R
Roby
Guest
Uranio impoverito o danni da vaccinazione?
Messaggiodi white il ven nov 13, 2009 2:10 pm
FONTE:
http://www.dmi.unipg.it/~mamone/sci-dem ... saniti.htm
Uranio impoverito o danni da vaccinazione? Una testimonianza
Santa Passaniti
1 dicembre 2002, da allora la mia vita e quella della mia famiglia è dedicata ad un solo scopo: sapere perché Francesco non c’è più. È partito sano per il servizio militare, e subito dopo il congedo la scoperta della tremenda malattia che l’ha portato alla morte. Francesco è deceduto in un’anonima camera del 12o piano del nosocomio S. Martino dell’ospedale di Genova.
Scartavamo l’ipotesi dell’uranio perché mio figlio non era stato nei Balcani. Si parlava sempre dei militari deceduti a causa dell’uranio impoverito, ma un giorno, il 14 febbraio 2002, durante la trasmissione Striscia la Notizia, fummo colpiti dalle parole del maresciallo Leggiero, ospite di Ezio Greggio, che annunciava la sospensione del vaccino NEOTYF, e la conclusione fu: «Ma che uranio, che uranio» (vedi allegati 1 e 2)
Io ricordavo che mio figlio aveva detto che, tra le vaccinazioni fatte durante il servizio di leva, oltre alle iniezioni gli erano state date 3 compresse da prendere la sera a giorni alterni. Controllai la scheda vaccinale di Francesco, e vidi che era presente il NEOTYF, ma a differenza delle altre somministrazioni, al posto della data c’era un asterisco (ambiguo): ricordando le parole di Francesco sapevamo che lo aveva fatto. (vedi allegato 3)
Contattai un genitore che come noi pochi mesi prima aveva perso il figlio. Mi inviò una lettera, presumevo fosse la scheda vaccinale, invece erano gli esami eseguiti nel laboratorio della dr.ssa Antonietta Gatti. Fummo colpiti dalla quantità di metalli contenuta nelle cellule di questo ragazzo (vedi allegato 4),così facemmo anche noi analizzare le cellule staminali e lo sperma di mio figlio: nello sperma la quantità di piombo era elevatissima, insieme a carbonio, silicio, sodio, magnesio, alluminio, titanio, ferro, cromo, calcio, cobalto e antimonio. Nel sangue, detriti da 0,5 micron contenenti carbonio, antimonio, fosforo, cobalto, rame e zinco: la presenza di questi composti in sedi così interne del corpo umano, lo sperma e le cellule staminali, sta ad indicare una disseminazione in tutto il corpo umano. Non sono noti in letteratura i possibili effetti tossici sintetici di tali particelle. Inspiegabile era anche la quantità di carbonio, silicio, titanio, ferro, cloro, magnesio, alluminio, zirconio, stronzio, afnio, bismuto, e il picco altissimo di piombo contenuti nei vaccini anti-tifici Typhim V e Vivotif, che ero riuscita a reperire e a far analizzare.
Iniziò per noi una ricerca, un voler sapere, che diventò ragione di vita: MIO FIGLIO ERA MORTO PER UNA MALATTIA PROVOCATA, qualcuno gli aveva messo le mani addosso, qualcuno gli aveva iniettato dei metalli non compatibili con la vita.
Contattai il maresciallo Leggiero che avevo visto in tv, andai a Roma a parlare con altri genitori di militari che avevano perduto i loro figli.
Conobbi la vedova Melone, ebbi da lei la scheda vaccinale del marito, deceduto nel 2001. Questi aveva fatto nel 1999, fra le altre vaccinazioni, anche il Neotyf. Lei mi invitò ad Orvieto per una commemorazione del marito, e qui mi presentò il maresciallo Leggiero, che aveva di nuovo cambiato bandiera: mi disse che il caso di Francesco esulava dagli altri perché non era stato nei Balcani, ma che avrei potuto contattare l’avvocato Tartaglia.
Così facemmo, e proprio nel suo studio scoprimmo l’esistenza del prof. Montinari, che aveva già effettuato diverse perizie sui militari. Da qui iniziò la mia ricerca su internet, scaricai centinaia di fogli sugli studi del prof. Montinari e di altri medici che, come lui, condannavano le vaccinazioni. Addirittura qualcuno parlava di sperimentazione di vaccini sui militari (vedi allegato 5)
Mi recai a Roma dal senatore Bucciero, che già nel 2001, assieme al senatore Caruso, lottava in senato per la sospensione delle vaccinazioni killer ai mi
Messaggiodi white il ven nov 13, 2009 2:10 pm
FONTE:
http://www.dmi.unipg.it/~mamone/sci-dem ... saniti.htm
Uranio impoverito o danni da vaccinazione? Una testimonianza
Santa Passaniti
1 dicembre 2002, da allora la mia vita e quella della mia famiglia è dedicata ad un solo scopo: sapere perché Francesco non c’è più. È partito sano per il servizio militare, e subito dopo il congedo la scoperta della tremenda malattia che l’ha portato alla morte. Francesco è deceduto in un’anonima camera del 12o piano del nosocomio S. Martino dell’ospedale di Genova.
Scartavamo l’ipotesi dell’uranio perché mio figlio non era stato nei Balcani. Si parlava sempre dei militari deceduti a causa dell’uranio impoverito, ma un giorno, il 14 febbraio 2002, durante la trasmissione Striscia la Notizia, fummo colpiti dalle parole del maresciallo Leggiero, ospite di Ezio Greggio, che annunciava la sospensione del vaccino NEOTYF, e la conclusione fu: «Ma che uranio, che uranio» (vedi allegati 1 e 2)
Io ricordavo che mio figlio aveva detto che, tra le vaccinazioni fatte durante il servizio di leva, oltre alle iniezioni gli erano state date 3 compresse da prendere la sera a giorni alterni. Controllai la scheda vaccinale di Francesco, e vidi che era presente il NEOTYF, ma a differenza delle altre somministrazioni, al posto della data c’era un asterisco (ambiguo): ricordando le parole di Francesco sapevamo che lo aveva fatto. (vedi allegato 3)
Contattai un genitore che come noi pochi mesi prima aveva perso il figlio. Mi inviò una lettera, presumevo fosse la scheda vaccinale, invece erano gli esami eseguiti nel laboratorio della dr.ssa Antonietta Gatti. Fummo colpiti dalla quantità di metalli contenuta nelle cellule di questo ragazzo (vedi allegato 4),così facemmo anche noi analizzare le cellule staminali e lo sperma di mio figlio: nello sperma la quantità di piombo era elevatissima, insieme a carbonio, silicio, sodio, magnesio, alluminio, titanio, ferro, cromo, calcio, cobalto e antimonio. Nel sangue, detriti da 0,5 micron contenenti carbonio, antimonio, fosforo, cobalto, rame e zinco: la presenza di questi composti in sedi così interne del corpo umano, lo sperma e le cellule staminali, sta ad indicare una disseminazione in tutto il corpo umano. Non sono noti in letteratura i possibili effetti tossici sintetici di tali particelle. Inspiegabile era anche la quantità di carbonio, silicio, titanio, ferro, cloro, magnesio, alluminio, zirconio, stronzio, afnio, bismuto, e il picco altissimo di piombo contenuti nei vaccini anti-tifici Typhim V e Vivotif, che ero riuscita a reperire e a far analizzare.
Iniziò per noi una ricerca, un voler sapere, che diventò ragione di vita: MIO FIGLIO ERA MORTO PER UNA MALATTIA PROVOCATA, qualcuno gli aveva messo le mani addosso, qualcuno gli aveva iniettato dei metalli non compatibili con la vita.
Contattai il maresciallo Leggiero che avevo visto in tv, andai a Roma a parlare con altri genitori di militari che avevano perduto i loro figli.
Conobbi la vedova Melone, ebbi da lei la scheda vaccinale del marito, deceduto nel 2001. Questi aveva fatto nel 1999, fra le altre vaccinazioni, anche il Neotyf. Lei mi invitò ad Orvieto per una commemorazione del marito, e qui mi presentò il maresciallo Leggiero, che aveva di nuovo cambiato bandiera: mi disse che il caso di Francesco esulava dagli altri perché non era stato nei Balcani, ma che avrei potuto contattare l’avvocato Tartaglia.
Così facemmo, e proprio nel suo studio scoprimmo l’esistenza del prof. Montinari, che aveva già effettuato diverse perizie sui militari. Da qui iniziò la mia ricerca su internet, scaricai centinaia di fogli sugli studi del prof. Montinari e di altri medici che, come lui, condannavano le vaccinazioni. Addirittura qualcuno parlava di sperimentazione di vaccini sui militari (vedi allegato 5)
Mi recai a Roma dal senatore Bucciero, che già nel 2001, assieme al senatore Caruso, lottava in senato per la sospensione delle vaccinazioni killer ai mi