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Dolci di Pasqua

Alien.

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[h=1]Dolci di Pasqua con escrementi di topo,
sequestrata azienda dolciaria nel Salernitano[/h] [h=2]Blitz dei Nas: l'azienda dell'Agro era totalmente abusiva,
inventate le date di scadenza sui prodotti già putrefatti[/h]
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SALERNO - Sequestrate, dai carabinieri del Nas di Salerno, 24 tonnellate di prodotti dolciari: erano in pessimo stato di conservazione, gli alimenti erano stati contaminati anche da escrementi di topi. L'azienda dell'agro nocerino sarnese dolciaria era totalmente abusiva e in pessime condizioni igieniche, con sporco diffuso sulle superfici, attrezzature, intonaci cadenti, muffe, ragnatele. Congelava abusivamente i prodotti ed etichettava le confezioni con scadenze completamente inventate. Le ispezioni effettuate dal Nas hanno consentito di impedire la distribuzione di un ingente quantitativo di prodotti dolciari potenzialmente pericolosi per la salute pubblica. DOCUMENTI FANTASMA - Per la commercializzazione dei prodotti, l'azienda utilizzava una partita Iva di un'impresa campana di impianti elettrici, usata anche per gli acquisiti delle materie prime. Il Nucleo campano ha sequestrato l'intera struttura produttiva (di circa 300 mq), 3 tonnellate tra materie prime (farine, creme, cacao, etc.) e prodotti dolciari (sfogliate, paste frolla, biscotti secchi, etc., destinati alla vendita ad esercizi commerciali di tutta Italia), denunciando il titolare dell'attività per frode in commercio, vendita di alimenti con segni mendaci e detenzione di prodotti in cattivo stato di conservazione ed insudiciati. Inoltre, altre ispezioni del Nas salernitano hanno portato alla chiusura sanitaria di tre aziende, tutte in gravi condizioni igienico sanitarie e gestionali, ed al sequestro amministrativo di oltre 21 tonnellate di semilavorati alimentari (creme, polpe di frutta, etc.) destinati alla produzione di dolci tipici delle festività pasquali, preparati con ingredienti di ignota provenienza. Il valore sul mercato degli alimenti sottratti al consumo supera i 350mila euro.


un consiglio diventa vegetariano.


no comet.
 
[h=1]Cacao scaduto da tre anni, blitz del Nas
Era utilizzato per le uova di Pasqua[/h] [h=2]I prodotti utilizzati da un'azienda dell'hinterland leccese
Denunciati i proprietari. A rischio 5 tonnellate[/h]
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LECCE - Oltre cinque tonnellate e mezza di cacao in polvere, scaduto anche da tre anni e stoccato in magazzini in pessimo stato igienico e sanitario, sono state sequestrate dai carabinieri del Nas di Lecce in un'azienda cioccolatiera dell'hinterland leccese che produce prodotti tipici delle festività pasquali. Il sequestro ha impedito - secondo gli investigatori - l'immissione in commercio di prodotti preparati con materie prime potenzialmente pericolose per la salute pubblica. LE CONDIZIONI - I tre locali «abusivi» in cui erano conservati i 220 sacchi di cacao erano - secondo il Nas - «notevolmente sporchi, con diffuse muffe ed infiltrazioni di acqua, dove le evidenti spaccature dei muri, della pavimentazione e della soffittatura avevano causato il percolamento di acqua piovana direttamente sui sacchi di cacao, numerosi dei quali, peraltro, scaduti anche da 3 anni».
LA FINALITA' - Secondo i carabinieri, il prodotto sequestrato (del valore di circa 60mila euro) era destinato alla produzione delle tradizionali uova pasquali da distribuire ad esercizi commerciali delle provincie di Lecce e Brindisi. Il titolare 23enne ed il gestore di 38 anni dell'azienda dolciaria sono stati denunciati per detenzione di alimenti in cattivo stato di conservazione.
Redazione online
 
[h=1]Nas, sequestrate 13 tonnellate di kebab[/h] [h=2]Il cibo era prodotto abusivamente in un laboratorio in provincia[/h]
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Sequestrate 13 tonnellate di kebab
I carabinieri del Nas di Brescia hanno individuato nella provincia bergamasca un laboratorio di produzione di kebab (alimento a base di carne tipico della gastronomia turca) del tutto abusivo, dove il prodotto finito veniva etichettato con indicazioni tese a frodare il consumatore. Gli accertamenti hanno consentito di appurare che il titolare della struttura, un'azienda di notevoli dimensioni, autorizzata alla sola importazione e commercio all'ingrosso di kebab, aveva illecitamente allestito un laboratorio, dove lavorando prodotti di origine animale (pollo, tacchino e vitello) preparava il tipico alimento. Inoltre, le confezioni che riportavano sull'etichetta falsi dati di produzione (bollo sanitario ed ubicazione dello stabilimento relativi ad una ditta di lavorazione carni della provincia di Venezia) venivano - successivamente - congelate e distribuite ad esercizi di ristorazione del Nord Italia. Redazione Online
 
[h=1]Sequestrate dai Nas nel Nord Italia 4, 5 tonnellate di mozzarelle adulterate[/h] [h=2]Venivano prodotte con materie prime non consentite o già scadute[/h] CREMA - Una vasta operazione, che ha visto impegnati diversi Carabinieri del Nas ha portato al sequestro di circa 4 tonnellate e mezzo di mozzarelle, prodotte da un'azienda casearia di Crema e distribuite per il consumo in tutto il Nord Italia.
INDAGINE - Il sequestro è stato disposto dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Crema su tutto il territorio nazionale, in conseguenza di un'attività di indagine svolta dai Carabinieri del Nas di Cremona, che avevano denunciato i 2 titolari del caseificio per frode in commercio, vendita di sostanze alimentari non genuine e sofisticazione di alimenti con sostanze di non consentite. I Nas hanno infatti accertato che le mozzarelle venivano prodotte presso quell'azienda utilizzando quasi esclusivamente materie prime non consentite quali caseina, burro e formaggi rientrati in azienda perchè scaduti o prossimi alla scadenza. In tal modo, aumentando la massa grassa del prodotto con il burro e la consistenza proteica con la caseina, l'azienda riusciva a produrre mozzarelle utilizzando scarsissime quantità di latte, fornendo però un alimento qualitativamente scadente alla propria clientela, ovviamente non al corrente dei reali ingredienti costituenti il prodotto.
SEQUESTRO - I militari hanno immediatamente bloccato la produzione, sequestrando le 3 tonnellate di mozzarelle rinvenute presso l'azienda, nonchè oltre 1 quintale delle materie prime illecitamente utilizzate; inoltre, considerato che ingenti partite di tale alimento erano state già commercializzate in esercizi pubblici e ristoranti del Nord Italia, sono quindi intervenuti i Nas competenti, che nei giorni immediatamente successivi, sono riusciti a rinvenire e sequestrare 1 tonnellata e mezzo circa di mozzarelle, pronte a finire sulle tavole degli ignari consumatori. Il valore degli alimenti sottratti alla rete distributiva ammonta a circa 45mila euro.
 
Consiglio del giorno:

In questo caso meglio cento giorni da pecora che uno da leone..........infatti le pecore mangiano solo erba.....diventa vegetariano...altrimenti.........domani non ci vediamo......anche se accendi la luce.
 

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