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Torino è la città delle multe: le telecamere ai varchi sono delle vere trappole

Nei primi cinque giorni di attività, le telecamere che monitorano l'utilizzo delle corsie preferenziali a Torino hanno registrato oltre 400 violazioni

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Davide Raia
esperto di tecnologia e motori


Pubblicato: 28 Febbraio 2025 07:30

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Fonte: 123RFOltre 400 multe in appena 5 giorni
Nelle ultime settimane, gli automobilisti di Torino hanno iniziato a dover fare i conti con un nuovo sistema di telecamere, realizzato con l’obiettivo di garantire il corretto utilizzo delle corsie preferenziali e, di conseguenza, emettere le relative sanzioni per i trasgressori beccati a sfruttare, senza averne diritto, tali corsie.

La notizia è inizialmente passata quasi inosservata ma i primi dati sulle violazioni registrate sono davvero sorprendenti. A riportarli è Ansa che cita le informazioni diffuse, in occasione del Consiglio comunale, da Marco Porcedda, assessore alla Polizia municipale, che ha diffuso queste statistiche a seguito di un’interpellanza del vice capogruppo di Torino Bellissima, Pierlucio Firrao. Vediamo cosa è emerso dai dati diffusi dall’assessore del Comune piemontese.

Indice

  • Una pioggia di multe
  • La città delle multe?

Una pioggia di multe

I primi dati sulle violazioni registrate dalle telecamere per le corsie preferenziali di Torino (si tratta di un sistema composto da appena tre telecamere per il momento) confermano una vera e propria pioggia di multe. Complessivamente, nel periodo compreso tra il 22 e il 26 gennaio, quindi in appena 5 giorni, le telecamere hanno rilevato 443 violazioni (93 il primo giorno, 108 il secondo, 111 il terzo, 76 il quarto e 55 il quinto). Questo dato conferma come l’utilizzo di corsie preferenziali da parte di veicoli non autorizzati sia particolarmente frequente a Torino.




Il programma prevede l’attivazione di ulteriori 8 telecamere a stretto giro e poi ulteriori attivazioni in futuro. La mobilità in città, a Torino e non solo, è già complicata da vari fattori, come le novità introdotte dal Codice della Strada, che hanno creato un vero e proprio caos monopattini andando a complicare i piccoli spostamenti.

La città delle multe?

Secondo Pierlucio Firrao, che ha presentato l’interpellanza che ha permesso la divulgazione dei dati, Torino sarebbe diventata la “città delle multe” e ora è possibile stimare che le violazioni complessive in un anno di funzionamento di queste telecamere possano arrivare a oltre 10.000, anche in considerazione del fatto che, in totale, l’amministrazione comunale prevede l’installazione di 25 telecamere (per ora, come detto, ci sono solo 3 telecamere attive).

Le parole di Firrao, riportate da Ansa, chiariscono bene il pensiero del consigliere in merito: “
alcune di queste telecamere sono dei puri varchi trappola, dove la segnaletica non è a norma del codice della strada o sono in situazioni dove risulta impossibile non invadere la corsia preferenziale a causa della presenza di auto in doppia fila.

Bisognerebbe, continua il consigliere comunale, fare alcune valutazioni sull’effettiva necessità di alcune corsie preferenziali nell’area comunale: “bisogna valutare l’opportunità o meno di una preferenziale che dura 40 metri come in corso Sommelier, avrebbe più senso o non farla o averla da inizio cavalcavia, valutando però le conseguenze sul traffico, che da quando è presente la telecamera, nelle ore di punta è esploso“.

La questione è destinata, inevitabilmente, a diventare di grande attualità nel corso del prossimo futuro, soprattutto considerando l’impatto che queste telecamere possono avere sulla cittadinanza. L’elevato numero di multe, infatti, rischia di tradursi in una vera e propria stangata per gli automobilisti. Nei prossimi mesi, con l’installazione di ulteriori telecamere, le sanzioni potrebbero aumentare. Il Comune, anche considerando la ribalta mediatica ottenuta dai dati citati in precedenza, potrebbe fornire a breve ulteriori dettagli in merito alle violazioni registrate dalle telecamere nel corso del primo mese e non solo nei primi 5 giorni di attività in modo da offrire un quadro più chiaro della situazione.

Tag: Multe
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una vera e propria stangata per gli automobilisti.(questi non sono "numeri" ma esseri umani che lavorano per mantenere i "pastori"i quali ci mungono ,tosano ed infine ma/*ce##ll/*ANO*/ e tu vai ancora ad apporre una X ?(E DIETRO AGLI AUTOMIBILSTI CI SONO FAMIGLIE CON LE LORO TRIBULAZIONI)


DOVREBBERO AIUTARE QUESTE PERSONE:



PRESTO SAREMO IN MOLTI AD ESSERLO.
 
GLI INVISIBILI



Si tratta di oltre 2 milioni 234 mila famiglie povere, per un totale di circa 5 milioni 752 mila individui in povertà assoluta. L'incidenza maggiore, anche se pressapoco stabile, si registra al Mezzogiorno. Record dei minori dove l'incidenza della povertà è pari al 14%, il valore più alto dal 2014

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Le famiglie in povertà assoluta si attestano all’8,5% del totale delle famiglie residenti (erano l’8,3% nel 2022). Si tratta di oltre 2 milioni 234 mila famiglie, per un totale di circa 5 milioni 752 mila individui in povertà assoluta. E' quanto rileva l'Istat secondo le sue stime preliminari. Sono indicate come assolutamente povere le famiglie con una spesa mensile pari o inferiore a una soglia minima corrispondente all'acquisto di un paniere di beni e servizi considerato essenziale a garantire uno standard di vita minimamente accettabile e a evitare gravi forme di esclusione sociale.

Dal nord al sud Italia

L'incidenza di povertà assoluta familiare per ripartizione – spiega l'istituto nel dossier - mostra nel 2023 il valore più elevato nel Mezzogiorno (10,3%, coinvolgendo 866mila famiglie), seguito dal Nord (8,0%, un milione di famiglie) e dal Centro (6,8%, 365mila famiglie). L'incidenza individuale conferma il quadro tratteggiato in precedenza, con il Mezzogiorno che mostra i valori più elevati (12,1%), sebbene, rispetto al 2022, il Nord presenti segnali di peggioramento (9,0% dall'8,5%; 2,4 milioni

MA:

E’ vero, come sostiene la Welt, che il nostro paese “non fa quasi nulla”? No. Il Foglio è in grado di riportare la dimensione reale dell’impegno militare dell’Italia verso l’Ucraina: 2,2 miliardi di euro in equipaggiamenti, tre volte di più della cifra ufficiale.

Bravi i nostri "pastori" vero ?



Quindi andate a mettere un x per cambiare il pastore ma il pastore è un pastore e resterà sempre un pastore. E voi sempre a brucare l'erba.



Ma tanto arriva sempre Mangia Fuoco gli taglia i Fili e li getta nella Brace.(spero)
 
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