Novità

♣ ♣ INTER 2016-2017 ♣ ♣

La delusione di ieri sera è stata più forte del trauma al ginocchio!!!!

[h=1]Serie A, Inter-Roma 1-3: in gol Nainggolan (doppietta), Icardi e Perotti[/h] [h=2]Il belga (al 12' e al 56') e i due argentini (all'81' e all'85'), firmano il successo dei giallorossi a San Siro. Brusco stop per i nerazzurri, che vengono superati da Lazio e Atalanta e restano a -6 dal Napoli. La squadra di Spalletti, invece, tiene il ritmo della Juventus, sempre distante 7 punti[/h]
Alla fine, con le scivolate di Strootman e Manolas, e con i missili di Nainggolan, hanno scavato un solco. Bello profondo, anche più di quanto non dica la classifica. Da una parte ci stanno loro, la Roma, che insegue la Juve, dall’altro ci stiano pure gli altri. Se l'Inter vuole ancora la Champions, si scordi di prenderli: faccia la corsa sul Napoli, se ne ha le forze, dopo aver perso senza appello il primo degli scontri diretti.

I VERDETTI— A San Siro Spalletti passa d’autorità 3-1, in una gara decisa dalle abilità balistiche di Nainggolan, ma anche da una maggiore completezza del sistema-squadra giallorosso. L'Inter ha avuto le sue occasioni (clamorosa quella fallita da Perisic in apertura di ripresa) e ha cercato di riaprila con una scivolata di Icardi servito da Perisic a 10' dalla fine. Szczesny è stato impegnato quanto Handanovic, ma la Roma è apparsa sempre in controllo. Più qualità, più compattezza, difesa decisamente meglio registrata (quanto è mancato Miranda). Stasera, le due squadre non sono sembrate così vicine come le vedeva Pioli.


MAN OF THE MATCH — Meno nobili dei samurai, con regole più elastiche e di classe, diciamo così, proletaria. I ninja in Giappone erano così. Così, e letali: li vedevi comparire ed avevano già colpito. Radja Nainggolan, il ninja giallorosso, sta diventando sempre più efficace nelle sue "missioni": nove gol in campionato, cinque di fila nelle ultime quattro, Inter vittima preferita in carriera, nonostante quella sciarpa nerazzurra firmata in mattinata ("Basta che non sia della Juve"). Nel primo tempo un tiro a giro dal limite dell’area, assolutamente imprendibile, nella ripresa discesa palla al piede chiusa da rasoiata.

LE POLEMICHE — Non mancheranno le discussioni, a San Siro sono state veementi le proteste di un pubblico che con Tagliavento ha un contro aperto da tempo. Si urla per quasi tutto, i casi rilevanti sono un possibile rigore su Eder nella ripresa e un contatto Nainggolan-Gagiliardini sulla partenza dell’azione del secondo gol. Il rigore che chiude il match, concesso per fallo di Medel su Dzeko, rivisto al replay, pare una ingenuità del cileno. Altre decisioni minori dell’arbitro, compresi falli a metà campo, fanno infuriare il pubblico, mentre in campo nel finale sale un po' la tensione.

LA MOSSA — Si discuterà anche dell’azzardo di Pioli, che fra Joao Mario e Brozovic sceglie entrambi, a costo di costringere Perisic a fare tutta la fascia. Il pareggio serviva a poco, l'assetto però lascia parecchio spazio al centrocampo della Roma (Spalletti sostituisce Emerson con Juan Jesus, senza cambiare assetto): Strootman giganteggia in mezzo, Nainggolan e Salah hanno più spazi del solito, Dzeko riceve più di una palla buona, oltre a provare a mandare in porta i compagni (anche troppo, vedi 44' p.t.). Quando toglie Brozovic, entra Eder: bisognava recuperare, ma l'Inter si sbilancia ulteriormente. Per arrivare terzi l’Inter non poteva sbagliare mai, dopo quell’inizio. Lo ha fatto con la Roma, ma la caduta del Napoli la lascia alla stessa distanza dal podio. La convinzione è rimasta la stessa?
 
Ho mamma santa che gli ha dato Pioli ai giocatori...
abbiamo fatto un bel FULL
:eek::eek::eek:
[h=1]Cagliari-Inter 1-5, doppio Perisic, Banega, Icardi e Gagliardini: Pioli riparte[/h] [h=2]I nerazzurri convincono in Sardegna: non basta il temporaneo 1-2 di Borriello. Bella prova del fantasista, che piazza anche un assist[/h]
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Ivan Perisic festeggia il primo dei suoi due gol di giornata. LaPresse


L'Inter cala il pokerissimo a Cagliari con super Perisic, risorpassa il Milan e accorcia sull'Atalanta, attesa a Milano domenica prossima. Oltre alla doppietta del croato, sul 5-1 finale mettono la firma Banega, Borriello, Gagliardini e Icardi, che seppur su rigore torna al gol in trasferta in campionato dopo 5 mesi e mezzo. E spreca la doppietta sparando un destro a colpo sicuro sulla traversa nel finale. Cagliari fragilissimo dietro, pasticcione e nervoso davanti.

BOTTI NEL FINALE — Rastelli punta sul 3-5-1-1 con Isla e Padoin pronti ad abbassarsi sulla Lina dei terzini e Barella da interno sinistro che appena può diventa il secondo trequartista alle spalle di Borriello. Pioli per contro torna alla difesa a quattro, lasciando in panchina il diffidato Murillo. Banega si piazza al centro del terzetto dietro ad Icardi, ai suoi lati Candreva e Perisic. Dopo uno squillo per parte, con Medel che salva sulla linea sul pallonetto di Joao Pedro e Pisacane ad anticipare Icardi sul cross di Candreva, il match s'impantana per i troppi errori in mezzo al campo. Di Gennaro gira a vuoto, a fare legna per i padroni di casa ci pensa soprattutto Ionita. Sull'altro fronte faticano a trovare tempi e misure Gagliardini e Kondogbia, che soffrono i movimenti di Joao Pedro, bravo a galleggiare tra le linee. Banega è troppo lento, vedi contropiede al 15' in cui si fa rimontare da Capuano. Perisic fatica ad accendersi, anche perché si sfianca nei ripiegamenti. Quando però si mette in moto, per l'avversario sono dolori. Al 26' Icardi in spaccata non trova di poco la porta sul cross basso del croato, che otto minuti dopo però non perdona Gabriel bruciando Pisacane sull'assist di Banega. La giocata sblocca anche l'argentino che al 39' pennella la punizione giusta dal limite, complice il portiere che sembra ritrarre il braccio, forse pensando che la palla uscisse. Match in ghiaccio sul 2-0? Certo che no, perché il Cagliari ci mette l'orgoglio e l'Inter dietro non è certo ermetica. Dopo un palo di Di Gennaro su punizione decentrata, al 42' Borriello - fino a quel momento più preso a litigare con tutti, Rastelli compreso, che altro - di testa brucia D'Ambrosio sul traversone di Barella e riaccende la sfida.

IVAN IL TERRIBILE — Nessun cambio nell'intervallo, ma muta in fretta il risultato perché Perisic è una sentenza e già al 2' trova l'angolino di destro sul tocco all'indietro di Icardi, che accetta il lavoro sporco in mezzo all'area, tra Bruno Alves e l'altro centrale che a turno lo raddoppia. Maurito potrebbe trovare gloria al 6' ma dopo un grande aggancio in corsa su lancio da centrocampo va a terra dopo un contrasto dubbio con Bruno Alves. Episodio che fa il pari con una sportellata di Medel a Borriello nel primo tempo. Al 17', subito dopo una sventola di D'Ambrosio alzata sopra la traversa, Rastelli ci prova con Sau per Di Gennaro. Mossa che non paga certo perché Joao Pedro, spostato a sinistra, perde palla e innesca D'Ambrosio, bravissimo ad arare la fascia e pescare il taglio in area di Icardi. L'argentino anticipa Gabriel che lo mette giù. Rigore trasformato al 22' per mettere la menta nel mojito nerazzurro. L'Inter ormai è un'onda in piena e va vicina al quinto gol con Kondogbia e lo stesso Icardi. Il finale è un lungo torello interista cui partecipano anche Eder, Joao Mario, Ibarbo e Dessena, che prendono il posto rispettivamente di Perisic, Banega, Borriello e Barella. Nel finale, prima gioia in A per Gagliardini, con la complicità dell'impresentabile Gabriel.
 
[h=1]Sciolti gli ultimi dubbi, Pioli ha deciso: ecco l’Inter che affronterà l’Atalanta[/h] Chiare le indicazioni emerse dalla rifinitura di ieri pomeriggio

Cresce l’attesa per Inter-Atalanta di questo pomeriggio. Dalle indicazioni emerse dalla rifinitura di ieri, come riporta la Gazzetta dello Sport in edicola stamattina, Stefano Pioli sembra aver sciolto gli ultimi dubbi di formazione ed è pronto ad affrontare gli orobici con il migliore schieramento possibile. Nel consueto 4-2-3-1 dovrebbe esserci Ansaldi, che ha superato Murillo, e si collocherà a sinistra, con D’Ambrosio a destra. L’altro ballottaggio era fra Banega e Joao Mario, vinto – sempre secondo la rosea – dall’argentino, che si occuperà di rifornire il suo connazionale Icardi. Non ci saranno, invece, novità nell’undici di Gasperini, fatta eccezione per Zukanovic, che prenderà il posto dello squalificato Masiello.

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JUVETRESTELLE;n2052687 ha scritto:
ciao Robè , siete impazziti oggi?
Questi vi danno un gran giocatore (Gagliardini)
e voi li ringraziate con sette gol?

Buongiorno Gerry.....mentre me la guardavo non credevo ai miei occhi, fino alla fine del primo tempo non mi sono alzato dal divano, hanno sfornato gol a raffica.....mi dicevo chissà che succede nel secondo :cool::cool:...buona giornata
 
L’'Inter torna a segnare 5 gol nel primo tempo dopo 53 anni. In 17 minuti…

Numeri, curiosità e record escono dal 7-1 con cui l’Inter ha demolito l’Atalanta

Numeri, curiosità e record escono dal 7-1 con cui l’Inter ha demolito l’Atalanta. Tanto per cominciare, la squadra nerazzurra non segnava 5 gol nel primo tempo dal 1° marzo 1964, Sampdoria-Inter 1-5. Allora, in panchina sedeva Herrera e tutti i gol furono segnati in meno di mezz’ora: 9′ Mazzola, 11′ Facchetti, 13′ Suarez, 15′ Mazzola, 27′ Suarez su rigore. Di contro, l’Atalanta non aveva mai subito prima di oggi 5 gol in un primo tempo di Serie A. Infine, l’Inter non segnava 5 gol in 17 minuti da Inter-Lazio 7-0 del 5 marzo 1961: 62′ Gatti, 65′ Firmani, 66′ Firmani, 70′ Angelillo, 79′ Morbello. In quell’occasione, furono dal secondo al sesto gol.


Inter, marcia da carro armato: Icardi guida la truppa

Col 7-1 all'Atalanta i nerazzurri hanno aggiornato primati vecchi oltre mezzo secolo, con la 12ª vittoria dell'era Pioli in campionato. E come l'argentino nessuno in Europa

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No, una rondine non fa primavera, anche se è marzo inoltrato e il freddo pare ormai un lontano ricordo. E così un 7-1, anche nel bene, non può fare regola. Semmai tendenza. Il dato resta chiaro: eccezion fatta per le tre partite contro le squadre che la precedono in classifica, l'Inter di Pioli non ha ancora sbagliato un colpo. Dopo il pareggio in extremis nel derby contro il Milan, all'esordio sulla panchina nerazzurra, il tecnico emiliano ha infatti collezionato 12 vittorie su 12 partite. Pioli guida così ora un'autentica macchina da guerra, che quando trova la giornata giusta, come ieri, non fa prigionieri. Feroce e spietata, contro la banda Gasperini l'Inter ha frantumato numeri e record, schiacciando una diretta concorrente al terzo posto Champions e lanciando al meglio la volata di questa ultima parte di stagione.

MIRINO PUNTATO— Cinque gol in un primo tempo di serie A, la squadra nerazzurra non li realizzava da oltre mezzo secolo - Sampdoria-Inter del marzo 1964 -; e cinque in soli 17' addirittura dal '61, quando a San Siro seppellì 7-0 la Lazio. Sette gol, quelli di ieri, messi a segno con soli otto tiri nello specchio della porta avversaria: roba che neanche un cecchino... A qualcuno il sette ricorderà le reti inflitte al Sassuolo in epoca "mazzariana", ma i paragoni finiscono qui: questa Inter, per uomini, tempra e prospettive, sembra tutt'altra cosa.

BOMBER DI RAZZA — Al party del gol non poteva certamente mancare il padrone di casa. Per una squadra che ne infila sette in 90', c'è infatti un bomber che si diverte a riscrivere la storia nerazzurra a suon di gol. E già a partire dal presente: nessuno come Mauro Icardi in Serie A è "entrato" in 28 reti "complessive" (20 gol e otto assist), e nei grandi campionati europei non c'è attaccante che abbia realizzato sette marcature multiple (tra doppiette e triplette) come l'argentino. Quello contro l'Atalanta è il suo secondo hat trick in maglia nerazzurra, dopo quello inflitto al Sassuolo nel 2014. Letale dunque Maurito, in ogni situazione e in ogni modo. Ieri a San Siro ha segnato di sinistro, di destro e di testa, come è riuscito soltanto a Bacca quest'anno contro il Torino, alla prima giornata.

MEDAGLIA ROVESCIATA — Nerazzurri che festeggiano e nerazzurri che s'intristicono. Se per l'Inter il successo sull'Atalanta ha rappresentato, almeno numericamente, qualcosa di storico, per i bergamaschi il match del Meazza ha fatto altrettanto, ma in senso opposto. Mai l'Atalanta aveva infatti subito prima di ieri 5 gol in un primo tempo di Serie A, e non prendeva sette reti in 90' da 27 anni, quando fu proprio l'Inter, nel 1990, a condannarla a un tremendo 7-2. In assoluto, il 7-1 è soprattutto la peggiore sconfitta della storia nerazzurra in A dal 9-3 contro il Milan dell'ottobre 1972. Una brutta macchia, certo, che resta però isolata in una stagione pressoché immacolata. E che, a prescindere dal finale, riempirà senza dubbio l'album dei ricordi di pagine indelebili.

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Per chi non avesse visto i fantastici........7
(visto che sono a casa ancora azzoppato, me li sto gustando)


 
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Serie A

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Anche se noi non ci siamo....la sportività è importante
e saranno tutte delle belle sfide da vedere

Effettuato a Nyon il sorteggio per i quarti, gli altri match: Bayern Monaco-Real Madrid, Atletico Madrid-Leicester, Borussia Dortmund-Monaco

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Torino vs Inter
Serie A
oggi, 18:00
Olimpico di Torino



[h=1]Torino-Inter: probabili formazioni e diretta dalle 18[/h] La prima sfida di questa giornata vedrà il confronto tra i due attaccanti in competizione per la vetta della classifica marcatori: Belotti e Icardi.

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Finita 2-2 ma i nostri non mi sono piaciuti!!!!!

Roberto57;n2053864 ha scritto:
Torino vs Inter
Serie A
oggi, 18:00
Olimpico di Torino



[h=1]Torino-Inter: probabili formazioni e diretta dalle 18[/h] La prima sfida di questa giornata vedrà il confronto tra i due attaccanti in competizione per la vetta della classifica marcatori: Belotti e Icardi.

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Spero nel perdono dei milanisti (soprattutto di mia moglie)...... ma non sono riuscito a trattenermi!!!!!!! :cool:

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