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Razzi e missili nel mare della Sardegna: cosa sono i War Games​

In Sardegna fino al 29 novembre sono in programma i War Games ovvero esercitazioni militari che prevedono simulazioni e il lancio di razzi e missili

Pubblicato: 17 Novembre 2024

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Martina Bressan




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La Sardegna torna al centro di attività militari con nuove esercitazioni che coinvolgeranno il mare dell’Ogliastra e del Sarrabus. Conosciuti come War Games, questi scenari simulati vedono non solo il lancio di razzi e missili ma anche simulazioni di attività belliche e la messa in atto di nuove tecniche.

Le nuove esercitazioni in programma in Sardegna

Le esercitazioni militari, pianificate per tutto il mese di novembre 2024, sono state annunciate tramite un’ordinanza dell’Ufficio circondariale marittimo di Arbatax, guidato dal tenente di vascello Caniglia. Queste manovre coinvolgeranno le acque territoriali e alcune aree demaniali della Sardegna orientale, in un’ampia zona compresa tra Capo Monte Santu (Ogliastra) e Capo Ferrato (nel territorio del Sarrabus).

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Le attività si svolgeranno dal lunedì al venerdì, dalle 7:00 alle 20:00, con l’esclusione dei fine settimana e proseguiranno fino al 29 novembre 2024. Durante questo periodo, saranno simulate operazioni militari che includono il lancio di razzi e missili, utilizzati per sperimentare tecnologie e strategie difensive e offensive. Gli addestramenti coinvolgeranno personale militare specializzato e risorse della Marina Militare Italiana, affiancati da alleati NATO, come spesso accade in queste operazioni congiunte. Le forze armate utilizzeranno mezzi tecnologicamente avanzati per simulare scenari di guerra, con l’obiettivo di addestrare il personale e testare nuove tecnologie.

Per garantire il buon esito delle esercitazioni e la sicurezza sono state imposte rigide restrizioni. In primis è in vigore il divieto di navigazione, ovvero nessuna imbarcazione potrà transitare nelle aree coinvolte. Inoltre, anche tutte le attività di pesca e mestieri affini saranno interrotte nelle zone interdette. È stata anche proibita la libera circolazione nelle aree costiere comprese tra Punta De Sa Cala e Torre San Lorenzo. Le unità navali che hanno la necessità di transito nelle aree interdette dovranno richiedere un’autorizzazione specifica dall’autorità marittima.

Cosa sono i War Games?

L’Italia è un paese che ha sempre incrementato la spesa militare negli ultimi anni. I War Games, o giochi di guerra, sono esercitazioni militari che simulano situazioni di conflitto reale in un contesto controllato. Questi addestramenti hanno l’obiettivo di migliorare la preparazione delle forze armate, testare tattiche e strategie, e verificare il funzionamento di nuove tecnologie, tra cui sistemi di lancio di razzi e missili. Queste operazioni possono includere vari scenari, come attacchi simulati con tecniche belliche innovative ma anche testare sistemi di difesa e addestramento delle truppe per rispondere a eventuali invasioni. Inoltre, vengono realizzate anche delle operazioni congiunte con il coordinamento tra diverse forze armate, anche internazionali. Bisogna dire che i War Games in Sardegna non sono una novità.

L’isola è, infatti, sede di numerosi poligoni di tiro e diversi basi militari. Altri addestramenti in questo territorio sono già avvenuti sia quest’anno sia gli anni scorsi nella zona de La Maddalena, Teulada, Capo Frasca e Capo San Lorenzo. Tuttavia, queste esercitazioni militari sono spesso al centro di discussioni, soprattutto per le implicazioni ambientali e sociali. Le attività militari, pur essendo fondamentali per garantire la sicurezza nazionale, sollevano diverse preoccupazioni. La Sardegna è famosa per le sue spiagge e il suo ambiente naturale incontaminato che rischia di essere compromesso da queste attività. Spesso l’organizzazione di questi addestramenti incontrano proteste da parte della popolazione sarda che lamenta la militarizzazione del territorio e le limitazioni alle attività economiche e turistiche.
 

La previsione di spesa militare dell’Italia nel 2024

La previsione di spesa militare dell’Italia nel 2024

Quanto l’Italia si appresta a spendere nel 2024 per esercito e armi, secondo la bozza di Legge di Bilancio presentata dal Governo: una spesa diretta prevista di oltre 28 miliardi, con crescita annua del 5,5%. L’analisi (e le proposte) della Campagna Sbilanciamoci scritte in collaborazione con la Rete Italiana Pace e Disarmo.​

I contenuti presentati al Parlamento per la Legge di Bilancio del 2024 certificano come per gli anni più recenti una continua e robusta crescita del budget per il Ministero della Difesa e della spesa militare complessiva. Gli interventi specifici dell’ambito militare in Manovra sono più rilevanti rispetto agli anni più recenti, e riguardano in particolare un’allocazione di 200 milioni di euro per concorsi per nuovo personale e l’aumento di 200 milioni del contributo all’European Peace Facility a seguito delle decisioni UE di coprire con tale fondo l’invio di armamenti verso l’Ucraina

In generale però l’aumento per l’anno 2024 della spesa militare è trainato da un bilancio proprio del Ministero della Difesa che supera per la prima volta i 29 miliardi di euro (29.161 milioni per la precisione) con una crescita di ben 1.438 milioni di euro (+5,1% rispetto al 2023) che fa seguito ad un aumento di circa 1,8 miliardi già realizzato tra il 2022 e il 2023. In definitiva in due anni il Bilancio della Difesa ha sperimentato un aumento di circa il 12,5% (oltre 3,2 miliardi in termini monetari). Ciò smentisce in parte quanto evidenziato dal Documento Programmatico Pluriennale recentemente trasmesso al Parlamento (che evidenziava un Bilancio ministeriale più o meno sullo stesso livello del 2023) e, diversamente da quanto successo lo scorso anno, deriva il proprio aumento quasi esclusivamente da nuovi fondi a disposizione per l’acquisizione di armamenti.

I fondi per gli approntamenti per le Forze terrestri, navali e aeree subiscono infatti tutti delle leggere flessioni (circa 250 milioni di euro complessivi) più o meno integralmente compensati da una crescita dei fondi per i Comandi interforze. Circa 1,4 miliardi in più vengono invece destinati al Programma di “Pianificazione generale delle Forze Armate e approvvigionamenti militari” (per oltre il 95% indirizzati ad “ammodernamento, il rinnovamento ed il sostegno delle capacità e i programmi di ricerca finalizzati all’adeguamento tecnologico dello Strumento Militare”, cioè nuove armi) che porta per la prima volta nella storia ad un totale per tale Programma di oltre 8 miliardi di euro. Aggiungendo a questo dato i circa 2 miliardi destinati all’industria militare nel bilancio del MIMIT si può affermare che nel 2024 per la prima volta l’Italia destinerà una cifra di circa 10 miliardi di euro agli investimenti sugli armamenti.

Ribadiamo però che l’importo totale del Bilancio della Difesa è solo il punto di partenza per valutare la spesa militare italiana complessiva, che deve registrare in più cifre iscritte presso altri dicasteri (fondo per le Missioni militari all’estero presso il Ministero dell’Economia e delle Finanze e i fondi che il nuovo Ministero delle Imprese e del Made in Italy destina per acquisizione e sviluppo di sistemi d’arma) e deve invece vedere sottratta per coerenza di destinazione e tipologia di utilizzo la grande maggioranza del bilancio dell’Arma dei Carabinieri (per lo specifico ruolo che gioca tale struttura, in particolare la parte forestale) che viene considerata solo per la componente legata alle missioni all’estero.

Appoggiandosi alla metodologia dell’Osservatorio Mil€x sulla spesa militare, si arriva dunque ad una prima valutazione tendenziale della spesa militare complessiva “diretta” per il 2024 di circa 28,1 miliardi di euro con un aumento di oltre 1400 milioni rispetto alle medesime valutazioni effettuate sul 2023: una crescita percentuale del 5,5% rispetto all’anno precedente.



*** PROPOSTE ***

Riduzione personale della Difesa


Non procedere alle ipotesi di riforma attualmente in Parlamento che vorrebbero rialzare i numeri totali di effettivi militari (con conseguente aumento dei bilanci propri delle singole componenti della Difesa) realizzando invece definitivamente la cosiddetta “Riforma Di Paola” rendendo strutturale la dotazione organica pianificata di 150.000 effettivi con riequilibrio della distribuzione interna dei gradi nelle gerarchie militari

> Risparmio di 600 milioni sul bilancio 2024

Taglio dei programmi militari finanziati dal MIMIT

Ridurre gli stanziamenti diretti e i finanziamenti pluriennali per l’acquisizione di nuovi sistemi d’arma in capo all’ ex Ministero dello Sviluppo Economico (oggi Ministero delle Imprese e del Made in Italy) in particolare per quanto riguarda programmi navali e aeronautici

> Risparmio di 1.250 milioni sul bilancio 2024

Taglio delle acquisizioni di nuovi sistemi d’arma

Ridurre gli stanziamenti diretti e i finanziamenti pluriennali per l’acquisizione di nuovi sistemi d’arma in capo al Ministero della Difesa, in particolare per programmi terrestri e aeronautici

> Risparmio di almeno 2.500 milioni sul bilancio 2024

Drastica riduzione delle missioni militari

Terminare con effetto immediato le missioni militari all’estero che mantengono proiezione armata in aree di conflitto e/o protezione di interessi fossili, mantenendo attive solo reali missioni di pace promosse dalle Nazioni Unite

> Risparmio di 750 milioni sul bilancio 2024

TOTALE risparmio sul bilancio 2024: 5.100 milioni di euro

Rilancio ed implementazione della sperimentazione sui Corpi civili di Pace


Implementazione del “Dipartimento della Difesa civile non armata e nonviolenta” proposto dalla campagna “Un’altra difesa è possibile” con previsione di una struttura e professionale di Corpi Civili di Pace oltre che di un Istituto di ricerca su pace e disarmo

> Costo di 200 milioni di euro sul bilancio 2024

Riconversione dell’industria a produzione militare

Prevedere una legge nazionale per la riconversione dell’industria militare e dei distretti con produzione militare

Costo di 200 milioni di euro sul Bilancio 2024

Valorizzazione territoriale liberata da servitù militare

Selezione di 20 servitù militari da riconvertire per progetti di sviluppo locale in territori colpiti da crisi con obiettivo di creare reddito, occupazione e sviluppo in settori strategici

> Costo di 100 milioni di euro sul Bilancio 2024

TOTALE costi sul bilancio 2024: 500 milioni di euro


QUESTO E UNO STATO DENTRO LO STATO E QUESTO MILITARI-ARMI-MEZZI-CARBURANTE DIVISE STIPENDI ECC.ECC. CHE PENSATE CHI LI PAGA ? MA TUTTI NOI CHE BRAVI RAGAZZI.
IN CAMBIO AUMENTO DELLE PENSIONI 3€ GRAZIE.

CHI VA SU NON PENSA MAI AL "POPOLO".
 

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