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"Attraversando la città in bici a tarda sera mi sono definitivamente reso conto che non tollero più la vista dei lavoratori delle delivery. Proprio mi vergogno a guardarli. Questa sì che in effetti è la società urbana signorile di massa: si vogliono servizi di lusso pagandoli come se non lo fossero. Volete che un essere umano attraversi la città in bici con qualsiasi condizione meteorologica per portarvi a casa il sushi? Bene, benissimo, ma dovete pagarlo più di un taxi, non come un biglietto del tram. E' una cosa indecorosa, davvero. Altro che graffiti, questa sì che è un'abominevole mancanza di decoro."
TU PENSI CHE LO STATO NON CENTRI NULLA ?si certo io non vedo io non sento io non parlo cosa vi ricorda?
NON SOLO BIBBIANO
1995, Angela di 6 anni viene prelevata a scuola dai CC e da un assistente sociale e viene portata in un istituto del Cismai (quello cui era affiliato Hansel&Gretel) di Milano. Alla bambina che piangeva e chiamava i genitori, le viene detta la prima menzogna: "i tuoi genitori sanno tutto".
Il padre è accusato di abusi sulla figlia e ad Angela viene detto che l'unico modo per rivedere almeno la madre è di accusare il padre di averla abusata. Per 2 anni Angela viene messa in un istituto dove non le è consentito vedere i genitori, il padre è rinchiuso in carcere per 2 anni e 1/2 prima di essere liberato e dopo lungo tempo assolto.
Purtroppo le accuse al padre e i tempi lunghissima della giustizia fanno perdere la patria potestà alla famiglia e rendono adottabile Angela. La madre disperata si incatena alla struttura dove era ristretta la bambina, che viene trasferita a Genova.
Li mentono ancora ad Angela, "i tuoi genitori non ti cercano", addirittura "i tuoi genitori sono morti". In quella" "struttura per l'infanzia" è costretta a fare i letti, lavare i piatti, mettere a letto i piu piccoli, gli sgarri venivano puniti con 100 flessioni. Angela ricorda che la sua intolleranza al latte che le impediva di mangiare cibi col lattosio: la reazione dell'assistente sociale fu di non darle più da mangiare finché non avesse bevuto il latte.
Un giorno la direttrice dell'istituto comunica ad Angela di essere stata adottata. Una decisione presa dal Tribunale con gli assistenti sociali senza che la bambina avesse mai incontrato la neo "famiglia".
Nel libro Angela racconta la disperazione che la prese al pensiero che l'adozione non l'avrebbe più fatta tornare alla sua famiglia. Nella nuova casa, con lei terza figlia adottiva, iniziano altre violenze perché avevano diverso trattamento rispetto al figlio naturale.
Arriva il momento dell'adozione del cognome, sotto il ricatto che un rifiuto l'avrebbe fatta tornare nella struttura di Genova. I genitori non smettono mai di cercarla e dopo 9 anni Angela, quasi maggiorenne, viene ritrovata su una spiaggia di Alassio. E' la fine di questa storia (col ritorno dai genitori e dal fratello), l'ennesima, di false denunce di abusi, di padri criminalizzati, di bambini rubati alle famiglie dai servizi sociali.
Ieri Angela era ospite di Chi l’ha Visto, io invece vi maledico!