Roberto57
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LE QUATTRO CANDELE ( la candelora )
In una stanza silenziosa, c'erano quattro candele accese. La prima si lamentava: «Io sono la pace. Ma gli uomini preferiscono la guerra: non mi resta che lasciarmi spegnere». E così accadde. La seconda disse: «Io sono la fede. Ma gli uomini preferiscono le favole: non mi resta che lasciarmi spegnere». E così accadde. La terza candela confessò: «Io sono l'amore. Ma gli uomini sono cattivi e incapaci di amare: non mi resta che lasciarmi spegnere». All'improvviso, nella stanza comparve un bambino che, piangendo, disse: «Ho paura del buio». Allora, la quarta candela disse: «Non piangere. Io resterò accesa e ti permetterò di riaccendere con la mia luce le altre candele: io sono la speranza».
Il nome popolare di "Candelora", con cui viene chiamata al festa della “Presentazione del Signore”, è legato alla benedizione e alla processione con le candele e fiorisce dalle parole pronunciate dal vecchio Simeone che così definì Cristo: «Luce per illuminare le genti» (Lc 2,32). È proprio attorno al simbolo del cero acceso che si sviluppa la parabola ebraica che abbiamo raccontato: essa mette in risalto, simbolicamente la pace, che nella Bibbia è il grande dono messianico, e le tre virtù teologali. Poi, nella parabola c'è un bambino, come nel brano del Vangelo il neonato Gesù (Luca 2, 22-40): è lui a far brillare, di nuovo, le candele spente. Sì, perché sulla storia il sudario delle tenebre si allarga spegnendo le luci della pace, dono sempre sospirato, della fede che allarga gli orizzonti e dell'amore che riscalda la vita. Rimane l'ultimo filo di luce, quello della candela della speranza. A essa si rivolge il bambino per riportare in vita la pace, la fede e l'amore. Anche le nostre riflessioni quotidiane sono spesso segnate dallo sconforto e dal realismo che ci inducono a non ignorare il male del mondo. Ma, l'ultima parola dovrebbe essere sempre quella della speranza, che riesce a far sbocciare la luce.
Vedi l'allegato 14614
Ciao Terry non conoscevo questa parabola, oggi l'abbiamo messa in atto in tutte le sue sfaccettature senza saperne l'esistenza
Proprio oggi nel pomeriggio dovevamo presenziare dall'Avvocato perchè ci mettesse al corrente del risultato della Sentenza della Corte Suprema di Cassazione di Roma. Non è il posto adatto per entrare nel dettaglio, ma sai a cosa mi riferisco.
- Siamo andati con la PACE nel cuore perchè sapevamo di essere nel giusto
- Abbiamo avuto FEDE nel nostro Signore che in tutti questi anni ci ha guidato
- Siamo pieni d'AMORE verso i bisognosi
- Siamo pieni di SPERANZA che il nostro Angioletto ci aiuti ancora a sopportare questo grande vuoto
Siamo rientrati a casa con una tale SERENITA' che guardandoci ci siamo messi a piangere (non lacrime di disperazione).....è difficile da capire ma abbiamo trovato il nostro equilibrio