Alien.
Advanced Premium Member
LA LORO UMILE DIMORA Villa Cernigliaro, il buen retiro di Croce e Pavese diventa un centro d'accoglienza per profughi
16 Aprile 2017
PrevNext
Se non fosse un luogo stupendo, unico, non sarebbe stato il buen retiro per anni di persone come Cesare Pavese, Benedetto Croce, Norberto Bobbio e Luigi Einaudi, il quale non era mancato un anno prima di salire al Quirinale e diventare presidente della Repubblica. Fino ad oggi Villa Cernigliaro, a Sordevolo, comune di 1.325 abitanti nella provincia di Biella, era "semplicemente" la tappa di un grand tour culturale e del circuito delle ville Reali del Piemonte, ma, di qui a qualche settimana, potrebbe diventare tutt' altro, cioè un centro per richiedenti asilo. Dove sedeva il saggista, poeta e senatore Franco Antonicelli, d' ora in avanti dormiranno aspiranti italiani venuti chissà da dove, trattenuti prima ancora di sapere se in possesso dei titoli per chiedere di restare nel nostro Paese o meno. La brillante idea di trasformare un' ala di Villa Cernigliaro sarebbe il frutto di un accordo tra la proprietà e la coop vercellese Versoprobo ed avrebbe avuto il via libera della Prefettura, che vi ha già eseguito il primo sopralluogo tecnico.
L' idea di un centro di accoglienza nel celebre parco letterario, con le sue sale da tè e la bella biblioteca, ha fatto divampare le polemiche. E non di poco conto. A partire dalla reazione del sindaco Riccardo Lunardon, che è furente, anche perché ha appreso la notizia dai giornali: «Certe operazioni si fanno concordandole col comune e se non c' è collaborazione io penserò a tutelare il mio territorio».
Dal canto suo, la proprietaria, Carlotta Cernigliaro, ha detto chiaro e tondo che non può andare avanti da sola a mantenere la struttura, e che «se le istituzioni mi avessero sostenuto», ha risposta alle polemiche la proprietaria Carlotta Cernigliaro», forse non avrei deciso di intraprendere questa strada». E poi, ha sottolineato pragmaticamente, con la cultura in Italia non si campa tanto facilmente. Il turismo culturale è di nicchia e non di massa, quindi i proventi sono magri, comunque insufficienti.
Meglio allora stringere accordi con le coop che si occupano di migranti. E allora se la Prefettura darà il via libera, i migranti arriveranno. All' inizio saranno qualche decina e a loro saranno destinati i locali che una volta utilizzava la servitù presente in abbondanza. Oggi quei locali, destinati a ostello, rimangono per gran parte dell' anno vuoti. Allora perchè non affittarli e farne un centro per stranieri?
Con tanto di progetto nel segno della più completa "integrazione": «Pensiamo di avviare corsi di formazione per dare un' opportunità ai migranti», ha spiegato la proprietaria e quindi i profughi potranno provare a diventare giardinieri, restauratori o addetti alla sicurezza.
In molti sono pronti alla levata di scudi. A cominciare dalla Lega Nord con il battagliero consigliere comunale di Biella Giacomo Moscarola. E come ricordato è contrarissimo il sindaco Lunardon. Non è la prima volta che, da queste parti, si prova a "convertire" un sito di importanza storica in centro per profughi. A Biella nel 2014 era stata avanzata l' idea di trasformare Villa Caraccio in un centro di prima accoglienza per i rifugiati. Idea che aveva scatenato un coro di proteste. Alla fine l' ex asilo, situato di fronte all' ospedale degli Infermi, non ha subito alcuna trasformazione, Più che altro per l' assenza di bagni e docce nella struttura, che il ministero dell' Interno non ha voluto di prendersi in carico.
(C.MA.)
******************************************************************************
[h=1]IL PIANO KALERGI: ECCO SPIEGATO IL GENOCIDIO DEI POPOLI EUROPEI[/h] E’ qualcosa di abominevole, di terrificante : si tratta del piano Kalergi ed il genocidio dei popoli europei.
Secondo questo piano, l’attuale ondata migratoria verso l’Europa fa tutto parte di un piano elaborato nel 1922 da Richard Coudenhove Kalergi. Si tratta di un oscuro personaggio, che pianificò il genocidio dei popoli europei; pochi sanno della sua esistenza,
ma i potenti lo considerano come il padre fondatore dell’Unione Europea. In modo oscuro, egli riuscì ad attrarre nelle sue trame i più importanti capi di stato, che si fecero sostenitori e promotori del suo progetto di unificazione europea.
Nel 1922 fonda a Vienna il movimento “Paneuropa” che mira all’instaurazione di un Nuovo Ordine Mondiale basato su una Federazione di Nazioni guidata dagli Stati Uniti.
L’unificazione europea avrebbe costituito il primo passo verso un unico Governo Mondiale. Con l’avvento del fascismo e la seconda guerra mondiale, il piano “Kalergi” subì una battuta d’arresto, ma grazie anche all’appoggio di Winston Churchill, della loggia massonica B’nai B’rith e di importanti quotidiani come il New York Times, riesce a far accettare il suo progetto al Governo degli Stati Uniti. Nel suo libro, Kalergi afferma che i futuri abitanti e cittadini degli Stati Uniti d’Europa non saranno i popoli originali del Vecchio continente, bensì una sorta di subumanità resa bestiale dalla mescolanza razziale. Egli afferma senza mezzi termini che è necessario incrociare i popoli europei con razze asiatiche e di colore, per creare un gregge multietnico senza qualità e facilmente dominabile dall’elite al potere.
I
politici del suo tempo diedero ascolto a Kalergi, le potenze occidentali si basarono sul suo piano e le banche, la stampa e i servizi segreti americani finanziarono i suoi progetti. I capi della politica europea sanno bene che è lui l’autore di questa Europa che si dirige a Bruxelles e a Maastricht. Kalergi, sconosciuto all’opinione pubblica, nelle classi di storia e tra i deputati è considerato come il padre di Maastricht e del multiculturalismo. Nessun libro di scuola ha nemmeno una riga scritta in proposito: nessuno sa, eppure le sue idee sono rimaste i principi ispiratori dell’odierna Unione Europea. La convinzione che i popoli d’Europa debbano essere mescolati con negri e asiatici per distruggerne l’identità e creare un’unica razza meticcia, sta alla base di tutte le politiche comunitarie volte all’integrazione e alla tutela delle minoranze.
Non si tratta di principi umanitari, ma di direttive emanate con spietata determinazione per realizzare il più grande genocidio della storia. Kalergi non è stato un fantasma: a testimoniarlo c’è l’istituzione in suo onore del il premio europeo Coudenhove-Kalergi che ogni due anni premia gli europeisti che si sono maggiormente distinti nel perseguire il suo piano criminale. Tra di loro troviamo nomi del calibro di Angela Merkel o Herman Van Rompuy. Anche l’Onu invita ad accogliere milioni di immigrati per compensare la bassa natalità europea, proprio come non molto tempo fa affermò anche il ministro all’Integrazione, Cecile Kyenge.
Sempre secondo l’Onu per compensare la bassa natalità europea l’Europa avrebbe bisogno entro il 2025 di 159 milioni di immigrati. Ma la bassa natalità in Europa si potrebbe contrastare con un adeguato sostegno alle famiglie, che di fatto non c’è. n breve, le tesi del Piano Kalergi hanno costituito e costituiscono tutt’oggi il fondamento delle politiche ufficiali dei governi volte al genocidio dei popoli europei attraverso l‘immigrazione di massa e guardando cosa sta accadendosi può chiaramente vedere che siamo di fronte ad una vera terzomondializzazione dell’Europa. Occorre mettere sotto gli occhi di tutti il fatto che l’integrazione equivale a un genocidio. Non abbiamo altra scelta, l’alternativa è il suicidio etnico.
http://www.informazionelibera.info/il-piano-kalergi-ecco-spiegato-il-genocidio-dei-popoli-europei/
MA.....AVETE CAPITO IL PIANO KALERGI ?
GLI ITALIANI DEVONO SCOMPARIRE.........OVVIO ANCHE GLI EUROPEI.
16 Aprile 2017
- [IMG2=JSON]{"data-align":"none","data-size":"full","src":"http:\/\/www.liberoquotidiano.it\/resizer\/610\/-1\/false\/1492336095265.jpg--.jpg?1492336104000"}[/IMG2]
- [IMG2=JSON]{"data-align":"none","data-size":"full","src":"http:\/\/www.liberoquotidiano.it\/resizer\/610\/-1\/false\/1492336055487.jpg--.jpg?1492336066000"}[/IMG2]
- [IMG2=JSON]{"data-align":"none","data-size":"full","src":"http:\/\/www.liberoquotidiano.it\/resizer\/610\/-1\/false\/1492335997914.jpg--.jpg?1492336009000"}[/IMG2]
- [IMG2=JSON]{"data-align":"none","data-size":"full","src":"http:\/\/www.liberoquotidiano.it\/resizer\/610\/-1\/false\/1492336009637.jpg--.jpg?1492336020000"}[/IMG2]
- [IMG2=JSON]{"data-align":"none","data-size":"full","src":"http:\/\/www.liberoquotidiano.it\/resizer\/610\/-1\/false\/1492336020265.jpg--.jpg?1492336035000"}[/IMG2]
- [IMG2=JSON]{"data-align":"none","data-size":"full","src":"http:\/\/www.liberoquotidiano.it\/resizer\/610\/-1\/false\/1492336035470.jpg--.jpg?1492336045000"}[/IMG2]
- [IMG2=JSON]{"data-align":"none","data-size":"full","src":"http:\/\/www.liberoquotidiano.it\/resizer\/610\/-1\/false\/1492336045182.jpg--.jpg?1492336055000"}[/IMG2]
- [IMG2=JSON]{"data-align":"none","data-size":"full","src":"http:\/\/www.liberoquotidiano.it\/resizer\/610\/-1\/false\/1492336066276.jpg--.jpg?1492336075000"}[/IMG2]
- [IMG2=JSON]{"data-align":"none","data-size":"full","src":"http:\/\/www.liberoquotidiano.it\/resizer\/610\/-1\/false\/1492336075481.jpg--.jpg?1492336085000"}[/IMG2]
- [IMG2=JSON]{"data-align":"none","data-size":"full","src":"http:\/\/www.liberoquotidiano.it\/resizer\/610\/-1\/false\/1492336085314.jpg--.jpg?1492336095000"}[/IMG2]
- [IMG2=JSON]{"data-align":"none","data-size":"full","src":"http:\/\/www.liberoquotidiano.it\/resizer\/610\/-1\/false\/1492336095265.jpg--.jpg?1492336104000"}[/IMG2]
- [IMG2=JSON]{"data-align":"none","data-size":"full","src":"http:\/\/www.liberoquotidiano.it\/resizer\/610\/-1\/false\/1492336055487.jpg--.jpg?1492336066000"}[/IMG2]
PrevNext
Se non fosse un luogo stupendo, unico, non sarebbe stato il buen retiro per anni di persone come Cesare Pavese, Benedetto Croce, Norberto Bobbio e Luigi Einaudi, il quale non era mancato un anno prima di salire al Quirinale e diventare presidente della Repubblica. Fino ad oggi Villa Cernigliaro, a Sordevolo, comune di 1.325 abitanti nella provincia di Biella, era "semplicemente" la tappa di un grand tour culturale e del circuito delle ville Reali del Piemonte, ma, di qui a qualche settimana, potrebbe diventare tutt' altro, cioè un centro per richiedenti asilo. Dove sedeva il saggista, poeta e senatore Franco Antonicelli, d' ora in avanti dormiranno aspiranti italiani venuti chissà da dove, trattenuti prima ancora di sapere se in possesso dei titoli per chiedere di restare nel nostro Paese o meno. La brillante idea di trasformare un' ala di Villa Cernigliaro sarebbe il frutto di un accordo tra la proprietà e la coop vercellese Versoprobo ed avrebbe avuto il via libera della Prefettura, che vi ha già eseguito il primo sopralluogo tecnico.
L' idea di un centro di accoglienza nel celebre parco letterario, con le sue sale da tè e la bella biblioteca, ha fatto divampare le polemiche. E non di poco conto. A partire dalla reazione del sindaco Riccardo Lunardon, che è furente, anche perché ha appreso la notizia dai giornali: «Certe operazioni si fanno concordandole col comune e se non c' è collaborazione io penserò a tutelare il mio territorio».
Dal canto suo, la proprietaria, Carlotta Cernigliaro, ha detto chiaro e tondo che non può andare avanti da sola a mantenere la struttura, e che «se le istituzioni mi avessero sostenuto», ha risposta alle polemiche la proprietaria Carlotta Cernigliaro», forse non avrei deciso di intraprendere questa strada». E poi, ha sottolineato pragmaticamente, con la cultura in Italia non si campa tanto facilmente. Il turismo culturale è di nicchia e non di massa, quindi i proventi sono magri, comunque insufficienti.
Meglio allora stringere accordi con le coop che si occupano di migranti. E allora se la Prefettura darà il via libera, i migranti arriveranno. All' inizio saranno qualche decina e a loro saranno destinati i locali che una volta utilizzava la servitù presente in abbondanza. Oggi quei locali, destinati a ostello, rimangono per gran parte dell' anno vuoti. Allora perchè non affittarli e farne un centro per stranieri?
Con tanto di progetto nel segno della più completa "integrazione": «Pensiamo di avviare corsi di formazione per dare un' opportunità ai migranti», ha spiegato la proprietaria e quindi i profughi potranno provare a diventare giardinieri, restauratori o addetti alla sicurezza.
In molti sono pronti alla levata di scudi. A cominciare dalla Lega Nord con il battagliero consigliere comunale di Biella Giacomo Moscarola. E come ricordato è contrarissimo il sindaco Lunardon. Non è la prima volta che, da queste parti, si prova a "convertire" un sito di importanza storica in centro per profughi. A Biella nel 2014 era stata avanzata l' idea di trasformare Villa Caraccio in un centro di prima accoglienza per i rifugiati. Idea che aveva scatenato un coro di proteste. Alla fine l' ex asilo, situato di fronte all' ospedale degli Infermi, non ha subito alcuna trasformazione, Più che altro per l' assenza di bagni e docce nella struttura, che il ministero dell' Interno non ha voluto di prendersi in carico.
(C.MA.)
******************************************************************************
[h=1]IL PIANO KALERGI: ECCO SPIEGATO IL GENOCIDIO DEI POPOLI EUROPEI[/h] E’ qualcosa di abominevole, di terrificante : si tratta del piano Kalergi ed il genocidio dei popoli europei.
Secondo questo piano, l’attuale ondata migratoria verso l’Europa fa tutto parte di un piano elaborato nel 1922 da Richard Coudenhove Kalergi. Si tratta di un oscuro personaggio, che pianificò il genocidio dei popoli europei; pochi sanno della sua esistenza,
ma i potenti lo considerano come il padre fondatore dell’Unione Europea. In modo oscuro, egli riuscì ad attrarre nelle sue trame i più importanti capi di stato, che si fecero sostenitori e promotori del suo progetto di unificazione europea.
Nel 1922 fonda a Vienna il movimento “Paneuropa” che mira all’instaurazione di un Nuovo Ordine Mondiale basato su una Federazione di Nazioni guidata dagli Stati Uniti.
L’unificazione europea avrebbe costituito il primo passo verso un unico Governo Mondiale. Con l’avvento del fascismo e la seconda guerra mondiale, il piano “Kalergi” subì una battuta d’arresto, ma grazie anche all’appoggio di Winston Churchill, della loggia massonica B’nai B’rith e di importanti quotidiani come il New York Times, riesce a far accettare il suo progetto al Governo degli Stati Uniti. Nel suo libro, Kalergi afferma che i futuri abitanti e cittadini degli Stati Uniti d’Europa non saranno i popoli originali del Vecchio continente, bensì una sorta di subumanità resa bestiale dalla mescolanza razziale. Egli afferma senza mezzi termini che è necessario incrociare i popoli europei con razze asiatiche e di colore, per creare un gregge multietnico senza qualità e facilmente dominabile dall’elite al potere.
I
politici del suo tempo diedero ascolto a Kalergi, le potenze occidentali si basarono sul suo piano e le banche, la stampa e i servizi segreti americani finanziarono i suoi progetti. I capi della politica europea sanno bene che è lui l’autore di questa Europa che si dirige a Bruxelles e a Maastricht. Kalergi, sconosciuto all’opinione pubblica, nelle classi di storia e tra i deputati è considerato come il padre di Maastricht e del multiculturalismo. Nessun libro di scuola ha nemmeno una riga scritta in proposito: nessuno sa, eppure le sue idee sono rimaste i principi ispiratori dell’odierna Unione Europea. La convinzione che i popoli d’Europa debbano essere mescolati con negri e asiatici per distruggerne l’identità e creare un’unica razza meticcia, sta alla base di tutte le politiche comunitarie volte all’integrazione e alla tutela delle minoranze.
Non si tratta di principi umanitari, ma di direttive emanate con spietata determinazione per realizzare il più grande genocidio della storia. Kalergi non è stato un fantasma: a testimoniarlo c’è l’istituzione in suo onore del il premio europeo Coudenhove-Kalergi che ogni due anni premia gli europeisti che si sono maggiormente distinti nel perseguire il suo piano criminale. Tra di loro troviamo nomi del calibro di Angela Merkel o Herman Van Rompuy. Anche l’Onu invita ad accogliere milioni di immigrati per compensare la bassa natalità europea, proprio come non molto tempo fa affermò anche il ministro all’Integrazione, Cecile Kyenge.
Sempre secondo l’Onu per compensare la bassa natalità europea l’Europa avrebbe bisogno entro il 2025 di 159 milioni di immigrati. Ma la bassa natalità in Europa si potrebbe contrastare con un adeguato sostegno alle famiglie, che di fatto non c’è. n breve, le tesi del Piano Kalergi hanno costituito e costituiscono tutt’oggi il fondamento delle politiche ufficiali dei governi volte al genocidio dei popoli europei attraverso l‘immigrazione di massa e guardando cosa sta accadendosi può chiaramente vedere che siamo di fronte ad una vera terzomondializzazione dell’Europa. Occorre mettere sotto gli occhi di tutti il fatto che l’integrazione equivale a un genocidio. Non abbiamo altra scelta, l’alternativa è il suicidio etnico.
http://www.informazionelibera.info/il-piano-kalergi-ecco-spiegato-il-genocidio-dei-popoli-europei/
MA.....AVETE CAPITO IL PIANO KALERGI ?
GLI ITALIANI DEVONO SCOMPARIRE.........OVVIO ANCHE GLI EUROPEI.
Ultima modifica: