Novità

BANCHE E STATO USURAI

Zetrix

Advanced Premium Member
10 giugno 2014

La Procura di Trani ha chiuso una maxi indagine per usura che vede coinvolte 62 persone, tra cui dirigenti della Banca d'Italia e del ministero del Tesoro e i membri dei consigli di amministrazione di alcuni tra i principali istituti di credito italiani che potrebbero quindi essere chiamati a processo. Tra i nomi finiti sotto la lente del sostituto procuratore Michele Ruggiero figurano l'ex ministro dell'Economia del governo Letta Fabrizio Saccomanni, nella veste di direttore generale di Bankitalia, Anna Maria Tarantola, che era a capo della vigilanza di palazzo Koch, Giuseppe Maresca per il Tesoro, nonché vertici ed ex vertici di Unicredit e Banca di Roma, Bnl, Mps (inclusi Giuseppe Mussari e Antonio Vigni) e popolare di Bari. I dirigenti di Bankitalia e del Tesoro "consapevolmente e volontariamente (quanto meno con dolo individuale) - scrive il pm - concorrevano moralmente" con i vertici delle banche "nei delitti di usura dagli stessi materialmente commessi precostituendo le condizioni per consentire a quelle banche di applicare alla clientela interessi sostanzialmente usurari".
 
Usura, indagati i vertici
Bnl, Unicredit, Mps e Bpb
Tra gli indagati anche Anna Maria Tarantola, ex capo Vigilanza Bankitalia, e Fabrizio Saccomanni, ex dg Bankitalia
 
Usura, indagati i vertici Bnl, Unicredit, Mps. Ci sono anche Tarantola e Saccomanni
L'inchiesta è stata chiusa dalla Procura di Trani. Tra le 62 persone alle quali la Guardia di Finanza di Bari sta notificando l’avviso di fine indagine ci sono anche ex dirigenti di Bankitalia e del ministero dell’Economia come l'attuale presidente della Rai e l'ex responsabile di via XX Settembre. Notificato l’avviso di fine indagine a Luigi Abete, Alessandro Profumo, Federico Ghizzoni, Giuseppe Mussari, Francesco Gaetano Caltagirone
 
I tassi applicati erano più alti di quelli concordati. Per questo la procura di Trani contesta ai vertici di alcuni importanti istituti di credito italiani il reato che di solito si “applica” alla criminalità comune o anche organizzata: l’usura. Nella fattispecie si tratta però di concorso in usura bancaria. E nel registro degli indagati della piccola procura pugliese – già protagonista di inchieste clamorose come quelle sulle agenzie di rating – sono finiti i vertici di Bnl, Unicredit, Mps e di Banca popolare di Bari (Bpb). Sessantadue i destinatari dell’avviso di fine indagine consegnato anche ex dirigenti di Bankitalia e del ministero dell’Economia come sono il presidente della Rai, Anna Maria Tarantola, in qualità di ex capo della Vigilanza di Bankitalia, e il ministro dell’Economia del governo Letta Fabrizio Saccomanni, ex dg di via Nazionale.
 
Ciao Zetrix . . . non andare oltre altrimenti ti segano l'intero OFF TOPIC . . . . .ahahahahh
 
Ciao Fantino.. infatti volevo mettere alcune immagini ma temo che dopo il post lo cancellano,
queste cose
nn vogliono che si sappiano ma tanto e gia su rete e ormai sanno tutti ..
 
Ultima modifica:
25ovw4p.jpg
 
Indagati 29 banchieri per usura: scopri se c'è anche il tuo
Procure indagano sulle banche. L'ipotesi di reato? Usura


Fantino per caso ce anche la tua banca coinvolta... ahahahhhahah
 
ISTITUTI NEL MIRINO Due procure indagano sulle banche
L'ipotesi di reato? Usura Al lavoro le procure di Bergamo e Trani su segnalazione degli imprenditori
18 maggio 2012

Occhi puntati pure su Bankitalia: le sue circolari consentirebbero l’applicazione di interessi illegali

Una offensiva (per ora) silenziosa. Da Nord a Sud, i giudici stanno per scatenare una vera e propria guerra contro le banche. Due piccole procure, Bergamo e Trani, grazie alle denunce di alcuni imprenditori coraggiosi, stanno ficcando il naso nel sistema creditizio del Paese. E hanno accesso un faro sui meccanismi che regolano l’applicazione degli interessi sui prestiti alle imprese, sugli scoperti di conto corrente e sugli affidamenti. Meccanismi diabolici che farebbero scattare tagliole micidiali sui costi dei finanziamenti, spesso mettendo in ginocchio le imprese.

Fatto sta che dalla Lombardia alla Puglia, insomma, due procure sembrano viaggiare in un inedito tandem. Una specie di rivolta contro il mondo del credito. In un momento in cui il denaro allo sportello viene erogato col contagocce e, stando alle denunce degli imprenditori, pagato a caro prezzo. Con commissioni addirittura fuori legge: usura e truffa i reati al centro delle indagini, secondo le carte delle procure che Libero ha potuto visionare. Non è la prima volta, per la verità, che un pubblico ministero apre le ostilità contro le aziende di credito. Tant’è che alcuni big bancari, in passato, sono stati già condannati. Tuttavia, l’affondo, stavolta, potrebbe andare al cuore del problema. Vale a dire i sistemi di calcolo che consentono agli istituti di praticare tassi da cravattari. Ecco perché al centro delle verifiche dei piemme sono finite le circolari della Banca d’Italia, l’autorità di supervisione del sistema finanziario. L’istituto di via Nazionale in passato è stato tirato in ballo in alcune vicende giudiziarie e le verifiche si concentrarono sulla presunta omessa vigilanza. Le condanne non hanno mai sfiorato i vertici di palazzo Koch.

Bankitalia non emerge direttamente nelle carte della procura di Trani, che si è mossa sulla base della denuncia dell’imprenditore Antonino De Masi, non nuovo a queste azioni rumorose. Mentre gli inquirenti di Bergamo fanno preciso riferimento al ruolo di via Nazionale. Bankitalia è tirata in ballo esplicitamente dal giudice per le indagini preliminari (il documento è dello scorso 14 maggio). Il gip Giovanni Petillo, che ha respinto una richiesta di archiviazione e nel suo provvedimento cita anche le carte della procura, sostiene che tra «coloro che potrebbero essere chiamati a rispondere del reato» ci sarebbero «anche coloro che si rapportano con la Banca d’Italia ed hanno partecipato alle decisioni dell’istituto di diritto pubblico nel corso degli anni, quali rappresentanti dell’azionariato e coloro che hanno arbitrariamente nel corso degli anni escluso dalle istruzioni della Banca d’Italia voci di costo decisive, in patente violazione della legge n. 108/1996», cioè le norme sull’usura. In pratica, ci troveremmo di fronte a omissioni volontarie dalle formulette sulle soglie d’usura che, all’atto pratico, consentirebbero l’applicazione di interessi illegali.

Un passaggio assai rilevante - potenzialmente destinato ad aprire uno squarcio nel mercato del credito - quello del tribunale di Bergamo. Che chiede, nei fatti, al pubblico ministero un supplemento di indagini anche per fare luce sui soggetti eventualmente da coinvolgere. Nelle prime valutazioni del piemme mancherebbe l’elemento del dolo, cioè uno dei presupposti per accertare la sussistenza di un reato, quello di usura nel caso oggetto delle indagini. La faccenda, a Bergamo, va avanti dal 2010. E si fonda, tra altro, sui calcoli eseguiti da un commercialista di Roma secondo cui, come si legge nelle carte del gip, «l’istituto bancario aveva applicato» su due conti correnti «tassi usurari superando la soglia stabilita trimestralmente dal ministero dell’Economia».

Dall’Italia settentrionale al Mezzogiorno, come accennato, il quadro non è poi troppo diverso. Per una volta, insomma, l’Italia è unita. Se non fosse che, oltre all’ipotesi del reato di usura, il pubblico ministero di Trani, stando a due documenti dell’11 e del 14 maggio, sta indagando anche per truffa. Il che, probabilmente, rende la situazione potenzialmente più grave.

Il sostituto procuratore incaricato che sta portando avanti il dossier è Michele Ruggiero. Uno che non ha paura di mettersi contro i colossi della finanza. Non a caso, è lo stesso Ruggiero ad aver avviato le indagini contro le tre agenzie di rating (Fitch, Moody’s e Standard & Poor’s) e che lo scorso gennaio ha portato a “sfilare” in procura a Trani, oltre ai rappresentanti delle tre “sorelle americane”, financo il presidente della Consob, Giuseppe Vegas. Una maxi inchiesta, quella sulle società Usa, che ruota attorno all’ipotesi «dell’esistenza di un accordo di cartello» tra le agenzie di rating «ai danni dei cittadini e dei risparmiatori italiani». Nel mirino era finito il declassamento del nostro Paese. Il taglio del giudizio sui conti pubblici italiani, cioè, verrebbe concordato a tavolino per favorire la speculazione.

Insomma, un fascicolo pesantissimo. E lo potrebbe diventare pure quello contro le banche italiane aperto sulla base della denuncia di De Masi. Denuncia che finora non ha portato all’iscrizione di nessuna persona nel registro degli indagati. E chissà che la crisi e la recessione non provochi un’accelerazione dell’inchiesta.

di Francesco De Dominicis
 
hai visto Fantino gia nel 2012 si indagava sulle banche per usura .. e ora l inchiesta bomba

"BANCHE E STATO USURAI"
La clamorosa inchiesta:
ecco tutti i big a rischio processo


Fantino tra poco viene giu tutto...si salvi chi puo aahahhahah
 
Ultima modifica:
CI VOLEVA LA PROCURA DI TRANI PER SPUTTANARE IL SISTEMA BANCARIO ITALIANO - ALLA SBARRA SACCOMANNI, TARANTOLA, LUIGI ABETE, MUSSARI, PROFUMO, GHIZZONI E CALTAGIRONE: TUTTI ACCUSATI DI AVER CREATO UN SISTEMA DI TASSI DI USURA CON L’AVALLO DI BANKITALIA

È la tesi con la quale il pm di Trani, Michele Ruggiero, ha chiuso le indagini e chiederà di mandare a giudizio quasi tutto il sistema bancario italiano. Una battaglia che se dovesse trovare fondamento metterebbe in ginocchio l’intero credito nel Paese: chi ha mutuo sulle spalle potrebbe continuare a pagarlo senza dover corrispondere alcun interesse…
 
Ultima modifica:

Ultima estrazione Lotto

  • Estrazione del lotto
    sabato 16 agosto 2025
    Bari
    22
    86
    27
    44
    02
    Cagliari
    38
    11
    60
    69
    27
    Firenze
    45
    54
    37
    35
    41
    Genova
    53
    46
    12
    18
    13
    Milano
    09
    61
    13
    86
    70
    Napoli
    54
    57
    34
    70
    35
    Palermo
    40
    25
    24
    67
    74
    Roma
    66
    30
    54
    56
    24
    Torino
    17
    75
    55
    13
    19
    Venezia
    78
    17
    12
    85
    90
    Nazionale
    72
    01
    46
    50
    52
    Estrazione Simbolotto
    Nazionale
    28
    26
    27
    21
    37
Indietro
Alto