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Via libera a farine di grillo, larva, tarma e locusta. I decreti

Firmati decreti su etichette obbligatorie. Scaffali appositi per la vendita "così chi non vuole acquistarle se ne terrà lontano", spiega il ministro Lollobrigida.

24 Marzo 2023 09:19



Via libera a farine di grillo, larva, tarma e locusta. I decreti

Via libera a quattro decreti per le etichette obbligatorie per la vendita di alimenti che contengono 4 differenti farine di insetti autorizzate dalla Ue: larve, grilli, tarme e locuste. “Emaniamo i decreti sulle farine di insetti che riguardano i livelli autorizzativi che l’Europa ha dato sulle di farine derivanti da insetti, non discuto il fatto che ci si possa nutrire di quello che è più idoneo alla propria alimentazione, ma vanno indicazioni chiare, altra cosa sono i cibi sintetici che mettono in discussione il rapporto fra uomo e natura”, ha spiegato il ministro dell’Agricoltura Francesco Lollobrigida in conferenza stampa riferendo che i decreti sono stati firmati oggi e notificati alla Commissione europea insieme ai ministri delle Imprese Adolfo Urso e della Salute Orazio Schillaci.

Via libera alle quattro farine

La firma segue le intese raggiunte ieri in Conferenza Stato Regioni su quattro differenti schemi di decreto sulle indicazioni obbligatorie per l’immissione in commercio di alimenti contenenti quattro farine di insetti: farina di grillo, farina Alphitobius diaperinus (larve), farina di Tenebrio molitor (tarme) e farina di Locusta migratoria. Gli schemi di decreti sono tutti del ministro dell’agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste, Francesco Lollobrigida di concerto con il ministro delle imprese e del made in Italy, Adolfo Urso.
Nel dare parere favorevole le regioni raccomandano di prevedere il pieno coinvolgimento del Ministero della Salute nei decreti in fase di emissione e di posizionare i prodotti in scaffalature dedicate, indicazioni che sono state recepite dal governo.

I decreti firmati da tutti e tre i ministri sono stati notificati oggi alla Commissione Ue e dovranno quindi attendere la risposta della stessa commissione prima che le nuove norme vengano applicate.

Non entreranno in pasta e pizza

“E’ importante un’etichettatura chiara per chi acquista questi prodotti e che sia consapevole che c’è un rischio di allergie. I dati più importanti e sicuri li sapremo man mano che saranno consumati”. E’ quanto ha spiegato quindi il ministro Schillaci intervenendo in conferenza stampa al Masaf . “Vigileremo – continua – con l’ausilio dei Nas in merito al rispetto dell’etichettatura e delle indicazioni obbligatorie sulle farine di insetti e perché non siano inserite in alimenti dove non dovrebbero esserci, come pasta e pizza”.

Cibi sintetici

Dovrebbe giungere presto in Consiglio dei ministri anche una stretta sui cibi sintetici. “I provvedimenti – ha chiarito Lollobrigida – saranno diversi da quelli per le farine di insetti, perché questi ultimi sono in qualche modo “naturalie sono già stati autorizzati all’interno dell’Ue, mentre i cibi sintetici, sono totalmente innaturali e l’Europa non li ha normati”.
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e sono già stati autorizzati all’interno dell’Ue,UNA FRASE AMBIGUA
MA COMANDANO LORO NON IL NOSTRO GOVERNO.

Metteranno la farina dappertutto basta non scrivercelo poi tanto non controlla nessuno l'ha ordinato l'UE.
 
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MA QUANTO CI AMANO DA "MORIRE"
Salute

Insetti nel piatto: sicuro che non ci siano rischi per la nostra salute?

Anche gli insetti, come del resto accade per la carne o il pesce, possono crearci qualche problema se non li conserviamo (e li consumiamo) correttamente.

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Un'alimentazione a base di insetti sembrerebbe essere la soluzione a tanti problemi che affliggono l'umanità e il Pianeta in cui viviamo: porrebbe un freno alla fame nel mondo, ridurrebbe le emissioni di gas a effetto serra e il consumo di acqua e suolo, e allo stesso tempo darebbe al nostro organismo la quantità di proteine di alta qualità, acidi grassi e micronutrienti fondamentali di cui ha bisogno. Ma esiste (anche) un lato oscuro a quella che sembra la panacea di (quasi) tutti i mali? È la domanda che si sono posti alcuni esperti di alimentazione dell'Università di León (Spagna), secondo i quali occorre fare attenzione ai rischi sanitari connessi al consumo di insetti (rischi che, vale la pena evidenziarlo subito, sono in gran parte evitabili prestando attenzione alle modalità di conservazione e consumo).

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CulturaQuanti insetti sono commestibili?
SOSTANZE ANTINUTRITIVE E TOSSICHE. Tanto per cominciare, gli insetti potrebbero contenere alcuni antinutrienti, cioè composti che si formano con processi di degradatazione, conservazione, cottura ecc., presenti in vegetali e animali, che impediscono o rendono più difficile l'assorbimento dei nutrimenti: tra questi, il più diffuso negli insetti è la chitina, principale componente dell'esoscheletro degli artropodi, che ha un effetto negativo sulla digeribilità e l'impiego delle proteine. Altri esempi di sostanze antinutrienti sono i fitati e gli ossalati, che riducono l'assorbimento di minerali come il calcio, lo zinco, il manganese, il ferro e il magnesio.
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Esistono poi anche due categorie di insetti tossici: i fanerotossici, le cui tossine vengono attivate nel tratto gastrointestinale e la cui pericolosità per l'uomo è limitata a possibili danni provocati durante il passaggio dalla bocca all'esofago; e i criptotossici, portatori di sostanze tossiche per l'uomo. Tra questi vi sono ad esempio alcuni scarafaggi che contengono testosterone, e il cui consumo prolungato nel tempo può provocare, tra gli altri, problemi di fertilità e cancro al fegato.
BATTERI. Come i pesci, anche gli insetti possono essere contaminati da alcuni patogeni come la salmonella, l'E. coli o il Campylobacter. La soluzione in questo caso è piuttosto semplice e consiste nella cottura: le alte temperature eliminano, o comunque riducono sostanzialmente, la presenza di microorganismi patogeni.
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PARASSITI. A volte poi gli insetti ospitano parassiti: è il caso, ad esempio, di mosche e scarafaggi, nei quali sono stati ritrovati diversi tipi di protozoi e vermi parassiti in varie fasi di sviluppo. Anche in questo caso, basta congelare gli insetti per eliminare il rischio contaminazione, poiché le basse temperature uccidono i parassiti pluricellulari.
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SOSTANZE CHIMICHE CONTAMINANTI. C'è poi anche la contaminazione chimica, uno dei rischi maggiori collegati al consumo di insetti, principalmente quelli selvatici: nel 2007, ad esempio, diversi bambini e donne incinte della comunità di Monterrey (California) si intossicarono mangiando cavallette importate dal Messico che presentavano alti livelli di piombo. Tra le sostanze che si trovano frequentemente negli insetti vi sono alcuni metalli pesanti (come piombo, appunto, rame e cadmio) e pesticidi.
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ALLERGIE. Un ultimo rischio è quello relativo alle allergie, un tema ancora poco studiato: la sintomatologia associata al consumo di insetti è varia, e va dal semplice prurito allo shock anafilattico. Probabilmente però, sostengono gli esperti, è sufficiente che gli insetti vengano correttamente processati per ridurne la potenzialità allergenica.
Insomma, non sembra esistano grossi impedimenti sanitari al consumo di insetti, ma bisogna prestare particolare attenzione all'elaborazione e alla conservazione (come già facciamo con carne e pesce) di questi novel food. Per ora, l'ostacolo più grande da superare in Occidente è quello normativo, oltre a una certa naturale repulsione che noi occidentali abbiamo verso questi cibi esotici: ad oggi, l'Europa ha autorizzato il consumo di solo tre tipi di insetti – le tarme della farina, le locuste migratorie e i grilli domestici.
17 giugno 2022 Chiara Guzzonato
 

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