Alien.
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Il 9 Maggio 1978 viene assassinato Aldo Moro.
PICCOLO PROMEMORIA PER CAPIRE IL CONTESTO:
1-«I nostri piani prevedono la conquista assoluta dell’Italia»
(Documento del governo inglese, 1943)
2-«L’unica cosa che mancherà all’Italia è una totale libertà politica»
(Winston Churchill al delegato di papa Pio XII, novembre 1945)
3-«E’ di primaria importanza evitare il processo e l’esecuzione di Borghese da parte degli italiani (…) Il soggetto è di grande interesse per le nostre attività di lungo periodo»
(Il capitano dell’Oss - poi CIA, ndr. - James Jesus Angleton circa il trattamento da riservare a Junio Valerio Borghese dopo la Liberazione, 6 novembre 1945)
4-«Gli inglesi contano sulla presunta instabilità governativa per affermare la loro egemonia (…) e si oppongono alla ripresa produttiva delle industrie»
(Mario Scelba, futuro primo ministro italiano, 1945)
5-«L’Eni sta diventando una crescente minaccia per gli interessi britannici»
(Documento del ministero dell’Energia britannico, 15 agosto 1962)
6-«Dobbiamo scoraggiare le iniziative indipendenti del governo italiano nel Mediterraneo e in Medio Oriente»
(Nota interna del Foreign Office, 1970)
7-«Azione a sostegno di un colpo di Stato in Italia o di una diversa azione sovversiva»
(Titolo di un documento top secret del governo britannico contro la politica di Aldo Moro, 1976)
8-«Le ingerenze sono, sempre e comunque, di parte. Tuttavia, nel caso dell’Italia, dobbiamo fare qualcosa di concreto e non limitarci a discutere»
(Reginald Hibbert, sottosegretario al Foreign Office con delega alle questioni europee, 1976)
9-«Dovremmo usare molta cautela nel trattare questo documento, tenendo conto dell’enorme danno che ne deriverebbe se la sua esistenza diventasse di dominio pubblico. Sarebbe considerata un’intrusione indiretta negli affari di uno Stato europeo nostro alleato».
(Lettera del premier britannico Callaghan al presidente francese Giscard d’Estaing e al cancelliere tedesco Schmidt sui piani di azioni illegali da attuare in Italia, primavera 1976)
10-«L’influenza di Moro e Berlinguer sulla politica estera italiana è forte e potrebbe avere serie ripercussioni (…) Il governo italiano va mantenuto sulla giusta via»
(Rapporto dell’ambasciatore britannico a Roma Alan Hugh Campbell, 1977)
11-«E’ interesse della Gran Bretagna fermare l’avanzata comunista in Italia con ogni mezzo a nostra disposizione»
(28 Aprile 1976, Martin Morland, Information Research Department di Roma, sezione del Foreign Office britannico, messa in piedi sin dal primissimo dopoguerra per plasmare e manipolare l'opinione pubblica a favore degli interessi britannici, ndr. Tali obiettivi vengono portati avanti preparando degli articoli che poi verranno divulgati all'opinione pubblica italiana attraverso la propria rete di collaboratori.
Per perseguire tale scopo, in Italia vengono reclutati opinionisti, politici, intellettuali, direttori di giornale, giornalisti radiofonici, alte cariche ecclesiastiche, rettori di Università, sindacalisti CISL.
A metà degli anni cinquanta, periodo di massima espansione per il progetto, in Italia ci sono oltre 800 personalità legate all'Information Research Department.
Da Wikipedia).
Da un post del giornalista Giovanni Fasanella, autore de IL PUZZLE MORO, libro-inchiesta del 2018 sull'assassinio dello statista Dc, redatto sulla base di testimonianze e documenti inglesi ed americani recentemente desecretati.
PICCOLO PROMEMORIA PER CAPIRE IL CONTESTO:
1-«I nostri piani prevedono la conquista assoluta dell’Italia»
(Documento del governo inglese, 1943)
2-«L’unica cosa che mancherà all’Italia è una totale libertà politica»
(Winston Churchill al delegato di papa Pio XII, novembre 1945)
3-«E’ di primaria importanza evitare il processo e l’esecuzione di Borghese da parte degli italiani (…) Il soggetto è di grande interesse per le nostre attività di lungo periodo»
(Il capitano dell’Oss - poi CIA, ndr. - James Jesus Angleton circa il trattamento da riservare a Junio Valerio Borghese dopo la Liberazione, 6 novembre 1945)
4-«Gli inglesi contano sulla presunta instabilità governativa per affermare la loro egemonia (…) e si oppongono alla ripresa produttiva delle industrie»
(Mario Scelba, futuro primo ministro italiano, 1945)
5-«L’Eni sta diventando una crescente minaccia per gli interessi britannici»
(Documento del ministero dell’Energia britannico, 15 agosto 1962)
6-«Dobbiamo scoraggiare le iniziative indipendenti del governo italiano nel Mediterraneo e in Medio Oriente»
(Nota interna del Foreign Office, 1970)
7-«Azione a sostegno di un colpo di Stato in Italia o di una diversa azione sovversiva»
(Titolo di un documento top secret del governo britannico contro la politica di Aldo Moro, 1976)
8-«Le ingerenze sono, sempre e comunque, di parte. Tuttavia, nel caso dell’Italia, dobbiamo fare qualcosa di concreto e non limitarci a discutere»
(Reginald Hibbert, sottosegretario al Foreign Office con delega alle questioni europee, 1976)
9-«Dovremmo usare molta cautela nel trattare questo documento, tenendo conto dell’enorme danno che ne deriverebbe se la sua esistenza diventasse di dominio pubblico. Sarebbe considerata un’intrusione indiretta negli affari di uno Stato europeo nostro alleato».
(Lettera del premier britannico Callaghan al presidente francese Giscard d’Estaing e al cancelliere tedesco Schmidt sui piani di azioni illegali da attuare in Italia, primavera 1976)
10-«L’influenza di Moro e Berlinguer sulla politica estera italiana è forte e potrebbe avere serie ripercussioni (…) Il governo italiano va mantenuto sulla giusta via»
(Rapporto dell’ambasciatore britannico a Roma Alan Hugh Campbell, 1977)
11-«E’ interesse della Gran Bretagna fermare l’avanzata comunista in Italia con ogni mezzo a nostra disposizione»
(28 Aprile 1976, Martin Morland, Information Research Department di Roma, sezione del Foreign Office britannico, messa in piedi sin dal primissimo dopoguerra per plasmare e manipolare l'opinione pubblica a favore degli interessi britannici, ndr. Tali obiettivi vengono portati avanti preparando degli articoli che poi verranno divulgati all'opinione pubblica italiana attraverso la propria rete di collaboratori.
Per perseguire tale scopo, in Italia vengono reclutati opinionisti, politici, intellettuali, direttori di giornale, giornalisti radiofonici, alte cariche ecclesiastiche, rettori di Università, sindacalisti CISL.
A metà degli anni cinquanta, periodo di massima espansione per il progetto, in Italia ci sono oltre 800 personalità legate all'Information Research Department.
Da Wikipedia).
Da un post del giornalista Giovanni Fasanella, autore de IL PUZZLE MORO, libro-inchiesta del 2018 sull'assassinio dello statista Dc, redatto sulla base di testimonianze e documenti inglesi ed americani recentemente desecretati.