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Frate Indovino

SANTA TERESA DI CALCUTTA vergine fondatrice
Agnes Gonxha Bojaxiu.
Gonxha era il suo nome di battesimo, nacque nel 1910 e ricevette una forte educazione religiosa. Sin da bambina l’amore per le anime era entrato nel suo cuore. All’età di diciotto anni, mossa dal desiderio di diventare missionaria, Gonxha lasciò la sua casa. In convento ricevette la formazione per prendere gli abiti religiosi, così nel 1937, fece la Professione dei voti perpetui col nome di suor Teresa e divenne: “la sposa di Gesù per tutta l’eternità”. Un giorno, l’ispirazione: Gesù le rivelò il desiderio del suo Cuore per le “vittime d’amore”, la sua sete per l’amore e per le anime. Chiese a Madre Teresa di fondare una comunità religiosa, le Missionarie della Carità, dedite al servizio dei più poveri tra i poveri. E, nel 1948, Madre Teresa indossò per la prima volta il sari bianco bordato d’azzurro per entrare nel mondo dei poveri. Andava nei sobborghi per cercare e servire Gesù in coloro che sono “non voluti, non amati, non curati”. Presto si unirono a lei altre ragazze: la Congregazione delle Missionarie della Carità, ufficialmente riconosciuta, cominciò a fiorire e ad aprire case in altri Paesi. Grande fu l’attenzione del mondo sulle sue opere e la sua attività, quanto grande fu la sua testimonianza di amore ed umiltà nel compierle. Era un’anima piena della luce di Cristo, infiammata di amore per Lui, a cui fu affidata la missione di proclamare la dignità e la grandezza di ogni essere umano ed essere attenta alle necessità dell’umanità, specialmente dei più poveri tra i poveri.1000003842.jpg
 
NATIVITA’ DELLA BEATA VERGINE MARIA
Oggi, onoriamo la Natività della Madre di Dio. Il vero significato e il fine di questo evento è l'incarnazione del Verbo. Maria nasce, viene allattata e cresciuta per essere la Madre del Re dei re, di Dio. In realtà, l’aspetto meraviglioso di questa nascita è nella rilevante azione che Dio fa nell'attuazione del suo eterno disegno d'amore. Dall’eternità, il Padre opera per la preparazione della Tutta santa, di Colei che doveva divenire la Madre del Figlio suo, il Tempio dello Spirito Santo. Con Maria, dunque, è venuta l’ora del Davide definitivo, della instaurazione piena del Regno di Dio. Con la sua nascita prende forma il grembo offerto dall’umanità a Dio, perché si compia l’incarnazione del Verbo nella storia degli uomini. Maria bambina, infine è anche immagine dell’umanità nuova, quella da cui il Figlio suo toglierà il cuore di pietra per donarle un cuore di carne che accolga in docilità i precetti di Dio. In sintesi, possiamo dire che la Natività della Vergine è strettamente legata alla venuta del Messia, come promessa, preparazione e frutto della salvezza. Aurora che precede il Sole di giustizia, Maria preannunzia a tutto il mondo la gioia del Salvatore.1000003932.jpg
 
SAN PIETRO CLAVER sacerdote
Pietro nacque nel 1580 a Verdù, in Spagna, da Pietro e Anna, che gli diedero una educazione cristiana. Studiò a Barcellona e qui, il vescovo lo ammise tra i chierici. Ma, Pietro desiderava essere sacerdote religioso della Compagnia di Gesù. I genitori, però, gli negarono il consenso di entrare nell’Ordine, così egli si rivolse alla Vergine, affidandosi a lei con tutta l’anima. La grazia fu concessa e Piero entrò nei Gesuiti. A Maiorca conobbe il beato Alfonso Rodriguez, che lo incoraggiò ad andare in America e così partì. A Cartagena, in Colombia, finì la sua formazione e divenne sacerdote. Nell’emettere la professione religiosa solenne, egli aggiunse la promessa di spendere tutta la sua vita a servizio degli schiavi. Lavorò molto per essi, tanto da sopportare un martirio ininterrotto: un martirio di preghiera, di lotta, di sacrifici, di intenso apostolato. Un giorno, radunò in chiesa tanti neri e mentre predicava, il demonio destò un terribile turbine. Tutti terrorizzati cercarono la fuga verso la porta dove si era posto Pietro. Fu travolto e trovato più tardi ferito che pregava nella cappella della Vergine. Ma, tutti erano illesi. Più tardi, durante l’epidemia di pestilenza, egli fu instancabile con i malati, prestandogli servizi materiali e spirituali. Contrasse anch’egli la peste e, dopo quattro anni, in un giorno di agonia, circondato dai suoi prediletti, tornò a Dio.1000003947.jpg
 
SAN NICOLA DA TOLENTINO agostiniano
Fu chiamato Nicola in onore di san Nicola di Bari, dove i genitori, desiderosi di avere un figlio, si erano recati, ispirati da un angelo. In sogno, san Nicola promise loro un figlio destinato alla santità. A dodici anni entrò come oblato nel convento degli agostiniani del paese, per poi essere trasferito a Tolentino. Egli era assiduo al confessionale e si distingueva per la sua generosa carità. Esortava i ricchi alla carità e avviava i giovani nobili e studiosi alle opere di bene. Per sé possedeva una sola tonaca, faceva continui digiuni, viveva in preghiera e si caricava delle penitenze dei confratelli. La Vergine stessa lo guarì da una malattia dandogli un pezzo di pane bagnato nell’acqua. Nacque così la devozione dei piccoli pani benedetti, ai quali si devono molti prodigi. Con la preghiera, ottenne la liberazione dal Purgatorio di padre Pellegrino, che in sogno l’aveva supplicato di intercedere. In sonno vide una stella, annuncio della sua prossima fine. Anche un confratello vide la stella, che considerò come segno della sua santità.1000003955.jpg
 
S.S. NOME DI MARIA
La Chiesa, oggi, onora il santo Nome di Maria per insegnarci tutte le ricchezze spirituali che questo Nome contiene. In esso sono racchiuse luce, forza e soavità. Sant’Alberto Magno dice che il Nome di Maria ha quattro significati:
Illuminatrice.
È la Vergine Immacolata che l'ombra del peccato non offuscò giammai; è la donna vestita di sole; è "Colei la cui vita gloriosa ha illustrato tutte le Chiese"; è infine Colei, che ha dato al mondo la vera luce, la luce di vita.
Stella del mare.
La liturgia la saluta così nell'inno, con fare poetico e popolare, Ave Maris Stella e ancora nell'Antifona dell'Avvento e del tempo di Natale: Alma Redemptoris Mater. La stella del mare è la stella polare, che è la stella più brillante, di quelle che formano l'Orsa Minore, vicinissima al polo fino a sembrare immobile e di molta utilità al navigante per orientarsi, quando non possiede la bussola.
Così Maria, fra le creature, è la più alta in dignità, la più bella, la più vicina a Dio, invariabile nel suo amore e nella sua purezza, è per noi esempio di tutte le virtù, illumina la nostra vita e ci insegna la via per uscire dalle tenebre e giungere a Dio, che è la vera luce.
Mare amaro.
Maria lo è nel senso che, nella sua materna bontà, rende amari per noi i piaceri della terra, che tentano di ingannarci e di farci dimenticare il vero e unico bene; lo è ancora nel senso che durante la Passione del Figlio il suo cuore fu trapassato dalla spada del dolore. È mare, perché, come il mare è inesauribile, è inesauribile la bontà e generosità di Maria per tutti i suoi figli. Le gocce d'acqua del mare non possono essere contate se non dalla scienza infinita di Dio e noi possiamo appena sospettare la somma immensa di grazie che Dio ha deposto nell'anima benedetta di Maria, dal momento dell'Immacolato Concepimento alla gloriosa Assunzione in cielo.
Signora o padrona.
Maria è veramente Nostra Signora. Signora vuol dire Regina, Sovrana. Regina è veramente Maria, perché la più santa di tutte le creature, la Madre di Colui, che è Re per titolo di Creazione, Incarnazione e Redenzione; perché, associata al Redentore in tutti i suoi misteri, gli è gloriosamente unita in cielo in corpo e anima e, eternamente beata, intercede continuamente per noi, applicando alle nostre anime i meriti da lei acquistati davanti a Lui e le grazie delle quali è fatta mediatrice e dispensiera.

Dagli scritti di sant’Alberto Magno1000003995.jpg
 

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