[h=1]Bologna: il sindaco PD Merola regala case a 21 famiglie Sinti. Quando per quelle italiane?[/h]
luglio 16, 2016 vicid86_w90zd3qe ARCHIVIO 0
Il campo sosta della comunità dei Sinti di via Erbosa a Bologna chiuderà nel giro di un anno. Le 21 famiglie che vivono all’interno dell’area (56 persone) saranno accompagnate a scegliere una soluzione abitativa alternativa in tre microaree, sempre al quartiere Navile, che saranno realizzate dal Comune di Bologna e assegnate in locazione.
Le famiglie pagheranno anche le spese per le utenze, ora a carico del Comune. E’ quanto ha deciso la Giunta di Bologna, guidata dal sindaco Virginio Merola.
A Bologna sono altre due le aree sosta, in via Persicetana e in via Dozza: nel programma del Comune anche queste aree verranno chiuse. Intanto per il superamento del campo via Erbosa occorrono 405mila euro, che per l’80% sono coperti dalla Regione Emilia-Romagna, mentre gli 85mila euro restanti li stanzierà il Comune. Per il sindaco Merola “quei campi siano un luogo di esclusione e di emarginazione, per questo vanno superati”.
[h=1]Italiano dorme in panchina, respinto da parrocchia e Comune: “Ho fame e voglio lavarmi”[/h]
luglio 16, 2016 vicid86_w90zd3qe ARCHIVIO 0
Foto di Ravenna Notizie
“Otto mesi fa sono morti i miei genitori con i quali vivevo in un appartamento in affitto. Sono deceduti in un incidente stradale sull’A1. Poi il forno per il quale lavoravo è fallito 4 mesi fa e sono rimasto senza risorse. Il padrone mi ha cacciato fuori di casa ed io disperato ho preso l’auto ed ho guidato finché c’era benzina. Sono arrivato a Russi e lì ho chiesto alla stazione dei carabinieri di essere arrestato. Non lo hanno fatto perché sono incensurato, ma mi hanno dato l’indirizzo di Don Ugo. Alla parrocchia non c’era posto. In Comune e le assistenti sociali mi dicono di aspettare, ma io ho fame e vorrei anche lavarmi”.
Insomma una storia incredibile e si stenta a credere sia vera. Pancaldi dice che di notte dorme in una panchina nella zona di via Port’Aurea e sogna un panino e la possibilità di fare una doccia.
luglio 16, 2016 vicid86_w90zd3qe ARCHIVIO 0
BOLOGNA, 15 LUG – Il sindaco comunista di Bologna Merola trova le risorse per sistemare le 21 famiglie Sinti, ma neppure 1€ per le famiglie italiane in difficoltà.Il campo sosta della comunità dei Sinti di via Erbosa a Bologna chiuderà nel giro di un anno. Le 21 famiglie che vivono all’interno dell’area (56 persone) saranno accompagnate a scegliere una soluzione abitativa alternativa in tre microaree, sempre al quartiere Navile, che saranno realizzate dal Comune di Bologna e assegnate in locazione.
Le famiglie pagheranno anche le spese per le utenze, ora a carico del Comune. E’ quanto ha deciso la Giunta di Bologna, guidata dal sindaco Virginio Merola.
A Bologna sono altre due le aree sosta, in via Persicetana e in via Dozza: nel programma del Comune anche queste aree verranno chiuse. Intanto per il superamento del campo via Erbosa occorrono 405mila euro, che per l’80% sono coperti dalla Regione Emilia-Romagna, mentre gli 85mila euro restanti li stanzierà il Comune. Per il sindaco Merola “quei campi siano un luogo di esclusione e di emarginazione, per questo vanno superati”.
Ansa[h=1]Italiano dorme in panchina, respinto da parrocchia e Comune: “Ho fame e voglio lavarmi”[/h]
luglio 16, 2016 vicid86_w90zd3qe ARCHIVIO 0
Foto di Ravenna Notizie
Lui è Ronnie Pancaldi, dice di essere di Bologna e lavora dall’età di 14 anni. Lo si incontra per le vie del centro a chiedere la carità. La prima cosa che salta all’occhio, a parte l’aspetto dimesso, da barbone, è l’accento nostrano e allora ti viene voglia di ascoltarlo. Così lui racconta la sua storia.“Otto mesi fa sono morti i miei genitori con i quali vivevo in un appartamento in affitto. Sono deceduti in un incidente stradale sull’A1. Poi il forno per il quale lavoravo è fallito 4 mesi fa e sono rimasto senza risorse. Il padrone mi ha cacciato fuori di casa ed io disperato ho preso l’auto ed ho guidato finché c’era benzina. Sono arrivato a Russi e lì ho chiesto alla stazione dei carabinieri di essere arrestato. Non lo hanno fatto perché sono incensurato, ma mi hanno dato l’indirizzo di Don Ugo. Alla parrocchia non c’era posto. In Comune e le assistenti sociali mi dicono di aspettare, ma io ho fame e vorrei anche lavarmi”.
Insomma una storia incredibile e si stenta a credere sia vera. Pancaldi dice che di notte dorme in una panchina nella zona di via Port’Aurea e sogna un panino e la possibilità di fare una doccia.
Silvio Piraccini