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Il tabù è caduto lo Stato italiano non esiste più
Blitz del governo nel ddl svuota carceri: entrare in Italia abusivamente non è più reato. Ora è allarme sbarchi

Ida Magli - Mer, 22/01/2014 - 15:39

Stamani i grillini sono usciti di casa senza chiudere la porta. Anzi, appena giunti in strada hanno gettato le chiavi nel primo cassonetto.

Chiunque entri in «casa loro» - definizione ormai priva di senso - non commette nessun reato, è libero di entrarvi e di dichiararsene familiare. Altrettanto hanno fatto, uscendo di casa stamani, Renzi e tutti i suoi sostenitori, gli appartenenti al Pd che guardano con entusiasmo al governo Letta e ai suoi ministri. Finalmente è stata imboccata la strada giusta: far sparire lo Stato italiano e il popolo italiano. Enrico Letta è stato il primo naturalmente a lasciare aperta stamani la porta di casa ma, invece di buttarne le chiavi nel cassonetto, le ha consegnate alla signora Kyenge affinché sia lei personalmente a gettarle via nel momento stesso in cui, con il voto della Camera dopo quello del Senato di ieri, verrà definitivamente abrogato il reato di clandestinità.

Si chiama decreto «svuota carceri» quello apprestato dal governo Letta, ma contiene, sotto questo nome truffaldino, la bomba contro lo Stato italiano e contro il popolo italiano dell'abolizione del reato di clandestinità, una specie di terrificante svuota carceri preventivo e assoluto.

L'Italia, il suo territorio, è la casa degli italiani. Questo territorio è stabilito da confini che permettono di identificare lo Stato italiano. Non esiste «Stato» se non esiste il suo territorio e il suo popolo. Come ha dichiarato in questi giorni lo Stato di Israele: «Questa è la terra degli Ebrei, la cittadinanza non verrà data a nessuno straniero», così è per ogni Stato e per ogni Popolo. Con la cancellazione della clandestinità, invece, si afferma che non esiste un territorio appartenente allo Stato italiano, un territorio che lo Stato rivendica come suo, e che non esiste un popolo italiano in quanto chiunque vi si può introdurre e mescolare. Si tratta di una norma talmente distruttiva di qualsiasi realtà e di qualsiasi logica di «Stato» che non è mai esistita e non esiste in nessun Paese, così come non esiste neanche in quei sostituti concreti e simbolici di uno Stato che sono le navi e gli aerei dove la clandestinità è perseguita come il reato più grave. Da oggi, dunque, ci si potrà accomodare senza preavvertirne nessuno in ogni paese d'Italia e, per analogia, in ogni nave e in ogni aereo italiano.
 
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Sulla Padania l'elenco dei senatori che hanno abolito il reato di clandestinità
Dopo "Qui Kyenge" e "Qui Zanonato", altra iniziativa "forte" del quotidiano leghista


Matteo Salvini, nei suoi lunghi anni di militanza leghista, è stato a lungo il direttore di Radio Padania, storica voce nell'etere del popolo del Carroccio. Non è un caso, allora, che da quando l'ex enfant prodige ha assunto le redini del partito, la sua aggressività politica abbia contagiato anche l'organo di stampa ufficiale di via Bellerio, la cui redazione sta proprio accanto a quella della radio.

La prima iniziativa-choc della direttrice Lussana era stata quella di pubblicare gli spostamenti e gli appuntamenti del ministro per l'Integrazione Cecile Kyenge (informazioni peraltro consultabili sul sito internet dello stesso ministero). "Qui Kyenge" si intitola la rubrica, che trova spazio nella pagina dedicata alle iniziative del Carroccio sul territorio. Poi, il "trattamento" è stato esteso al ministro per lo Sviluppo economico Flavio Zanonato ("Qui Zanonato") e al presidente del Consiglio ("Qui Enrico Letta").

Ieri, per la Lega, è arrivato il "cataclisma", quella eliminazione (di fatto) del reato di clandestinità votata dal Senato e contro la quale alcuni parlamentari padani la scorsa settimana avevano anche occupato simbolicamente l'ufficio del presidente di Palazzo Madama, Piero Grasso. E così oggi "La Padania" ha deciso di pubblicare sulla sua ultima pagina l'elenco completo dei senatori della Repubblica che hanno votato sì al ddl del governo: ci sono tutti i piddini, tutti gli alfaniani, tutti i 5 stelle (alla faccia di Grillo e dei suoi passati diktat sulla materia dell'immigrazione), sei senatori di Scelta civica, i 9 di "Per l'Italia", quelli delle Autonomie, quelli del gruppo Misto e pure quattro di Forza Italia (che a stragrande maggioranza ha votato contro il governo): Franco Cardiello, Salvatore Sciascia, Riccardo Villari e l'ex sottosegretario alla Giustizia Francesco Nitto Palma.



compagno ,quando ti guardi allo specchio chi vedi?



Perch%C3%A9_lui_%C3%A8_la_morte.jpg


grazie anche a te.
 
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e mò chi voti PD; 5 STELLE? o nessuno ,nessuno no non ne hai il coraggio.

Berlusconi-e-Renzi.jpg



SI LO SO PIUTOSTO VOTI pd ,COSI TI DARAI UN BEL COLPO NEI POSTI BASSI ED UCCIDERAI IL FUTURO TUO E DEI TUOI FIGLI VERO?BRUTTA BESTIA L'ORGOGLIO MA NE AMMAZZA MOLTI PIU' LUI CHE LA SPADA.
 

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