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♣ INTER 2018-2019 E NON SOLO ♣

Roberto57

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Ho sentito che vogliono aumentare la Famiglia....quindi gli servono soldi se vogliono mantenerli tutti all'Università.
 
A

Arciere1

Guest
ECCERTO SO POVERETTI .. MAI PIACIUTA STA DONNA E N'AFFARISTA NATA .. SE CONTINUA COSI' A FINE ANNO LO SGANCIANO , SPERO CHE NON LO PRENDE LA JUVE GUARDA …
 

Roberto57

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Non credo che alla direzione Juventina interessi....se Icardi non tira fuori gli attributi verrà ricordato solo come macchina da "riproduzione" e non per la carriera calcistica
 

Roberto57

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A noi l'Atalanta ce ne ha propinati 5.
Ma non potevamo vendere ICARDI e comperare PIATEK (il pistolero) prima del Milan......ora ci lecchiamo le ferite.
Cerchiamo di mantenere il terzo posto in attesa del derby...poi ce la giochiamo



Piatek.jpeg
 

Roberto57

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CLASSIFICA 24^ GIORNATA

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Juventus6624213037
NVV

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Napoli5324165324
VNN

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Inter4624144617
PVV

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Milan4224119413
NVV

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Roma4124118515
NVV

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Atalanta3824115817
VVP

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Lazio382411586
VVP

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Fiorentina3524811511
NNV

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Torino352481156
NVN

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Sampdoria33249698
PPP

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Sassuolo3024798-5
NPP

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Parma29248511-8
NPP

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Genoa28247710-9
NNV

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Cagliari24245910-14
PPV

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Udinese22245712-12
NPV

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SPAL22245712-15
NPP

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Empoli21245613-15
NPV

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Bologna18243912-18
VNP

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Frosinone16243714-29
PVP

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Chievo9241914-29
NPP

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Roberto57

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IO TIFO LA SQUADRA ITALIANA......E QUESTO GESTO POTEVA ANCHE RISPARMIARSELO!!!
COMUNQUE C'E' IL RITORNO


[h=1]Atletico, Simeone esulta senza freni: “Ho una squadra con gli attributi”[/h] [h=2]Il tecnico dei colchoneros ha lasciato da parte l'eleganza per festeggiare la rete di Gimenez: “Gesto non bello, l’ho fatto perché volevo mandare un messaggio per la mia squadra”[/h]
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Il popolo dell'Atletico festeggia, guidato dal suo lider maximo che non risparmia le esultanze per il successo casalingo contro la Juventus. Diego Simeone ha vissuto col consueto trasporto il match del Wanda Metropolitano, lasciando decisamente da parte l'eleganza per celebrare il gol dell’1-0 messo a segno da Gimenez.


MOTIVAZIONI — Un gesto che lo stesso Cholo aveva fatto ai tempi della Lazio (in una partita contro il Bologna) e che ha spiegato così: “L’ho fatto per mostrare ai nostri tifosi che abbiamo gli attributi. Non è un gesto bellissimo, ma volevo farlo, ho mostrato ciò che sentivo. Era una gara difficile, sofferta, e i miei hanno giocato una grande partita per tutto il tempo. Oggi abbiamo recuperato giocatori importanti per noi come Koke, Saul e Diego Costa. Abbiamo fatto una partita intelligente, contro una grandissima squadra. Dovevamo cercare di approfittare di ogni situazione e abbiamo portato a casa un buon risultato Diego Costa? Volevo metterlo dal 1’ già da giorni e mettere lui e Koke, che non giocavano da tempo, è sintomo di coraggio. Al ritorno sarà durissima, soffriremo. Mi aspetto tanta sofferenza. Il gol di Morata? Non credo nella giustizia nel calcio, è la forza che determina i risultati. Io confido nel Var, pensavo aiutasse, ma se qualcuno crede che una persona di 187 centimetri possa cadere così in un’azione di gioco! Contento lui...”.


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La Juventus esce sconfitta per 2-0 dal Wanda Metropolitano contro l’Atletico Madrid. Bianconeri sottotono che adesso saranno chiamati ad una super prestazione nella partita di ritorno. Ecco i top e flop del match.

TOP: SZCZESNY — Tek high tech. Szczesny, “Tek” per i compagni che non vogliono chiamarlo Wojciech, è il migliore della Juve. Subito una bella parata su Partey, poi una punizione di Griezmann respinta in angolo, dopo 8 minuti del secondo tempo un grande allungo per deviare sulla traversa un pallonetto di Griezmann. Tra le domande di retroguardia della vigilia c’era anche questa: Szczesny, l’ex vice di Buffon alla sua prima grande partita a eliminazione diretta da titolare della Juve, sarà pronto? Potrà guardare in faccia Oblak, uno dei portieri migliori al mondo, e giocare al suo livello? Affermativo, almeno questo.

TOP: GODIN-GIMENEZ Il gran pirata Godin, capitano di mille battaglie, merita un’incursione tra questi giudizi italo-centrici. Il gemello di difesa, Gimenez segue a ruota e non serve nemmeno spiegare perché. Oltre i due gol, la partita: Mandzukic non si è mai attivato, Ronaldo è stato pericoloso solo su punizione, l’Atletico non ha mai sofferto le incursioni di Dybala e dei centrocampisti della Juve. Merito (anche) dei centraloni di difesa. Il capitano, 33 anni compiuti nell’ultimo weekend, ha giocato una partita-icona. Sempre pronto a chiudere, subito bravo in un duello fisico con Ronaldo che sapeva di primo grande confronto della serata. Conclusione facile: l’anima dell’Atletico è qui, in Godin e Simeone, Diego&Diego. I tifosi dell’Inter, davanti alla tv, hanno allargato il sorriso.

FLOP: CENTROCAMPO — Bentancur, Pjanic e Matuidi sono tra i peggiori della serata. Tanta lentezza, poche idee, tanti duelli persi contro i fisiconi dell’Atletico. Pjanic ha avuto la febbre nel pomeriggio, è vero, ma non basta per spiegare una partita così negativa: tanti passaggi sbagliati, poca energia, poca corsa. A proposito, la preparazione è un tema. La Juve è arrivata a Madrid convinta di stare bene, di avere la condizione atletica per giocare in uno stadio come il Wanda. Non è stato così, si è visto a occhio, e contro l’Atletico, se non sei pronto, paghi.


FLOP: ALLEGRI E RONALDO — La Juve è arrivata a Madrid con due teoriche certezze. Allegri, uno dei migliori allenatori d’Europa a preparare e leggere le partite importanti. Cristiano Ronaldo, il miglior giocatore nella storia della Champions. Il ribaltone inizia inevitabilmente da loro. Allegri ha perso nettamente il duello di Simeone: Atletico più squadra, capace di aggredire e cambiare pelle nel secondo tempo con Lemar e Correa. Non più quattro centrocampisti fisici ma due esterni rapidi. Ronaldo invece ha litigato col pubblico ma ha inciso solo su una punizione parata da Oblak. Di più, è finito dalla parte sbagliata del copione nella scena iconica della serata: Godin che lo anticipa in area, a ruoli invertiti, e segna il 2-0.
 

Roberto57

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Inter-Rapid Vienna 4-0: gol di Vecino, Ranocchia, Perisic e Politano

I nerazzurri volano agli ottavi di finale. Il croato segna con un cucchiaio delizioso


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Così si rischia quasi di non riconoscerla. L’Inter si prende una sera libera dal suo lavoro a tempo pieno da produttrice di casini, complicazioni ed epica. Sarà che l’Europa League, a questi livelli, non stimola ancora il suo lato “pazzo”, ma per una volta chiude una qualificazione dopo 20 minuti, infila la gara su binari lisci e lì la tiene, chiudendo sul 4-0. Se non fosse che il suo centravanti è in tribuna per un non-infortunio, sembrerebbe quasi una squadra normale. Superiore al Rapid lo era prima e lo resta ora, anche se all’andata nei secondi 45’ aveva provato a farlo dimenticare a tutti. Gli austriaci, arrivati a San Siro con un corredo di 5000 tifosi con tanto di coreografia e cori per 90’, capiscono che non è aria già all’11’, dopo il gol Vecino, tornano virtualmente a casa quando Ranocchia, al volo, infila l’angolino basso. Il terzo gol di Perisic, in contropiede, con portiere saltato, è riconoscimento per il predominio che continua nel secondo tempo e premio per il migliore in campo. Il quarto di Politano, nell’occasione centravanti, ancora su assist del croato, fa scattare i titoli di coda.

RANO-GOL — Ma partiamo da Ranocchia: del resto lo sceneggiatore è assunto, non si può non usarlo proprio. Così si inventa il gol del capitano pre-Icardi: quello che aveva lasciato la fascia a Mauro; quello che la Curva ha inserito fra un serie di legende con la patente di “interista vero”; quello che era stato messo centravanti nel finale di Inter-Bologna, quando la caduta dei nerazzurri sembrava non aver fine. “The Frog” al 19’ raccoglie l’ultimo di una serie di colpi di testa per inventarsi un destro al volo all’angolino basso. La festa è sincera, il primo gesto è per lo stemma sulla maglia, il secondo una L per il figlio Lorenzo. Intanto il gruppo lo placca e abbraccia compatto, Spalletti ride felice.

PERISIC VOLA — Andrea era stata l’unica sorpresa di una formazione dalle scelte ridotte, ma con poche concessioni al turnover (Cedric e Candreva le altre). In attacco c’è ovviamente Lautaro, a supportarlo i redivivi Nainggolan e Perisic. Soprattutto per quel che riguarda il croato, va in campo la versione deluxe , che trasforma la fascia sinistra in una personale pista di decollo. I rifornimenti che sgancia a centro area non sono sempre precisissimi, ma il primo è subito un assist: Candreva però “cicca” un pallone solo da spingere dentro (sbaglierà un altro gol fatto a fine primo tempo, su ribattuta del portiere su tiro di Perisic). A rimediare all’errore ci pensa Vecino, che raccoglie e da posizione defilata trova il diagonale vincente sul secondo palo.

IL RESTO — Dopo i due gol diventa ordinaria amministrazione, merce che da queste parti, di questi tempi, è tanto rara da diventare preziosa. Brozovic giganteggia per corsa, recuperi e aperture fino a meritarsi il riposo (entra Borja), Perisic chiede palla a ogni azione, Lautaro cerca il gol personale avvicinandolo due volte di testa, Politano lo sostituisce facendo le prova da “nueve”, Candreva recupera una gara storta con l’assist per il terzo gol, Skriniar uscendo si prende una standing-ovation di puro affetto, Handanovic per una volta non è chiamato alla parata. Anche il neo-capitano sarà rimasto un po’ stranito. Quarta vittoria di fila e domani sorteggio degli ottavi: l’Inter si è rimessa in marcia.
(anche senza ICARDI.....questo l'ho aggiunto IO) ;)
 
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Roberto57

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UN PO DI GOSSIP............

Icardi.jpg
[h=3]Mauro Icardi a San Siro insieme alla moglie e agente Wanda Nara per assistere a Inter-Rapid Vienna, partita decisiva per la qualificazione in Europa League. L'attaccante argentino, non convocato per infortunio, ha eseguito dei controlli medici che non hanno evidenziato nessun nuovo problema fisico rispetto a inizio stagione. Icardi, però, continua a sentire dolore e per il momento si limita a fare fisioterapia. È la seconda partita che l'argentino vede dalla tribuna del Meazza, dopo quella contro la Sampdoria di domenica scorsa. Come successo contro i liguri, nessuna contestazione particolare con striscioni o cori dei tifosi, ma quando i due sono stati inquadrati sono arrivati i fischi dei (pochi) supporter interisti presenti allo stadio. E alla fine Icardi non è passato negli spogliatoi per festeggiare con i compagni la qualificazione agli ottavi di Europa League.[/h]
 

Roberto57

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LA FIORENTINA HA GIOCATO BENE.......MA IL RIGORE NON C'ERA!!!!!!!!:mad::mad:
[h=1]Inter, Spalletti furioso: "Il rigore di D'Ambrosio? È petto, ma quali mani"[/h] [h=2]Il tecnico nerazzurro non ci sta e protesta per il penalty del 3-3, litigando con Caressa di Sky Sport. Poi sulla partita: "Abbiamo fatto una bella prestazione contro una grande Fiorentina"[/h]
È un Luciano Spalletti nervoso e arrabbiato nel dopogara. Il tecnico dell'Inter se la prende anche con Fabio Caressa di Sky Sport, commentando l'episodio del rigore dato alla Fiorentina al 96' per mani di D'Ambrosio. Il 3-3 in quel modo non va giù all'allenatore nerazzurro. "Uno è tifoso di un'altra squadra e dice quello che gli conviene (riferendosi a Caressa, ndr). Non potrebbe essere niente, altro che mani, è petto e basta. Voi andate avanti con i 'potrebbe essere': Fernandes è rigore, D'Ambrosio no e non accetto i condizionali. È davanti agli occhi di tutti. Se l'arbitro va a rivederlo al monitor, non può vedere qualcosa che gli altri non vedono". Caressa fa notare al tecnico che in studio tutti fossero d'accordo che l'intervento di D'Ambrosio non fosse da rigore e chiede rispetto per la sua professionalità di giornalista. L'allenatore scende di tono, nonostante la rabbia non passi, anzi...

"ERAVAMO IN 40..." — Al di là del battibecco con Caressa, Spalletti ha parlato così dell'episodio: "È petto netto l'intervento di D'Ambrosio e si vedeva anche dalla panchina. Eravamo tutti sicuri che non fosse rigore. Non ci sono dubbi sul fatto che non fosse rigore. Eravamo in quaranta in campo, anche i giocatori della Fiorentina hanno ammesso che c'era petto e non mano. Poi torniamo sui polpastrelli dell'andata (riferimento al fallo di Vitor Hugo in Inter-Fiorentina, ndr). Sull'arbitro c'è stato un condizionamento continuo e se l'arbitro non è in grado di reggere la pressione allora forse non è adatto a star dentro questo sistema".


LA PRESTAZIONE — "La Fiorentina ha fatto una grande partita, è in forma e ti mette in difficoltà con accelerazioni improvvise e ripartenze veloci - continua Spalletti -. Avevamo fatto una bella prestazione, di personalità, rendendo loro la vita difficile in fase di attacco. La mia squadra c'è, ha in mente bene cosa fare e gli obiettivi quali sono".
 

Roberto57

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CLASSIFICA 25^ GIORNATA


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Juventus6925223038
VVV

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Napoli5625175328
NNV

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Inter4725145617
VVN

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Milan4525129416
VVV

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Roma4425128516
VVV

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Lazio382411586
VVP

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Torino382591158
VNV

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Atalanta3825115915
VPP

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Fiorentina3625812511
NVN

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Sampdoria362510699
PPV

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Sassuolo31257108-5
PPN

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Genoa29257810-9
NVN

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Parma29258512-12
PPP

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Cagliari24255911-15
PVP

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SPAL23255812-15
PPN

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Udinese22245712-12
NPV

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Empoli21255614-18
PVP

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Bologna18253913-19
NPP

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Frosinone16253715-30
VPP

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Chievo102511014-29
PPN

Pos. Pts G V N P DR Forma
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Roberto57

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[h=1]Inter, attenta a Pavoletti. L’attaccante del Cagliari ha già colpito i nerazzurri[/h]

Il pericolo numero uno per l’Inter sarà l’attaccante Pavoletti


Questa sera l’Inter affronterà il Cagliari. La squadra di Spalletti cerca punti importanti per la Champions, con Milan e Roma che vanno forti e sono subito dietro ai nerazzurri. L’Inter dovrà guardarsi anche da Leonardo Pavoletti, il pericolo numero in casa rossoblù.

“Pavoletti ha segnato 11 gol in 22 partite, 9 in 20 gare di campionato, più 2 in 2 di coppa Italia. I suoi 9 gol in Serie A rappresentano il 42,8% delle reti segnate dalla squadra (21). Il Cagliari ha il problema del gol, difensori e anche centrocampisti in fase realizzativa latitano. Leonardo è diventato il timoniere là davanti, specialista di testa e non solo. Per questo Spalletti non si fida («Se Barella e Pavoletti sono in giornata, sarà dura»). Perché l’Inter fra l’altro è già stata colpita due volte da Leo, la prima in maniera dolorosa”, si legge su La Gazzetta dello Sport.

“E’ il 23 maggio 2015. Leonardo Pavoletti ha sempre il rossoblù addosso, ma quello di Genova, e davanti a sé l’Inter di Mancini. Che va subito in vantaggio con Icardi, ma si fa raggiungere da un gran gol di Pavoletti, poi il nuovo vantaggio interista, il pareggio, il gol nei minuti di recupero di Kucka. Il risultato è quasi una sentenza per l’Europa League, che alla fine il Genoa conquisterà sul campo, ma non giocherà per la questione delle licenze Uefa. Un altro gol Pavoletti lo ha segnato all’Inter lo scorso anno: bello, di testa su cross di Faragò, con Handanovic impietrito e partita riaperta sull’1-2. Ma non servì al Cagliari: l’Inter quella volta vinse 3-1 e volò al primo posto.In tre gare giocate da titolare, Pavoletti ha segnato due volte ai nerazzurri, e ora più che mai il Cagliari ha bisogno del suo attaccante. Che ha vissuto un momento d’oro in autunno con la nascita del figlio Giorgio e i quattro gol in cinque partite, ha passato un periodo brutto fra fine novembre e dicembre, un periodo pieno soltanto di infortuni. In gennaio si è sbloccato segnando all’Empoli, in febbraio è arrivata la doppietta al Parma. Contro l’Inter, il Cagliari cerca punti per allontanarsi dalle secche, e il timoniere Pavoletti la rete numero 10. Perché i tempi delle speranze europee sono ricordi sbiaditi, ma quel gol all’Inter e la festa che seguì è ancora impresso nella mente”, riporta la rosea.

[h=2]PROBABILI FORMAZIONI CAGLIARI-INTER [/h]
Tante assenze per Maran, che non potrà disporre ancora per infortunio di Birsa, Castro, Cerri, Romagna e Klavan, mentre sono recuperati Despodov, Cacciatore e Thereau, tutti e tre convocati. Out a centrocampo anche lo squalificato Deiola: al suo posto dovrebbe essere avanzato Padoin, con Srna di nuovo titolare da terzino destro. L'alternativa è inserire Faragò in mediana. Luca Pellegrini confermato a sinistra, così come Pisacane e Ceppitelli nel cuore della difesa. In mediana Cigarini è in vantaggio su Bradaric per il ruolo di regista, mentre in attacco tornerà dopo la squalifica João Pedro, che affiancherà Pavoletti.

Spalletti lascia ancora fuori Icardi dai convocati: sarà dunque nuovamente Lautaro Martinez a sostenere sulle sue spalle il peso dell'attacco nerazzurro, supportato sulla trequarti da Politano, Nainggolan e Perisic. In mediana Vecino è in vantaggio su Gagliardini per affiancare Brozovic, mentre c'è incertezza su chi agirà da terzini: doppio ballottaggio a destra fra D'Ambrosio e Cedric Soares e a sinistra fra Asamoah e Dalbert.

CAGLIARI (4-3-1-2): Cragno; Srna, Ceppitelli, Pisacane, Lu. Pellegrini; Padoin, Cigarini, Ionita; Barella; João Pedro, Pavoletti.

INTER (4-2-3-1): Handanovic; D'Ambrosio, De Vrij, Skriniar, Asamoah; Vecino, Brozovic; Politano, Nainggolan, Perisic; Lautaro Martinez.
 

Roberto57

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COME DICEVA L'ARTICOLO SOPRA DESCRITTO "INTER ATTENTA A PAVOLETTI"

[h=1]Cagliari-Inter 2-1: autogol di Perisic, Lautaro e Pavoletti[/h] [h=2]Barella sbaglia un rigore, Martinez colpisce anche un palo. Se Milan e Roma vincono domani, Spalletti si trova fuori dalla zona Champions[/h] È finita la carica nervosa? O la rabbia per il finale di Firenze, sommata alla tensione di una stagione che raramente è stata normale, ha mandato in corto circuito l'Inter? Di sicuro c'è che il Cagliari sa approfittarne, anche se "decide" di voler soffrire fino al 96', sprecando il rigore del 3-1. I sardi vincono con merito, grazie a un primo tempo arrembante, prendendosi tre punti fondamentali per allontanarsi dalla zona calda. Caldissima diventa la corsa Champions, con la squadra di Spalletti che ora rischia il sorpasso dal Milan e l'aggancio della Roma. La crisi era iniziata con Icardi abile, arruolato e capitano, sembrava superata con lui sul lettino, ora rischia di riaprirsi, e trasformare i nerazzurri da fuggitivi (per la Champions 2019-20) a inseguitori. E non è mai una bella posizione. Tanto più se i "casini" interni non mancano.


INTER SPENTA — Ma ignorando per un momento questioni extra-campo e testa, l'Inter perde la gara anche sul campo, lasciando le fasce ai sardi, trovando una resistenza solo in Nainggolan e Lautaro, vedendo Perisic tornare alla versione spenta, aggiungendo alla solita sofferenza dei terzini anche una giornata negativa dei due centrali. Il tutto di fronte a un cliente difficile e letale come Pavoletti, invidiando al centrocampo dei sardi Barella, finendo col rimpiangere anche Srna, su cui era stato fatto un pensierino, e che in fin dei conti sarebbe stato meglio di Vrsaljko. Pensieri neri di una notte in cui i nerazzurri vedono complicarsi l'ultima fetta del campionato.

PARTENZA FORTE — I tre gol presi dall'Inter a Firenze, al netto del rigore inventato, non erano stati un caso. La difesa dell'Inter ha perso la sua ermeticità, alla Sardegna Arena, poco protetta anche da un centrocampo spento, balla che è un piacere. Il Cagliari parte con il piede sull'acceleratore, e lo alza solo al 13', quando si ferma per il tributo a Davide Astori. Ma poi ricomincia, sempre aggressivo, con le sovrapposizioni sulle fasce: dopo tre occasioni mancate e un rigore reclamato (braccio di Asamoah?), passa al 30'. Punizione (dubbia) battuta da Cigarini, Ceppitelli non tocca, la prende Perisic che infila involontariamente Handanovic: 1-0. Lo svantaggio non sveglia l'Inter, che 1' dopo ha bisogno di un "paratone" di Handanovic su Joao Pedro per evitare il 2-0. Anche il pareggio è un lampo estemporaneo, in un primo tempo di gioco offensivo latitante. Nainggolan, fra i più attivi, se ne va sulla destra e piazza un cross sul primo palo: Lautaro di testa anticipa Ceppitelli e pareggia. È il 38', non è la fine dei dolori interisti. Faragò perdona, Pavoletti no: al 43' gran gol del centravanti, su cross da destra di Srna. Skriniar manca l'anticipo, De Vrij viene anticipato dal destro al volo di "Pavoloso".
 

Roberto57

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[h=1]Calciomercato Inter, questa è pesante: ultim’ora su Cavani[/h]

Calciomercato Inter, forte scossa in casa nerazzurra: quello che potrebbe succedere è davvero incredibile

FC INTER NEWS – Non è una notizia di quelle buttate lì per acchiappare due click, quella che da qualche ora sta circolando in casa nerazzurra e che racconta di quanto sia verosimile l’ipotesi che vorrebbe Cavani nel mirino dell’Inter. Ovviamente – ma qui ci arrivate da soli – l’idea sarebbe collegata al fatto che il PSG vorrebbe e potrebbe inserire nell’affare il cartellino di Mauro Icardi, oramai separato in casa a Milano. La questione per il resto è abbastanza semplice. L’Inter dovrà trovare il miglior modo per perdere meno soldi possibili, nel momento in cui ci sarà da prendere una decisione definitiva su Maurito. E questo momento, dovrebbe essere giugno. Ecco perchè Marotta ha deciso di muoversi e di farlo con largo anticipo. Mentre – nel frattempo – arriva una notizia col botto da 90 milioni di euro

La notizia col botto l’ha data il Corriere della Sera che – ovviamente parlando sempre dell’argomento legato a Mauro Icardi – svela come il Napoli ci starebbe facendo un pensierino anche abbastanza serio. La chiave sarebbe la seguente: vendere Allan e mettere sul tavolo dei nerazzurri una cifra da circa 90 milioni di euro. Soldi che DeLa non ha mai speso per nessuno ma che adesso, potrebbero seriamente essere messi sul tavolo delle trattative interiste. Visto che poi, a quel punto, lo stesso Marotta (che sia Cavani oppure no) avrebbe modo di avere in tasca abbastanza soldi per prendere il sostituto dello stesso oramai ex Capitano interista. Ma le sorprese per l’Inter e per tutti i suoi tifosi potrebbero non finire qui

Proprio così, visto che se l’ipotesi legata a Cavani dovesse non prendere forma fino in fondo, qualcosa di altrettando grosso potrebbe accadere. Lo sapete già, o forse no: di fatto Lewandowski è finito sul taccuino dell’Inter che sempre in Germania ha messo nel mirino Werner. Il buon Timo ha infatti impressionato Marotta e non solo, visto che mezza Europa gli corre dietro. Mentre Lewa è forse il calciatore con più esperienza su cui l’inter possa puntare per un dopo Maurito. In lizza c’è pure Dzeko ma al momento da Roma non sono arrivati grossi segnali di apertura, anche visto il momento della stagione giallorossa, qualcosa potrebbe muoversi più avanti. Tutto questo per dire cosa? Che forse, visto tutto questo movimento, non ci siamo andati così lontani quando vi abbiamo raccontato di una cessione di Mauro Icardi, qualche mese fa. La rottura c’è. Le soluzioni alternative per Marotta, pure. Le risposte – quelle reali – arriveranno nei prossimi giorni. Mentre Zhang, in tutto questo marasma, pensa di portare all’Inter il suo colpo da sogno

FC INTER NEWS – Steven Zhang sogna di portare Milinkovic all’Inter da quando è approdato a Milano. Indiscrezioni di calciomercato raccontano infatti di un presidente, quello nerazzurro, che avrebbe già dato mandato a Marotta di provarle tutte, per portare a casa il centrocampista laziale in vista della prossima stagione. E’ lui, davvero, il colpo che sogna per il centrocampo. E che potrebbe arrivare – stando alle ultime notizie in questo senso – con uno sconto di 40 milioni di euro, visto che i 100 richiesti da Lotito la scorsa stagione sembrano lontanissimi e che con 60, l’affare si potrebbe chiudere. Ma non finisce qui. Nella testa di Zhang e Marotta c’è anche dell’altro. Qualcosa di davvero grosso

STAREMO A VEDERE!!!!!!
 

Roberto57

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CLASSIFICA 26^ GIORNATA


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Juve722623305516
2
t459_b.png
Napoli562617544720
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Milan482613943922
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Inter472614573822
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Roma442612864936
6
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Lazio412512583627
7
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Torino4126101153322
8
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Atalanta412612595437
9
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Sampdoria392611694333
10
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Fiorentina362681264132
11
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Sassuolo312671093541
12
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Genoa302679103241
13
t131_b.png
Parma302686122840
14
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Cagliari272669112337
15
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Udinese252567122132
16
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Spal232658132339
17
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Empoli222657143351
18
t123_b.png
Bologna182639142040
19
t2037_b.png
Frosinone172638151949
20
t988_b.png
Chievo1026110151951

Pos Squadra Punti G V N P GF GS
 

Ultima estrazione Lotto

  • Estrazione del lotto
    venerdì 26 aprile 2024
    Bari
    65
    67
    84
    22
    77
    Cagliari
    38
    09
    83
    18
    20
    Firenze
    76
    24
    78
    30
    40
    Genova
    50
    56
    61
    90
    57
    Milano
    87
    21
    15
    12
    79
    Napoli
    13
    66
    86
    25
    49
    Palermo
    72
    60
    68
    74
    09
    Roma
    23
    15
    43
    07
    75
    Torino
    82
    79
    31
    41
    64
    Venezia
    66
    89
    18
    80
    41
    Nazionale
    04
    24
    10
    69
    73
    Estrazione Simbolotto
    Genova
    33
    03
    16
    35
    32

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