Alien.
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DENUNCIA ALLA PROCURA
Stalking, fino a 50 telefonate al giorno per chiedere al padre la figlia in sposa in cambio di dieci cammelli
La vicenda risale all’autunno del 2011, quando lo studente, Noory Mohammad, incrocia la ragazza tra i corridoi della Sapienza: ha rintracciato il numero del papà, ma con lei non ha mai parlato
di Giulio De Santis
ROMA - Si è presentato al padre della donna amata con una proposta irrinunciabile. «Le offro dieci cammelli in cambio della mano di sua figlia». Un’offerta quella avanzata da un giovane studente iracheno di medicina nel pieno rispetto della tradizione. Perché quando si vuole sposare una donna, innanzitutto bisogna avere il consenso del padre. È quanto ha creduto Noory Mohammad arrivato a telefonare fino a 50 volte al giorno al papà di una giovane per chiedere in sposa la figlia in cambio di dieci cammelli.
Proposta indecente
Solo che il papà - italiano come la figlia e la moglie - non ha voluto neanche intavolare una trattativa per valutare la proposta (davvero indecente) avanzata dal giovane. Assai scocciato dell’ostinazione dello studente l’uomo ha infatti deciso di denunciare l’iracheno, mercoledì condannato a due anni di reclusione con l’accusa di stalking. Per inciso va detto che il ragazzo - difeso dagli avvocati Mara Locoro e Domenico Naccari - non ha mai voluto mettere la donna a conoscenza della sua iniziativa. E chissà quanto la giovane sarà stata lusingata nell’apprendere che il suo spasimante l’aveva valutata la bellezza di 10 cammelli.
Rintraccia il numero del padre
La vicenda risale all’autunno del 2011, quando lo studente, camminando tra i corridoi della Sapienza, incrocia lo sguardo di una ragazza e in quel momento capisce di avere davanti agli occhi la donna della sua vita. Il cuore palpita, corre, trasuda amore. Tante emozioni che lo paralizzano al punto di non essere in grado nemmeno di parlare con la studentessa. Però “carpe diem”. E allora si ingegna a sapere come si chiama la giovane, poi rintraccia il numero del padre e prepara la sua offerta. D’altronde alcune formalità vanno rispettate quando si ama davvero, ha pensato il ragazzo. Prima si parla con il papà e poi si corteggia la figlia. Lo studente guarda il conto in banca e formula la sua offerta. La prima volta telefona al padre della giovane il 14 ottobre di quattro anni fa. L’uomo accoglie la proposta come uno scherzo. Peccato che poi si debba ricredere vista l’insistenza dello studente, uno che mica molla la preda. E infatti arriva a collezionare 50 telefonate al giorno per convincere il papà che la figlia vale 10 cammelli. Un vero affare, insomma. L’uomo però si stufa di ricevere le chiamate e dopo aver appreso dalla figlia che lei nemmeno sapeva chi fosse il pretendente, ha denunciato il giovane alla procura.
23 aprile 2015 | 11:52
.come dire cammelli e donne dei paesi tuoi................
Stalking, fino a 50 telefonate al giorno per chiedere al padre la figlia in sposa in cambio di dieci cammelli
La vicenda risale all’autunno del 2011, quando lo studente, Noory Mohammad, incrocia la ragazza tra i corridoi della Sapienza: ha rintracciato il numero del papà, ma con lei non ha mai parlato
di Giulio De Santis
ROMA - Si è presentato al padre della donna amata con una proposta irrinunciabile. «Le offro dieci cammelli in cambio della mano di sua figlia». Un’offerta quella avanzata da un giovane studente iracheno di medicina nel pieno rispetto della tradizione. Perché quando si vuole sposare una donna, innanzitutto bisogna avere il consenso del padre. È quanto ha creduto Noory Mohammad arrivato a telefonare fino a 50 volte al giorno al papà di una giovane per chiedere in sposa la figlia in cambio di dieci cammelli.
Proposta indecente
Solo che il papà - italiano come la figlia e la moglie - non ha voluto neanche intavolare una trattativa per valutare la proposta (davvero indecente) avanzata dal giovane. Assai scocciato dell’ostinazione dello studente l’uomo ha infatti deciso di denunciare l’iracheno, mercoledì condannato a due anni di reclusione con l’accusa di stalking. Per inciso va detto che il ragazzo - difeso dagli avvocati Mara Locoro e Domenico Naccari - non ha mai voluto mettere la donna a conoscenza della sua iniziativa. E chissà quanto la giovane sarà stata lusingata nell’apprendere che il suo spasimante l’aveva valutata la bellezza di 10 cammelli.
Rintraccia il numero del padre
La vicenda risale all’autunno del 2011, quando lo studente, camminando tra i corridoi della Sapienza, incrocia lo sguardo di una ragazza e in quel momento capisce di avere davanti agli occhi la donna della sua vita. Il cuore palpita, corre, trasuda amore. Tante emozioni che lo paralizzano al punto di non essere in grado nemmeno di parlare con la studentessa. Però “carpe diem”. E allora si ingegna a sapere come si chiama la giovane, poi rintraccia il numero del padre e prepara la sua offerta. D’altronde alcune formalità vanno rispettate quando si ama davvero, ha pensato il ragazzo. Prima si parla con il papà e poi si corteggia la figlia. Lo studente guarda il conto in banca e formula la sua offerta. La prima volta telefona al padre della giovane il 14 ottobre di quattro anni fa. L’uomo accoglie la proposta come uno scherzo. Peccato che poi si debba ricredere vista l’insistenza dello studente, uno che mica molla la preda. E infatti arriva a collezionare 50 telefonate al giorno per convincere il papà che la figlia vale 10 cammelli. Un vero affare, insomma. L’uomo però si stufa di ricevere le chiamate e dopo aver appreso dalla figlia che lei nemmeno sapeva chi fosse il pretendente, ha denunciato il giovane alla procura.
23 aprile 2015 | 11:52
.come dire cammelli e donne dei paesi tuoi................