Novità

Alexis Tsipras..

Zetrix

Advanced Premium Member
Grecia, Alexis Tsipras si arrende: arrivano la patrimoniale e nuove tasse

Dopo la proclamata "vittoria", l'immediata resa. La Grecia di Alexis Tsipras e di Yanis Varoufakis sta per sottoscrivere una lunga serie di riforme pur di garantirsi i fondi europei necessari per far rientrare il debito ed evitare la bancarotta di Atene. Entro la serata di lunedì la lista di riforme da varare nei prossimi mesi verrà comunicata a Bruxelles. Nel frattempo, filtrano le indiscrezioni.

La stangata - Secondo quanto si è appreso, anticipato dalla Bild, la Grecia sarebbe pronta a recuperare in tutto 7,3 miliardi di euro grazie a un piano fiscale che si dovrebbe concentrare sulla lotta al contrabbando e su nuove e robuste tasse agli oligarchi. Il piano del governo greco da presentare ai creditori internazionali prevede nel dettaglio di ricavare 2,5 miliardi di euro da una patrimoniale sui greci più ricchi, in particolare su armatori e oligarchi. Il medesimo importo dovrebbe arrivare dal recupero di tasse arretrate, mentre 2,3 miliardi dovrebbero arrivare dalla lotta al contrabbando di benzina e sigarette. Il giornale tedesco cita fonti vicine al governo di sinistra.

Cambio di rotta - Per i greci, insomma, il rosso governo di Tsipras riserva l'ennesima pioggia di tasse e sacrifici, con buona pace di quella "fuga dall'austerity" promessa e subito abbandonata. A far capitolare il nuovo governo il fatto che la fuga di capitali dalle banche elleniche (e la paura, dunque, di restare senza il becco di un quattrino) hanno costretto Tsipras e Varoufakis a pensionare subito i propositi rivoluzionari anti-Ue. Il rischio era il default e il caos finanziario nonché sociale: meglio restare al giogo di Angela Merkel e dei falchi rigoristi, dunque.


Si e arreso davanti alla Troika ..chissa come la prenderanno i greci ...dopo tutte le promesse fatte e nn mantenute arriva la resa dei conti..
Piu o meno e quello che sta facendo Renzi qua...tasse e sacrifici
 
Ultima modifica:
Ue, il grande bluff di Tsipras: s'arrende ai diktat della Troika

Altro che rivoluzione, il premier greco si arrende alla Troika. E spunta pure la patrimoniale per armatori e oligarchi.
E ad Atene cresce la fronda contro Syriza


I greci dovranno dimenticarsi le promesse elettorali. "La Troika è una istituzione che non riconosciamo e non metterà più piede ad Atene", tuonava il leader di Syriza lo scorso 25 gennaio. Non è passato tanto tempo da quel giorno. Eppure basta dare un'occhiata al documento di sei pagine che sarà consegnato oggi alla trioade Ue, Bce e Fmi per capire che qualcosa è andato storto, che Tsipras è dovuto scendere a patti col "nemico", che i tagli agli statali e l'austerity imposta dalla cancelliera Angela Merkel per far riavere i soldi ellenici alle banche tedesche restano. Forse la sola misura umanitaria sarà il blocco della confisca delle case. Niente più. "Senza un accordo - spiega un funzionario greco - avremmo dovuto imporre controlli alla circolazione di denaro e il Paese sarebbe collassato". Realpolitik, insomma. "É la prima volta dal 2010 che siamo in grado di decidere noi come salvare il paese senza farci imporre la ricetta da altri - spiega Tsipras - non taglieremo le pensioni e non alzeremo l'Iva". Ma il popolo greco non è disposto a far sconti. Anzi. Tira già una bruttissima aria di rivolta.

il commento di uno..
Come si scrive Renzi in greco? Tsipras?

sono identici venditori di fumo..e i greci ci sono cascati..
 
Ultima modifica:
Dopo Tsipras c'è solo Alba Dorata

"Come al solito, le clausole scritte in piccolo di ogni "patto" europeo vengono rivelate non solo dopo l’accordo, ma dopo che il mercato USA è stato chiuso. E così, per tutti quelli che aspettavano la vera ultima battuta, eccola qui - è anche la ragione per la quale la Grecia aspetta fino a lunedì prima di rivelare la lista delle "riforme" che dovrà intraprendere:
"Ci troveremo nei guai se la prossima settimana i creditori non accetteranno le riforme della Grecia", ha detto il ministro delle finanze greco Yanis Varoufakis. "Se la nostra lista di riforme non viene appoggiata dalle istituzioni, l’accordo è morto e sepolto".
Che brutta cosa. Ma... "Ma non verrà rigettato dalle istituzioni".
Per il suo bene speriamo che abbia ragione nel predire che la Troika, scusate... "le Istituzioni" lo appoggeranno. Perché è esattamente ciò che Schauble intendeva quando diceva che "i greci avranno certamente delle difficoltà a spiegare l’accordo al loro elettorato": alle condizioni a cui la Troika lo ha approvato, il governo Tsipras dovrà ora fare marcia indietro praticamente su tutte le promesse che ha fatto al popolo greco - promesse che secondo alcune stime ammontavano a oltre 20 miliardi di euro di spesa aggiuntiva - oppure la Troika, scusate, le Istituzioni, manderanno in pezzi l’intero accordo e il Grexit può avere inizio.
E qui finisce l’ultima riga.
E' anche il motivo per il quale Schauble è tutto compiaciuto: ha dato al governo greco quel tanto di corda che gli basta per impiccarsi. D’altra parte, se e quando il governo Tsipras verrà cacciato, dopo che l’euforia greca si sarà trasformata in disgusto e disillusione, davvero la Germania avrà tutta questa voglia di fare i negoziati con Alba Dorata?"

 
Europa e euro: cosa pensano gli Stati dell'Unione

Non è un buon momento per l'Unione Europea e per l'euro. E non solo per la la vicenda greca, in generale in Europa c'è un diffuso sentimento di diffidenza, di distacco dall'Europa. I dati del sondaggio condotto nelle ultime settimana da Demos e Pragma per la Fondazione Unipolis parla chiaro. Solo in Germania c'è un sentimento di fiducia per l'Unione, in Francia, in Spagna e in Polonia coinvolge circa quattro cittadini su dieci. In Gran Bretagna e in Italia questo sentimento è ai minimi. Di più: l'Italia è il Paese più euroscettico in assoluto.

Euro-odio - La causa principale del disamore vero l'Unione Europea è proprio l'euro. Ed è per questo quindi che solo lo una minoranza ristretta dei cittadini dei Paesi dove è stato introdotto lo ritiene una scelta vantaggiosa. Circa il 10% in Italia. Poco più in Germania. Il 20% in Spagna e in Francia. Mentre per la maggioranza della popolazione (45-50%) è un "male necessario". Teme che abbandonarlo sarebbe peggio. In Italia un terzo dei cittadini se potessero uscirebbero subito dall'euro: oltre il 30%, dunque, in linea teorica sposa la battaglia anti-euro di Matteo Salvini. Ma perfino in Germania la nostalgia per il marco è forte e il 37% lo vorrebbe ancora. In Polonia e in Gran Bretagna poco più del 10% della popolazione (intervistata) sarebbe favorevole a introdurlo.

Il confronto - Tra il 30% italiano, l'ostilità verso l'euro supera il 40% e non solo fra gli elettori vicini alla Lega, ma anche tra i simpatizzanti di Forza Italia e del M5s. Mentre in Francia l'ostilità verso la moneta unica coinvolge circa un terzo degli elettori dell' UMP (centro-destra) e, soprattutto, quasi metà di quelli del Front National. In Gran Bretagna il distacco verso l'euro è più trasversale. In Italia, come detto, l'interprete maggiore di questo diffuso sentimento anti-euro è il leader della Lega Matteo Salvini che dal nord sta scendendo sempre più a sud, facendo incetta di voti e insistendo nella sua battaglia.

Ascesa Lega - Non per caso Salvini ha organizzato una manifestazione a Roma, proprio domenica prossima. Ma ne ha annunciata un' altra, in aprile, insieme ai Fratelli d' Italia, con la presenza di Marine Le Pen. Per rafforzare l' alleanza - e la frattura - antieuropea. Scrive Ilvo Diamanti su Repubblica: "La crisi greca, dunque, non può essere trattata come un male regionale. Confinato ai margini dell' Europa. Perché riflette e riverbera un malessere diffuso. Che si respira dovunque. In Italia, evidentemente. Ma anche in Francia. In Spagna. Nella stessa Germania. Non credo proprio che l' Unione Europea possa proseguire a lungo il suo cammino confidando sulla "reciproca sfiducia" e sulla paura degli altri. In nome di una moneta impopolare. Io, europeista convinto, penso che non sia possibile diventare europei per forza. O per paura.


 
Ultima modifica:
"LA GRECIA E' CONDANNATA A MORTE!"...

Grecia, Tsipras alla fine si arrende: restano i tagli agli statali e l'austerity

E così Tsipras si è arreso alla Troika. Per il popolo greco resteranno tagli e austerity, lacrime e sangue. Le promesse elettorali del nuovo premier sono subito state smentite dai fatti. Il premier greco ha raggiunto un accordo di 4 mesi con la UE, accordo che, di fatto, lascia la situazione invariata in attesa di una nuova intesa tutta da definire.


 
kjDh6kP.jpg
 
tsipra i soliti compagni di merende....pifferai magici.............che portano tutti al fiume per essere annegati......



images




Renzi-satira1.jpg




il-pifferaio-magico.jpg
 

Ultima estrazione Lotto

  • Estrazione del lotto
    giovedì 21 agosto 2025
    Bari
    41
    55
    23
    09
    54
    Cagliari
    52
    26
    51
    34
    47
    Firenze
    23
    78
    17
    35
    86
    Genova
    82
    15
    07
    44
    70
    Milano
    19
    86
    22
    77
    73
    Napoli
    39
    48
    82
    70
    15
    Palermo
    05
    25
    88
    54
    87
    Roma
    54
    19
    24
    62
    09
    Torino
    29
    83
    49
    59
    74
    Venezia
    65
    01
    45
    72
    55
    Nazionale
    10
    60
    88
    55
    37
    Estrazione Simbolotto
    Nazionale
    20
    24
    28
    33
    01
Indietro
Alto