R
Roby
Guest
Ecco la traccia per i casoncelli.
Ci sono due "parti": il ripieno e la pasta.
Indicativamente da queste dosi si possono ottenere 230-250 casoncelli.
Se però resta qualcosa si potrà riutilizzare: la pasta per una minestra, il ripieno per delle polpette.
Per il ripieno:
250 grammi di pane secco grattato
250 grammi di formaggio grattugiato (grana...)
500 grammi di erbette (che hanno più foglia delle coste d'oro, oppure queste togliendo un pò del gambo)
150 grammi di prezzemolo
4-5 uova
sale, spezie un pizzico, noce moscata un pizzico.
Si fanno rosolare le erbette, tagliate grossolanamente, nel burro e salvia (ed aglio a chi piace e poi si toglie); si mettono in una ciotola con tutti gli ingredienti e si mescola bene così da rendere il tutto uniforme ed omogeneo. Se necessario si aggiunge del brodo vegetale per ammorbidire il ripieno.
Per la pasta:
1 kg di farina per pasta (tipo 00)
3 uova (non grosse) oppure 2 grosse (di fatti 5 uova per 2 kg di farina)
dell'olio
acqua calda.
Si uniscono le uova alla farina e si inizia ad impastare e mano a mano si aggiunge l'acqua calda (quella necessaria) e un goccio d'olio al fine di mantenere un poco morbida la pasta che così si sta ottenendo.
Si taglia la pasta a fette di un paio di cm e, con la macchina manuale (un tempo il mattarello?), si passa la pasta al fine di ottenere delle sfoglie, che avranno lunghezza
variabile 20-30-40 cm.
Prima la si passa sul numero 5 oppure 6 alcune volte, così da renderla omogenea, e poi la si passa sul numero 2 (anche 2,5 se c'è). Lasciandola della larghezza di uscita 10-14 cm.
Le sfoglie ottenute si adagiano su di uno strato sottile di farina; di solito se ne preparano due o tre per volta. Con un cucchiaio si raccoglie il ripieno e si creano delle palline di 3-4 cm; si adagiano quasi sulla mezzeria della sfoglia a distanza regolare, sfruttando tutta la lunghezza.
Si prende un lembo (uno dei due lati lunghi) della sfoglia e lo si ripiega coprendo tutte le palline del ripieno, raggiungendo l'altro lembo: si preme la pasta con le dita intorno al ripieno per far uscire l'aria infine con la rotella dentata si taglia a distanza regolare, ottenendo una forma in genere rettangolare dei casoncelli.
Arrivati fino a qui...
Una porzione media varia dai 10 ai 15 casoncelli.
Cottura: in abbondante acqua opportunamente salata (meglio se nno troppo cotti, perchè poi si rompono nel mescolarli). Si prepara del burro fuso con salvia e del formaggio grattato.
Non andrebbero scolati ma tolti mano a mano con un mestolo forato; adagiati in una ciotola adatta procedendo a strati: casoncelli formaggio e burro: infine si mescola il tutto e poi
si possono servire (meglio il piatto fondo).
<center>Buon appetito</center>
IMPORTANTE: si possono congelare (ovviamente) perchè preparandone tanti è più comodo e semplice cucinarli, non dovendo stare a prepararli ogni volta. Di solito si preparano con calma il giorno prima e si lascino in frigorifero.
Notizie: era un piatto povero, delle feste; ora tutto l'anno.
Un aneddoto che fa sorridere riporta di un compaesano che mangiava un solo casoncello!
Questo perchè il casoncello riempiva da solo il piatto.
In passato era usanza prepararli molto grossi... da tre a sei per persona.
Per le varianti: queste riguardano il ripieno e farò un'aggiunta poi.
Sempre Auguri agli amici buongustai,
Walter.
Ci sono due "parti": il ripieno e la pasta.
Indicativamente da queste dosi si possono ottenere 230-250 casoncelli.
Se però resta qualcosa si potrà riutilizzare: la pasta per una minestra, il ripieno per delle polpette.
Per il ripieno:
250 grammi di pane secco grattato
250 grammi di formaggio grattugiato (grana...)
500 grammi di erbette (che hanno più foglia delle coste d'oro, oppure queste togliendo un pò del gambo)
150 grammi di prezzemolo
4-5 uova
sale, spezie un pizzico, noce moscata un pizzico.
Si fanno rosolare le erbette, tagliate grossolanamente, nel burro e salvia (ed aglio a chi piace e poi si toglie); si mettono in una ciotola con tutti gli ingredienti e si mescola bene così da rendere il tutto uniforme ed omogeneo. Se necessario si aggiunge del brodo vegetale per ammorbidire il ripieno.
Per la pasta:
1 kg di farina per pasta (tipo 00)
3 uova (non grosse) oppure 2 grosse (di fatti 5 uova per 2 kg di farina)
dell'olio
acqua calda.
Si uniscono le uova alla farina e si inizia ad impastare e mano a mano si aggiunge l'acqua calda (quella necessaria) e un goccio d'olio al fine di mantenere un poco morbida la pasta che così si sta ottenendo.
Si taglia la pasta a fette di un paio di cm e, con la macchina manuale (un tempo il mattarello?), si passa la pasta al fine di ottenere delle sfoglie, che avranno lunghezza
variabile 20-30-40 cm.
Prima la si passa sul numero 5 oppure 6 alcune volte, così da renderla omogenea, e poi la si passa sul numero 2 (anche 2,5 se c'è). Lasciandola della larghezza di uscita 10-14 cm.
Le sfoglie ottenute si adagiano su di uno strato sottile di farina; di solito se ne preparano due o tre per volta. Con un cucchiaio si raccoglie il ripieno e si creano delle palline di 3-4 cm; si adagiano quasi sulla mezzeria della sfoglia a distanza regolare, sfruttando tutta la lunghezza.
Si prende un lembo (uno dei due lati lunghi) della sfoglia e lo si ripiega coprendo tutte le palline del ripieno, raggiungendo l'altro lembo: si preme la pasta con le dita intorno al ripieno per far uscire l'aria infine con la rotella dentata si taglia a distanza regolare, ottenendo una forma in genere rettangolare dei casoncelli.
Arrivati fino a qui...
Una porzione media varia dai 10 ai 15 casoncelli.
Cottura: in abbondante acqua opportunamente salata (meglio se nno troppo cotti, perchè poi si rompono nel mescolarli). Si prepara del burro fuso con salvia e del formaggio grattato.
Non andrebbero scolati ma tolti mano a mano con un mestolo forato; adagiati in una ciotola adatta procedendo a strati: casoncelli formaggio e burro: infine si mescola il tutto e poi
si possono servire (meglio il piatto fondo).
<center>Buon appetito</center>
IMPORTANTE: si possono congelare (ovviamente) perchè preparandone tanti è più comodo e semplice cucinarli, non dovendo stare a prepararli ogni volta. Di solito si preparano con calma il giorno prima e si lascino in frigorifero.
Notizie: era un piatto povero, delle feste; ora tutto l'anno.
Un aneddoto che fa sorridere riporta di un compaesano che mangiava un solo casoncello!
Questo perchè il casoncello riempiva da solo il piatto.
In passato era usanza prepararli molto grossi... da tre a sei per persona.
Per le varianti: queste riguardano il ripieno e farò un'aggiunta poi.
Sempre Auguri agli amici buongustai,
Walter.