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DON ABBONDIO SCHIAVO DI SOROS PREGA CHE SALVINI VA AL 50% GRAZIE.

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[h=1]Il Papa prega per i porti aperti: "Per Dio nessuno è straniero"[/h] [h=2][/h] Giuseppe Aloisi - Lun, 08/07/2019 - 11:39
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Nel corso della mattinata di oggi, papa Francesco ha celebrato una messa per i migranti in funzione del sesto anniversario della sua visita apostolica nell'isola di Lampedusa.
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Jorge Mario Bergoglio ha voluto così ribadire la sua vicinanza a coloro che cercano di raggiungere le nostre coste, pochi giorni dopo quanto avvenuto attorno al caso della Sea Watch 3 nel mar Mediterraneo, che il Santo Padre ha spesso chiamato "cimitero della contemporaneità". "In questo sesto anniversario della mia visita a Lampedusa il mio pensiero va agli ultimi che ogni giorno gridano al signore chiedendo di essere liberati dai mali che li affligono", ha esordito, nel corso dell'omelia, il vescovo di Roma. Il passaggio cruciale dell'intervento è stato quello in cui il sudamericano ha ricordato come per Dio nessuno possa essere definito "straniero".

Poi il pontefice argentino ha lanciato un monito su quanto accade ogni giorno nelle "periferie esistenziali", dove per Bergoglio risiedono le vittime della "cultura dello scarto". È stata richiamata più volte l'immagine biblica della scala: "Viene spontaneo riprendere l'immagine della scala di Giacobbe". E ancora:"In Gesù Cristo - ha continuato l'ex arcivescovo di Buenos Aires - il collegamento tra la terra e il Cielo è assicurato e accessibile a tutti. Ma salire i gradini di questa scala richiede impegno, fatica e grazia. I più deboli e vulnerabili devono essere aiutati". Poi ha spiegato quale dovrebbe essere il ruolo esercitato dai cristiani all'interno di queste dinamiche: "Mi piace allora pensare che potremmo essere noi quegli angeli che salgono e scendono, prendendo sottobraccio i piccoli, gli zoppi, gli ammalati, gli esclusi: gli ultimi, che altrimenti resterebbero indietro e vedrebbero solo le miserie della terra, senza scorgere già da ora qualche bagliore di Cielo".

Vale la pena rimarcare come la messa del Santo Padre fosse dedicata anche a coloro che operano nel settore dell'accoglienza dei migranti. Durante la prima intenzione di preghiera, è stata ventilata anche l'immagine del "porto sicuro e aperto". Il Vaticano, insomma, continua a chiedere che gli "ultimi" vengano percepiti anzitutto per quello che sono, e cioè "persone". Tra coloro che hanno preso parte a questa celebrazione, possono essere annoverati anche molti cittadini lampedusani, che in queste ore hanno rilasciato delle testimonianze: hanno ringraziato il romanio pontefice, ma hanno pure sottolineato - come riportato dall'Agi - come il clima, nel corso di questi ultimi anni, sia cambiato.

mentre i 5 milioni di poveri ITALIANI sono sterco ?
Vomita nel piatto in cui mangia ma nulla è per sempre.
 
ACC..ADESSO SALVINI VA AL 60%
[h=1]I grillini stanno coi migranti pur di affondare Salvini[/h] [h=2][/h]
L'attacco: "Sulle Ong solo show, gli sbarchi continuano". Di Stefano: "Il ministro? È un Higuain fuori forma"

Paolo Bracalini - Lun, 08/07/2019 - 10:40
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Salvini si sente «politicamente solo» nella battaglia contro gli sbarchi. L'accusa, formulata dal leader leghista in una diretta social, è rivolta al Movimento Cinque Stelle e ai suoi ministri, in primis quella della Difesa Elisabetta Trenta responsabile della Marina militare, che secondo il ministro dell'Interno dovrebbe collaborare per bloccare le navi Ong («In riferimento alle fonti della Difesa che sostengono di aver offerto supporto al Viminale ottenendo risposta negativa, si segnala che il supporto è necessario per bloccare le navi che vogliono portare i clandestini in Italia e non per aiutarle nel trasporto» sottolineano in tono polemico fonti del Viminale).
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Uno scontro istituzionale dietro a cui si intravede chiaramente la guerriglia politica tra M5s e Salvini. I vertici pentastellati infatti si sono attestati tatticamente in una posizione cerchiobottista sul tema migranti, né con le Ong ma neppure con il ministro dell'Interno. Un post sul Blog delle stelle finge di accusare la capitana Carola ma in realtà punta a colpire il capitano Salvini. «Nell'ultimo mese sono arrivati in Italia più di 300 irregolari e nessuno ne parla, mentre tutti parlano delle Ong. Siamo in un grande Truman Show e gli italiani subiscono questa gigantesca presa in giro» si legge. E ancora: «I riflettori accesi sono quelli sbagliati. Invece di parlare delle centinaia di migranti che continuano ad arrivare sulle nostre coste con i barchini fantasma, giornali come Der Spiegel reggono il gioco delle Ong». E quindi, rivolti a Salvini: «Che senso ha rilasciare interviste o andare in tv se poi queste navi tornano in mare per provocare nuovamente il nostro Paese? Servono fatti, non parole. Ad esempio con il nostro emendamento sulla confisca immediata delle navi che non rispettano le nostre leggi». Insomma il messaggio è chiaro: Salvini usa mediaticamente le battaglie contro le navi Ong di turno, ma il problema sbarchi non lo sta risolvendo. Lo stesso argomento usato dal Pd contro il leader della Lega. Con la differenza che il M5s con Salvini governa.

Se non fosse ancora chiaro, a far capire quale sia il clima tra i due partiti della maggioranza ci pensa il sottosegretario grillino agli Esteri Manlio Di Stefano, fedelissimo di Di Maio: «Nel tentativo di nascondere l'evidenza, qualcuno (Salvini, ndr) è arrivato ad attaccare direttamente i propri colleghi di governo inciampando, nuovamente, in una gaffe dietro l'altra. Se vuoi fare tutto da solo e non passi mai la palla, in porta non ci arrivi mai. Se ti senti Maradona e poi giochi come un Higuain fuori forma è un serio problema, perché di mezzo c'è il Paese. Non si può dire che è sempre colpa degli altri. Abbiamo assistito alla fiera dell'ipocrisia. Quelle di Salvini «sono solo chiacchiere se non addirittura strumentalizzazioni a fini elettorali». La replica leghista raccolta dall'Agi: «Di Stefano è ignorante, si trasferisca in Venezuela e lasci perdere l'Italia, che è un Paese serio. P.S. Gli sbarchi sonno calati dell'85%, ignorante!». Ma l'attacco frontale di Di Stefano non è che la riproposizione della linea ufficiale stabilita da Di Maio per smarcarsi da Salvini («Non bisogna cadere nel gioco delle Ong mentre gli scafisti continuano a fare traffico verso le nostre coste» ha detto l'altro giorno il leader politico M5s), ma pure quella di Di Battista, sempre in chiave di arginamento dell'alleato-avversario Salvini. Una tattica che però non sembra funzionare molto, visto che la Lega è data al 40% proprio sulla scia della questione Ong.
 
BENISSIMO TUTTI CONTRO GLI ITALIANI

[h=1]Sciopero degli avvocati: rinviato l'interrogatorio di Carola Rackete[/h] [h=2][/h]
L'interrogatorio, fissato per domani mattina, è stato rinviato per lo sciopero degli avvocati penalisti. Audizione rimandata al 18 luglio

Giorgia Baroncini - Lun, 08/07/2019 - 12:33
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L'interrogatorio della comandante Carola Rackete è stato rinviato. Fissata per domani mattina, l'audizione è stata rinviata per lo sciopero dei difensori.

I legali della capitana della Sea Watch, gli avvocati Leonardo Marino e Alessandro Gamberini, hanno infatti comunicato alla procura l'intenzione di aderire all'astensione degli avvocati penalisti.

Il procuratore Luigi Patronaggio e l'aggiunto Salvatore Vella, che avevano convocato la comandante per rendere interrogatorio nell'ambito del primo procedimento (quello che ipotizza i reati di favoreggiamento dell'immigrazione clandestina e disobbedienza a nave da guerra) hanno quindi dovuto fissare una nuova audizione.

L'interrogatorio della Rackete, che lo scorso 29 giugno aveva forzato il blocco e attraccato la Sea Watch a Lampedusa, si terrà quindi il prossimo 18 luglio.

SI MA DI QUALE ANNO ?ANNO DI PRESCRIZIONE.
 

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