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L’attacco di Marco Rizzo : “Chi ha tradito l’Italia ha un nome e cognome: Romano Prodi”
Storia di Francesco Paolo Antonicelli
• 6 ora/e •
Il leader di Democrazia Sovrana Popolare attacca Romano Prodi per la sua invocazione all’unità europea durante la manifestazione di Bologna: “Tradisce se stesso”.
Lo scontro sul significato del Manifesto di Ventotene
La manifestazione di Bologna riporta il Manifesto di Ventotene al centro del dibattito politico, ma suscita anche forti reazioni. A rilanciare l’appello all’unità europea è stato Romano Prodi, che ha ricordato il documento fondativo nel corso dell’evento. Tuttavia, la sua posizione ha scatenato l’attacco di Marco Rizzo, leader di Democrazia Sovrana Popolare, che ha criticato duramente l’ex premier: “Chi a Bologna invoca Ventotene tradisce se stesso e il suo passato”.“L’Unione europea? Un progetto nato per controllare l’Europa”
In un’intervista a Il Tempo, Rizzo ripercorre l’origine delle sue critiche: “La costruzione dell’Ue è sempre stata vista dai comunisti come una strategia americana per controllare il vecchio continente”. E aggiunge: “Non è un caso che i primi a votare contro il mercato comune europeo, nel 1957, sono stati proprio i compagni, quelli veri. I socialisti, invece, si astennero”.La sinistra ha smesso di rappresentare i lavoratori”
L’attacco a Prodi prosegue con toni netti: “Se c’è qualcuno che ha tradito l’Italia ha un nome e un cognome: Romano Prodi. È lui che ha favorito le privatizzazioni e ha consentito l’ingresso nell’euro. È lo stesso che diceva che con l’Ue avremmo lavorato un giorno in meno”.Sulla crisi della sinistra, Rizzo è altrettanto esplicito: “Ho smesso di crederci da quando la sinistra di Berlinguer, che protestava per i diritti degli operai davanti ai cancelli della Fiat, è diventata quella dei carri del Pride. L’aspetto peggiore sono le contraddizioni senza fine”.
Una critica che, senza nominarla direttamente, sembra riferirsi anche alla leadership di Elly Schlein.