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Ecco gli affari degli Alfano...consulenze a moglie e amico
Cinque contratti per la consorte del ministro dell'Interno. Per il suo avvocato poltrone e un appalto da 630mila euro
L'inchiesta dell'Espresso smaschera il conflitto d'interessi del titolare del Viminale. Alla consorte pensa la Consap dell'ex dg Rai Masi. Le poltrone di Gemma, dal cda di Eni all'appalto Expo da 630mila euro
Gian Maria De Francesco - Ven, 17/04/2015 - 23:33
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Roma - Il ministro dell'Interno, Angelino Alfano, ha un problema di conflitto di interessi. È quanto rivela il settimanale l'Espresso sostenendo che alcuni incarichi pubblici sarebbero stati affidati a persone che fanno parte dell'entourage del fondatore di Ncd.
In primis, si tratta della moglie del ministro, Tiziana Miceli. Lo scorso 30 marzo la signora Alfano ha ricevuto dal presidente e amministratore delegato della Consap Mauro Masi (l'ex direttore generale della Rai) un «incarico professionale per la difesa in giudizio». Dai documenti pubblicati sul sito della società statale che si occupa di servizi assicurativi fornendoli «al ministero dell'Interno (di cui è titolare il consorte, ndr ) e a quello dello Sviluppo economico» emerge che l'avvocato Tiziana Miceli dello Studio RM-Associati (nel quale lavora anche Fabio Roscioli, legale del ministro Alfano) emerge che le consulenze ottenute dalla Consap tra la fine del 2014 e l'inizio del 2015 sono cinque. Non si tratterebbe di una novità perché in una dichiarazione firmata del 24 febbraio 2014 Miceli dichiarò di essere già «titolare di incarichi di assistenza legale conferiti da Consap» e di non avere altri incarichi nelle amministrazioni pubbliche. Gli «importi» della consulenza deliberata a fine marzo, si legge sul sito, «saranno quantificati all'esito delle attività».
Cinque contratti per la consorte del ministro dell'Interno. Per il suo avvocato poltrone e un appalto da 630mila euro
L'inchiesta dell'Espresso smaschera il conflitto d'interessi del titolare del Viminale. Alla consorte pensa la Consap dell'ex dg Rai Masi. Le poltrone di Gemma, dal cda di Eni all'appalto Expo da 630mila euro
Gian Maria De Francesco - Ven, 17/04/2015 - 23:33
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Roma - Il ministro dell'Interno, Angelino Alfano, ha un problema di conflitto di interessi. È quanto rivela il settimanale l'Espresso sostenendo che alcuni incarichi pubblici sarebbero stati affidati a persone che fanno parte dell'entourage del fondatore di Ncd.
In primis, si tratta della moglie del ministro, Tiziana Miceli. Lo scorso 30 marzo la signora Alfano ha ricevuto dal presidente e amministratore delegato della Consap Mauro Masi (l'ex direttore generale della Rai) un «incarico professionale per la difesa in giudizio». Dai documenti pubblicati sul sito della società statale che si occupa di servizi assicurativi fornendoli «al ministero dell'Interno (di cui è titolare il consorte, ndr ) e a quello dello Sviluppo economico» emerge che l'avvocato Tiziana Miceli dello Studio RM-Associati (nel quale lavora anche Fabio Roscioli, legale del ministro Alfano) emerge che le consulenze ottenute dalla Consap tra la fine del 2014 e l'inizio del 2015 sono cinque. Non si tratterebbe di una novità perché in una dichiarazione firmata del 24 febbraio 2014 Miceli dichiarò di essere già «titolare di incarichi di assistenza legale conferiti da Consap» e di non avere altri incarichi nelle amministrazioni pubbliche. Gli «importi» della consulenza deliberata a fine marzo, si legge sul sito, «saranno quantificati all'esito delle attività».