QUEST'UOMO E' ECCEZZIONALE!!!!!!!!!!!
SANREMO - Il Festival lo ha accolto con un lunghissimo applauso: Ezio Bosso da anni è considerato uno dei compositori e musicisti più influenti della sua generazione. Pianista, compositore e direttore d'orchestra di fama internazionale (ma anche ex bassista degli Statuto per tre anni), affetto da una malattia neurologica degenerativa, Bosso ha incantato e commosso il pubblico dell'Ariston eseguendo il brano
Following a bird. "Ricordatevi che la musica come la vita si può fare in un modo solo: insieme", ha detto durante l'intervista con Carlo Conti. "La musica è una fortuna e, come diceva il grande maestro Claudio Abbado, è la nostra vera terapia".
Parlando del brano eseguito durante la serata, Bosso ha spiegato: "Mi fa riflettere sul fatto di perdersi per imparare a seguire. Perdere i pregiudizi, le paure, perdere il dolore ci avvicina". "Noi uomini tendiamo a dare per scontate le cose belle - ha poi aggiunto - la vita è fatta di dodici stanze (il suo album si intitola
The 12th room, ndr): nell'ultima, che non è l'ultima, perché è quella in cui si cambia, ricordiamo la prima. Quando nasciamo non la possiamo ricordare, perché non possiamo ancora ricordare, ma lì la ricordiamo, e siamo pronti a ricominciare e quindi siamo liberi".
Torinese, 44 anni, Bosso ha cominciato lo studio della musica a quattro anni con una prozia pianista. Si è formato poi a Vienna, sotto la guida di Streicher e Österreicher e Schölckner.
Sia come solista, che come direttore o in formazioni da camera si è esibito nelle più importanti stagioni concertistiche internazionali. Ha vinto importanti riconoscimenti, come il Green Room Award in Australia (unico non australiano a vincerlo) o il Syracuse NY Award in America, la sua musica viene richiesta nella danza dai più importanti coreografi come Christopher Wheeldon, Edwaard Lliang o Rafael Bonchela, nel teatro da registi come James Thierrèe e nel cinema ha collaborato con registi di fama internazionale tra cui Gabriele Salvatores. Per il regista premio Oscar ha composto la colonna sonora per quartetto d'archi del film
Io non ho paura ed ha lavorato sulle musiche di altri suoi film tra cui
Quo vadis, baby? e
Il ragazzo invisibile.