Novità

♣ ♣ INTER 2016-2017 ♣ ♣

Buongiorno e Buona domenica a tutti.....quello sopra è stato un "fuori onda" ora torniamo alla nostra mitica......e speriamo bene

Atalanta vs Inter

Serie A
oggi, 15:00
Atleti Azzurri d'Italia


[h=1]Atalanta-Inter, le probabili formazioni: de Boer mischia le carte, chance per Brozovic ed Eder[/h]
Il tecnico olandese va verso un 4-3-3 molto simile a quello visto in Europa League contro il Southampton

La trasferta di Bergamo non è mai stata facile per l’Inter. Anche nei momenti di maggior gloria questo derby lombardo è spesso stato un rebus di difficile soluzione, per la squadra nerazzurra. Oggi, addirittura, la squadra di casa arriva anche meglio all’impegno, soprattutto a livello psicologico. De Boer si gioca la panchina e potrebbe presentare qualche novità rispetto alle ultime uscite in campionato.


Secondo quanto riporta La Gazzetta dello Sport, nelle ultime ore sono salite le quotazioni di Brozovic, che insidia proprio Banega, al fianco di Joao Mario. Non è da escludere un turno di riposo anche per Candreva visti i tanti impegni tra club e Nazionale: pronto al suo posto Eder. Davanti ad Handanovic, l’unico vero punto fermo in una difesa nella quale un po’ tutti traballano, rimane Miranda. Ranocchia potrebbe essere preferito a Murillo, Nagatomo scelto a destra per tenere a bada il furetto Gomez, Ansaldi e Santon si giocano un posto a sinistra. Gasperini va verso il 3-5-2 con Gomez spalla dell’unica punta Petagna.

Ecco di seguito le probabili formazioni:
ATALANTA (3-5-2): Berisha; Masiello, Toloi, Caldara; Conti, Kessié, Gagliardini, Freuler, Dramé; Petagna, Gomez. Panchina: Sportiello, Konko, Zukanoic, Raimondi, Migliaccio, Grassi, Kurtic, Carmona, Spinazzola, D’alessandro, Paloschi, Pinilla.
INTER (4-3-3): Handanovic; Nagatomo, Miranda, Murillo, Santon; Medel, Brozovic, Joao Mario; Perisic, Icardi, Eder. Panchina: Carrizo, D’ambrosio, Ansaldi, Ranocchia, Gnoukouri, Kondogbia, Banega, Palacio, Candreva, Jovetic, Gabriel Barbosa.
 
Roberto57;n2015006 ha scritto:
E adesso chi la tiene più.....ieri sera la mia dolce metà saltava come un trottola dalla contentezza perchè il Milan ha fermato la Juventus :rolleyes: grazie al piccolo Manuel Locatelli :eek:

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GIA' VERO .. ADESSO DECIDONO ANCHE DA CASA BASTA CHIAMARE L'ARBITRO E CHIARIRE :mad::mad:
 
Arciere1;n2015012 ha scritto:
GIA' VERO .. ADESSO DECIDONO ANCHE DA CASA BASTA CHIAMARE L'ARBITRO E CHIARIRE :mad::mad:

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certo che l'arbitro Rizzoli ha dovuto prendere una difficile decisione ed oggi è attaccato da tutti
 
Roberto57;n2015008 ha scritto:
Buongiorno e Buona domenica a tutti.....quello sopra è stato un "fuori onda" ora torniamo alla nostra mitica......e speriamo bene

Atalanta vs Inter

Serie A
oggi, 15:00
Atleti Azzurri d'Italia


Atalanta-Inter, le probabili formazioni: de Boer mischia le carte, chance per Brozovic ed Eder


Il tecnico olandese va verso un 4-3-3 molto simile a quello visto in Europa League contro il Southampton

La trasferta di Bergamo non è mai stata facile per l’Inter. Anche nei momenti di maggior gloria questo derby lombardo è spesso stato un rebus di difficile soluzione, per la squadra nerazzurra. Oggi, addirittura, la squadra di casa arriva anche meglio all’impegno, soprattutto a livello psicologico. De Boer si gioca la panchina e potrebbe presentare qualche novità rispetto alle ultime uscite in campionato.


Secondo quanto riporta La Gazzetta dello Sport, nelle ultime ore sono salite le quotazioni di Brozovic, che insidia proprio Banega, al fianco di Joao Mario. Non è da escludere un turno di riposo anche per Candreva visti i tanti impegni tra club e Nazionale: pronto al suo posto Eder. Davanti ad Handanovic, l’unico vero punto fermo in una difesa nella quale un po’ tutti traballano, rimane Miranda. Ranocchia potrebbe essere preferito a Murillo, Nagatomo scelto a destra per tenere a bada il furetto Gomez, Ansaldi e Santon si giocano un posto a sinistra. Gasperini va verso il 3-5-2 con Gomez spalla dell’unica punta Petagna.


Ecco di seguito le probabili formazioni:
ATALANTA (3-5-2): Berisha; Masiello, Toloi, Caldara; Conti, Kessié, Gagliardini, Freuler, Dramé; Petagna, Gomez. Panchina: Sportiello, Konko, Zukanoic, Raimondi, Migliaccio, Grassi, Kurtic, Carmona, Spinazzola, D’alessandro, Paloschi, Pinilla.
INTER (4-3-3): Handanovic; Nagatomo, Miranda, Murillo, Santon; Medel, Brozovic, Joao Mario; Perisic, Icardi, Eder. Panchina: Carrizo, D’ambrosio, Ansaldi, Ranocchia, Gnoukouri, Kondogbia, Banega, Palacio, Candreva, Jovetic, Gabriel Barbosa.



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Atalanta 2 Inter1
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A ROBE' OGGI AD APPIANO GENTILE SE PRESENTATO STO TIPO DA DE BOER AHAHAHAH CHISSA' PERCHE' AHAHAHA





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Arciere1;n2015316 ha scritto:
A ROBE' OGGI AD APPIANO GENTILE SE PRESENTATO STO TIPO DA DE BOER AHAHAHAH CHISSA' PERCHE' AHAHAHA





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ciao Pietro è venuto per insegnare
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buona continuazione di giornata :)
 
NELLA SPERANZA CHE NON FACCIANO CASINO [IMG2=JSON]{"data-align":"none","data-size":"custom","src":"https:\/\/encrypted-tbn1.gstatic.com\/images?q=tbn:ANd9GcRJSdU9JGN3RzXCVg9xnYGC4gCsMYGf5MX9rxwemvaFpMb3Qg89PHcDcA"}[/IMG2]


Inter vs Torino

Serie A
oggi, 20:45
San Siro

Inter, la Curva Nord annuncia la contestazione

Sulla Fanzine: "Forse non ci siamo capiti, i bonus sono finiti"



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Nella serata in cui Frank De Boer si gioca la panchina e la squadra in difficoltà avrebbe bisogno come il pane del sostegno dei suoi tifosi, la Curva Nord non fa sconti e annuncia sulla propria fanzine distribuita gratuitamente prima del match Inter-Torino un clima di aspra contestazione. "Forse non ci siamo capiti... I bonus sono finiti" il messaggio sulla prima pagina de "L'Urlo della Curva Nord".

"Decisamente oltre il tollerabile" il titolo del primo capitolo, che fa presagire un'altra serata difficile per i nerazzurri, che saranno pesantemente contestati se non produrranno una prestazione almeno sufficiente e non torneranno prontamente a fare risultati dopo tre sconfitte di fila. Resta da capire come si comporterà il resto del pubblico di San Siro. E' ancora sotto gli occhi di tutti il clima surreale creatosi durante Inter-Cagliari, con la Curva Nord che contestava e fischiava Icardi mentre gli altri tifosi lo sostenevano. Una spaccatura che non ha giovato alla squadra, ancora più sotto pressione stasera in un match da non sbagliare. Non solo per De Boer, ma soprattutto per non mandare in soffitta spgni e speranze dopo appena due mesi.
 
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Stasera non c'è niente da gioire, il pensiero va a tutte le Famiglie terremotate che stanotte non dormiranno per la paura

Inter-Torino 2-1: Icardi decide con una doppietta, De Boer si salva


Una doppietta del capitano regala i 3 punti contro i granata, in gol con Belotti: l'olandese ringrazia Maurito

26 Ottobre 2016 MILANO

Segni su rimpallo, fortunoso. Prendi gol perché due dei tuoi inciampano. Non trovi il secondo perché due colpi di testa da un metro finiscono contro un avversario o incredibilmente fuori. Una scivolata disperata ferma il tuo centravanti. Rischi di tornare in Olanda in una gara piena di piccolezze così. Poi arriva il tuo centravanti, quello che scrive libri, e si inventa un gol che è una bellezza, oltre che una potenza. Icardi decide la partita, forse anche il futuro di Frank de Boer, anche se c’è chi dice che fosse già segnato. Sarà più difficile, quasi paradossale, esonerarlo domani dopo una vittoria. E dopo una partita forse non memorabile, ma che costituisce un netto passo avanti rispetto al recente passato.

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PASSI AVANTI — L’Inter contro il Torino vince la partita (2-1), vince il possesso palla, vince a livello territoriale e costruisce molte più occasioni degli avversari. Supera anche qualche problema strutturale, grazie a un’ottima prestazione di Joao Mario da regista, grazie a più attenzione sugli esterni e a qualche soluzione in più da metà campo in su. Non è un prodotto finito, ma nemmeno tutta da buttar via come l’accozzaglia vista contro Atalanta e Cagliari. Il resto sono episodi, che testimoniano a volte qualche problema psicologico ancora da superare.

GOL E OCCASIONI — Il tutto comincia con un regalo. Joe Hart è un ragazzo di cuore: trovandosi di fronte una squadra che ha passato un paio di settimane difficili, e che fatica a tirare in porta, le dà una mano. In realtà le mani sul filtrante di Candreva per Icardi (dopo tunnel di Banega a Valdifiori) sono due. Non sono coordinatissime, però: così nonostante sia in vantaggio in uscita, ne viene fuori un rimpallo contro Icardi che sblocca il risultato. Il gol certifica un dominio territoriale che l’Inter trasforma sì in tiri (5-6) ma che non trovano mai lo specchio. Il vero snodo del match avviene però fra il 17’ e il 21’ della ripresa: in due minuti Maxi Lopez reclama un rigore per una “cravatta” di Miranda, poi Brozovic “centra” Hart in contropiede, infine su un lancio lungo dalle retrovie arriva il pari granata: Ansaldi e Murillo si sgambettano correndo come in un cartone animato. Belotti approfitta di quei due a terra, e scaraventa un diagonale di potenza in porta: 1-1. Dopo l’Inter torna a caricare, ma Brozovic centra Moretti di testa, Candreva non centra la porta, Rossettini chiude. Fino al lampo di Icardi.

SEMPRE 4-3-3 — Era l’esame per De Boer. O forse non contava nulla (le vie del CdA sono infinite). Fatto sta che Frank se la gioca a suo modo, senza rinnegare nulla: 4-3-3, Eder dentro e Perisic fuori. La squalifica di Medel paradossalmente gli dà una mano, perché Joao Mario regista dà un altro ritmo e altre idee alla costruzione, soffrendo poco in copertura grazie alla timidezza dei granata. Rispetto al passato funzionano meglio gli esterni, con Ansaldi molto attivo anche se confusionario e Nagatomo puntualissimo su Iago Falque. Anche qui i meriti nerazzurri si confondono con le colpe granata.

TORO POCO CARICO — La squadra di Mihajlovic si presenta a San Siro con un baricentro bassissimo, rinunciando al pallone a affidandosi alla volontà di Belotti di rincorrere ogni cosa assomigli a una palla recuperabile per far pensare a una fase d’attacco. Obi e Acquah sono meno mobili e danno meno soluzioni dei “risparmiati” Benassi e Baselli, che entrano nella ripresa. I loro ingressi, e quelli di Maxi rivitalizzano un po’. Sembra abbastanza per un pari, ma Maurito ha altri piani. “Sempre avanti”: avanti anche con Frank?
 
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CLASSIFICA ALLA 10^ GIORNATA

Serie A
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[IMG2=JSON]{"alt":"Serie A: Sampdoria-Inter © Ansa","data-align":"none","data-size":"custom","height":"326","width":"457","src":"http:\/\/www.ansa.it\/webimages\/img_457x\/2016\/10\/28\/0fd9c29f5a065c13de5d610152428b01.jpg"}[/IMG2]


La panchina dell'Inter e' di Frank De Boer che non e' in discussione anche se qualcuno si e' proposto per prenderne il posto. E' il messaggio forte che la societa' nerazzurra manda all'assemblea dei soci che oggi ha approvato il bilancio 2015-2016. Una risposta alle voci di un imminente cambio di allenatore a causa dei risultati della squadra piuttosto deludenti. In ogni caso c'e' anche chi come il ceo Michael Bolingbroke crede addirittura allo scudetto come traguardo di stagione, nonostante l'Inter sia decima in classifica a soli 14 punti. Tutti i dirigenti si schierano, senza se e senza ma, con Frank De Boer, l'uomo giusto al posto giusto che merita di proseguire la sua avventura in nerazzurro. A farsi latore di questo messaggio e' soprattutto il direttore sportivo Piero Ausilio, piuttosto seccato per come i giornali e i media in generale stanno affrontando il capitolo Inter. Nessuna burrasca, nessun caso, nessuna inquietudine. La societa' e' unita e Thohir - assente per motivi famigliari - rimarra' presidente finche' Suning lo vorra'.

Probabili formazioni Sampdoria-Inter.

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Arbitro: Mazzoleni di Bergamo Quote Snai: 3,60; 3,40; 2,10.
 
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[h=1]Sampdoria-Inter 1-0: Quagliarella decide, De Boer di nuovo a rischio[/h] [h=2]A Marassi decide Quagliarella: palo di Barreto e traverse per Brozovic e Palacio. Icardi si mangia il pari, ma l'olandese torna a rischio[/h] 30 Ottobre 2016

Un’altra notte in bianco per Frank de Boer, che sente di nuovo traballare la panchina come qualche giorno fa. Un’altra notte in bianco per Icardi, che tra una poppata e l’altra della piccola Isabella ripenserà ai pochi palloni che gli sono arrivati per provare a bucare la porta di Puggioni e a quello colpito di testa e mandato a un soffio dalla traversa. Un’altra notte da incubo per i tifosi dell’Inter, che vanno a dormire con l'1-0 della Samp a Marassi, quinta sconfitta in campionato, la settima stagionale su 14 partite. La classifica piange: Milan e Lazio salutano a +8 e +7, la Juve prima è addirittura a 13 punti.


SAMP A TUTTA — Diciamolo subito: per quanto visto in campo, il pareggio sarebbe stato il risultato più giusto. Perché la Samp ha raccolto allo scadere con Quagliarella quanto seminato in un bel primo tempo, fatto di corsa e intensità, pressing alto e inserimenti da manuale di Barreto. Ma l’Inter non si è sciolta dopo essere passata per l’ennesima volta in svantaggio e ha provato a rimettere a posto le cose buttandola più sulla grinta che sul gioco: Icardi al 67’ ha avuto sulla testa l’occasione del pari ma si è divorato il gol, Palacio nel recupero ha illuso i suoi tifosi con un quasi-gol. Come spesso si è visto in questa prima fetta di stagione, Giampaolo ha caricato a molla i suoi per un inizio sprint: 4-3-1-2 con la coppia Muriel-Quagliarella tornata titolare dopo gli esperimenti allo Stadium e Fernandes dietro le punte ora a suggerire ora ad arretrare, favorendo gli spunti di Barreto (che colpisce il palo sugli sviluppi di un corner). Risultato: il centrocampo blucerchiato non dà punti di riferimento a quello dell’Inter, ancora con Joao Mario regista basso (ma il portoghese stavolta finisce in apnea). E i nerazzurri producono inutili cambi di gioco e una valanga di cross sul secondo palo, puntualmente scoperto. Nel momento migliore, quando la Samp abbassa i ritmi, è Brozovic a sfiorare il colpo scheggiando la traversa. Poco dopo, però, Quagliarella infila Handanovic: girata precisa dopo una bella combinazione tra Fernandes e Linetty nel cuore dell'area nerazzurra.

IL CUORE NON BASTA — La banda De Boer ci mette l'anima, e a Icardi arriva persino un cross che l'argentino spreca, come detto, poi i nerazzurri spingono in modo piuttosto confuso ma sfiorano più volte il pareggio, anche perché Muriel e compagni finiscono la benzina. De Boer cambia (tardi, ma lo fa) e inserisce Perisic e Palacio per Candreva ed Eder: proprio l'ex Genoa fallisce l'occasione d'oro al 91', con un tentativo che finisce sulla traversa e rimbalza sulla linea (anche se il neo-entrato Budimir poco prima aveva sfiorato il 2-0 in contropiede, bravissimo Handanovic). Due traverse e tanti rimpianti, di questi tempi all'Inter gira anche male. Ma da una squadra costruita per lottare lassù ci si aspetta comunque ben altro.
 
AVETE DATO TUTTO CONTRO LA JUVE :rolleyes::rolleyes::rolleyes: E AVETE VINTO, MA VE RICADUTA LA MALEDIZIONE COME QUELLA DI TUTANKHAMON :p:rolleyes:
 
[h=1]Inter, ufficiale: via De Boer. Pioli favorito, intanto c'è Vecchi[/h]
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[h=2]Risolto il contratto con l'olandese. In Europa League e col Crotone in panchina andrà l'allenatore della Primavera. Per il futuro l'ex tecnico della Lazio: già a Milano, avrebbe bruciato la concorrenza italiana e straniera[/h] E' il giorno dell'addio di Frank de Boer all'Inter: è arrivato l'annuncio ufficiale della risoluzione del contratto con l'olandese. Per la sostituzione il favorito è Stefano Pioli, già a Milano, ma la squadra intanto sarà affidata a Stefano Vecchi, attuale tecnico della Primavera. Questi gli aggiornamenti da Appiano Gentile in tempo reale.

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12.57 — Stefano Pioli è già arrivato a Milano. E' ancora sotto contratto con la Lazio: prima di diventare nerazzurro dovrà risolvere le pendenze col club di Lotito, ma dovrebbe trattarsi di una formalità.

12.55 — Vecchi allenerà l'Inter anche nel match di Serie A col Crotone (domenica 6/11 alle 18). E' accompagnato dallo stesso staff con cui ha lavorato con la Primavera.

12.50 — Ausilio, Zanetti e Gardini, dopo aver concluso l'incontro con De Boer, hanno tenuto a rapporto la squadra. Toni duri: "Ciò che è successo è colpa di tutti. Dobbiamo dare di più".

12.45 — De Boer ha affidato al suo profilo Instagram il suo ringraziamento alla tifoseria nerazzurra: "Era un progetto per cui sarebbe servito più tempo".

12.30 — Ufficiale l'addio di De Boer. La società ha diramato il comunicato in cui si parla di risoluzione del contratto, annunciando che ulteriori notizie saranno fornite in seguito. Si va verso la nomina di Pioli, ma l'ufficialità potrebbe non arrivare prima della partita col Southampton.

12.10 — Vecchi è arrivato alla Pinetina ed è già in campo: dirigerà l'allenamento della prima squadra. Ancora nessun comunicato ufficiale sull'esonero di DeBoer.

11.15 — Atteso a minuti il comunicato dell'esonero di De Boer, che è presente alla Pinetina con tutto il management e avrebbe già salutato i giocatori. L'allenamento previsto per le 11 è stato rimandato in attesa dell'arrivo di Vecchi, l'allenatore della Primavera che in mattinata stava lavorando a Interello. Ex centrocampista, Vecchi da calciatore è cresciuto nelle giovanili dell'Inter, ma non ha mai debuttato in prima squadra. E' tornato nell'orbita nerazzurra nel 2014, al timone della Primavera, dopo aver guidato Mapello, Colognese, Tritium, Spal, Alto Adige e Carpi.

10.45 — E' in corso una riunione tra la dirigenza dell'Inter e De Boer. Ancora non c'è la lettera con l'esonero e teoricamente è possibile che sia ancora l'olandese a dirigere l'allenamento odierno aperto al pubblico, previsto per le 11. A Stefano Vecchi potrebbe essere affidata la squadra in attesa della nomina del nuovo tecnico: il tecnico della Primavera andrebbe in panchina già a Southampton nel match decisivo in Europa League.


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l'eredità — Il favorito per raccogliere il testimone sulla panchina dell'Inter è Stefano Pioli, che sembra aver vinto la concorrenza degli altri italiani Guidolin e Mandorlini. Difficile ipotizzare la pista di un altro allenatore straniero, a meno di colpi di scena dell'ultimo minuto dalla Cina: niente Blanc (avrebbe rifiutato), Bielsa, Leonardo, Hiddink o Villas Boas.



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CIAO ROBERTO ANCHE QUEST'ANNO E LA SOLITA SOLFA PRATICAMENTE UN ANNO DI M.... CALCISTICAMENTE PARLANDO UNA PARTITA VINTA E TRE PERSE IL PIANETA INTER E DIFFICILE DA CAPIRE FIGURIAMOCI ADESSO CHE CI SONO A CAPO QUESTI CINESI INDONESIANI ECC....CHE AMAREZZA OGNI PARTITA MI DEVO SEMPRE AVVELENARE SOLO UN INTERISTA PUO' CAPIRE QUESTO....:D:D:D SALUTI E SEMPRE FORZA INTERRRRRRR
 
Drago Heart;n2017619 ha scritto:
CIAO ROBERTO ANCHE QUEST'ANNO E LA SOLITA SOLFA PRATICAMENTE UN ANNO DI M.... CALCISTICAMENTE PARLANDO UNA PARTITA VINTA E TRE PERSE IL PIANETA INTER E DIFFICILE DA CAPIRE FIGURIAMOCI ADESSO CHE CI SONO A CAPO QUESTI CINESI INDONESIANI ECC....CHE AMAREZZA OGNI PARTITA MI DEVO SEMPRE AVVELENARE SOLO UN INTERISTA PUO' CAPIRE QUESTO....:D:D:D SALUTI E SEMPRE FORZA INTERRRRRRR

ciao Drago, a chi lo dici, ad ogni partita rischio un infarto.
Moratti e Company hanno voluto salvare la parte economica con l'aiuto Thohir / Suning ma la parte "calcio giocato" no.
Buona giornata


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Europa League, Southampton-Inter 2-1: decide un autogol di Nagatomo

I nerazzurri di Vecchi rimontati: dopo Icardi e il rigore parato da Handanovic a Tadic, Van Dijk pareggia e il giapponese infila la sua porta. Ultimo posto nel girone, eliminazione vicina

Toccava ai giocatori e ai giocatori è toccato ricevere anche gli insulti oltre che i due schiaffoni del Southampton. L’Inter, la prima di Stefano Vecchi, perde a Southampton 2-1 in rimonta (Icardi, Van Dijk e autogol di Nagatomo) lasciando quasi a zero le possibilità di andare ai sedicesimi di Europa League.

EQUILIBRIO — La prima Inter (con il lutto al braccio per la morte del padre del presidente Erick Thohir) di Stefano Vecchi è una squadra compatta: senza Brozovic squalificato e senza tutti gli esclusi dalla lista Uefa, restano poche scelte in mezzo al campo. Al fianco di Medel, squalificato in campionato, c’è Gnoukouri che proprio l’allenatore nerazzurro ha lanciato in Primavera. Sugli esterni Candreva e Perisic, con compiti inizialmente più difensivi. Banega parte come collante tra il mondo interista e Icardi. Dietro, Ranocchia di fianco a Miranda, D’Ambrosio e Nagatomo sugli esterni. Dopo 4’ l’Inter avrebbe anche l’occasione buona. Icardi lancia Banega sul lato corto dell’area inglese, l’ex Siviglia non calcia subito, ne dribbla uno e sbatte sul secondo vanificando il momento. La risposta dei Saints sta nel destro a giro di Rodriguez che sorvola la traversa. Dieci minuti e la gara è equilibrata: da un lato il 4-3-3 di Puel non infiamma il gioco, dall’altro il 4-4-1-1 di Vecchi tiene bene il campo.

ICARDI E ANDA — Un paio di minuti e lo stesso attaccante ci riprova, tenendola bassa: Handanovic blocca a terra. Sul lato destro dell’Inter qualcosa non funziona bene, perché anche al 15’ gli inglesi attaccano da quella parte con Redmond. Il tiro è largo, ma il pericolo era ben concreto. Al 33’ arriva lo squillo che il mondo interista si attendeva. Candreva raccoglie un pallone orfano sulla destra, lo porta dentro l’area, crossa pescando Perisic che pasticcia pressato da Martina, la palla arriva a Icardi che di prima intenzione con il sinistro segna. Primo centro in Europa League del capitano in questa stagione dopo gli 8 segnati finora in campionato. Il pubblico del St. Mary’s fischia per qualche istante, poi torna a sostenere i suoi Saints. Romeu al 40’ fa tornare la voglia di ricominciare la scalata: destro dal limite deviato, corner. A dieci secondi dalla fine parte la storia più corposa di tutto il primo tempo. Una palla pazza finisce sul gomito di Perisic: non sarebbe rigore, l’arbitro Gil la pensa esattamente all’opposto. Gli animi si scaldano e chi rischia di più è Candreva che rifila una mezza gomitata a McQueen. L’arbitro a questo punto perde di vista tutto: concede il penalty e sventola il cartellino giallo a Candreva che, se si tratta di condotta violenta, andrebbe espulso. All’Inter alla fine va tutto benissimo. Dal dischetto si presenta Tadic che si fa parare il rigore da Handanovic. Dopo 4’ di recupero, finisce il primo tempo con i nerazzurri avanti.

HARAKIRI NAGATOMO — Si riprende con ritmo. Dopo meno di 60 secondi Ward-Prowse calcia verso Handanovic che è bravo a controllare il rimbalzo e bloccare la sfera. Sembra essere una ripresa di super-lavoro per Samir. Il portiere sloveno deve rimettersi al lavoro dopo 5’ per arginare ancora Ward-Prowse da lontano. Tocca ancora lui al 19’ a dire no a Van Dijk, ma pochi istanti dopo non può farci più nulla. Tiro di Romeu sulla traversa e lo stesso van Dijk è il più rapido ad arrivare sul pallone. E’ 1-1, tutto riaperto. La pressione del Southampton però mette a prova la tenuta mentale dell’Inter. E al 24’ un cross innocuo, caduto tra maglie interiste, trova un alleato nella coscia sinistra di Nagatomo che spedisce alle spalle di Handanovic. E’ il riassunto della stagione nerazzurra. Il primo ritocco di Vecchi arriva al 29’ con l’ingresso di Eder per Medel. La conseguenza è l’abbassamento di Banega sul livello di Gnoukouri. I tifosi interisti arrivati a Southampton all’improvviso si irrigidiscono: “Fuori i c…, tirate fuori i c…”. Dopo aver sostenuto la squadra per un’ora abbondante, cambia il vento anche in curva. L’Inter prova a rimettere ordine in campo e Icardi al 34’ mette ansia a Forster con un destro dalla distanza. Nel finale entra anche Melo per Gnoukouri per dare più sostanza alla mediana mentre i tifosi nerazzurri riprendono la nenia: “Ci avete rotto il c…” e “Siete una squadra di m…, ci avete rotto i c…, veniamo con i bastoni”.

QUASI FUORI — L’ultimo tentativo di Vecchi è inserire Biabiany al posto di Candreva per tentare qualcosa di fresco sull’esterno. Serve a poco, il flusso della gara non cambia. Il Southampton vince e mette un piede nei sedicesimi insieme con lo Sparta Praga. L’Inter invece è quasi ai saluti, non aritmetici, ma logici. Con 3 punti in 4 partite, sperare di passare è un esercizio di forte fantasia.
 
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[h=1]Inter, Vecchi: "Bisogna uscire dalla negatività [/h] [h=2]Il tecnico dopo il k.o.: "Bisogna solo riuscire a trasmettere un po' di fiducia altrimenti anche il minimo errore ti condanna". E Icardi: "Gira tutto male, ogni volta che prendiamo gol ci viene giù il mondo. Il fallimento di De Boer è anche colpa nostra"[/h] [IMG2=JSON]{"alt":"Stefano Vecchi, 45 anni. Getty","data-align":"none","data-size":"custom","title":"Stefano Vecchi, 45 anni. Getty","src":"http:\/\/images2.gazzettaobjects.it\/methode_image\/2016\/11\/03\/Calcio\/Foto%20Calcio%20-%20Trattate\/e798d75a8667a3e7f434442273363784_169_l.jpg?v=201611032350"}[/IMG2]

"Credo che abbiamo fatto una prestazione di alto livello dal punto di vista dell'ordine e dello spirito, contro una squadra che abbina fisicità a un buon palleggio". Ai microfoni di Sky Sport, Stefano Vecchi analizza la sconfitta contro il Southampton, cercando di trovare gli aspetti positivi: "Gli abbiamo dato del filo da torcere ma mentre nel primo tempo siamo stati bravi a ripartire bene, nel secondo tempo abbiamo perso palloni decisivi. E poi dovremmo cercare un po' di palleggio nella metà campo avversaria o sei sempre sotto pressione e spendi tanto. Abbiamo dato tanto sotto l'aspetto fisico, dobbiamo metterci più qualità e volume di gioco" sottolinea l'allenatore, momentaneamente chiamato a guidare la squadra dopo l'esonero di De Boer.

USCIRE DALLA NEGATIVITA' — Domenica c'è il Crotone e per Vecchi occorre ritrovare subito positività per uscire da questo momento complicato: "Non ho avuto molto tempo per lavorare dal punto di vista tattico e mentale, ci sarà poco tempo anche per domenica. Dal punto di vista psicologico abbiamo cercato di darci coraggio già oggi e lo abbiamo visto come i ragazzi sono scesi in campo. Questa squadra è piena di qualità, ora bisogna solo riuscire a trasmettere un po' di fiducia altrimenti anche il minino errore ti condanna come oggi. Bisogna uscire da questa negatività - aggiunge il tecnico della Primavera - e trovare un po' di collettivo per gestire meglio le gare.

NON SERVE UN MIRACOLO — Ai ragazzi della Primavera Vecchi regalò il Manuale di Coelho, un libro per lavorare sulla testa dei giocatori: "Può essere ancora utile, non serve un miracolo ma solo intraprendere la strada giusta e niente è impossibile. Probabilmente la qualificazione è compromessa ma nel calcio tutto può accadere, così come in campionato".

ICARDI — "C'è poco da dire, è un momento in cui gira tutto male, c'è poco da commentare purtroppo". Il tono di Icardi la dice tutta sull'umore della squadra dopo il k.o. col Southampton. Il morale è sotto i tacchetti, ma urge una svolta in tempi rapidi: "Nel primo tempo abbiamo giocato bene, poi non so perché ogni volta che prendiamo gol ci viene giù il mondo e alla fine Yuto ha mandato dentro la palla in maniera sfortunata. Se sapessimo come ritrovarci lo faremmo subito perché serve una svolta da parte di tutti, scendiamo in campo per fare bene e poi ci capitano questi episodi storti". Ora il passaggio del turno si complica, ma Icardi non ha intenzione di arrendersi: Finché la matematica non ci condanna ce la giocheremo". Chiusura sull'esonero di De Boer: "Nel calcio paga sempre l'allenatore perché non si possono cambiare 25 giocatori, il suo fallimento è anche nostro, se un allenatore va via è perché la squadra non ha reso al meglio. Ora lavoriamo con Vecchi e vediamo che succede".

RANOCCHIA — Anche Andrea Ranocchia non nasconde la delusione: "E' un dispiacere incredibile per come si era messa la partita. Ce l'abbiamo messa tutta, eravamo tutti disperati alla fine. Ci abbiamo messo il cuore ma non è bastato a causa di episodi sfavorevoli, si vede che neanche così è sufficiente per portare a casa i tre punti. Non c'è stato un momento preciso in cui l'abbiamo persa - prosegue il difensore dell'Inter - è normale che quando prendi gol in questo stadio loro prendono coraggio, ma anche la seconda marcatura è stata sfortunata. Però ho visto la reazione di tutti in un momento difficile e ce l'abbiamo messa tutta. Ma non basta, ora dobbiamo pensare subito al Crotone e da adesso dimenticare questa e pensare alla prossima".
 

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