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"Accogliete i profughi nelle vostre abitazioni"

Centri d'accoglienza al collasso, il prefetto di Venezia: "I privati mettano a disposizione immobili e appartamenti"


Giovanni Masini - Mer, 22/04/2015 - 19:46
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L'emergenza profughi ormai assedia il Nordest da mesi, con tutte le province del Triveneto sommerse di nuovi arrivi ben oltre la capacità massima ricettiva.

Ora, sotto la spinta dei nuovi arrivi di disperati che sbarcano sulle coste della Sicilia, bisogna prepararsi ad accoglierne altri. A coordinare l'emergenza, tra gli altri, il prefetto di Venezia Domenico Cuttaia, che ha invitato oggi i privati a mettere a disposizione gli appartamenti "per sistemare, provvisoriamente, gli immigrati in arrivo dalla Sicilia".

In una nota sul proprio sito istituzionale, la prefettura del capoluogo lagunare si rivolge a una lunga serie di associazioni di categoria (ci sono Confindustria e Confartigianato ma anche Coldiretti e l'Associazione dei Piccoli Proprietari): la richiesta è quella di "segnalare le disponibilità di edifici, appartamenti, ambienti da adibire a sistemazione provvisoria delle persone". Ma attenzione: non si parla solo di infrastrutture ed immobili degli enti, ma anche dei privati.

La prefettura infatti chiede di "segnalare l'appello anche agli associati" delle varie sigle, badando a "segnalare che l'eventuale disponibilità potrà concretizzarsi in un rapporto contrattuale con la prefettura, nell'ambito delle convenzioni stipulate con gestori che prevedono da parte dello Stato il pagamento di un corrispettivo sino a 35 euro al giorno per migrante".

L'alternativa a un'accoglienza diffusa dei migranti sul territorio, ammonisce Cuttaia, è l'installazione delle famigerate tendopoli, che di certo non rappresenterebbero la soluzione migliore né per i migranti né per i residenti. Si tratta, certo, di "una pura ipotesi di extrema ratio" ma che "in alcune regioni confinanti costituisce già una realtà operativa".

Contro l'accoglienza di altri migranti si è espresso anche il governatore del Veneto Luca Zaia, che ha sostenuto che l'arrivo di nuovi profughi "danneggerebbe il turismo, con un danno economico devastante".

ecco dove vuole arrivare il pd di renzi e la s.boldrini ..accogliere tutti
a loro nn importa nulla se danneggerebbero il turismo e l'economia questi nn hanno alcun interesse al bene del paese ..
 
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Scuola occupata trasformata in supermercato della droga, marocchini arrestati


Una scuola occupata, quella di via Cardinal Capranica, trasformata in un vero e proprio supermercato della droga. Avveniva infatti poco fuori dalla struttura lo spaccio che ha portato gli uomini del commissariato Primavalle ad arrestare due persone e a sequestrare oltre 5000 dosi di hashish, nascoste all’interno della struttura.

Gli agenti del commissariato di zona, diretti dal dott. Carlo Musti, si sono appostati poco distante e hanno colto sul fatto due persone, già individuate nei giorni precedenti, sospettate di essere i pusher, che avevano tra i loro clienti soprattutto gli alunni del vicino Istituto Superiore. Entrambi sono cittadini marocchini e abitano nelle stanze occupate dell’edificio in cui svolgono la loro attività illecita.
Uno di essi, un 48enne, è stato sorpreso a nascondere la droga in un grosso vaso appena fuori la sua abitazione. Con l’aiuto dei cani antidroga del Reparto Cinofili è stato possibile ritrovare lo stupefacente sotterrato nascosto in un calzino, mentre il resto della sostanza, hashish, era in casa, diviso in panetti, insieme ad un bilancino di precisione e oltre 300 euro in banconote di piccolo taglio.

L’altro spacciatore invece, di 37 anni, teneva tutto in una baracca di fortuna che si trova all’interno della recinzione della struttura, di cui possedeva le chiavi, qui sono stati trovati altri 700 gr di hashish all’interno di uno scrigno. Con tutto lo stupefacente sequestrato potevano essere realizzate circa 5000 singole dosi. I due sono stati arrestati per detenzione ai fini di spaccio di stupefacente.

Duro il commento del presidente di Movimento Capitale Marco Visconti: “Il municipio XIV e il suo presidente Valerio Barletta e l’assessore Ivan Errani continuano a dimostrare sul tema delle occupazioni una colpevole superficialità. Gli insediamenti abusivi e i palazzi occupati rappresentano ovviamente delle zone franche dell’illegalità. Un municipio che assiste inerme a un’ingiustificata proliferazione delle occupazioni e che, anzi, pare giustificarsi quando è costretto a sgomberarle – prosegue Visconti – è un municipio che finisce per favorire la criminalità e il degrado. Da mesi – conclude Visconti – chiediamo con forza lo sgombero della scuola occupata a via cardinal Capranica e oggi più di ieri siamo certi che il municipio saprà provvedere immediatamente, evitando così di aggravare le sue colpe oggettive”
romatoday.it
 
Roulotte rubata ritrovata al campo Rom


Roulotte rubata ad una famiglia ritrovata nel campo rom di via Monte Bisbino .Avevano subìto il furto della roulotte appena comprata il primo giorno delle vacanze pasquali, poco prima della partenza per le ferie.
Dopo la vacanza rovinata una famiglia di Quarto Oggiaro, padre, madre e due figli piccoli, hanno fatto denuncia al Commissariato locale nella speranza di ritrovare il mezzo.
A distanza di due settimane, dopo alcuni controlli sul territorio, gli agenti hanno ritrovato la roulotte all’interno del campo rom di via Monte Bisbino. All’interno viveva da alcuni giorni una 17enne, madre di due bimbi. Adesso è indagata per ricettazione.
Il mezzo è stato consegnato alla famiglia che ha promesso di ‘inaugurarlo’ già dal prossimo weekend per le vacanze della Festa della Liberazione.
milanotoday.it
 
Matrix, Giorgia Meloni e il video virale sui rom: "Campi, case popolari e furti, ecco cosa farei io"


Tutto quello che la maggioranza degli italiani pensa sui rom, "detto bene". L'intervento di Giorgia Meloni a Matrix, pubblicato dalla leader di Fratelli d'Italia sulla sua pagina Facebook, sta facendo il giro del web a suon di like e condivisioni. In studio da Luca Telese c'è Dijana Pavlovic, attivista rom, e si parla dell'illegalità dentro la comunità dei nomadi italiani. La Meloni, in tre minuti, risponde punto per punto alle questioni sollevate dal talk, respingendo le accuse di chi sostiene che la destra italiana (in testa ci sarebbero Salvini e la Santanchè) stia soffiando sul fuoco per guadagnare i voti di chi vorrebbe bruciare rom e immigrati.

"Piazzole di sosta" - "Io i loro voti non li voglio, ma voglio dare risposte concrete - spiega la Meloni -. Se sei nomade non sei stanziale, ti attrezzo delle piazzole di sosta temporanee dove tu arrivi, ti agganci, paghi la luce e il gas come qualunque italiano dopodiché transiti e te ne vai. Sei stanziale? Sei italiano e povero? Ti metti in fila come tutti i cittadini italiani poveri per accedere a una casa popolare e non pretendi in quanto rom o sinti di avere qualcosa che agli italiani non rom e non sinti non viene riconosciuto".

"Questione di cultura? No, di regole" - L'altro giorno una trasmissione ha fatto vedere un servizio su un bel progetto a Mestre, con case a schiera a 30 euro al mese per i rom. Se sei italiano, quelle case non te le danno", ha proseguito la leader di FdI sottolineando come "il tema del rispetto delle regole" sia stato nascosto "dietro un buonismo ridicolo". Chi si difende replicando che "mendicare è questione di cultura", e che non si possa condannare per questo tutta l'etnia rom, la Meloni va giù piatta: "Se una famiglia italiana non rom manda il figlio minorenne a mendicare o lo fa vivere in mezzo ai topi, le tolgono la patria potestà. Coi rom - conclude - facciamo finta di non vedere, perché fa bene a certa politica che si lava la coscienza e fa bene agli stessi rom, che se provi a entrare in un loro campo ti rispondono Questa è roba nostra".

Lo ha sottolineato pure la Giorgia Meloni ..e diventato cosi ridicolo il buonismo che nn ci sono piu regole in questo paese ....e i responsabili chi sono? ...dove si trovano i responsabili? chi sono quelli che governano questo paese?.. rappresentati da chi?
 
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Matteo Renzi: subito dopo l’Italicum priorità a ius soli e nozze gay


Dopo l’Italicum, che per Matteo Renzi riguarda già il passato, ci sono altri temi da affrontare: l’immigrazione – nel presente – e i diritti civili – nell’immediato (anzi, immediatissimo) futuro.
In un colloquio con Repubblica il presidente del Consiglio si dice sicuro che “sull’Italicum la questione è chiusa, tra dieci giorni sarà legge”, dopodiché “apriremo subito la stagione dei diritti civili con lo ius soli e le unioni tra coppie dello stesso sesso. E noi queste cose le faremo davvero, a differenza di quelli che c’erano prima”.
 
Padova, 34enne ucciso dopo una rissa: arrestato profugo con permesso umanitario


Terry Ayaga morto, omicidio a Padova in via Vigonovese, arrestato presunto assassino
Arrestato il presunto assassino di Terry Ayaga, il 34enne nigeriano, con permesso di soggiorno per motivi umanitari, ucciso al culmine di una lite tra extracomunitari, all’alba di lunedì, al club “Le Parisien”, in via Vigonovese, in zona Camin. I carabinieri del comando provinciale di Padova, al termine di articolate indagini, ritengono di avere ricostruito l’intera dinamica del delitto e parlano di “gravi indizi di colpevolezza” nei confronti di un 31enne liberiano, anche lui in Italia per motivi umanitari. Lo straniero, con domicilio a Padova all’Arcella, sarebbe residente a Martellago, nel Veneziano. I militari lo avrebbero fermato in un appartamento a Vicenza, con ancora gli indumenti intrisi di sangue. Per ora il giovane nega ogni addebito.
L’ARRESTATO. Il presunto omicida, in Italia dal 2005, da ulteriori accertamenti è risultato gravato da una serie di precedenti per rapina, spaccio, guida senza patente, nonché tentato omicidio. Nel 2009, infatti, a Vigonovo, in provincia di Venezia, tento di colpire con un machete un connazionale. Nonostante i reati commessi fino ad oggi, non gli era mai stato revocato il permesso di soggiorno per motivi umanitari. La notte in cui Terry Ayaga è stato ucciso, la sua Bmw X5 è stata ripresa più volte dalle telecamere di videosorveglianza della zona industriale.
 
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Roma: 22enne minacciata con coltello e rapinata da un egiziano


Roma – Termini, rapinata ragazza sulla linea A. Prima le minacce con il coltello e poi il furto. Un egiziano di 42 anni, nella Capitale senza fissa dimora, irregolare sul territorio nazionale e con precedenti, nella notte, dopo aver rapinato una ragazza romana di 22 anni in piazza dei Cinquecento è stato arrestato dai Carabinieri del Nucleo Radiomobile di Roma.
FURTO SULLA LINEA A – Nei pressi della stazione della linea A, il ladro era riuscito a rubare del denaro alla ragazza e, una volta scoperto, per fuggire, l’aveva anche minacciata con un coltello. Una telefonata della vittima al ’112′ ha quindi segnalato quanto accaduto raccontando i fatti.

COLTELLO IN TASCA – I Carabinieri ricevuta una accurata descrizione dell’autore della rapina e la sua direzione di fuga hanno iniziato una breve indagine. Il malvivente, dopo poco, è stato così rintracciato e arrestato. Nelle sue tasche sono state trovate le banconote appena rubate alla giovane donna. Il coltello utilizzato per la rapina è stato sequestrato mentre il cittadino egiziano è stato portato in caserma, dove attenderà di essere sottoposta al rito direttissimo.
romatoday.it
 
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"Ecco perché caccio i rom dall'Eur"
Roma, il presidente dem del municipio dell'Eur spiega la decisione di smantellare 20 campi abusivi


Francesco Curridori - Ven, 24/04/2015 - 12:23

"Bisogna dire basta all’illegalità diffusa, nella maggior parte dei casi queste persone di espedienti, tant’è che nei campi si trovano spesso refurtive e buche per bruciare il rame.


Una città civile non può tollerare queste cose.


Bisogna dire con forza che i pietismi non servono a nessuno. L’altro giorno c’è stato un morto in una di queste baracche". A usare parole così dure contro i rom è Andrea Santoro, presidente democrat del municipio del quartiere Eur di Roma, che sul Tempo ha annunciato lo smantellamento di 20 campi abusivi e che in quelle aree verranno realizzati strutture sportive "per evitare che vengano rioccupate".

"Per fare questo però - ha aggiunto Santoro - serve un lavoro di squadra e anche prende qualche cazzotto nello stomaco. Essere di sinistra non significa farsi andare bene tutto. Sui nomadi non c’è né Salvini né l’estrema sinistra ma solo il principio di civiltà che chi vive di espedienti deve sapere che almeno nel IX municipio non c’è posto". Insomma basta con l'immobilismo anche se è vero che la giunta Marino e il Pd romano stanno "attraversando una fase molto delicata tra inchieste e piano di rientro la politica ha paura e per questo, forse, preferisce non fare nulla", ha attaccato Santoro.

All'Eur, poi, persiste anche il problema dell'abusivismo commerciale che "è bene ricordare che non esiste solo a Piazza di Spagna" e che anche i cittadini dell’Eur “pagano le stesse tasse degli altri” e “con queste misure si rischia di creare cittadini di serie A e di serie B. Roma non finisce nel primo Municipio”, ha spiegato il mini-sindaco. Santoro è lo stesso minisindaco che tempo fa aveva proposto lo "zoning" per le prostitute e, tornando sul tema promette che non si fermerà: "Chiederò presto un incontro al nuovo prefetto, c’è una mozione del consigliere municipale, approvata. Servirebbe ora un’ordinanza del sindaco. Io credo fermamente che le ricette di 15 anni fa non vanno più bene. Si rifinanzia il progetto Roxanne per contrastare la prostituzione ma quello che serve nel 2015 è sperimentare nuove soluzioni e questo si deve fare a Roma Capitale".



se ne stanno accorgendo solo adesso del problema prima dove guardavano ..ora si e arrivati all'esasperazione della gente ..chiamare questo un paese civile per niente proprio ..per me e un paese fallito..
 
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Spengono un incendio al campo, pompieri aggrediti dai Rom


Un incendio si è sviluppato nel tardo pomeriggio di ieri nel campo rom di Scampia: intervengono i vigili del fuoco e vengono aggrediti. Le fiamme che stavano per avanzare verso le baracche abitate anche da bambini hanno distrutto anche un’auto e sono state spente dai caschi rossi che ancora una volta sono stati aggrediti come è accaduto in altre emergenze simili.

A causare il rogo sarebbero stati gli stessi rom per bruciare rifiuti. Cinque vigili del fuoco sono stati costretti a farsi medicare in ospedale.

Vome scrive il mattino «Da tempo – ha detto il presidente della Municipalità Angelo Pisani – abbiamo lanciato l’allarme sui roghi tossici e sui fumi avvelenati che salgono dal campo a tutte le ore. Un grave pericolo, certificato anche dalla locale Asl, di fronte al quale nessuna autorità si è mossa, nonostante le ripetute sollecitazioni della Municipalità.
Di fronte a tanta inerzia delle istituzioni – rincara la dose Pisani – il minimo che ci si dovesse aspettare era un incendio, che avrebbe potuto avere conseguenze ancor più gravi se non fossero tempestivamente arrivati i vigili del fuoco».
 
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Bambini schiavi per le strade di Torino, tre romeni condannati


Condannati per avere ridotto in schiavitù dei minori, fra cui uno di due anni

Bambini schiavi tra le strade di Torino. Troppo piccoli per lavorare, ancora dei bambini, e già schiavi di sfruttatori senza scrupoli. Una triste vicenda di violenza ed emarginazione si è consumata per mesi ai danni di tre minorenni costretti a chiedere l’elemosina in piazza Rebaudengo con la costante presenza di violenze e percosse se la raccolta dei soldi non era sufficiente da soddisfare le richieste dei tre schiavisti.

Grazie all’operazione del Nucleo Nomadi della Polizia Municipale di Torino, coordinata dal pubblico ministero Stefano Castellani, sono stati condannati tre cittadini romeni con due condanne a 5 anni e 4 mesi e una a sei anni di reclusione.
I tre sfruttatori obbligavano i bambini a lavare i vetri delle auto durante i mesi invernali vestiti di pochi e leggeri indumenti inadatti al clima rigido dell’inverno torinese. Il più piccolo dei bambini sfruttati, appena due anni, può essere adottato, mentre gli altri due giovanissimi sono stati affidati ad una comunità protetta.
.torinotoday.it
 
Marocchino punisce una bimba ustionandola con una forchetta arroventata


Marocchino “musulmano osservante” punisce la figlia della compagna ustionandola con una forchetta arroventata sul fornello
Un uomo ha ustionato la figlia della convivente con una forchetta rovente per punizione: una orribile vicenda che viene raccontata oggi dal Gazzettino.
E’ successo a Rovigo, e se tutto è venuto alla luce si deve dire grazie a un dipendente di un patronato al quale una donna si era presentata per la dichiarazione dei redditi ben cinque anni fa. L’uomo vide che la bambina, accompagnata dalla madre, cercava di nascondere una vistosa fasciatura e la sua segnalazione diede il là alle indagini.

Oggi l’uomo ma anche la madre della bimba sono a processo per maltrattamenti. Quel che emerge fa rabbrividire: la bambina veniva costretta a rimanere inginocchiata per ore e picchiata dal compagno del madre, un cittadino marocchino.
Il Gazzettino scrive:
Quest’ultimo viene descritto come un uomo estremamente religioso, fedele ai dettami dell’Islam, molto tradizionalista. Anche l’italiana si è convertita, abbracciando la fede del compagno.
L’uomo era solito bruciare il dorso della mano della bimba con una forchetta scaldata poco prima sul fornello.

nn si trovano le parole per commentare questi episodi...
 
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Violenta la ex trascinandola nel campo nomadi: arrestato Rom


L’ha trascinata in un luogo isolato e l’ha violentata. 37anni, di etnia rom, residente nel campo nomadi di Castel Romano, l’uomo è stato ieri fermato dalla Polizia di Stato. Vittima una 21enne, una sua “ex” – anche lei di etnia rom – residente presso il campo di via di Salone.


La vicenda è accaduta nella notte tra il 24 e il 25 aprile, quando la giovane donna è stata letteralmente rapita; sotto la minaccia di una chiave a croce – il cosiddetto “girabacchino” – è stata infatti costretta con la forza a salire a bordo dell’autovettura dell’uomo, in quel momento in compagnia di altre 2 persone.
Bloccata nell’auto, è stata quindi portata presso il campo nomadi di Castel Romano, dove gli altri due uomini sono scesi facendola rimanere sola con il suo ex.
A questo punto l’uomo si è diretto in una strada buia ed isolata colpendo nel tragitto più volte la giovane per vincerne le resistenze; qui, l’ha obbligata a denudarsi e, con violenza, ha abusato di lei per circa mezz’ora. Al termine l’ha riaccompagnata al campo di via di Salone.
La giovane, scossa ed impaurita, non aveva inizialmente detto nulla a nessuno, neanche ai suoi genitori; ma il giorno seguente ha raccontato tutto al padre che ha avvisato la Polizia di Stato.
Sono stati gli agenti del Commissariato Casilino ad occuparsi della vicenda.
Ricostruendo l’accaduto con le precise dichiarazioni della giovane vittima sono riusciti in breve ad individuare il responsabile della violenza.
I due si erano frequentati per circa un anno, fino a quando lei aveva scoperto che l’uomo aveva già una moglie e dei figli.
Non accettando questo allontanamento il 37enne aveva tenuto in diverse occasioni un atteggiamento molto violento nei suoi confronti; situazioni comunque mai denunciate prima dalla 21enne per timori di ritorsioni. Visitata al pronto soccorso ospedaliero, la giovane è stata sottoposta agli esami che hanno evidenziato l’effettiva violenza sessuale subita.
Gli investigatori, proprio ieri hanno così rintracciato l’uomo all’interno del campo nomadi di Castel Romano.
Identificato per S.K., l’uomo è stato accompagnato negli uffici di Polizia; gli accertamenti nella banca dati hanno fatto emergere i numerosi precedenti penali a suo carico. Al momento è stato sottoposto al Fermo di Polizia Giudiziaria.

e dopo aver consumato la violenza su una donna cosa gli fanno .. nel paese del bengodi...
nel paese governati da quattro incapaci...che prendono 15000 denari al mese per aver reso il paese un cesso...
 
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Spaccio di droga in campo nomadi nel Bresciano, un arresto


I carabinieri di Desenzano, nel Bresciano, hanno arrestato un nomade di origini italiani che spacciava all’interno del campo nomadi di Calcinatello. Si tratta di un 30enne, cognato di Ionut Iamandita, ucciso nel 2011 a 19 anni, nello stesso campo nomadi, dal padre di una ragazza morta per overdose in seguito all’acquisto di una dose di droga.
“Il 30enne che abbiamo arrestato e che ora è ai domiciliari era molto conosciuto nella zona per la sua attività di spaccio, segno in tanti sapevano che nel campo c’era possibilità di comprare droga” ha detto il comandante della stazione dei carabinieri di Desenzano David Fontana Barberis. (ANSA).


Alien facciamo finta che nn e successo nulla..se no la s-boldrini si incavola ..
 
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Cie di Bari, albanese sale sul tetto e poi aggredisce i Cc


Un cittadino albanese di 33 anni, ospite del Cie di Bari, e’ stato arrestato dai carabinieri con le accuse di minaccia, violenza, resistenza e lesioni a pubblici ufficiali. Ieri l’uomo si e’ arrampicato sul tetto della struttura in segno di protesta non volendo piu’ restare nel centro.
L’intervento dei militari ha fatto consentito di far scendere l’uomo che pero’ e’ andato su tutte le furie minacciando e aggredendo gli operanti e procurando loro contusioni ed escoriazioni. Bloccato e tratto in arresto il 33enne, su disposizione della Procura di Bari, e’ stato trattenuto in attesa di essere giudicato con rito direttissimo.(AGI)

chi dovrebbe essere giudicato con rito direttissimo e il governo attuale...
 
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