Novità

SOTTOMESSI DAL DOPO GUERRA

Alien.

Advanced Premium Member
La CIA gestisce l’Italia
MARZO 1, 2013 10 COMMENTI
Aangirfan 1 marzo 2013


gladioemblem.png






La CIA decide chi governa l’Europa. “La caduta di Berlusconi è stata preparata con una serie di rivelazioni sensazionali sulla sua vita personale, compreso un attacco della CIA attraverso la discarica di documenti conosciuta come Wikileaks.” Berlusconi preso di mira e rovesciato dalla CIA?

Negli anni ’70 “il ministro degli Esteri Aldo Moro, insieme al presidente Giovanni Leone, si recò negli Stati Uniti, ma Kissinger gli disse che in nessun caso la sinistra doveva andare al governo“. Operazione Gladio – WikiSpooks
Durante gli anni ’50 e ’60, l’Italia ebbe il terzo più veloce tasso di crescita economica del mondo. Secondo Bill Emmott: “Nuove società imprenditoriali si formarono, nuove idee sbocciarono, l’Italia divenne un centro d’avanguardia nella progettazione, nel cinema e nella moda… Ma poi vecchi demoni tornarono a tormentare l’Italia… una forma mortale di violenza politica. Circa 500 persone morirono in sparatorie, attentati e altre tragedie nel corso dell’ultimo decennio e mezzo dal 1970, mentre estremisti di destra e sinistra combattevano una battaglia.” Bill Emmott, direttore di The Economist 1993-2006. Il buono, il brutto e il bunga bunga: come l’Italia cadde in coma
Bill Emmott non parla del fatto che la CIA organizzasse sparatorie e attentati. Nel 1963 Kennedy venne assassinato e cinque mesi più tardi i socialisti italiani furono costretti ad abbandonare il governo da un golpe di destra orchestrato dalle unità della CIA e di Gladio. (Operazione Gladio – WikiSpooks) Felice Casson è il magistrato italiano che ha rivelato l’esistenza dell’operazione Gladio, l’operazione di macelleria terroristica gestita dalla CIA e dalla NATO a partire dagli anni ’50. Gladio è stata usata per rimuovere presidenti e primi ministri. Felice Casson – Wikipedia
L’indagine su Gladio di Casson iniziò nel 1984 e ben presto portò all’arresto di oltre 600 persone, agenti di polizia, membri delle forze armate, uomini d’affari, membri della stampa, giuristi, politici e mafiosi. Casson parla contro la pressione politica… – TodayZaman
Maggiori informazioni possono essere trovate sul giudice Felice Casson e l’operazione Gladio su WikiSpooks
Casson ha scoperto che una serie di attentati terroristici in Italia, imputati alle Brigate Rosse, erano opera del servizio segreto militare dell’Italia. Sulla stazione ferroviaria di Bologna The Guardian ha titolato: “Le bombe usate a Bologna provenivano da unità della NATO”. Il peggiore degli attentati, alla stazione ferroviaria di Bologna nel 1980, uccise 85 persone. Vincenzo Vinciguerra fu uno degli arrestati. Durante il suo processo, Vincenzo Vinciguerra aveva rivelato che lo scopo di Gladio era convincere la gente spaventandola, così si sarebbe rivolta al governo per avere protezione. Ciò è noto come ‘strategia della tensione’. Vincenzo Vinciguerra sostenne durante il suo processo: “Si dovevano attaccare i civili, la gente, donne, bambini, persone innocenti, gente sconosciuta molto lontana da ogni gioco politico. La ragione era molto semplice. Avrebbero dovuto costringere queste persone, l’opinione pubblica italiana, a rivolgersi allo Stato per chiedere maggiore sicurezza.” In un documentario su Gladio della BBC, viene descritto l’obiettivo di “destabilizzare per stabilizzare… Creando tensione nel Paese per promuovere tendenze sociali e politiche conservatrici, reazionarie.” Bin Ladin e al-Qaida furono parte del governo segreto della CIA.
Nel 1990 il giudice Casson ebbe il permesso dal Primo ministro italiano Giulio Andreotti di utilizzare gli archivi del servizio segreto militare italiano, il Servizio Informazioni Sicurezza Militare (SISMI), dove trovò la prova dell’esistenza della rete Gladio e dei collegamenti con la NATO e gli Stati Uniti. A seguito di ciò, il 3 agosto 1990 il primo ministro Andreotti confermò al Parlamento l’esistenza delle reti di Gladio. Andreotti ammise il collegamento diGladio alla NATO. L’esercito segreto di Gladio, come Andreotti aveva rivelato, era ben armato. Gli equipaggiamenti forniti dalla CIA vennero sepolti in 139 nascondigli in tutto il Paese, nelle foreste, nei prati e anche in chiese e cimiteri.
Nel 2000, in Italia, una commissione parlamentare d’inchiesta su Gladio concluse: “Quei massacri, quelle bombe, quelle azioni militari sono state organizzate o promosse o sostenute da uomini delle istituzioni dello Stato italiano e, come è stato scoperto più di recente, da uomini collegati alle strutture d’intelligence degli Stati Uniti.” Il primo ministro greco Andreas Papandreou confermò che vi era una rete di Gladio in Grecia. I membri delle SS furono reclutati da Gladio. In Germania, un programma televisivo scosse la nazione rivelando come ex-membri delle forze speciali di Hitler, le SS, avevano fatto parte di una rete ‘stay-behind’ tedesca gestita da Gladio.
Il Parlamento belga nominò una commissione speciale per indagare sull’esistenza, confermata dal ministro della difesa, di una rete Gladio belga. I parlamentari belgi scoprirono che l’esercito segreto della NATO era ancora attivo. Secondo quanto riferito, la rete Dutroux forniva bambini ai vertici della NATO in Belgio. Scoprirono che un incontro segreto dei generali che dirigevano gli eserciti segreti stay-behind nei numerosi paesi dell’Europa occidentale, si svolse nella sede segreta di Gladio, collegata alla NATO, il 23 e 24 ottobre 1990. La riunione del Comitato Clandestino Alleato aveva avuto luogo a Bruxelles sotto la presidenza del generale Raymond Van Calster, capo del servizio segreto militare belga SGR (Service General de Renseignement). Andreotti sostenne che i francesi avevano preso parte al recente incontro a Bruxelles. In Portogallo, un generale in pensione confermò che vi era una tale rete in Portogallo. In Spagna, l’ex ministro della Difesa Alberto Oliart affermò che “qui Gladio era al governo”.
In Turchia l’ex primo ministro Bulent Ecevit ammise che un esercito segreto era coinvolto in torture, massacri, omicidi e colpi di Stato. Ciò indusse il ministro della Difesa Giray a ribattere “Ecevit era meglio che tenevate la vostra fottuta bocca chiusa!“
In tutto, 12 paesi dell’UE e la CIA, furono coinvolti e il 22 novembre 1990 il Parlamento europeo discusse la questione. Il tono venne dato dal parlamentare greco Ephremidis: “Signor Presidente, il sistema Gladio ha operato per quattro decenni sotto nomi diversi. Ha operato clandestinamente, e abbiamo il diritto di attribuirne ogni destabilizzazione, provocazione e il terrorismo che si sono verificati nei nostri Paesi in questi quattro decenni, e dire che, attivamente o passivamente, deve esserne stato coinvolto.” Ephremidis criticò aspramente l’intera rete stay-behind di Gladio: “Il fatto che sia stata istituita dalla CIA e dalla NATO che, pur pretendendo di difendere la democrazia, in realtà l’hanno minata e usata per i loro scopi nefasti.” Il Parlamento UE dichiarò che “Protestava vigorosamente contro l’assunzione da parte di alcuni militari statunitensi presso lo SHAPE e la NATO del diritto di promuovere la costituzione in Europa di una rete d’intelligence e per operazioni clandestine.”
Solo Belgio, Italia e Svizzera studiarono i loro eserciti segreti con una commissione parlamentare, producendo un rapporto pubblico lungo e dettagliato. Secondo la stampa portoghese, il segretario generale della NATO Manfred Wörner confermò che il comando militare dello SHAPE coordinava le attività della rete Gladio. Ha anche confermato che Gladio era stata costituita dai servizi segreti di vari paesi della NATO, attraverso un comitato creato nel 1952. La stampa tedesca confermò che i cosiddetti eserciti segreti erano coordinati da un’ala speciale e sicura del Quartiere Generale della NATO. L’accesso avveniva tramite una cassaforte di tipo bancario e i documenti venivano diffusi solo con il timbro ‘American Eyes Only.’
Le rivelazioni cominciarono a montare ed emerse l’immagine del Comitato di Pianificazione Clandestino (CPC) della NATO, responsabile degli eserciti di Gladio, dei protocolli che attivamente protessero gli estremisti di destra dalla giustizia, dato che avrebbero potuto essere utili per le attività anticomuniste. Il CPC era gestito dagli Stati Uniti con il Regno Unito e la Francia come partner minori, e con membri della CIA presenti alle loro riunioni. I Paesi con dei propri eserciti stay-behind erano Italia, Belgio, Francia, Olanda, Spagna, Grecia, Turchia…
Il barone belga de Bonvoisin si dice fosse collegato a gruppi fascisti, nell’operazione Gladio CIA-NATO e alle stragi del Brabante-Vallone (la banda Nijvel) che uccisero 28 persone in Belgio. (Benoit de Bonvoisin – Wikipedia) Nel caso dell’infanticida Dutroux, una delle persone indicate dai testimoni sarebbe stata il barone Benoit de Bonvoisin. (Gli angoli bui della vita di Dutroux)
Due ex ufficiali della Royal Navy ammisero di aver passato del tempo a Fort Monckton, presso Portsmouth, dove membri dell’MI6 e delle SAS addestravano gladiatori stranieri. La stampa britannica osservò che “era ormai chiaro che le forze d’elite Special Air Service Regiment (SAS) erano dentro fino al collo nel sistema della NATO, e hanno operato con l’MI6 come ramo per l’addestramento alla guerriglia e al sabotaggio”. In particolare, la stampa britannica confermò che “una unità stay-behind italiana è stata addestrata in Gran Bretagna. L’evidenza suggerisce, ora, che ciò durò fino agli anni ’80”, aggiungendo che “fu dimostrato che le SAS costruirono i nascondigli segreti in cui furono accumulate le armi nel settore britannico della Germania Ovest”.
Gli inglesi ne sapevano di più sull’esercito segreto svizzero che il governo svizzero, le attività della P26, i suoi codici e il nome del leader del gruppo, Efrem Cattelan, erano noti ai servizi segreti britannici, ma il governo svizzero ne era ignaro, secondo il rapporto. Alcuni dei migliori dati del servizio segreto britannico caddero in mano agli svizzeri durante l’indagine parlamentare svizzera sulla rete segreta stay-behind P26. “Servizi segreti britannici collaborarono a stretto contatto con un’organizzazione armata e segreta svizzera [P26], attraverso una serie di accordi segreti, che formavano la rete europea “occidentale” dei gruppi di resistenza”, la stampa informò il pubblico stordito nella neutrale Svizzera. Il giudice svizzero Cornu ebbe il compito di indagare sulla questione e nel suo rapporto descrive la collaborazione del gruppo [P26] con i servizi segreti britannici come “intensa”, con la Gran Bretagna che forniva un prezioso know-how. “I quadri della P26 partecipavano regolarmente alle esercitazioni in Gran Bretagna, dice il rapporto. Consiglieri britannici, forse delle SAS, visitarono i campi di addestramento segreti in Svizzera“. Il membro di Gladio Alois Hurlimann, uno svizzero, riferì che nel maggio 1984 aveva preso parte a corsi di addestramento segreti in Inghilterra, compreso un vero e proprio, e non simulato, assalto a un deposito di armi dell’IRA, in cui Hurlimann, in tenuta da combattimento completa, aveva partecipato, e dove almeno un attivista dell’IRA era stato ucciso.
La CIA utilizzò Gladio per mantenere le persone “giuste” al potere. Nel 1963 Kennedy venne assassinato e cinque mesi più tardi i socialisti italiani furono costretti ad abbandonare il governo da un golpe di destra orchestrato dalle unità della CIA e di Gladio. Nome in codice ‘Piano Solo’, il colpo di stato era diretto dal generale Giovanni de Lorenzo. In stretta collaborazione con l’esperto in guerra segreta della CIA, Vernon Walters, William Harvey, capo della stazione CIA a Roma, e Renzo Rocca, direttore delle unità Gladio del servizio segreto militare SID, de Lorenzo intensificò la guerra segreta. Rocca usò per la prima volta il suo esercito segreto di Gladio per bombardare gli uffici della DC e gli uffici di alcuni quotidiani e, successivamente, accusò il terrorismo di sinistra, al fine di screditare sia comunisti che socialisti… I gladiatori erano dotati di liste di proscrizione con diverse centinaia di nomi di persona, e avevano l’ordine esplicito di rintracciare i socialisti e i comunisti indicati, arrestarli e deportarli in Sardegna, dove il centro segreto di Gladio doveva servire come prigione. Poi, il 14 giugno 1964, de Lorenzo diede il via libera e le sue truppe entrarono a Roma si carri armati, veicoli corazzati da trasporto truppa e jeep con lanciagranate, mentre le forze della NATO organizzarono una grande manovra militare nella zona, per intimidire il governo italiano.
Un secondo colpo di stato di destra, sostenuto dalla CIA, nome in codice Tora-Tora, era previsto per il dicembre 1970, ma fu sospeso all’ultimo minuto. Secondo quanto riferito, la telefonata che l’interruppe proveniva dallo stesso presidente Nixon. Di conseguenza, la sinistra continuò a guadagnare terreno in Italia.
Il ministro degli esteri Aldo Moro insieme al presidente Giovanni Leone si recò negli Stati Uniti, ma gli venne detto da Kissinger che, per nessun motivo, doveva essere inclusa la sinistra al governo. La moglie di Aldo Moro, Eleonora, in seguito testimoniò che le parole usate contro suo marito furono: “Dovete abbandonare la vostra politica, di voler portare tutte le forze politiche del Paese a una diretta collaborazione. O rinunciate o la pagherete cara.” Successivamente Moro fu rapito e ucciso. La commissione d’inchiesta del Senato su Gladio e gli attentati terroristici sospettò che la CIA e il servizio segreto militare italiano avessero organizzato il rapimento e l’assassinio di Moro. Senatori italiani conclusero nel giugno 2000, che “quelle stragi, quelle bombe, quelle azioni militari erano state organizzate o promosse o supportate da uomini delle istituzioni dello Stato italiano e, come è stato scoperto più di recente, da uomini collegati alle strutture d’intelligence degli Stati Uniti.”
La 15.enne Emanuela Orlandi scomparve a Roma. Qual’è il segreto sinistro del Vaticano sull’adolescente Emanuela. Secondo una telefonata a un programma TV, Emanuela era stata rapita per fare un favore al cardinale Ugo Poletti. Il boss Enrico De Pedis avrebbe fornito dei ragazzi ai cardinali per del sesso. De Pedis, secondo quanto riferito, sarebbe stato coinvolto nell’operazione Gladio della CIA, effettuando atti di terrorismo in Italia. Enrico De Pedis fu sepolto in una tomba tempestata di diamanti nella Basilica centrale di Sant’Apollinare di Roma, accanto all’Università della Santa Croce dell’Opus Dei. Alcune persone credono che il boss de Pedis fosse il figlio del cardinale Poletti, vicario di Roma, che era molto vicino all’ex Primo ministro italiano Giulio Andreotti. Quel “benefattore” di Enrico De Pedis detto “Renatino”.
In Italia, la loggia massonica P2 era collegata ai delinquenti dello Stato profondo. Lo Stato profondo “è un governo segreto parallelo, organizzato dall’intelligence e dagli apparati di sicurezza, finanziato dalla droga e impegnato in violenze illecite per proteggere lo Stato e gli interessi dei militari…” (Il legame tra guerra e grande finanza)
Nel marzo 1981, la polizia italiana ritrovò l’elenco dei 962 membri della P2, contenente i nomi di: 3 ministri del governo e 43 parlamentari, 43 generali e 8 ammiragli, capi dei servizi segreti e comandanti di polizia, alti burocrati e diplomatici, industriali, finanzieri, giornalisti e personaggi televisivi. L’ex-agente del Mossad Victor Ostrovsky scrisse che Licio Gelli, Gran Maestro della P2, era un alleato del Mossad ed era coinvolto nell’operazione Gladio. (Down with murder inc; Israel, Mossad, Iran and a Nuclear False Flag Attack)
L’operazione Gladio della CIA-NATO ha compiuto atti di terrorismo, come l’attentato di Bologna 1980. I personaggi più importanti che avrebbe avuto contatti con la P-2 sono: Henry Kissinger, Edmond de Rothschild, e David Rockefeller. Gladio, il pugnale della NATO nel cuore dell’Europa. In questo corollario non-fiction della trilogiaMillenium di Larsson, di lavori bagnati e false bandiere per mantenere l’Europa quale colonia degli Stati Uniti, i leader vengono assassinati e i movimenti sovvertiti. Sotto la superficie, l’impero domina con le squadre della morte, come avviene da sempre a sud del confine. L’attacco alla Libia ha messo a nudo il pugno di ferro nel guanto di velluto di slogan come “intervento umanitario”. La distruzione della Jugoslavia e lo stupro dell’Afghanistan, la riduzione della Libia ad una colonia di schiavi virtuale, sono state attuate sotto la bandiera della NATO. E cosa è la NATO?
Richard Cottrell racconta la storia di caos e omicidi dietro l'”alleanza per la pace”, e prevede l’emergere di un colosso militare che combatte per prendere il controllo delle risorse strategiche come petrolio, gas, minerali e acqua in qualsiasi punto del pianeta. Mascherandosi da retroguardia contro gli invasori sovietici, le forze segrete della NATO si sono tramutate nel terrorismo psicologico e fisico. Negli anni di piombo, centinaia di morti si sono avuti in una guerra sintetica per le strade d’Europa.
Il comandante della NATO, generale Lyman Lemnitzer, ordinò gli attentati in serie al presidente francese Charles de Gaulle. Licenziato dal Pentagono da John F. Kennedy per insubordinazione venne poi esiliato in Europa, Lemnitzer ebbe la sua vendetta a Dallas. Gli eserciti segreti forgiarono legami con la criminalità organizzata e i neo-fascisti. I golpe della NATO colpirono i governi di Grecia e Turchia, e lo Stato dell’isola di Cipro venne diviso nel mezzo di un aspro genocidio. Guerriglieri urbani come le Brigate Rosse e la Baader-Meinhof furono abilmente manipolati. L’Italia ebbe un governo dello Stato profondo, l’ultra-segreta pseudo-loggia massonica P2, fondata da ex camicie nere. Il premier svedese Olof Palme e l’italiano ex-Premier Aldo Moro furono assassinati. Il papa Giovanni Paolo II venne ferito da gangster turchi che avevano un lavoro regolare come pistoleri di Gladio.
Nel 2009, una operazione di Gladio, nome in codice Ergenekon, venne alla luce in Turchia. Le sparatorie in Norvegia nel luglio 2011, e in Belgio, in Francia e in Italia nel 2012, portavano tutti il classico segno delle operazionifalse-flag di Gladio.
Gli eserciti segreti della Nato – Operazione Gladio e terrorismo in Europa occidentale
Documento: Strategia della tensione: il caso di Italia. Riproduzione di una pagina dall’Executive Intelligence Review di Claudio Celani del 02/07/2011
CIA – Un testo di Daniele Ganser
Operazione Gladio – Un articolo di David Guyatt
Dal documento: 1980 strage di Bologna – Un articolo di Thierry Meyssan del 6 luglio 2005
Operazione Gladio – Wikipedia Pagina
100 milioni di dollari per rompere una sola noce? – Intervista radio con Daniele Ganser sull’Operazione Gladio
Traduzione di Alessandro Lattanzio – SitoAurora

About these ads
Articoli collegati
Gladio B: Le origini degli ascari terroristi islamisti occulti della NATO In "Covert Operation"
Come CIA e Mossad operano: il caos turcoIn "Imperialismo"
Giornalista tedesco: I media europei scrivono menzogne su ordine della CIAIn "Covert Operation"
FILED UNDER COVERT OPERATION, IMPERIALISMO, STORIA TAGGED WITH AL-QAEDA, BELGIO, BLACK OPERATION, CENTRAL INTELLIGENCE AGENCY, CIA, COINTELPRO, COLONIALISMO, COVERT OPERATION, COVERT OPERATIONS, EUROPA, FALSE FLAG, FELICE CASSON, FRANCIA, GEOECONOMIA, GEOPOLITICA, GEOSTRATEGIA,GIULIO ANDREOTTI, GLADIO, IMPERIALISMO, INTELLIGENCE, ITALIA, ITALY, LONDON, LONDRA, MASS MEDIA,MEDITERRANEO, NATO, NUOVO ORDINE MONDIALE, OPERATION GLADIO, REGNO UNITO, RIVOLUZIONE COLORATA,SERVIZI SEGRETI, SPIONAGGIO, STATI UNITI, STAY BEHIND, STRAGISMO, STRATEGIA DELLA TENSIONE, SVIZZERA,TERRORISMO, UK, UNITED STATES, USA, VINCENZO VINCIGUERRA
10 Responses to La CIA gestisce l’Italia
 
Ultima modifica:
SI LO SO NON C'è LA FATE A LEGGERE TUTTO.................PAZIENZA...........la libertà è cultura.
 
Expo 2015, la “cupola” patteggia: niente carcere per la “nuova Tangentopoli”

Giustizia & Impunità


Il gup accetta le richieste di Frigerio, Greganti, Grillo e gli altri. Pena massima, 3 anni e 4 mesi per l'ex Dc. L'inchiesta aveva dato anche lo sprint alla nomina di Cantone all'Anticorruzione. Ma sei dei sette imputati, già liberi o ai domiciliari, potranno accedere in tempi brevi alle misure alternative. E la grande politica è rimasta fuori dal registro degli indagati
di Giovanna Trinchella | 27 novembre 2014 COMMENTI

Più informazioni su: Corruzione, Expo 2015, Gianstefano Frigerio, Luigi Grillo, Primo Greganti
La notizia di una cupola bipartisan che si spartiva gli appalti di Expo 2015 aveva fatto rumore. Così tanto da far commentare all’ex pm di Mani Pulite, Gherardo Colombo, che dopo 22 anni da Tangentopoli, nulla era cambiato. E anche il Financial Times aveva parlato, lo scorso 8 maggio, del nuovo scandalo sulla corruzione italiana “con analogie con quello che aveva abbattuto il potere politico italiano nei primi anni ’90”. L’allarme aveva anche dato uno sprint alla nomina dell’ex pm anti camorra Raffaele Cantone alla guida dell’Anticorruzione. Senza contare i protocolli di intesa firmati per contrastare i reati contro la pubblica amministrazione alla stregua di quelli mafiosi. Tanto rumore per nulla a leggere la sentenza di patteggiamento con cui sei dei sette protagonisti dell’inchiesta hanno chiuso il loro conto con la giustizia davanti al giudice per l’udienza preliminare di Milano Ambrogio Moccia.

I personaggi di quel sistema di corruzione, sempre a caccia di nomine a poltrone andrà a casa con pene inferiori o di poco superiori ai 3 anni
I personaggi di quel sistema di spartizione di appalti, quella “cupola” di corrotti e corruttori sempre a caccia di protezioni e nomine a poltrone ambite andranno di fatto a casa con pene che più o meno superano a stento i 3 anni. Che quindi permetteranno a chi non è ancora del tutto libero, perché agli arresti domiciliari, di accedere in via direttissima alle misure alternative: affidamento ai servizi sociali, per esempio, semilibertà o detenzione domiciliare e naturalmente libertà anticipata.

Primo Greganti, l’ex cassiere di Pci e Pds, ha patteggiato 3 anni e ha offerto 10mila euro di risarcimento. Il compagno G è ai domiciliari per motivi di salute dall’8 agosto e, come era già avvenuto ai tempi di Tangentopoli (condanna a 3 anni patteggiata per finanziamento illecito), non ha fatto i nomi di politici di cui chiacchierava al telefono mentre era intercettato. Anche un’altra conoscenza della magistratura italiana l’ex parlamentare Dc Gianstefano Frigerio (ai domiciliari dal 22 settembre) ha potuto patteggiare: 3 anni e 4 mesi. Nessun risarcimento è stato offerto da parte del personaggio che spendeva tra gli altri anche il nome di Silvio Berlusconi con l’imprenditore veneto Enrico Maltauro. Quest’ultimo filmato dagli uomini della Guardia di Finanza mentre consegnava una mazzetta a Sergio Cattozzo.

Gli imputati potranno accedere da subito alle misure alternative: servizi sociali, semilibertà o detenzione domiciliare e libertà anticipata
Il costruttore, in verità l’unico che ha fornito una qualche collaborazione è tornato (per questo) in libertà il 30 settembre e ha patteggiato 2 anni e 10 mesi, mentre l’ex esponente ligure dell’Udc-Ncd Sergio Cattozzo, ai domiciliari dal 22 settembre, ha patteggiato 3 anni e 2 mesi. Anche l’ex senatore di Forza Italia Luigi Grillo, ai domiciliari, sconterà meno di tre anni patteggiando 2 anni e 8 mesi e risarcirà 50mila euro. Solo cinque mesi fa il Tribunale del Riesame gli aveva negato la libertà scrivendo nelle motivazioni che poteva ancora “manipolare appalti” e che nel corso delle indagini aveva “dato prova di sapersi defilare e di evitare di essere direttamente intercettato”. L’ex manager di Expo Angelo Paris, tornato libero dal 16 ottobre, ha patteggiato 2 anni, 6 mesi e 20 giorni ed è previsto un risarcimento alla stessa Expo 2015 spa di 100 mila euro, di cui 70-80 mila già versati. Affronterà il processo, infine, uno solo degli arrestati l’8 maggio scorso, l’ex dg di Ilspa Antonio Rognoni tornato libero dal 4 ottobre. Per lui il dibattimento si aprirà il prossimo 2 dicembre davanti al Tribunale.

A Greganti 3 anni, a l’ex Dc Frigerio 3 e mesi, l’ex senatore di Fi Grillo 2 anni e 8. Risarcimenti per 160mila euro
Ai tempi in cui corruzione e concussione si travestono anche da raccomandazioni o consulenze, esercizio di potere su nomine o avanzamenti di carriera, la politica, a differenza di quanto avvenne durante Tangentopoli e quanto prevedeva il Financial Time, resta fuori. La politica dei grandi nomi non è entrata nell’indagine, nessuno è stato indagato né tantomeno gli è stato chiesto di rendere conto di qualcosa. La cupola è ancora tutta lì.
 
MA mi viene un dubbio.....................che per caso siamo in mano alla mafia anzi chè alla democrazia.......... ho scusate alla dittatura.
 
Peppa Pig "bandita" dai testi scolastici per non offendere ebrei e musulmani
Le nuove linee guida della Oxford University Press mettono il veto sulla maialina più amata dai bambini di tutto il mondo


Carola Parisi - Mer, 14/01/2015 - 17:26
commenta
L’idolo di moltissimi bambini è a rischio. Peppa Pig rischia di morire sotto la scure della censura.


Le nuove linee guida della Oxford University Press, casa editrice che pubblica testi scolastici e prodotti editoriali educativi, mettono il veto sulla rotonda maialina. Tra le indicazioni dettate da Oxford, c'è infatti il divieto di pubblicazione di riferimenti al maiale e alla sua carne per evitare di offendere i precetti religiosi di ebrei e musulmani. Una pessima notizia per gli autori di Peppa Pig, personaggio che negli ultimi anni, grazie anche ad un massiccio lancio di merchandising per bambini, ha spopolato in tutto il mondo (conquistando 180 Paesi, impazzando in tv, cinema, teatro e in libreria con numerose storie).

Infatti, se le nuove regole della prestigiosa università inglese dovessero essere adottate, la maialina tanto amata dai piccoli potrebbe addirittura sparire dalla circolazione. Certo, è difficile anche solo da immaginare che l'editore delle avventure della rosa Peppa Pig si pieghi alle indicazioni della Oxford University Press. Un portavoce della casa editrice ha spiegato che il provvedimento si giustifica proprio con l'ampia diffusione dei loro prodotti: "Le nostre linee guida editoriali sono destinate a garantire che le risorse che produciamo possano essere diffuse al pubblico più vasto possibile."

L'iniziativa della casa editrice, emersa nel corso di un dibattito radiofonico sulla libertà di espressione, sta facendo molto discutere in Inghilterra, anche perché la censura della maialina arriva all'indomani degli attentati terroristici di Parigi che hanno dato nuova vita al confronto sulla libertà d'espressione. In prima linea per salvare il popolare cartone animato e la libertà di parola ci sono proprio i rappresentanti delle comunità ebraiche e musulmane che hanno definito la vicenda un tentativo "politically correct senza senso". Sarebbe davvero il colmo se ebrei e musulmani riuscissero a salvare Peppa Pig ed i suoi amici dal "tritacarne" della censura.
 
Ritocca" il volto della Kyenge su Facebook: leghista condannato a un anno e 150mila euro
13 gennaio 2015
CommentiN. commenti 28
More Sharing ServicesShare on google_plusone_shareShare on twitterShare on facebook
Allegro


ARTICOLI CORRELATI
La Kyenge ora si candida al Quirinale
"Così i leghisti moriranno d'infarto..."
La black list di Renzi: i nomi bruciatiCecile Kyenge a La Zanzara: "Vorrei un Capo dello Stato di colore o di origine straniera"
Cécile Kyenge ora vuole processare Matteo SalviniEbola e razzismo, Cécile Kyenge contro Salvini e Lega Nord: "Impuniti professionisti dell'odio, la politica li fermi"
"Ministro orango". La Kyenge trascina Calderoli in Aula"Ministro orango". La Kyenge trascina Calderoli in tribunale
"Ritocca" il volto della Kyenge su Facebook: leghista condannato a un anno e 150mila euro


E' costato carissimo, al segretario emiliano della Lega Nord Fabio Ranieri, il "ritocco" della foto dell'ex ministro Cecile Kyenge fatto sul suo profilo Facebook. Ranieri, nei giorni in cui Roberto Calderoli aveva accostato l'aspetto della Kyenge a quella di un orando scherzando con alcuni militanti a un festa del Carroccio, aveva "modificato" il volto dell'allora ministro dell'Integrazione e attuale europarlamentare Pd in modo da apparire una scimmia. E il tribunale di Roma lo ha condannato a un anno e tre mesi di reclusione, oltre che al pagamento di un risarcimento di 150mila euro.

"Alla faccia della Libertà di Satira! Neanche a un ladro o a uno spacciatore danno una condanna così, pazzesco", è stato il commento alla sentenza su Facebook da parte del segretario della Lega Nord Matteo Salvini, con un post che in poche ore si è guadagnato 14mila 'Mi piace' e 1.500 condivisioni. A stretto giro, su twitter è arrivata la replica dell'europarlamentare Pd: "Caro Matteo Salvini, dire che i neri sono animali non è uno scherzone, alias satira, è reato ed è per questo che ne rispondete in tribunale".



ma è come aver fatto vignette su Maometto ?
 
Ultima modifica:
cosa si intende per Animali ?

chiediamolo a Michela Vittoria Brambilla.
 
Ultima modifica:
"No allo studio di Dante nelle scuole. È islamofobo"

Un'associazione vuole abolire la Divina Commedia nelle scuole: "Nel XXVIII canto dell'Inferno si diffama Maometto"
Nino Materi - Lun, 19/01/2015 - 18:46
commenta

A due settimane da quel maledetto mercoledì 7 gennaio, nelle scuole italiane l'attentato contro Charlie Hebdo rimane una ferita aperta.

Di cui discutere. Magari scontrandosi. Com'è accaduto in un'aula di un istituto tecnico di Faenza, dove una volantino di solidarietà per le vittime di Parigi è stato stracciato da uno studente di fede islamica. Quella che si «combatte» tra i banchi non è una guerra di religione - Bibbia contro Corano -, ma i sintomi di un disagio crescente si notano eccome. I giovani musulmani che frequentano le medie e le superiori nel nostro paese sono aumentati negli ultimi 5 anni di circa il 20%. Anche la nostra sta diventando (e non da oggi) una scuola sempre più multietnica e questo sarebbe positivo in uno Stato che vedesse nella Pubblica Istruzione un'OPA su sui investire in termini di crescita culturale ed educazione civica; ma questo, purtroppo, non è il caso dell'Italia, dove la scuola è da sempre considerata l'ultima ruota del carro.

Sarà per questo che la nostra scuola nel bene (poco) e nel male (tanto) rimane lo specchio fedele di un Paese sempre più afflitto dalla «sindrome del gambero», tra continui passi indietro perfino sul fronte di quelle che dovrebbero essere le nostre più radicate tradizioni in termini di civiltà cattolica. E invece in Parlamento è tutto un fiorire di proposte di segno opposto: come ad esempio il progetto di sostituire l'ora di religione con una nuova materia, Storia delle religione, nel tentativo demagogico di garantire la «par condicio» con le altre fedi. È di pochi giorni fa la notizia di una lettera scritta da vari storici delle religioni per chiedere un tavolo di confronto alla ministra dell'Istruzione, Stefania Giannini «al fine di valutare la possibilità di introdurre la materia da loro insegnata all'interno dell'ordinamento scolastico italiano».

Un'apertura che, fatte salve le buone intenzioni di quanti la auspicano, rischia di generare mostri. Come dimostra l'associazione Gherush92 che chiede di censurare lo studio dei Dante in quanto «discriminatorio e offensivo». Il capolavoro di Dante conterrebbe - a giudizio di Gherush92, cui aderiscono molti docenti - «accenti islamofobici»: «Nel canto 28° dell'Inferno - si legge in articolo del Corriere.it ripreso dal sito studentesco Scuolazoo -, Dante descrive le orrende pene che soffrono i seminatori di discordie, cioè coloro che in vita hanno operato lacerazioni politiche, religiose e familiari. Maometto è rappresentato come uno scismatico e l'Islam come una eresia. Al Profeta è riservata una pena atroce: il suo corpo è spaccato dal mento al deretano in modo che le budella gli pendono dalle gambe, immagine che insulta la cultura islamica. Alì, successore di Maometto, invece, ha la testa spaccata dal mento ai capelli. Nella descrizione di Maometto vengono impiegati termini volgari e immagini raccapriccianti tanto che nella traduzione in arabo della Commedia del filologo Hassan Osman sono stati omessi i versi considerati un'offesa».

Intanto è notizia di ieri che nella Scuola Svizzera di Bergamo l'ora di religione cattolica è stata cancellata: al suo posto si studierà «etica». Una novità che ha sorpreso genitori e Diocesi: «Questa decisione è un clamoroso errore». La Scuola Svizzera è l'unica scuola plurilingue di tutta la Bergamasca (comprende classi medie, elementari, e dell'infanzia) dove una metà degli iscritti è italiani e l'altra metà è straniera. In nome di Dio. Allah permettendo.




MA I POLITICI SONO DEI CACASOTTO OPPURE SONO FILO MUSULMANI ?
 
"No allo studio di Dante nelle scuole. È islamofobo"

Un'associazione vuole abolire la Divina Commedia nelle scuole: "Nel XXVIII canto dell'Inferno si diffama Maometto"
Nino Materi - Lun, 19/01/2015 - 18:46
commenta

A due settimane da quel maledetto mercoledì 7 gennaio, nelle scuole italiane l'attentato contro Charlie Hebdo rimane una ferita aperta.

Di cui discutere. Magari scontrandosi. Com'è accaduto in un'aula di un istituto tecnico di Faenza, dove una volantino di solidarietà per le vittime di Parigi è stato stracciato da uno studente di fede islamica. Quella che si «combatte» tra i banchi non è una guerra di religione - Bibbia contro Corano -, ma i sintomi di un disagio crescente si notano eccome. I giovani musulmani che frequentano le medie e le superiori nel nostro paese sono aumentati negli ultimi 5 anni di circa il 20%. Anche la nostra sta diventando (e non da oggi) una scuola sempre più multietnica e questo sarebbe positivo in uno Stato che vedesse nella Pubblica Istruzione un'OPA su sui investire in termini di crescita culturale ed educazione civica; ma questo, purtroppo, non è il caso dell'Italia, dove la scuola è da sempre considerata l'ultima ruota del carro.

Sarà per questo che la nostra scuola nel bene (poco) e nel male (tanto) rimane lo specchio fedele di un Paese sempre più afflitto dalla «sindrome del gambero», tra continui passi indietro perfino sul fronte di quelle che dovrebbero essere le nostre più radicate tradizioni in termini di civiltà cattolica. E invece in Parlamento è tutto un fiorire di proposte di segno opposto: come ad esempio il progetto di sostituire l'ora di religione con una nuova materia, Storia delle religione, nel tentativo demagogico di garantire la «par condicio» con le altre fedi. È di pochi giorni fa la notizia di una lettera scritta da vari storici delle religioni per chiedere un tavolo di confronto alla ministra dell'Istruzione, Stefania Giannini «al fine di valutare la possibilità di introdurre la materia da loro insegnata all'interno dell'ordinamento scolastico italiano».

Un'apertura che, fatte salve le buone intenzioni di quanti la auspicano, rischia di generare mostri. Come dimostra l'associazione Gherush92 che chiede di censurare lo studio dei Dante in quanto «discriminatorio e offensivo». Il capolavoro di Dante conterrebbe - a giudizio di Gherush92, cui aderiscono molti docenti - «accenti islamofobici»: «Nel canto 28° dell'Inferno - si legge in articolo del Corriere.it ripreso dal sito studentesco Scuolazoo -, Dante descrive le orrende pene che soffrono i seminatori di discordie, cioè coloro che in vita hanno operato lacerazioni politiche, religiose e familiari. Maometto è rappresentato come uno scismatico e l'Islam come una eresia. Al Profeta è riservata una pena atroce: il suo corpo è spaccato dal mento al deretano in modo che le budella gli pendono dalle gambe, immagine che insulta la cultura islamica. Alì, successore di Maometto, invece, ha la testa spaccata dal mento ai capelli. Nella descrizione di Maometto vengono impiegati termini volgari e immagini raccapriccianti tanto che nella traduzione in arabo della Commedia del filologo Hassan Osman sono stati omessi i versi considerati un'offesa».

Intanto è notizia di ieri che nella Scuola Svizzera di Bergamo l'ora di religione cattolica è stata cancellata: al suo posto si studierà «etica». Una novità che ha sorpreso genitori e Diocesi: «Questa decisione è un clamoroso errore». La Scuola Svizzera è l'unica scuola plurilingue di tutta la Bergamasca (comprende classi medie, elementari, e dell'infanzia) dove una metà degli iscritti è italiani e l'altra metà è straniera. In nome di Dio. Allah permettendo.




MA I POLITICI SONO DEI CACASOTTO OPPURE SONO FILO MUSULMANI ?
 
"Fateci vedere la Coppa d'Africa": immigrati in rivolta alla coop

I profughi danno in escandescenze a Vittorio Veneto: alla coop non c'è la pay tv, scoppia una lite con gli operatori della coop sedata solo dall'intervento dei militari
Ivan Francese - Lun, 19/01/2015 - 18:50
commenta

I profughi giunti dal Continente nero vogliono vedere le partite della Coppa d'Africa e si rivoltano contro la coop che non glielo permette.

Tifosi del Camerun alla Coppa d'Africa in una foto d'archivio

La polemica è scoppiata a Vittorio Veneto, dove la coop "Integra" ospita alcuni immigrati africani disposti a tutto pur di vedere in tv gli incontri di Coppa d'Africa Gabon-Burkina Faso e Guinea Equatoriale-Congo (per la cronaca conclusisi 2-0 e 1-1). Si dà il caso però che le due gare venissero trasmesse solamente su Sky e Mediaset Premium, evidentemente non disponibili alla cooperativa.

È così scattata la furibonda protesta degli immigrati, come racconta la Tribuna di Treviso: prima lamentele, poi vere e proprie recriminazioni nei confronti degli operatori della coop. Per sedare la lite che ne è scaturita sono dovuti intervenire addirittura i carabinieri. Sull'episodio ha detto la sua anche il segretario federale della Lega Nord Salvini, che in un post su Facebook ha commentato lapidario: "Vogliono vedere la Coppa? Tornino in Africa e ci restino."









07857ba0fbd3965dc6ab4a9c8f87c61f.gif
 
Ultima modifica:

Ultima estrazione Lotto

  • Estrazione del lotto
    giovedì 21 agosto 2025
    Bari
    41
    55
    23
    09
    54
    Cagliari
    52
    26
    51
    34
    47
    Firenze
    23
    78
    17
    35
    86
    Genova
    82
    15
    07
    44
    70
    Milano
    19
    86
    22
    77
    73
    Napoli
    39
    48
    82
    70
    15
    Palermo
    05
    25
    88
    54
    87
    Roma
    54
    19
    24
    62
    09
    Torino
    29
    83
    49
    59
    74
    Venezia
    65
    01
    45
    72
    55
    Nazionale
    10
    60
    88
    55
    37
    Estrazione Simbolotto
    Nazionale
    20
    24
    28
    33
    01
Indietro
Alto