La quarta vittoria consecutiva dei nerazzurri, momentaneamente da soli al comando, matura nel finale dopo che la squadra di Nicola va più volte vicina al vantaggio e Handanovic è decisivo. A segno lo slovacco e il croato
CROTONE - Il cranio lucidissimo di Luciano Spalletti rifulge, uscendo dal prato dell'"Ezio Scida": è stata la peggiore Inter stagionale, ma esce da Crotone con un'altra vittoria, la quarta consecutiva, firmata da Skriniar e Perisic, e tanto basta. Ci sono anche la sofferenza e la fortuna in questo 2-0 alla squadra di Davide Nicola, che rimane a un punto e zero gol segnati. Per oltre un'ora i nerazzurri sono in difficoltà atletica e di idee, il Crotone col passare dei minuti prende fiducia e nella ripresa va per tre volte vicinissimo al gol, ma Handanovic salva con altrettanti interventi decisivi. L'Inter non meriterebbe la vittoria e neppure il pareggio, ma nel finale tira fuori le zampate che servono e addio Crotone.
L'Inter passa dai 15 gradi di Appiano Gentile ai 30, anche se leggermente ventilati, di Crotone, e lo shock termico è pesante. Almeno questa è l'unica spiegazione che si può dare per descrivere la lentezza insostenibile della manovra nerazzurra, oltre a quella di un campo che non è esattamente il prato di Wembley con la palla che scorre a fatica, con la regia affidata a Borja Valero in coppia con Gagliardini e la conferma di Candreva-Joao Mario-Perisic alle spalle di Icardi, alla gara numero 150 con l'Inter e con la nuova capigliatura biondo platino. Tanta qualità teorica, eppure miserrimo è il bottino in termini di efficacia nel gioco e di occasioni create, perché i ritmi sono lentissimi (Borja Valero sbaglia anche diversi
appoggi) e il Crotone ha gioco facile nel piazzarsi col suo 4-4-2 di contenimento, chiudendo le fasce con le cerniere Rohden-Sampirisi e Stoian-Martella, serrando al centro con Barberis che aggredisce Joao Mario e i centrali che ingabbiano Icardi, cui non arriva mai un pallone decente ma neppure lui è in giornata, visto che sbaglierà quasi ogni scelta. In definitiva il Crotone non rischia nulla a difesa schierata, mai, e anzi col passare dei minuti comincia a guadagnare metri alzando il pressing, e uscendo dal guscio.
La carica la suona Tonev al 9', rubando palla a Miranda e concludendo di destro dopo un allungo di quasi 50 metri: Handanovic respinge. L'Inter vede la porta solo al 13' ma dopo un intervento a vuoto di Ceccherini che libera al tiro di sinistro Perisic, centrale (13'). Pochi istanti dopo il fronte si rovescia e la conclusione di Budimir da 20 metri è lenta ma angolatissima, e Handanovic deve distendersi per deviare in corner.
L'unica occasione nerazzurra cade al 29' e ovviamente in contropiede, quando Barberis perde un brutto pallone a metà campo: fulminea verticalizzazione Borja Valero-Perisic-Joao Mario, ma il portoghese spreca il sinistro diagonale da buona posizione: a lato. Il tempo si chiude con il Crotone molto più in controllo del gioco di quanto avesse fatto all'inizio, con l'Inter che boccheggia e non riparte e un sinistro su punizione di Martella, a lato non di molto (42').
La pessima notizia, per tutti, è che nel secondo tempo il vento cala e il campo diventa una fornace, si vedranno i giocatori abbeverarsi frequentemente a ogni interruzione del gioco e più d'uno con i crampi. Ma è l'Inter a essere in maggiore difficoltà sui rovesciamenti di fronte del Crotone, ora più aggressivo e convinto, con Stoian e Rohden che salgono di tono. In tre occasioni è Handanovic a dover salvare su avversari che gli piombano addosso: al 6' in uscita bassa sul destro di Tonev, che sfugge a Miranda, al 18' ancora su Tonev, lanciato a rete da Barberis, con un'uscita fuori dall'area; al 23' con una manata prodigiosa sul colpo di testa a colpo sicuro di Rohden, da cinque metri, su assist di Stoian. L'Inter ricorre a Vecino per Gagliardini (fuori partita) e a Nagatomo per Dalbert (infortunato), ma risponde al massimo con un destro centrale di Candreva (25'), peraltro tra i peggiori in campo, e con iniziative confuse, ma almeno si nota un po' di fuoco e di rabbia nell'ultima fase di gara.
La fortuna aiuta gli audaci e a volte pure i rabbiosi, così all'improvviso arriva l'1-0 di Skriniar al 37': punizione dal lato sinistro dell'area guadagnata da Nagatomo, in mischia Skriniar prima liscia completamente la conclusione di sinistro, ma il pallone gli rimane lì e lo slovacco, in mezzo a tre avversari, riesce a organizzare il tiro di destro, una puntata rasoterra che fredda Cordaz nel suo angolo sinistro. E' la sentenza definitiva, che scioglie del tutto il Crotone e lo fa crollare di fronte all'ingiustizia del verdetto, e crea anche qualche problema in tribuna centrale, ma il calcio è anche questo, conta solo quante volte la palla entra in rete, non il computo delle occasioni. Nel recupero, in contropiede, Perisic firma il 2-0 con un destro rasoterra (terzo gol stagionale, più tre assist) e si chiude qui.