Novità

STUFO

Alien.

Advanced Premium Member
[h=1]Salvini stufo delle prediche del Papa lo sfida: “applichi l’accoglienza allo Stato Vaticano”.[/h]
d4fff5001506798a7b68d51f9d4c4b61


By Admin
fbggghg.jpg

fbggghg.jpg




Papa Bergoglio torna a parlare dell’immigrazione in occasione della giornata del migrante e del rifugiato.

“Nel rispetto del diritto universale ad una nazionalità, questa va riconosciuta e opportunamente certificata a tutti i bambini e le bambine al momento della nascita. La apolidia in cui talvolta vengongo a trovarsi migranti e rifugiati può essere facilmente evitata attraverso una legislazione sulla cittadinanza conforme ai principi fondamentali del diritto internazionale”.

Papa Francesco ha anche affermato che “ogni forestiero che bussa alla nostra porta è un’occasione di incontro con Gesù Cristo, il quale si identifica con lo straniero accolto o rifiutato di ogni epoca”.

E’ chiaro che il suo messaggio fosse quello di promuovere l’accoglienza, la protezione e l’integrazione dei migranti.


Arriva puntuale la risposta di Matteo Salvini: “Papa Francesco: ‘Sì allo Ius Soli’. Se lo vuole applicare nel suo Stato, il Vaticano, faccia pure.”

E poi, sempre su Facebook, continua: “Ma da cattolico non penso che l’Italia possa accogliere e mantenere tutto il mondo. A Dio quel che è di Dio, a Cesare quel che è di Cesare” ha proseguito, concludendo il post con un “Amen” e con l’hashtag “#stopinvasione“.

Il leader della Lega è sostenuto da Roberto Calderoli, che definisce un errore quello del Pontefice: “Sbaglia il Santo Padre a invocare l’introduzione nel nostro ordinamento dello ius soli e dello ius culturae che regalerebbe la cittadinanza italiana a oltre due milioni di immigrati che, peraltro, non la richiedono neppure.

Sbaglia a invocare la cittadinanza per tutte queste persone che ancora devono dimostrare di volersi integrare, adeguandosi a quelle che sono le nostre leggi e al nostro modo di vivere. L’Italia è lo Stato che concede più cittadinanze in Europa, oltre 200mila l’anno: non c’è nessuna ragione per regalare di colpo due milioni di nuove cittadinanze.


A differenza della Città del Vaticano dove la concessione della cittadinanza avviene raramente e solo in casi eccezionali”.

Fonte: Il Populista

Foto credit: Notizie.it
 
FAMOLO STRANO......................


[h=1]Quattromila figli di sacerdoti, il Vaticano chiamato alla svolta[/h] [h=2][/h]
Il Vaticano ha scritto una lettera all'associazione che rappresenta i figli dei sacerdoti. La questione è legata al futuro del cattolicesimo

Francesco Boezi - Mar, 07/11/2017 - 18:24
commenta
I figli dei preti rappresentano un problema di sempre più stretta attualità per la Chiesa cattolica.

La questione è legata a doppio filo con l'apertura di Bergoglio verso i viri probati e l'estensione del sacerdozio ai padri di famiglia:dando la possibilità ai sacerdoti di sposarsi o ammettendo nel clero uomini già sposati, infatti, si risolverebbe il tutto alla radice.
1497991041-vatic.jpg

Almeno in riferimento ai casi futuri. Ma prescindendo dalle possibili svolte aperturiste del papa e dai contrari e dai favorevoli a questa che per ora rimane un'ipotesi, a far riflettere sulla vicenda sono soprattutto i numeri dei coinvolti. I figli dei preti, infatti, sono tanti:quattromila secondo Coping international. Michael Rezendes, del Boston Globe, membro di Spotlight, giornalista reso celebre dall'inchiesta sulla pedofilia nella Chiesa, è stato tra i primi ad accorgersi delle proporzioni del fenomeno e in un'inchiesta divisa in due parti ha posto un focus su quella che per il membro del famoso team del Globe è una vera e propria "legione invisibile di segregazione e abbandono". E il comitato preposto dell'Onuaveva già chiesto al Vaticano di "stabilire il numero dei figli messi al mondo da preti cattolici, scoprire dove si trovano e prendere tutte le misure necessarie per assicurare che i diritti di quei bambini a conoscere i loro genitori e a ricevere le loro cure siano rispettate".

Pochi giorni fa, poi, anche il Giorno ha affrontato
"le storie e destini dei figli dei preti". Dopo la pedofilia, insomma, questo dei figli dei sacerdoti rischia di divenire un altro grande filone giornalistico-mediatico riguardante gli scandali interni alla Chiesa. E così, il Vaticano ha cominciato a prendere le contromisure. La Santa sede, infatti, ha deciso di affrontare per la prima volta di prendere la strada delle vie ufficiali: la Pontifica commissione per la tutela dei minori, un organismo istituito da Papa Francesco nel 2014 al fine di contrastare la presenza della pedofilia tra il clero e più genericamente per la tutela dei bambini all'interno delle istituzioni ecclesiastiche cattoliche, ha scritto a Coping International, l'associazione mondiale che rappresenta i figli dei preti. L'ente - si legge sul sito di Coping - è un'organizzazione volontaria tesa alla promozione del benessere dei figli di sacerdoti e di religiosi di tutto il mondo. "Lavoriamo - specifica l'associazione - accanto alla Chiesa, incoraggiando l'apertura verso le persone colpite da questo problema". I figli dei preti, infatti, sono spesso vittime di disagi psicologici, economici e sociali. Basti pensare che nella maggior parte dei casi, chi nasce da un uomo legato al vincolo del celibato è destinato a crescere senza un padre, con tutto ciò che ne consegue.

"Nella riunione più recente della Pontificia commissione per la tutela dei minori - si legge nella lettera destinata a Coping dello scorso 24 ottobre - è stato deciso che il gruppo di lavoro incaricato di definire gli orientamenti dovrebbe prendere in considerazione la stesura di linee guida sulla questione dei figli dei preti". Il Vaticano ha deciso di intervenire ma, specifica la missiva, "il problema è complesso e necessita di un'attenta valutazione". Il diritto canonico - come ha sottolinato il Giorno - non prevede una normativa specifica che copra questo genere di fattispecie, ma si limita ad affermare gli obblighi di celibato e continenza per i sacerdoti. Quello che l'associazione e i figli dei sacerdoti si aspettano dalla Santa sede, in fin dei conti, è che quest'ultima rilasci delle norme atte a sanare un vuoto legislativo o regolamentare difficilmente giustificabile. I primi a pronunciarsi giuridicamente sulla questione, sono stati i vescovi irlandesi che nell'agosto scorso hanno rilasciato delle linee guida sul tema, soffermandosi sul fatto che, seppur mediante "il discernimento caso per caso", sia "indispensabile" che il sacerdote "non fugga dalle proprie responsabilità".

"Le necessità del bambino - hanno scritto i vescovi irlandesi - devono venire per prime!". A fare da sfondo a tutta la questione, si diceva all'inizio, c'è il tema del sacerdozio. Vincent Doyle, rappresentante di Coping International e figlio di un sacerdote, sostiene che il sacerdozio e la paternità siano assolutamente compatibili. Con lui, ovviamente, anche una schiera di teologi progressisti. Il cardinale Sean O' Malley, invece, membro dal 2014 della Pontificia commissione per la tutela dei minori, la pensa diversamente:"Se un prete è padre, ha l' obbligo morale di lasciare il ministero". La questione, in definitiva, intreccia i destini psicologici dei figli di sacerdoti con quello universale della Chiesa cattolica. Dalle linee guida per affrontare il problema, che per Michael Rezendes è "sistematico", potrebbe passare una buona parte del futuro del cattolicesimo. In Vaticano, nel frattempo, si studia il da farsi.
 

Ultima estrazione Lotto

  • Estrazione del lotto
    sabato 23 agosto 2025
    Bari
    67
    05
    41
    45
    12
    Cagliari
    29
    78
    54
    88
    28
    Firenze
    57
    58
    15
    45
    44
    Genova
    53
    33
    89
    34
    77
    Milano
    09
    31
    36
    03
    21
    Napoli
    82
    35
    45
    06
    65
    Palermo
    25
    40
    82
    48
    62
    Roma
    21
    24
    74
    52
    09
    Torino
    28
    78
    50
    90
    84
    Venezia
    38
    87
    03
    25
    41
    Nazionale
    56
    09
    42
    57
    33
    Estrazione Simbolotto
    Nazionale
    41
    44
    04
    07
    21
Indietro
Alto