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Roby
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24-05-2010
BAGNASCO, ''ITALIA VERSO SUICIDIO DEMOGRAFICO. SERVE UNA RIFORMA FISCALE''
L'Italia sta andando ''verso un lento suicidio demografico'' ed e' per questo che il presidente della Cei, card. Angelo Bagnasco, nella prolusione con cui ha aperto oggi pomeriggio i lavori dell'Assemblea generale della Cei, ha esortato ancora una volta Governo e Parlamento a introdurre il ''quoziente familiare'' nel sistema fiscale italiano.
La ''famiglia fondata su quel bene inalterabile che e' il matrimonio tra un uomo e una donna, che va difeso - come bene ha fatto la Corte Costituzionale con l'importante sentenza resa nota il 14 aprile scorso - e continuamente preservato quale crogiuolo di energia morale'' e', per Bagnasco una realta' ''fondante'' e ''strutturalmente strategica''.
Eppure, ha aggiunto, ''l'Italia sta andando verso un lento suicidio demografico: oltre il cinquanta per cento delle famiglie oggi e' senza figli, e tra quelle che ne hanno quasi la meta' ne contemplano uno solo, il resto due, e solamente il 5,1 delle famiglie ha tre o piu' di tre figli''.
Di qui l'esortazione del capo dei vescovi ai ''responsabili della cosa pubblica''. ''Urge una politica che sia orientata ai figli, che voglia da subito farsi carico di un equilibrato ricambio generazionale... questo e' paradossalmente il momento per farlo. Proprio perche' perdura una condizione di pesante difficolta' economica, bisogna tentare di uscirne attraverso parametri sociali nuovi e coerenti con le analisi fatte''. ''Da parte nostra - ha assicurato - ci impegniamo affinche' nella pastorale familiare, e in quella volta alla preparazione al matrimonio, si operi per radicare ancor piu' la coscienza dei figli come doni che moltiplicano il credito verso la vita e il suo domani''.
''L'unita' del Paese resta una conquista e un ancoraggio irrinunciabili'' e quindi ''ogni auspicabile riforma condivisa, a partire da quella federalista, per essere un approdo giovevole, dovra' storicizzare il vincolo unitario e coerentemente farlo evolvere per il meglio di tutti'', ha inoltre detto Bagnasco che ha dedicato un ampio passaggio del suo discorso alle prossime celebrazioni per il 150.esimo anniversario dell'Unita' d'Italia.
Il presidente dei vescovi auspica in una ''celebrazione lasciata ai margini, quasi un atto dovuto staccato dalla vita comunitaria e dagli sforzi che essa richiede, ma collocata dentro a questo fluire, come a rinvigorirlo, assegnando freschezza e luminosita' ai traguardi comuni da conseguire''.
L'anniversario, ha aggiunto il porporato, deve trasformarsi ''in una felice occasione per un nuovo innamoramento dell'essere italiani''. ''Accettiamoci, amici - e' stata l'esortazione di Bagnasco - per quello che siamo, a partire dalla nostra geografia e dalla nostra storia, dalla nostra tradizione e dalla nostra cultura''.
Speriamo che abbiano capito che se finiscono gli Italiani ,finisce pure la Chiesa....e che i politici smettano di pensare solo al profitto...e pensino agli Italiani,l'Italia diverrà musulmana?
ma......
BAGNASCO, ''ITALIA VERSO SUICIDIO DEMOGRAFICO. SERVE UNA RIFORMA FISCALE''
L'Italia sta andando ''verso un lento suicidio demografico'' ed e' per questo che il presidente della Cei, card. Angelo Bagnasco, nella prolusione con cui ha aperto oggi pomeriggio i lavori dell'Assemblea generale della Cei, ha esortato ancora una volta Governo e Parlamento a introdurre il ''quoziente familiare'' nel sistema fiscale italiano.
La ''famiglia fondata su quel bene inalterabile che e' il matrimonio tra un uomo e una donna, che va difeso - come bene ha fatto la Corte Costituzionale con l'importante sentenza resa nota il 14 aprile scorso - e continuamente preservato quale crogiuolo di energia morale'' e', per Bagnasco una realta' ''fondante'' e ''strutturalmente strategica''.
Eppure, ha aggiunto, ''l'Italia sta andando verso un lento suicidio demografico: oltre il cinquanta per cento delle famiglie oggi e' senza figli, e tra quelle che ne hanno quasi la meta' ne contemplano uno solo, il resto due, e solamente il 5,1 delle famiglie ha tre o piu' di tre figli''.
Di qui l'esortazione del capo dei vescovi ai ''responsabili della cosa pubblica''. ''Urge una politica che sia orientata ai figli, che voglia da subito farsi carico di un equilibrato ricambio generazionale... questo e' paradossalmente il momento per farlo. Proprio perche' perdura una condizione di pesante difficolta' economica, bisogna tentare di uscirne attraverso parametri sociali nuovi e coerenti con le analisi fatte''. ''Da parte nostra - ha assicurato - ci impegniamo affinche' nella pastorale familiare, e in quella volta alla preparazione al matrimonio, si operi per radicare ancor piu' la coscienza dei figli come doni che moltiplicano il credito verso la vita e il suo domani''.
''L'unita' del Paese resta una conquista e un ancoraggio irrinunciabili'' e quindi ''ogni auspicabile riforma condivisa, a partire da quella federalista, per essere un approdo giovevole, dovra' storicizzare il vincolo unitario e coerentemente farlo evolvere per il meglio di tutti'', ha inoltre detto Bagnasco che ha dedicato un ampio passaggio del suo discorso alle prossime celebrazioni per il 150.esimo anniversario dell'Unita' d'Italia.
Il presidente dei vescovi auspica in una ''celebrazione lasciata ai margini, quasi un atto dovuto staccato dalla vita comunitaria e dagli sforzi che essa richiede, ma collocata dentro a questo fluire, come a rinvigorirlo, assegnando freschezza e luminosita' ai traguardi comuni da conseguire''.
L'anniversario, ha aggiunto il porporato, deve trasformarsi ''in una felice occasione per un nuovo innamoramento dell'essere italiani''. ''Accettiamoci, amici - e' stata l'esortazione di Bagnasco - per quello che siamo, a partire dalla nostra geografia e dalla nostra storia, dalla nostra tradizione e dalla nostra cultura''.
Speriamo che abbiano capito che se finiscono gli Italiani ,finisce pure la Chiesa....e che i politici smettano di pensare solo al profitto...e pensino agli Italiani,l'Italia diverrà musulmana?
ma......