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Vicenza, “I nomadi non vogliono pagare le bollette? Si chiuda il campo”

“CAMPO NOMADI: PRIMA SI CHIUDE E MEGLIO É”

“I nomadi si lamentano e non vogliono pagare le bollette? Il campo nomadi di viale Cricoli va sgomberato il prima possibile, senza tanti tira e molla! Anche questa ormai patetica situazione dimostra, in modo inequivocabile, come l’unica soluzione da adottare con questa gente è la chiusura immediata del campo. Non ci sono alternative: chi ha già ampiamente abusato della pazienza dei vicentini, chi ha già scandalosamente usufruito di denaro pubblico, chi non rispetta le minime regole di civile convivenza e continua a rifiutarsi di pagare quanto dovuto, va cacciato senza se e senza ma”.
Lo dichiara l’europarlamentare vicentina Mara Bizzotto, vicesegretaria veneta della Lega Nord, sui fatti del campo nomadi di viale Cricoli a Vicenza.
“Quanto sta accadendo è la prova provata del fallimento dell’Amministrazione Variati il cui colpevole lassismo, nel corso degli anni, ha permesso a questi nomadi di sentirsi i padroni incontrastati della città – conclude l’eurodeputata Bizzotto – Variati ha abituato questa gente a non pagare le bollette perché tanto ci pensava il Comune, e adesso raccoglie i frutti della sua disastrosa politica di tentata e non riuscita integrazione”.


 
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“Due Rom picchiano selvaggiamente un 93enne, ora marciscano in galera”

“I rapinatori rumeni che hanno picchiato selvaggiamente e derubato il pensionato 93enne di Romano d’Ezzelino (VI) vanno fatti marcire in galera buttando via le chiavi. Complimentandomi per l’ottimo lavoro svolto dai Carabinieri del Nucleo Operativo Radiomobile di Bassano del Grappa, che hanno già fermato 2 dei pericolosi malviventi (entrambi rumeni di etnia rom), l’auspicio è che si arrivi presto a sgominare l’intera banda e a metterla dietro le sbarre. Questi rumeni che si sono resi responsabili di un reato così orribile e ripugnante, accanendosi contro un anziano indifeso di 93 anni tanto da costringerlo ad oltre un mese d’ospedale, devono pagare fino in fondo per quanto hanno commesso”.
Lo dichiara l’europarlamentare vicentina Mara Bizzotto, vicesegretario veneto della Lega Nord, sull’arresto di 2 dei 4 rumeni che hanno derubato e seviziato un pensionato 93enne a Romano d’Ezzelino (VI).
“Questo grave episodio, che ha avuto come vittima un anziano, ci deve far riflettere su una doppia emergenza che colpisce i nostri territori – continua l’on. Bizzotto – Da un lato siamo alle prese con un preoccupante allarme criminalità, vista l’escalation e la recrudescenza di furti, rapine e violenze che sono ormai all’ordine del giorno: dall’altro lato, siamo di fronte a un’emergenza immigrati che, in questo caso come in molti altri, sono protagonisti di fatti criminali così efferati. Servono quindi risposte urgenti per fermare queste drammatiche emergenze: lo Stato garantisca il controllo del territorio e la Giustizia non faccia sconti ai criminali”.



abbiamo i pidioti che fanno leggi alla cacchio con sconti e addirittura premiati...
come si fa ad uscire da questa situazione ...
 
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IO, MANDEREI IL CONTO A LAURA BOLDRINI CHE DIFENDE TANTO LA LORO “CULTURA”…….!!!!!
da Messaggero Veneto

Udine, festa e cena in pizzeria fino a notte fonda: 50 rom scappano senza pagare

MOIMACCO (Udine) – Mangiano e bevono di tutto per tutta la sera poi scappano. E’ il colpo di un folto gruppo di nomadi, circa una cinquantina e di etnia rom, usciti senza pagare il conto poi inseguiti in modo rocambolesco fino a Udine dagli stessi titolari del ristorante.
È venerdì sera a Moimacco, al ristorante “Le 3 Pietre” gestito da Roberto Marchitelli e da sua moglie Sofie Dorotea, residenti a Romans d’Isonzo. «La festa era iniziata già nel pomeriggio con la musica e il dj – raccontano i due titolari –, poi a cena hanno mangiato carne, pesce e pizza». Verso mezzanotte gli ospiti cominciano ad andarsene lasciando il locale, un po’ alla volta.

Sono restati in sette e l’uomo che aveva prenotato chiede il conto che era di 2.800 euro, la metà costituita da bevande. Ma tutti i rom sono fuggiti salendo al volo sulle loro Mercedes sotto gli occhi stupiti degli altri clienti. «Sono scattati come missili – continuano i proprietari – li abbiamo inseguiti e uno lo abbiamo fermato, ma per poco non ci ha investito. Alcuni risiedono in via Argentina, ma siamo arrivati fino al campo nomadi di viale Vat: era l’una di notte, a quel punto non siamo entrati e abbiamo chiamato i Carabinieri denunciando tutto» spiegano al Messaggero Veneto.

Il titolare, in Friuli dal 2008, gestisce il locale da circa un anno e mezzo con una ventina di dipendenti e riesce ad arrivare a «400 coperti al giorno». Nell’altro ristorante di Cormons, ora dato in affitto, gli era successa la stessa cosa «con gente di Gorizia, sempre di quella etnia. I soldi ormai sono persi, mai più nella mia vita clienti rom: non mi fido più».

 
FOLLIA A ROMA , Auto della polizia in mano ai nomadi: su Facebook
sgommate e risate con la volante


La volante della polizia in mano ai nomadi. L’auto sfreccia vicino al campo della Massimina, almeno secondo quanto dice la giovane sul video. I ragazzini la rincorrono.

Al volante c’è uno degli uomini del campo, con a fianco una donna e sui sedili posteriori altri tre bambini. L’autopattuglia si ferma e il nomade fingendosi poliziotto urla perentorio agli amici che lo riprendono scherzando: «Ao che c.... fate eh?», imitando un’azione di polizia condita da uno spiccato accento romanesco. Il video finisce su Facebook, postato sul profilo della figlia.

L’Alfa Romeo della squadra volanti sgomma tra lo stupore generale, passando accanto a due operatori con indosso una divisa fluorescente, tipo quelle in dotazione agli autisti dei carri attrezzi. Poco distante una bisarca con un’altra auto della polizia caricata sul pianale. Cosa sta succedendo al campo nomadi della Massimina. Le auto della polizia finiscono in mano ai rom? Sono state prese da un’autorimessa? Da un deposito? Fatto sta che come è finita in mano a loro, la volante poteva essere presa da qualcun altro ed essere usata per una rapina o peggio ancora un attentato.

Troppo facile sarebbe, per chiunque, raccattare un paio di divise della polizia, magari di quelle cinesi (come quelle sequestrate dalla Finanza l’altro giorno) e infilare le strade del centro che portano ai ministeri, o agli obiettivi sensibili.

«Stiamo cercando di risalire al veicolo e ai protagonisti del video», spiegano dalla questura. La squadra mobile e il reparto volanti sono al lavoro, assieme alla polizia postale che sta lavorando in rete. «Non escludiamo che possa trattarsi di un'auto di scena o un veicolo di un autoreparto - concludono dalla questura - E in questo caso qualcuno dovrà risponderne».


no commet ..
 
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