1 Juventus- 0 Inter........ma l'arbitro c'era!!!!!!!!!!!
Comunque onore ai vincitori
Juve-Inter 1-0, Cuadrado decide con un missile I bianconeri passano con un gol del colombiano, dopo un bel primo tempo. Ripresa più nervosa, nel finale espulso Perisic
Dopo Napoli e Roma, l’Inter. La legge dello Juventus Stadium decide ancora uno scontro diretto, coi bianconeri che fanno un altro passo verso il sesto scudetto consecutivo. L’1-0 è fissato da una sventola da fuori area di Juan Cuadrado, in chiusura di un primo tempo che ricorda uno dei due episodi della saga di Rocky. Sì, quando dopo qualche round Rocky Balboa e Apollo Creed se le danno di santa ragione a guardia bassa. Juve e Inter se la giocano così in 45’ stupendi, quando dopo 4 occasioni a 3 piuttosto evidenti il colombiano trova il gol che gli mancava da aprile in campionato. Con quella che non è propriamente la specialità della casa. Diverso il secondo tempo, con l’Inter che fatica a rifornire Icardi e a creare situazioni pericolose. E la Juve a gestire e a ripartire.
JUVE, TRE PUNTI DA GRANDE — Ennesima prova da grande squadra della Juve. Che ha il difetto di non segnare il secondo gol, anche a causa di un superlativo Handanovic, concedendo il minimo indispensabile con questo assetto a una squadra che ha tanti uomini per fare male. Dybala è a tratti incontenibile nel raccordo, oltre a colpire una traversa “messianica”, Mandzukic è da medaglia bel triathlon olimpico e Chiellini gladiatorio in difesa. Dove c’è lui, non si passa. La maturità della Juve da 4-2-3-1 sta nella copertura del campo e nella lettura delle linee di passaggio. Sì, con questo atteggiamento, parola tanto cara all’Allegri di questo periodo, si può andare avanti in Champions.
NERAZZURRI TESTA ALTA — L’Inter esce battuta, ma non è bartalianamente “tutto sbagliato tutto da rifare”. Napoli e Roma, le dirette rivali nella volata Champions, non avevano infastidito così la Juve allo Stadium. La squadra di Pioli gioca un bel primo tempo, quasi alla pari con la Juve. Il 3-4-2-1 davanti ad Handanovic, con Gagliardini e Brozo (poi Kondogbia) a proteggere la difesa e Medel libero che avrebbe inorgoglito Eugenio Fascetti, limita la qualità della Juve a 5 stelle e non si arrende a una partita di sola sofferenza. Il lavoro immane di Perisic consente ai nerazzurri di andare in pressione alta e di giocarsela alla pari dal 12’ al gol di Cuadrado. L’occasione di Joao Mario esce per un po’ di sfortuna, quella di Icardi è un errore, importante, dell’argentino, che reclama anche un rigore per una scivolata di Mandzukic in area. Quello che convince dell’Inter, è l’atteggiamento. Sempre dentro la partita, anche in un secondo tempo in cui Buffon non si sporca le mani e Handanovic salva tre volte su Pjanic, Higuain e Mandzukic. Con queste prestazioni, la volata Champions resterà apertissima.
Parlando della sconfitta, Pioli dice: «Comunque abbiamo perso per un errore nostro, ci dispiace questo stop ma abbiamo giocato contro i più forti da squadra e dobbiamo ripartire. Abbimao dei rimpianti per quell'errore perché il primo tempo stava per finire. Poi recuperare un gol alla Juventus diventa difficile, abbiamo creato qualcosa ma non ci siamo riusciti. Perché Kondogbia invece che Banega? Perché Brozovic aveva preso un estone e gli equilibri erano quelli giusti e ho preferito mantenere quel sistema di gioco».