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3 6 7 bella l'era moderna

Alien.

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[h=2]Plastiche ****** in cucina[/h] Occhio ai simboli qui sotto: andate a prendere tutti i contenitori di plastica alimentari che conservate in cucina e verificate quali di questi simboli sono stampigliati sopra: qualcuno di questi è pericoloso e, se non ce n'è nessuno, è possibile che la plastica con cui sono fatti è vecchia e pericolosa. Parliamo di un veleno molto potente, il bisfenolo-A conosciuto anche come BPA. Ci sono delle sostanze tossiche di cui facciamo uso ogni giorno e non ne sappiamo niente. Evitate le plastiche numero 3, 6 e 7: si tratta di materiali contenenti PVC, polistirene e BPA.
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Nel libro IO SONO IMMORTALE, tra le tante cose di cui trattiamo, facciamo anche ampio riferimento a tutte quelle sostanze che, in un modo o nell'altro, attenuano la coscienza portando l'essere in una condizione di assopimento nei confronti della sua natura spirituale; ma poiché tutto non c'entrava nel libro, abbiamo dato il via a questo sito anche per questo motivo: fornire ulteriore informazione ai nostri utenti e lettori.

Andiamo avanti...

Aumentano le prove che il Bpa, sostanza contenuta nel policarbonato, è dannoso soprattutto per i bimbi. Può essere dappertutto: contenitori di plastica per alimenti, bottiglie d'acqua, rivestimento plastico delle scatolette metalliche di cibo (ad esempio tonno, pomidoro ecc.), succhi di frutta, accessori in plastica ed altro.

E non è tutto: anche il PVC, contenuto fino a poco tempo fa nelle pellicole alimentari trasparenti per la conservazione dei cibi, ha fatto i suoi danni e poi lo hanno messo fuori-gioco.

Il BPA è un
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composto chimico comunemente usato nelle materie plastiche per una maggiore flessibilità e possibilità di stampaggio. Il bisfenolo-A, noto col nome chimico di 2,2-bis(4-idrossifenil) propano, è quindi una delle sostanze chimiche utilizzate per produrre plastiche e resine; in particolare viene impiegato nella produzione di policarbonato, una plastica
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utilizzata per biberon, stoviglie, contenitori per alimenti e nella produzione di rivestimenti epossidici per rivestire lattine e scatolette metalliche (bibite, pomodoro, tonno ecc.), per bevande e grandi contenitori, per vino, bottiglie d'acqua, contenitori in plastica per alimenti e per i biberon dei neonati.

Secondo la rivista indipendente ConsumerReports.org, il contaminante è stato trovato anche in cibi la cui etichetta recava l'indicazione BPA-free; l'analisi si è svolta su 19 prodotti, tre confezioni per ogni prodotto e su lotti differenti. Sono stati analizzati succhi di frutta, verdure in scatola, tonno, carne in scatola, conserve, pelati, zuppe, piatti pronti.

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Il Bisfenolo A è una sostanza chimica di larghissimo uso: se ne producono tre miliardi di chili all'anno. Il Bpa si sprigiona spontaneamente a contatto con l'acqua (fino a 50 volte in più se il liquido è caldo), con i detergenti, le sostanze acide e quelle grasse, quindi anche con gli alimenti. In tutti i paesi industrializzati se ne fa uso quotidiano e gli studi dimostrano che si trova maggiore concentrazione del Bpa nel corpo delle donne e nei bambini (fino a 12 volte più degli adulti).

La lisciviazione è il processo in cui una sostanza chimica si separa dai suoi componenti originari tramite un solvente; uno studio universitario è stato condotto per determinare la capacità di lisciviazione delle bottiglie di plastica in cui l’interazione tra i liquidi caldi e plastica in policarbonato rilasciano bisfenolo-A (BPA) in una soluzione che si mischia con il liquido che noi rischiamo di bere. Durante lo studio, effettuato ad Harvard, ogni studente ha ricevuto due bottiglie in policarbonato che non dovevano essere lavate in lavastoviglie e riempite solo con acqua fredda; i campioni di urina degli studenti hanno rilevato un aumento del 69% di BPA. Talvolta le pietanze che prepariamo e poi serviamo nei piatti di plastica raggiungono tali temperature, con l’aggravante di un'esposizione continua e diretta. E' pazzesco, ma l'altro giorno ho visto una di quelle tipiche vaschette termiche di "polistirolo" che usano per venderti il gelato da portare a casa: c'era il 6; se la liscivazione può essere pericolosa, figuratevi quanto possa esserlo il fatto di grattare la vaschetta col cucchiaio per prendere il gelato.

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Anche se non si riscontrano alti tassi di intossicazione negli esseri umani, la struttura della sostanza chimica potrebbe avere affetti sulla salute a medio e lungo termine: molte ricerche spiegano che il Bpa impedisce alle cellule umane di opporsi allo stress ossidativo, alla proliferazione del cancro, alla stimolazione ormonale. In particolare, il Bisfenolo-A sembra favorire lo sviluppo di patologie come il Parkinson, l'Alzheimer, il Diabete di tipo-2; danneggia lo sviluppo sessuale e la fertilità del maschio e può avere effetti devastanti sullo sviluppo cerebrale del bambino. Studi sperimentali hanno dimostrato che il Bpa mima l’azione degli estrogeni, essenziali nello sviluppo cerebrale, a tal punto che anche dosi minime di questa sostanza possono inibire del tutto l’azione degli estrogeni sulla crescita neuronale. Il BPA è stato messo in relazione con patologie quali il cancro, la pubertà precoce, l’infertilità e l’obesità; si stima che infinitesime assunzioni di bisfenolo A possano avere effetti inibitori sullo sviluppo neuronale sin da pochi minuti di distanza dall’assunzione: il problema è che tale sostanza è presente in alcuni biberon per bambini.

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In ogni caso, quando si acquista un prodotto di plastica, è bene controllare il numerino che vi compare stampigliato (spesso è sul fondo). Evitate le plastiche numero 3, 6 e 7: si tratta di materiali contenenti PVC, polistirene e BPA.

Un’altra sostanza oggetto di verifiche e preoccupazione da parte degli esperti è il Cloruro di Polivinile detto anche PVC, verso il quale le aziende produttrici di pellicola trasparente per i cibi, si sono preoccupate di farlo scomparire dalla composizione. Sembrerebbe che il PVC, alla stregua del BPA, può alterare l’equilibrio ormonale e, ad elevate temperature, rilascia sostanze tossiche tra cui le diossine: questo è il motivo degli avvelenamenti da roghi di rifiuti che sempre più spesso vediamo per televisione.

In generale ciò è possibile evitando la plastica ed usando il sempre igienico vetro, ma leggere l’etichetta prima di acquistare un prodotto contenuto in plastica è una buona norma.

Se vo*lete evitare l'esposizione a BPA (e ad altri veleni) quindi usate vetro o l'immortale acciaio.

Nell’ultimo decennio sono stati pubblicati numerosi studi riguardanti l’azione di agenti chimici contenuti nell’ambiente e in alcuni alimenti, che si comportano come estrogeni endogeni sulle cellule bersaglio (mammella, utero, endometrio, salpingi, ovaie nella donna, testicoli e prostata nell’uomo ecc.): tali sostanze, chiamate xenoestrogeni, ampiamente rappresentate nei pesticidi e in altri vari prodotti industriali, includono diossine che si accumulano nel tessuto adiposo degli animali e dell’uomo e impiegano centinaia di anni per essere rese biologicamente inattive.

Inoltre, gli xenoestrogeni colpiscono anche gli uomini e forse questo può in parte spiegare l’aumento dell’infertilità maschile.

Gli xenoestrogeni si trovano nelle seguenti sostanze:

  • DDT: il percorso del DDT parte dagli Stati Uniti che lo inviano nei paesi del terzo mondo i quali lo usano nelle coltivazioni vegetali; la produzione agricola di questi paesi viene inviata nei supermercati dei paesi occidentali
  • nonylphenolo: contenuto nei detersivi industriali, insetticidi e prodotti di cura personali
  • bisfenolo-A: ceduto dalle bottiglie di plastica, dalle bottiglie di policarbonato e dai contenitori di plastica; può essere anche presente nei cibi inscatolati
  • alkylphenolo: prodotto di degradazione di detersivi
  • carne di manzo, pollo e maiale: gli xenoestrogeni vengono usati normalmente per ingrassare gli animali e farli crescere rapidamente, oltre per determinare in loro una ritenzione idrica e aumentarne il peso.
  • paraben metile: in lozioni e gel cosmetici; quando è somministrato oralmente il paraben metile viene inattivato, ma la sua somministrazione per via transcutanea comporta una stimolazione simil-estrogenica sull’endometrio (mucosa che tappezza la cavità interna dell'utero)
  • atrazina: diserbante
  • benzophenone-3, homosalate 4-metile-benzylidene, octyl-methoxycinnamate ed octyl-dimetile-PABA: può essere presente nei protettori solari, rossetti e cosmetica facciale
 
Che tristezza...ormai con la tecnologia avanzata che c'è si sa cosa fa male eppure si continua a produrla...:(
 
vero frizzi,ma vedi "forse" i politici si sentono immuni da tutto ciò,sono loro che ci regalano tutto ciò che non va in questa società,noi li votiamo come ..........poi loro vanno al "potere" e fano la bella vita a non far nulla a spese nostre.........ma si può cambiare andando a votare chi fa i ragionamenti e promesse migliori ed a essere noi più aperti mentalmente............si può e si deve cambiare squadra..........buona giornata.....ALIEN.
 
Speriamo Alien che questo 2013 segni l'inizio di un cambiamento in positivo...ma solo se tutto il popolo italiano sarà unito per il bene comune della patria...
Tu ci sei, io ci sono...e gli altri?? Il problema è che fin quando io sto bene non vado a guardare chi sta male e me ne frego altamente...non si è ancora capito però che prima o poi piangeremo tutti...nessun escluso...anche quelli con i soldi perchè se continua così si arriverà ad una strada senza uscita :mad:
 
hai ragione frizzi i politici son convinti di fare per sempre la bella vita,ma se non vi è lavoro e la gente non trova lavoro,allo stato non entrano i soldi ,cadranno anche i politici ed è quello che vogliono,per fare un' ordine mondiale dove comanda uno solo nel mondoSe si vota bersani,vendola in automatico è come se si votasse per Monti,gli Italiani,vogliono Monti,si?bhe allora al peggio non vi è scampo.Gli italiani han bisogno del Pastore in quanto è sempre stato un popolo che ha subito per millenni invasioni di altri popoli ,quindi siamo un popolo di Paurosi,siamo abituati ad essere struprati dal primo venuto.
 
Purtroppo ciò che dici è vero...eppure basterrebbe poco per cambiare le cose...basterebbe un pò di unione per il bene comune....ma haimè manca!!!
Non credo però da buona credente quale sono che chi ha goduto su questa terra alle spalle degli altri possa avere altrettanto benessere una volta passati a miglior vita...c'è una frase di Alda Merini che mi piace in modo particolare e che penso dica tanto: "La cattiveria è degli sciocchi, di quelli che non hanno ancora capito che non vivremo in eterno".

Ho controllato tutte le plastiche che ho e in nessuna ho il numero 3.6.7...solo in una a dire il vero acquistata da poco ho il numero 7 con scritto sotto ABS, che mi dici a proposito?

Ciao Alien
 
Ciao adorabile frizzi :direi che è da evitare,poi fai tu::











Una tale diffusione del BPA è indice di un suo larghissimo utilizzo. E’ infatti presente in tutti i materiali plastici contenenti policarbonato, tutti quei prodotti che, in base alle convenzioni internazionali, sono marchiati con il numero 7 sul fondo. Quali sono questi prodotti? Piatti, bicchieri e stoviglie di plastica, bottiglie per l’acqua, contenitori per alimenti e perfino i biberon dei bambini. Il BPA è stato messo in relazione con patologie quali il cancro, la pubertà precoce, l’infertilità e l’obesità. L’articolo presente sull’eco-portale americano Care2 è estremamente chiaro in tal senso e disegna una situazione molto poco rassicurante.

Il bifenolo A è anche in grado, come dicevamo, di trasferirsi nei cibi: non lo fanno in condizioni normali ma, dicono gli scienziati, quando sono esposti a elevate temperature. Talvolta le pietanze che prepariamo e poi serviamo nei piatti di plastica raggiungono tali temperature, con l’aggravante di una esposizione continua e diretta. Il BPA è utilizzato anche per rivestire la parte interna delle lattine di bibite: drink a base di soda o anidride carbonica possono assorbirlo e diventare un ulteriore canale di assunzione. Gli studi condotti sinora sono stati effettuati solo sugli animali, anche perché risulterebbe particolarmente difficile isolare un unico agente contaminante per gli uomini, data l’esposizione cui siamo tutti soggetti.

Negli animali, con tutti i limiti che una simile ricerca può avere, si è notato un forte aumento dei casi di tumori alle ghiandole mammarie, anche negli esemplari maschi: il BPA è infatti una di quelle sostanze con effetti estrogeni sul nostro organismo, con proprietà analoghe agli ormoni femminili. Un’altra sostanza oggetto di verifiche e preoccupazione da parte degli esperti è il Cloruro di Polivinile detto anche PVC: ha proprietà ammorbidenti ed è tuttora in uso per prodotti di varia natura (benché le grandi marche l’abbiano messo al bando da qualche tempo). Il PVC, alla stregua del BPA, può alterare l’equilibrio ormonale e, a elevate temperature, rilascia sostanze tossiche tra cui le diossine: è uno dei responsabili degli avvelenamenti in seguito agli sconsiderati roghi di rifiuti che hanno caratterizzato Napoli e la Campania qualche mese fa.
 

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