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Roby
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Stufe a legna: nuova normativa della Regione. Costanzo: «Penalizziamo gli abitanti di montagna»
«Bisogna modificare la proposta perché aumentando gli oneri vengono a meno le economie».
www.waltelina.it www.sysaword.com
Regione Lombardia intende mettere mano alla normativa per la prevenzione e la riduzione delle emissioni in atmosfera e nello specifico introduce gli obblighi di adeguamento tecnico e di certificazione per gli impianti domestici alimentati a biomassa legnosa. In poche parole, mette sotto osservazione le stufe (pìgna) della nonna. Pur riconoscendo alla proposta regionale la volontà di adeguamento alla normativa comunitaria e nazionale, Angelo Costanzo, consigliere regionale del Pd valtellinese, sottolinea che “l’utilizzo della pigna in montagna è una tradizione che non può essere penalizzata”.
AUMENTANO GLI ONERI
Dice l’esponente del Partito democratico: “Sono due le novità che Regione Lombardia ha nel cassetto: la prima è l’introduzione degli obblighi di installazione e di manutenzione per tutti i tipi di impianti termici comprese le piccole stufe a legna che abbiamo nelle nostre case di montagna e, di seguito, l’equiparazione anche degli impianti a biomassa a quelli termici convenzionali con tutti gli oneri che ne conseguono. Ora se in linea di principio si può convenire sulla necessità di estendere criteri di sicurezza a tutti gli impianti, appare evidente che la nuova normativa rischia di penalizzare la pìgna della nonna. Non si tiene conto che aumentando gli oneri accessori di quanti hanno una stufa a legna vengono meno anche le economie di scala che ne hanno incentivato l’uso”.
Angelo Costanzo
ESCLUDERE APPESANTIMENTO BUROCRATICO
Ieri durante i lavori della VI Commissione Ambiente, che hanno iniziato a valutare la proposta di legge, Costanzo ha invitato al buonsenso esprimendo contrarietà al provvedimento. Secondo il consigliere Pd “è necessario escludere da un appesantimento burocratico e normativo l’uso delle stufe a legna di utilizzo domestico. Bisogna modificare la proposta di legge perché così si penalizzano gli abitanti della montagna e delle valli prealpine che tradizionalmente usano la cosiddetta pigna”.
BHE ALLORA NON CI RESTA CHE SCALDARSI CON LA PANTEGANA..ALLORA TASSERANNO PURE QUELLA....



MA C'E POCO DA RIDERE.....
«Bisogna modificare la proposta perché aumentando gli oneri vengono a meno le economie».
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Regione Lombardia intende mettere mano alla normativa per la prevenzione e la riduzione delle emissioni in atmosfera e nello specifico introduce gli obblighi di adeguamento tecnico e di certificazione per gli impianti domestici alimentati a biomassa legnosa. In poche parole, mette sotto osservazione le stufe (pìgna) della nonna. Pur riconoscendo alla proposta regionale la volontà di adeguamento alla normativa comunitaria e nazionale, Angelo Costanzo, consigliere regionale del Pd valtellinese, sottolinea che “l’utilizzo della pigna in montagna è una tradizione che non può essere penalizzata”.
AUMENTANO GLI ONERI
Dice l’esponente del Partito democratico: “Sono due le novità che Regione Lombardia ha nel cassetto: la prima è l’introduzione degli obblighi di installazione e di manutenzione per tutti i tipi di impianti termici comprese le piccole stufe a legna che abbiamo nelle nostre case di montagna e, di seguito, l’equiparazione anche degli impianti a biomassa a quelli termici convenzionali con tutti gli oneri che ne conseguono. Ora se in linea di principio si può convenire sulla necessità di estendere criteri di sicurezza a tutti gli impianti, appare evidente che la nuova normativa rischia di penalizzare la pìgna della nonna. Non si tiene conto che aumentando gli oneri accessori di quanti hanno una stufa a legna vengono meno anche le economie di scala che ne hanno incentivato l’uso”.
Angelo Costanzo
ESCLUDERE APPESANTIMENTO BUROCRATICO
Ieri durante i lavori della VI Commissione Ambiente, che hanno iniziato a valutare la proposta di legge, Costanzo ha invitato al buonsenso esprimendo contrarietà al provvedimento. Secondo il consigliere Pd “è necessario escludere da un appesantimento burocratico e normativo l’uso delle stufe a legna di utilizzo domestico. Bisogna modificare la proposta di legge perché così si penalizzano gli abitanti della montagna e delle valli prealpine che tradizionalmente usano la cosiddetta pigna”.
BHE ALLORA NON CI RESTA CHE SCALDARSI CON LA PANTEGANA..ALLORA TASSERANNO PURE QUELLA....




MA C'E POCO DA RIDERE.....