo la fortuna di poter utilizzare la programmazione in Lab View ( virtual instrument engineering workbench) abbiamo istallato due milioni di permanenze, un milione generato da algoritmo e un milione reali.
E su questo banco abbiamo implementato le teorie di Zantiflore , Montani, Nugujen, perché ci sembravano gli autori più adatti per la ricerca di un sistema a selezione di colpi favorevoli. Ma i risultati sono stati nulli. Poi la scoperta del vostro web, a cui sulle prime non avevamo dato troppa importanza, poi tra gli articoli una folgorazione. L’articolo di Sergio sulla ricerca di un evento sfavorevole ma a scarto controllato, ci ha aperto un orizzonte nuovo.
Abbiamo impostato il software in maniera opposta, ricercando su pieni cavalli e terzine, la combinazione con lo scarto minore anche se fortemente deficitaria al pagamento, è stato un lavoro difficile, abbiamo indagato su ripetizioni e frequenze, chiusure, etc… tutto all’interno dei loro rispettivi cicli del terzo.
Abbiamo isolato diverse combinazioni, e ci siamo concentrati su una combinazione all’interno del ciclo delle terzine. Ma avrebbero potuto essere anche altre. In due milioni di permanenze solo di 11 è stato lo scarto massimo di questa combinazione. Abbiamo quindi ideato una montante a recupero, che ovviamente espone molto dato che il principio è quello della Garcia, ma rientra sempre.
Il sistema prevede 2000 pezzi di capitale, la sperimentazione su due milioni di permanenze ha dato un attivo di 450000 pezzi e un max scoperto di 1600.
Circa un mese di applicazione al tappeto a carico degli ospitali Casinò francesi (massima sosta due giorni nello stesso casinò) ci ha già fruttato 4000 pezzi di guadagno. Con tutta probabilità faremo una barca di soldi. Non venderemo mai il sistema per nessuna cifra al mondo, crediamo che non abbia prezzo, è la soluzione definitiva.
Dobbiamo tutto all’articolo di Sergio. Ma nello stesso tempo non ci sentiamo di dovere niente a nessuno perché il sistema è stato frutto di un grosso lavoro di ricerca e di programmazione. Dopo tutto chiunque arrivi alla soluzione di qualcosa di complesso parte sempre dal lavoro di un altro.
Ci sembrava giusto, comunque, un grosso ringraziamento a Sergio e al Sito Web. Se ci è permesso un consiglio, è principalmente per questo che stiamo scrivendo, per seguire la nostra strada vi occorre un programmatore e un software della massima professionalità, perché solo tramite il computer potete isolare l’evento.
Non scriveteci, questo indirizzo è secondario e la posta non verrà controllata, noi non vendiamo il sistema e tutto quello che dovevamo dire lo abbiamo già detto in questo messaggio, la pretesa che traspare da qualche post di dover rendere pubblico i sistemi vincenti ci sembra comica, noi neanche sotto tortura lo faremmo e non siamo egoisti ma chi trova il tesoro se lo tiene ben stretto, la vostra strada deve essere quella di collaborare, noi siamo in due soli e ci siamo riusciti.
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SECONDO INTERVENTO DEI "GAMBLINBROTHER"
Accogliendo vari inviti, postiamo i dati dei primi quattro mesi di attività nei casinò francesi ed inglesi, il prossimo dato lo invieremo a fine anno.
Abbiamo superato i 14000 pezzi di guadagno. Lo scoperto massimo, considerando la partita può difficile, è stato di 850 pezzi, anche se in senso finanziario non abbiamo mai avuto uno scoperto massimo, perché il sistema è stato produttivo da subito ed al capitale di base di 2000 pezzi si è aggiunto quello delle vincite, in sostanza abbiamo giocato con i soldi dei casinò. La puntata massima è stata di 50 pezzi, ma non può essere di più, perché la montante adottata non può superare questo limite, aumentano però il numero dei recuperi necessari.
Vi consigliamo di non tentare altre strade tranne quella dei cicli chiusi del terzo. Sono gli unici che non producono scarti elevati e dove potete applicare una buona montante in perdita, (mai una progressione comunque), vi consigliamo un evento svantaggioso al pagamento compreso tra il 55% e il 75% di percentuale di svantaggio.
Per la ricerca dell'evento giusto, ovvero con uno scarto basso e soprattutto controllato cioè senza concentrazioni elevate sia in presenza che in assenza, vi occorre un'analisi informatica, perché il dato non è su base matematica ma statistica.
Rinnoviamo i ringraziamenti a Sergio
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TERZO INTERVENTO DEI "GAMBLINBROTHER"
Uno dei primi sistemi che abbiamo testato è stato il Johnson.
Adottando la variante preferita dall'autore 50 pezzi di guadagno in 7 colpi con stop di puntata a 20 pezzi, applicato in differenziale su tutte e tre le chance.
Nulla da dire sui rendimenti, è arrivato a rendere anche il 500% dei pezzi giocati. Abbiamo usato permanenze reali di 1000000 di colpi.
In una fase di gioco iniziale ha generato uno scoperto di 12000 pezzi, poi recuperati per arrivare ad una chiusura finale di oltre 3000000 di pezzi di guadagno.
Per noi il test è risultato negativo, uno scoperto di 12000 è eccessivo e soprattutto non programmabile, può essere maggiore come non esserci.
Ci siamo resi conto però della potenzialità della martini modificata da Johnson. Probabilmente non applicata direttamente alle chance ma con un sistema che contiene gli scarti può essere una soluzione.
Dato che il problema sono proprio gli scarti, perché una volta arrivati al max di puntata, questa viene ripartita e i termini di recupero si allungano, la partita diviene lunga, e se la fase negativa persiste diviene interminabile, nel test è durata per 1000 colpi.
X Marco1
Nel tuo post hai introdotto due nomi abbastanza noti nelle facoltà di fisica. Diciamo subito che noi non ci sentiamo inferiori a Thorp o a Shannon per approccio rigoroso alla materia e la Normale di Pisa di cui facciamo parte non ha niente da invidiare al grande MIT.
A noi la Roulette fine a se stessa non ha mai interessato, il nostro approccio è stato di ricerca sulle teorie di Kolmogorov sulla matematica dei fenomeni casuali e da li siamo approdati alla roulette. Tutto l’approccio e i test, sono stati solo per motivi di studio scientifico e la piega che ha preso nell’ultimo anno non era prevista, all’inizio era solo per la statistica adesso facciamo una barca di soldi ma non era il fine di partenza.
Questo per dire che abbiamo una mole di studi e di dati che nessuno , neanche Shannon ha mai raccolto sulla produzione di numeri casuali e la loro analisi.
Basta sapere che per la generazione dei dati abbiamo utilizzato un server sotto inverter ( 24 ore su 24 ) che produceva un milione di numeri da 0 a 37 ogni due secondi per un mese.
Vi abbiamo applicato anche i frattali e le equazioni differenziali non lineari, ma sopratutto abbiamo costruito un’algoritmo perfetto che supera tutti i test previsti da Kolmogorov.
Il grande valore del lavoro di Thorp e Shannon non stà nell’analisi dei parametri fisici delle forze in gioco e le loro risultanze in relazione al moto di lancio della pallina, ma nell’analisi dei dati prodotti da una roulette controllata al millesimo nei suoi parametri di costruzione, giochi ,attriti e materiali ecc e il risultato è stato che i dati prodotti sono numeri perfettamente casuali, in linea con quelli generati da un algoritmo Kolmogoroviano.
Questo significa che tutta la parte teorica che riguarda il gioco della roulette sta solo nella matematica che riguarda la scienza dei numeri casuali. E le illusioni che sono state prese in passato, ( presente e futuro ) su possibili giochi a massa uguale sono stati presi perchè molte analisi vengono condotte su roulette difettose.
( Non sottovalutate la possibilità anche del gioco sulla roulette difettosa, che si possono individuare con una serie di test, tra cui anche il coefficente di scarto. Ci sono giocatori che individuano i difetti e ci giocano sopra, si dice che anche il famoso Jareki attuasse questa tecnica.)
Questa prefazione è per ribadire il concetto che in un minimo di 100 colpi a un max infinito, uno scarto superiore a 5RADQ(N) non è possibile in una roulette regolare, senza difetti e senza trucchi.
Noi non stiamo manifestando opinioni ma semplicemente risultati di miliardi di dati analizzati , il sistema proposto da noi di applicare la Johnson dopo 3RADQN ( min 100 N )è vincente sempre, non perchè lo pensiamo ma perchè è il risultato conseguenziale di una vasta analisi di dati, e di una equazione matematica, tutto qui.
Sappiamo che la maggioranza che frequenta il sito non è interessata all’aspetto scientifico, lo capiamo anche per i nomi che spuntano fuori, sono molto indicativi, chi si attiene a Sadia o Zantiflore è destinato ad allontanarsi inevitabilmente da ogni possibilità di approccio scientifico. Mentre sono pochi che si rifanno a Chateau o Vessilier. Attenzione all'innamoramento per falsi profeti, siate una pagina bianca e scriveteci solo dati verificati.
Sappiamo, per test attuati, che le uniche permanenze per poter costruire teorie e verificare sistemi sono quelle generate da algoritmi conformi alle specifiche Kolmogorov.
Anche se non tralasciamo mai verifiche anche sulle permanenze reali, ma non li attribuiamo importanza primaria.
Noi siamo andati avanti anni luce, con le nostre conoscenze attuali a qualsiasi autore che ci ha preceduti. Ma non per meriti ,intelligenza o capacità, ma solo per mezzi di indagine.
Sappiamo con certezza , che se la roulette non è difettosa o truccata, produce numeri che sono puri senza nessun legame tra loro di codici o legami, dunque che nessun sistema a massa uguale potrà mai evitare la perdita della tassa e sono illusori qualsiasi lavoro che si incammina in tale direzione, e che un sistema a montante in perdita è matematicamente vincente perché risolto dall’ equazione della probabilità. Solo che è una equazione solo matematicamente risolta , che per la sua applicazione pratica occorre un capitale illimitato. Ma qui interviene il concetto di scarto controllato su cicli chiusi, introdotto da Sergio , e indagato da noi.
E’ solo il concetto di scarto controllato che porta alla soluzione. Il plusvalore sul banco è la strada che allontana dalla soluzione. Proprio perché tutto si paga ed ha un comportamento energetico di equilibrio, che il concetto di scarto controllato lo si paga proprio in virtù della sua antitesi al plusvalore sul banco.
Ricordate che il peggior nemico per la soluzione scientifica è il “tifoso”, ovvero colui che si avvicina ad un evento con già un’idea preconcetta. E’ stato quello il nostro miglior pregio , non avevamo nessuna idea personale all’inizio degli studi, tutto è venuto di consegueza ai risultati di indagine.
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In che modo avete applicato i frattali e le equazioni differenziali non lineari ad una permanenza di roulette?
Spero di avere una risposta, grazie!
“Che-du-bal”: non sono in molti a conoscere labview, lo abbiamo usato anche noi molti anni fa, lo avevamo in laboratorio, era un software molto potente per la gestione dati da strumenti di misura , con funzioni anche di input di comando, la parte aggiuntiva del software di gestione statistica permetteva il caricamento e l’analisi di una quantità esagerata di dati. Ma si possono fare ottime cose anche con i programmi “domestici” excel compreso. Le valutazioni statistiche legate ai cicli sono indispensabili.
Un evento svantaggioso ripaga in frequenza, il concetto che esprimi è giusto, ma per non strozzarsi con le puntate occorre anche selezionare l’evento giusto, naturalmente chi ragiona matematicamente dirà che non può esistere l’evento giusto, ma da matematici possiamo tranquillamente affermare che quello che conta è una buona copertura statistica, la certezza matematica, che è solo del banco, non deve essere mai ricercata, non solo perchè non può esistere ma perchè inutile, basta molto meno.
Però, tutti i concetti legati alle medie sono inutilizzabili e dannosi, le medie fanno comprendere su cosa si può contare in un intervallo sufficientemente lungo ma le deviazioni da esse, ovvero il limite del maggior ritardo dell’evento cercato, fa comprendere a cosa si può andare incontro.
Cerchiamo di spiegare meglio il concetto che è fondamentale, per farlo usiamo il grafico del quadrato 6x6, perché utilizzando la permanenza base è difficile poter essere sintetici, ma è solo un esempio non una proposta concreta, le logiche di tutti i quadrati sono restrittive, offono una valutazione parziale della legge del terzo rispetto alla permanenza base.
Ammettiamo di stare nel campo dei pieni e di cercare su ogni quadrato il quinto colpo orizzontale, per cui un gioco sul terzo a favore delle uscite e contro le ripetizioni. Il nostro programmino imposterà la suddivisione di almeno 50000 quadrati, ricercando per prima cosa la distribuzione delle assenze e delle presenze dell’evento ricercato. Poi il dato di distribuzione del rapporto con il numero di formazioni delle quattro presenze orizzontali al momento dell’uscita della quinta orizzontale e non solo una media ma una scala distributiva per cicli. Poi una distribuzione dei colpi giocati per ciclo necessari per raggiungere il quinto orizzontale, e via....con questa logica si possono isolare altri parametri di definizione, lo scopo è definire più parametri oltre la media dell’evento, analizzando gli estremi della gaussiana distributiva, e definedo l’intervallo produttivo, ovvero la necessità del taglio di partita.
La manovra economica da applicare sarà logica e finalizzata alla statistica degli eventi registrati, non si ricercheranno conclusioni rapide ma distribuendo i passivi, sia dei fallimenti che delle partite tagliate, sulle aspettative positive derivanti dall’analisi statistica, ovviamente la parte della manovra è la più difficile da costruire. Qualcuno obbietterà che così facendo si definisce una procedura che funziona su una permanenza anche lunga di quasi 2 milioni di colpi ma già passata che non ha nulla a che vedere con la futura.
Vero matematicamente, falso statisticamente. Quando i parametri sono molti, come accade in un ciclo chiuso e con una manovra economica a più termini è molto improbabile che il passato sia diverso dal futuro, gli eventi abbracciati sono una massa, non una singola azione. Quando si prendono in considerazione molteplici parametri accade un fenomeno di compensazione che evita il fallimento inevitabile di chi punta su pochi eventi. Battiamo la roulette “statisticamente” da 10 anni.
Se il termine “okkio ragazzi” è rivolto a noi, potete dormire veramente sogni tranquilli, l’ultima cosa che ci verrebbe in mente sarebbe vendere il sistema e neanche comprendiamo cosa possa avere dato questa impressione? Evidentemente la posizione di Rader sulla difficoltà di farsi capire nei forum, che esprimeva ai tempi di laroulette, è esatta.
Comunque, stefek, non so che cosa tu abbia capito, ma la statistica è l’opposto della magia, è la pura ripartizione della probabilità, solo che per essere sfruttata non deve accontentarsi del concetto di media, l’errore di Ngujen…., la nostra risposta (che era indirizzata a Che Du Bal….) indica che non si può prescindere dalla statistica delle deviazioni, ma per farlo occorre conoscere molto bene il comportamento (...la roulette è comportamento...) dell’evento scelto e per ottenere questo non si può esulare da una programmazione che ne certifichi tutte le distribuzioni degli scostamenti dalla media.
In quanto a essere prevenuti verso di noi è fuori dubbio, è sufficiente leggere il nostro intervento, la nostra è una semplice risposta circostanziata alla domanda di Che Du Bal, nulla di diverso.
Essere prevenuti nei nostri confronti è giustificato, lo capiamo, in quanto non siamo presenti nel forum per partecipare attivamente, solo che da essere considerati quasi degli intrusi che presentano tesi “sbagliate” a essere considerati dei possibili truffatori il passo è veramente grande, si tratta di una calunnia del tutto gratuita.
Il definirsi matematici nei confronti della roulette non è voler usurpare un titolo che non ci compete, perchè possiamo assicurare che la preparazione matematica della facoltà di ingegneria (per altro a Pisa piuttosto ben affrontata) va oltre il necessario, i piani di studio sono a disposizione di tutti non vogliamo fare elenchi, e per quello che riguarda la roulette basta e avanza, si può affermare che è già abbastanza una banale conoscenza di scuola media.
Certo che se qualcuno pensa che la roulette possa essere affrontata “professionalmente” a massa pari, farebbe bene a ripassarsi le grandezze finite. L’equazione che sta alla base del gioco è già risolta a favore del banco, non siamo di fronte a un teorema che necessita di essere indagato, come trovare un numero finito elevato al cubo che sia la somma di due numeri finiti elevati ciascuno al cubo, siamo a confrontare 37 con 36 e a decidere quale delle due grandezze sia maggiore, è così difficile? Chi è così masochista da volerci perdere del tempo?
Le menzogne abbondano anche per quanto riguarda la nostra presenza passata sul forum di la roulette, non eravamo affatto dei burloni (che perdita di tempo stupida sarebbe) e i personaggi citati non li conosciamo, ci ricordiamo ben altri partecipanti, allora eravamo in contatto personalmente con alcuni di loro, come Sergio che abbiamo conosciuto di persona e con Marco1 con cui abbiamo sviluppato una collaborazione per noi fondamentale, anzi diciamo che la manovra che utilizziamo è sua, e da più di 10 anni funziona senza una delusione.
Di allora ricordiamo con gratitudine Sergio, e con ammirazione Rader e Marco1.
Come avevamo premesso non siamo adatti a un forum e ci va benissimo che quanto abbiamo esposto venga considerato farneticante o superato (…presuntuoso dirlo con ciò che non si conosce ….) certe tesi che portano capitale devono risultare vere e confermate dai fatti nel privato, nel pubblico possono generare anche scherno e ilarità (almeno fanno ridere…).
Molti sono contrari a discutere di principi e preferiscono parlare di tecnica, ma non c’è tecnica senza principi.
Uno dei principi fondamentali è che il 100% di probabilità di vittoria non può esistere da parte del giocatore, dunque il concetto : ”se non abbiamo il 100% di possibilità di vincere ogni montante è uguale alla massa pari” è una boiata pazzesca in termini reali.
In un gioco tassato e con una roulette non difettosa la certezza della vittoria è solo del banco e chiunque stia vincendo da un periodo più o meno breve a massa pari sta solo attraversando una permanenza favorevole, perchè matematicamente parlando ogni sommatoria di una funzione (x) non potrà mai dare un risultato maggiore della stessa sommatoria con ( x-1). Per cui qualsiasi sistema, che matematicamente è una sommatoria, anche il più complesso il più tecnicamente sofisticato, a massa pari si trascina il problema originale e lo moltiplica ed è solo questione di tempo e in genere abbastanza breve.
Anche con una manovra la perdita è solo questione di tempo ma può essere comprato un tempo abbastanza lungo per risultare vincente nella propria vita di giocatore, non c’è altro principio che questo.
I GB, come altri, hanno semplicemente molto capitale e una tecnica di gioco che sposta il rischio perdita molto avanti nel tempo (se si accetta la sperimentazione e il calcolo probatorio combinato come vero).
Poi l’imprevedibile può sempre verificarsi, ma a questo proposito vorrei chiedere ai ricercatori (illusi) del 100% di possibilità di vincita alla roulette, se sanno quante possibilità hanno di arrivare vivi alla sera quando salgono in auto per un viaggio autostradale, o quando prendono un aereo, o per le malattie in agguato, o durante lo jogging o il calcetto...ecc..
Noi tutti ci confrontiamo nella vita di ogni giorno con probabilità molto più svantaggiose di quante si possono progettare con un buon sistema a manovra finanziaria ad alto capitale alla roulette e non ci preoccupiamo eppure la vita è più importante di un gioco, dunque deduco che molti non sappiano proprio di cosa stanno parlando quando dicono che una montante è uguale alla massa pari, parlano di una verità matematicamente indiscutibile ma che è la stessa matematica che non ti farebbe più uscire di casa se paragonata all’esistenza di tutti i giorni.
La manovra non è una montante. Facciamo un esempio pratico con un gioco che tutti conoscono e giustamente evitano, una martingala a 10 termini sulle semplici: se entro in gioco dopo una figura di tre R o N per la sua rottura, con una martingala del genere perdo quando si registra una figura contraria di 13 e guadagno tutte le volte che si forma una figura fra 3 e 13, per il calcolo delle probabilità perdo due figure in 8192 figure di 13, più di 50000 colpi teorici di autonomia.
Per cui anche con un sistema stupido e pericoloso come questo c’è la possibilità, in un gioco di breve durata di sfangarla, ma se invece di una martingala, che vuole risolvere tutto con un unico colpo vincente, (in 10 colpi me ne spetta la metà) introduciamo il concetto di manovra che tiene conto della ripartizione sulla spettanza e di un guadagno limitato, accontentandosi di meno del 10%, ecco che i colpi di resistenza si decuplicano.
Si dirà che la probabilità del salto di un sistema complesso fornisce un intervallo in cui la ripartizione è ideale e non è detto che venga rispettata in un ciclo reale, si potrebbe rispondere che è vero anche il contrario: che per lo stesso motivo che il periodo nella realtà può essere più breve di quello del calcolo probatorio, può essere anche più lungo, rientra nella logica del rischio di andare in un casinò e non a fare un deposito in banca.... (non so se di questi tempi il paragone è giusto, forse è più rischiosa la seconda ipotesi), ma invece dico che è proprio in questo concetto, quello di ripartizione e di frequenza e non di media probatoria stimata che il giocatore deve inserirsi come proposito di indagine principale, e in questa ricerca aiuto molto la capacità di programmazione e l’utizzo di programmi tipo foglio di calcolo.
Dico l’ovvio per spiegare un concetto più ampio: se potessi contare su due vittorie ogni cinque colpi in una permanenza continua sappiamo tutti che avrei la vittoria in tasca anche se mi troverei in un gioco molto più svantaggioso di quello della roulette, avrei infatti uno svantaggio non del 2,7% ma del 60%, però potrei contare su una frequenza di colpi positivi tale che con una semplice montante mi porterebbe ad un utile certo.
Questo lo sanno tutti i giocatori, quello che invece è meno conosciuto e meno praticato è orientarsi verso studi solo sulla frequenza, tralasciando tutto il reso, in genere si tiene conto del rapporto spesa guadagno come prioritario in tutte le ricerche di metodologie, o sullo scarto effettivo, ma si può avere un forte scarto, addirittura enorme, ma con una frequenza utilizzabile. La distribuzione dell’evento è il parametro che conta. Non si tratta di addomesticare lo scarto.
Marigny ci aveva provato ad addomesticare lo scarto ma la sua procedura e tutte quelle derivate sono sbagliate da un punto di vista del plusvalore, ma potrebbe essere riconsiderato in termini di frequenza e non di vantaggio a massa pari.
Lo stesso dicasi per lo scarto medio dei numeri, lo studio di Ngujen è come quello di Marigny, può dare l’illusione in certe permanenze di reggere a massa pari ma è ugualmente perdente la tassa in qualsiasi sperimentazione degna di questo nome, ma ci sono combinazioni che danno una frequenza su cui contare (i GB ne anno isolato alcune).
La questione è solo organizzativa, non è che una combinazione ha più vantaggi di un’altra (se si eccettua lo zero, ma non sposta il tema di fondo). La roulette è solo una ruota suddivisa in 37 caselle e produce sempre lo stesso fenomeno, il fatto di considerare le diverse chance o raggruppamenti non cambia certo il fatto principale, cioè la caduta della pallina, dunque qualsiasi raggruppamento verrà scelto è solo espressione dello stesso fenomeno di partenza.
Dunque non è che un ciclo chiuso del terzo (ovvero una porzione delle curve dello scarto medio) offra più garanzie di stabilità o probabilità di altre scelte, come si diceva la roulette produce sempre il solito effetto su qualsiasi combinazione venga presa in considerazione, ma può offrire due vantaggi, uno di facile visualizzazione e l’altro di un raggruppamento di eventi che nel suo insieme può offrire certamente una maggiore stabilità di frequenza ma semplicemente perchè rappresenta un insieme di colpi e non un colpo singolo. La roulette produce comportamenti come molti sanno, ma non sono misteriosi, sono il risultato del peso probatorio dell’evento considerato.
Ma la maggiore frequenza si paga in termini di spesa, dunque un metodo diviene espositivo e non può contare, come dicevo prima, su una manovra fissa, non certo su una martingala ma nemmeno su scaglioni o simili in quanto il rapporto di spesa- guadagno può essere molto sbilanciato e inoltre posso avere un evento che può ritardare e in questi ritardi la puntata non deve crescere troppo come invece farebbe qualsiasi montante e questo lo si può affrontare con una manovra a ripartizione in quanto viene rapportata all’aspettativa la quale cresce nello stallo.
Marco
sta tutto scritto nei post dei gb e di marco .
giocano sulle terzine , ne giocano più di 6 , sanno di avere una aspettativa di sortita di n colpi a ciclo , e se per periodi più o meno lunghi , tale aspettativa non viene rispettata , non cercano i recuperi in un singolo ciclo ma suddividono lo scoperto in tante parti quanti sono i cicli in cui intendono concludere il recupero , stabilendo ciò in base alla suddetta aspettativa .
hanno fatto svariati test su milioni di colpi in tempi in cui la maggior parte delle persone non avevano accesso ad apparati tecnologici di cui potevano disporre , hanno isolato alcuni eventi che non davano riduzioni sullo scarto ma avevano la prerogativa di garantire una distribuzione media dalla quale non si discostano mai .
hanno scelto l'evento a loro più congeniale , si sono muniti del capitale necessario e per qualche anno hanno vissuto nella convinzione di avere battuto la roulette .
la vera domanda da fare ai gb è questa : << perchè dopo tanto tempo avete cercato marco ? >>
io penso che un giorno le certezze maturate nel corso degli ultimi anni , hanno cominciato a vacillare .
eravate tanto certi di avere battuto la roulette che avete buttato via il numero di marco 1 .
x chedubal ,
9 terzine giocate secondo una selezione dovrebbero dare gli stessi risultati ottenuti giocando sempre le stesse 9 terzine .
Io giocherei il sistema dei GB?? Certo che ne vengono scritte di supposizioni gratuite, mi sembra di aver precisato che per me è una metodologia troppo espositiva. Non so come mai interessi a qualcuno comunque, non avevano perso il mio numero di cell sono io che l’ho cambiato in 10 anni, come ho cambiato anche città, anche se di solo 20Km....
Non esistono metodi sicuri al 100% e neppure quello dei GB lo è, ha molta resistenza sulla carta e anche in pratica visto che lo giocano da tempo. La sicurezza non è nemmeno una aspettativa logica, come ho già scritto, tutta la nostra vita ha una percentuale di insicurezza ed è un concetto matematicamente vero non è filosofia.
Io scrivo imprecisioni matematiche? Caso mai approssimazioni che servono per spiegare un concetto, non servono calcoli esatti per far capire la logica, sarebbe una perdita di tempo.
Non è stato capito bene il mio precedente post, c’è perfino chi ha letto che consiglio un gioco con la martingala.
Il fatto che todo63 e altri, non hanno mai trovato niente di interessante in ciò che veniva dibattuto da me nel forum di laroulette o su questo attuale, lo trovo perfettamente legittimo, anche a me succede leggendo alcuni argomenti o interventi, mai però che mi sia venuto la voglia di perdere tempo a rispondere, passo oltre, rispondo solo a qualcosa che trovo interessante.Basterebbe seguire questa semplice regola.
Si dice che è stato compreso ormai da tutti che non ci può essere vittoria a massa pari (di questo non ne sarei tanto sicuro....) allora è anche stato compreso che l’unica strada per vincere è agire sulle tecniche che allontanano il punto di non rientro di una manovra e questo è possibile unicamente con due strade principali: la riduzione della resa totale del sistema e la suddivisione in recuperi frazionati che si basano sulla spettanza, cioè sull’aspettativa probabilistica dell’evento giocato e chiunque abbia letto Della Moglie conosce esattamente questo concetto, pubblicato nel sistema delle figure di tre alla fine degli anni 60. Non importa fare esempi (impossibili in un post) chiunque può costruirsi una manovra a ripartizione partendo dal concetto base di Della Moglie, poi stà ad ognuno trovare abbinamenti e variazioni sul tema, eventualmente con manovre a più termini.
L’esempio sulla martingala è il migliore possibile in quanto è semplice per cui si comprende subito il punto fondamentale che è la partita totale del giocatore, ovvero la permanenza giocata nella intera vita di gioco. Ripeto il concetto resa sistema e resistenza: con una martingala di 10 ammettiamo di saltare dopo 1024 figure dopo avere guadagnato 1023 pezzi, uno a figura, se gioco dopo una figura di tre, salterò sempre dopo il solito guadagno di 1023 pezzi ma le figure della permanenza totale saranno 8192 in quanto la figura contraria sarà di 13 e non di 10, ecco che abbassando la resa-figure del sistema dal 100% al 12,5% ho una resistenza 8 volte superiore in durata.
Questo concetto può essere molto dilatato ed è possibile progettare metodologie che accontentandosi di rese basse e utilizzando manovre a ripartizione (evitando ovviamente il concetto della martingala) abbiano un respiro molto lungo in quanto non si tratta più di salto ma caso mai di recuperi non più possibili in quanto il sistema si incarta.
La resistenza è un concetto fondamentale perchè nessun giocatore giocherà un numero finito di colpi e non entrerà più in un casinò, ma sarà per sua natura portato a continuare la frequentazione avvicinandosi sempre di più alla sua figura contraria, per cui è essenziale che la figura contraria sia statisticamente lontana.
Marco