Novità

anche Imola vota la Lega: "Al 18%

Alien.

Advanced Premium Member
LA CITTÀ-CHIAVE
Matteo Salvini, anche Imola vota la Lega: "Al 18%", perché Lucia Borgonzoni può vincere davvero
23 Gennaio 2020
2
Lucia Borgonzoni





Imola, roccaforte del coop rosse, è con Matteo Salvini. Il sindaco del Pd, Daniele Manca, aveva governato per dieci anni per poi dimettersi troppo presto con la malsana ambizione di finire in Senato. È questa la colpa che gli riserbano i cittadini del comune emiliano-romagnolo, dove a marzo - riferisce Repubblica - ci saranno anche le elezioni comunali (il cui esito sembra già scritto). L'ex primo cittadino ha infatti consegnato la città al Movimento Cinque Stelle e a una sindaca grillina, Manuela Sangiorgi, che ha retto un anno. "Andava in bicicletta e le hanno dato una Ferrari", spiegano metaforicamente gli abitanti. E così non è passato molto prima che la giunta si sfarinasse e arrivasse in città un commissario.

Leggi anche: Parma, Salvini dileggia i contestatori: "Una band di quattro gatti pronta a Sanremo"

Una situazione che ha portato la Lega a toccare il 18 per cento e il Pd a perdere dieci punti. Tanto a maggio si vota di nuovo. "Mio nonno, comunista, la prima volta che mi sono candidato mi ha detto piuttosto mi sparo che votarti. Oggi mi vota. I vecchi comunisti, tanti, vedono nella Lega quella forza che aveva il Pci e che si è persa. Hanno ritrovato un partito" spiega Daniele Marchetti, leghista candidato alle Regionali. Ma non è l'unico: "A Imola potevi lasciare la bici senza catena e la porta di casa aperta. Oggi non più, ed è questo il problema: non è più come prima" gli fa eco Lara Alpi, giornalista di Sabato sera, settimanale di area Pd. Inutile dunque stupirsi se il Carroccio si impossessa anche di questa roccaforte scarlatta.
 
IL COMUNISTA CON IL PORTAFOGLIO A DESTRA

IL RETROSCENA
Sanremo 2020, Roberto Benigni: indiscrezioni sul cachet, avrebbe chiesto alla Rai 300mila euro
23 Gennaio 2020
17
Sanremo 2020, Roberto Benigni avrebbe chiesto alla Rai 300mila euro per la sua partecipazione al festival





Il cachet di Roberto Benigni per la sua partecipazione al Festival di Sanremo farà discutere. Dagospia scrive, giovedì 23 gennaio, che è arrivata anche la richiesta economica del premio Oscar, dopo la cifra esorbitante richiesta dalla compagna di Ronaldo Georgina Rodriguez, ovvero 140mila euro, all'ufficio risorse artistiche mormorano che il regista-attore ne vorrebbe 300mila. Una nuova gatta da pelare per l'ad Salini cda tempo nel mirino di Pd e Lega con i giorni contati a viale Mazzini.
Leggi anche: Sanremo 2020, Ornella Vanoni massacra Junior Cally
Infatti dopo le elezioni regionali in Emilia Romagna e Calabria di domenica 26, scrive sempre Dagospia, il ministro dell'Economia Roberto Gualtieri, da cui dipende la Rai, darà il benservito a Salini. A Viale Mazzini, in attesa delle polemiche sul compenso su Benigni, ricordano sempre che certi ospiti, certi personaggi portano via sì un grosso esborso di soldi pubblici a fronte però di grandi guadagni pubblicitari che superano di molto la cifra investita. Lo stesso presentatore Amadeus, all'annuncio della partecipazione di Benigni alla kermesse, aveva detto che: "Roberto farà qualcosa che resterà nella storia della televisione. Vi invito a prestare la massima attenzione alla sua partecipazione”.
 
Emilia, scoppia la bufera sul voto: "Il Pd ha violato le norme elettorali"

La Lega all'attacco: "Bonaccini non ha disattivato le inserzioni a pagamento". Replica del Pd: "Non può dare lezioni di legalità". Ma il Carroccio insiste

Giuseppe De Lorenzo - Sab, 25/01/2020 - 15:35





commenta

Alla faccia del silenzio elettorale, vien da dire: qui se le danno di santa ragione. A meno di 24 ore dall'apertura delle urne elettorali in Emilia Romagna e Calabria, le parti si affrontano a suon di accuse e reprimende sulla norma che imporrebbe (il condizionale è d'obbligo) di dedicare questa giornata ad altro e non alla campagna elettorale.


1579962433-esclusiva2.jpg



È soprattutto nella regione oggi governata da Bonaccini che si consuma lo scontro tra il Pd e la Lega. Stamattina infatti la pagina Facebook ufficiale della Lega ha messo nel mirino gli avversari, accusandoli di aver violato la legge sulla propaganda. "Poiché Bonaccini del Pd, contravvenendo alle norme elettorali, non ha disattivato le inserzioni a pagamento alla mezzanotte di ieri, abbiamo deciso di procedere alla riattivazione delle nostre, in attesa di chiarimenti", si legge nella nota. La replica non si è fatta attendere, pubblicata direttamente sulla pagina Fb del candidato governatore dem: "Sconcerta la segnalazione della Lega di presunte violazioni del silenzio elettorale da parte altrui - si legge nel post, firmato dallo staff del candidato piddino - La Lega è un partito che ha fatto della sistematica violazione di queste regole il proprio abituale comportamento. E il suo leader non ha mai rispettato il silenzio elettorale nemmeno da ministro degli Interni, quando avrebbe dovuto svolgere una funzione di garanzia per tutti". A riprova di quanto affermato, lo staff dem invita a "guardare" i profili leghisti: "Anche adesso - dice - propaganda ininterrotta da questa mattina. La cosiddetta 'bestia' non ha mai spento i motori e ha proseguito a diffondere falsità e fango a pieno regime". Insomma: nessuno è nelle condizioni "di dare lezioni di moralità e legalità".


Emilia, il piano della Borgonzoni: "Stracceremo le leggi del Pd"

Il fatto è che, secondo il Carroccio, le manchevolezze dell'avversario sarebbero ben più gravi. "Bonaccini e compagni - scrivono i leghisti - da anni abituati alla doppia morale (oltre che al moralismo da salotto), fanno finta di non capire la differenza tra uso dei social 'organico', ossia normale (per essi non vi è una legge che imponga il silenzio elettorale) e inserzioni a pagamento (su Facebook, Youtube/Google, siti web ecc.) che hanno ben altra efficacia (essendo targettizzate geograficamente) e che tutti i partiti (compresa la Lega) interrompono sempre alla mezzanotte di venerdì". Una regola che il Pd, a detta dei leghisti, non avrebbe osservato. "Quindi - conclude il Carroccio - non è un falso quanto scriviamo, ma sono false le loro considerazioni. Poiché non siamo degli sprovveduti, abbiamo deciso di non lasciare campo libero alle sponsorizzazioni del Pd nei giorni di sabato e domenica e abbiamo riattivato le nostre". Una lotta senza esclusione di colpi.
 

Ultima estrazione Lotto

  • Estrazione del lotto
    martedì 22 luglio 2025
    Bari
    29
    03
    79
    27
    86
    Cagliari
    22
    54
    55
    50
    29
    Firenze
    52
    38
    30
    29
    83
    Genova
    08
    62
    20
    69
    26
    Milano
    17
    45
    55
    67
    73
    Napoli
    64
    39
    35
    62
    02
    Palermo
    84
    33
    60
    43
    28
    Roma
    33
    79
    27
    41
    81
    Torino
    35
    58
    38
    70
    56
    Venezia
    64
    11
    07
    57
    27
    Nazionale
    53
    15
    38
    52
    66
    Estrazione Simbolotto
    Nazionale
    18
    24
    03
    21
    15

Ultimi Messaggi

Indietro
Alto