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hai superato 70 anni ? ti devi suicidare non e un paese per "vecchi"

Alien.

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Non solo Grillo: c'è chi ha già proposto di togliere il voto agli anziani

Non si tratta di una sparata esclusiva del “garante” 5 stelle: in passato sono stati diversi gli opinionisti e le celebrità che hanno proposto una cosa simile.


Grillo-voto-anziani.jpg

(foto: Christopher Furlong/Getty Images)
CHRISTOPHER FURLONG
In questo periodo storico c'è chi ritiene sia una buona politica quella di
scatenare i giovani contro i vecchi, e viceversa. L'ultimo è stato Beppe Grillo, 71 anni, che con una provocazione tra il cinico e lo spaventoso ha detto di voler togliere il voto agli anziani. Questo perché – ha tentato di dimostrare il comico e guru politico del Movimento 5 stelle – superata una certa età i cittadini sarebbero meno preoccupati del futuro sociale rispetto ai giovani o ai non ancora nati, che però dovranno subirne le conseguenze.


La proposta è stata rigettata in toto, più con sberleffi che con indignazione, da tutti i partiti. Ma va ammesso che non si tratta di una sparata esclusiva di Grillo, e che in passato sono stati diversi gli opinionisti e le celebrità saltati fuori con un'invenzione simile.
Nel suo romanzo satirico, Boomsday, Christopher Buckley racconta di un blogger della Generazione X che diventa famoso dopo aver suggerito come risolvere il fardello economico rappresentato dai baby boomers:
il governo dovrebbe offrire incentivi alle persone affinché si suicidino superati i 70 anni. Chi accetta la “transizione volontaria” sarà trattato da patriota e da eroe, alla pari dei veterani di guerra. Le resistenze a quest'idea sono prevedibilmente intense, ma la storia fa emergere una questione importante: che dovrebbero fare le democrazie quando gli interessi degli anziani sembrano confliggere con quelle delle giovani generazioni?

La prestigiosa rivista Time, tre anni fa non era partita da un ragionamento poi tanto diverso quando aveva spiegato, senza mezzi termini, che gli anziani “votano in modo miope”, almeno da una prospettiva progressista. Venivano così citati sondaggi negli Stati Uniti e nel Regno Unito dove, e
ffettivamente, risultava che gli elettori con più di 65 anni di età – rispetto agli under 30 – erano due volte più contrari al matrimonio gay; due volte più favorevoli alla Brexit; il 60 percento più orientati a votare per Donald Trump (che non era stato ancora eletto), e il 50 per cento più propensi a dire che gli immigrati hanno un impatto negativo sulla società. “Le loro scelte [degli anziani] sono sempre state un problema” – si legge* – “ma questo è diventato molto più grave adesso che sono diventati così numerosi”*.
VIDEO


https://www.wired.it/video/watch/wired-next-fest-trentino-2023-stefano-quintarelli



Il referendum sulla Brexit è stato indubbiamente uno dei momenti di maggiore confronto tra epoche e mentalità diverse, divise in maniera piuttosto lampante in base alle classi d'età: i giovani, specialmente laureati e metropolitani, schierati nettamente per il Remain, gli anziani delle campagne ed ex operai per il Leave. Da questo dato la cantante Jamelia – forse ve la ricorderete per un dimenticabile duetto con Tiziano Ferro – ha ricavato l'idea di togliere il voto agli ultra-75enni, suggerendo in tv che queste persone non avrebbero nemmeno dovuto prendere parte alla consultazione del 2016, perché gli effetti dell'uscita dall'Europa saranno pagati soprattutto da chi oggi non può ancora votare o lo fa da pochi anni.
Pur non avvicinandosi a questi toni, il Partito democratico americano ha deciso di fare sua la strategia di mobilitazione dei nipoti contro i nonni, o perlomeno così sembra. Una degli spot politici più popolari durante le ultime Midterm, dove il voto dei millennial è stato fondamentale per assicurare al partito di Biden e Sanders – non proprio due picciotti – la vittoria, mostrava una selezione di conservatori incarogniti dai capelli grigi che invitavano aggressivamente i giovani a starsene a casa. Il cambiamento climatico “è il tuo problema. Io sarò presto morto”, diceva uno dei protagonisti. Sarà pure satira, ma non proprio adatta a creare in un clima di concordia tra generazioni.
Inutile dire che una proposta di togliere il voto agli anziani si poggia su una visione piuttosto ottusa di ciò che il diritto al voto rappresenta, inquadrandolo unicamente come un meccanismo per esprimere preferenze di leadership e policy, mentre si tratta del principale sistema con cui le democrazie riconosco l'uguaglianza morale e sostanziale dei propri cittadini. Impedire che i pensionati votino potrà forse eliminare – da un certo punto di vista – una fonte di pensiero a breve termine dalla politica, ma allo stesso modo i partiti potrebbero avere meno incentivi per interessarsi degli anziani.

Forse la provocazione di Grillo è stata suggerita dalla lettura di qualche sondaggio particolarmente sfavorevole al M5s tra la popolazione anziana? Poteva essere così fino a qualche mese fa, forse, quando il Pd sembrava essersi arroccato principalmente tra i pensionati che vivono in città, e i grillini e il Carroccio avevano un ottimo appeal tra le fasce più giovani. Ma nelle ultime rilevazioni elaborate da YouTrend la situazione sembra essere cambiata: il centrosinistra è sensibilmente più votato dai giovani nella fascia 18-34 (28,5 per cento)
) mentre il consenso di cui gode il M5s è più trasversale: le intenzioni di voto si attestano al 18,9 per cento tra i più giovani e al 16,7 per cento in quella più anziana.
Dunque è l'ennesimo tentativo, quello di Grillo, di far parlare d'altro e in modo piuttosto casuale, per distrarre dalle difficoltà in cui si trova il suo partito. Fungere, ancora una volta, da catalizzatore delle polemiche e del chiacchiericcio virtuale.


cosa vi viene in mente:

ma questo è diventato molto più grave adesso che sono diventati così numerosi

quindi sarebbero "i fragili" e chi sarebbero i fragili ? quelli che vanno "protetti" con il "vax".....come hanno fatto alle RSA e poi "cremati".
Non andartene solo portati dietro ...............

Gli ultra 70enni sono l'ago della bilancia in politica se si eliminano potranno fare quello che vogliono tanto i giovani pensano solo alle cose frivole e molto malleabili.
 

Maxi rissa in via Faá di Bruno a Milano: coinvolte 60 persone, cinque feriti, lite scoppiata per futili motivi

Una maxi rissa è scoppiata in zona Piazza Insubria a Milano, con circa 60 persone coinvolte. Intervenuti i militati in tenuta antisommossa

Pubblicato il: 19-06-2023 21:18
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Roberto Vivaldelli​

GIORNALISTA FREELANCE​

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Maxi rissa a Milano, in via Faá di Bruno, in zona piazza Insubria. La lite, andata avanti per diversi minuti, è scoppiata nel tardo pomeriggio di lunedì 19 giugno, verso le 18.30.

  • Maxi Rissa a Milano
  • Il motivo alla base della lite
  • La ricostruzione

Maxi Rissa a Milano

Al momento, secondo quanto riferito dall’Ansa, sono almeno cinque i feriti, anche con armi da taglio, cui i sanitari hanno prestato soccorso. Nella maxi rissa sono rimaste coinvolte almeno 60 persone.
Secondo le prime verifiche, i protagonisti della rissa sono per lo più di etnia rom o originari dell’Est Europa. Una scena da “Far West”, nei pressi di Piazza Insubria.
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Il motivo alla base della lite

Il Corriere della Sera spiega che la lite è scoppiata per via di un’automobile, una Volkswagen Touran con targa romena, parcheggiata davanti al cortile d’accesso al palazzo al civico 5.
È probabile, tuttavia, che alla base della lite ci siano anche vecchie ruggini tra famiglie di etnia rom. I carabinieri sono intervenuti con una cinquantina di militari, anche in tenuta antisommossa.

La ricostruzione

La maxi rissa è scoppiata verso le 18.30 di lunedì 19 giugno. Iniziata prima con insulti tra le varie famiglie, è poi sfociata nella violenza con spranghe, bottiglie, sassi, e addirittura assi da stiro e coltelli.

https://wips.plug.it/cips/notizie.V...on consentito !/cms/2023/06/milano-3.jpgFonte foto: Tuttocittà.itPiazza Insubria a Milano, il luogo dove è scoppiata la maxi-rissa con 60 persone coinvolte

Cinque le persone ferite, di cui una grave, colpita con un’arma da taglio. Gli altri feriti non verserebbero in gravi condizioni: una donna è stata colpita da una bottiglia di vetro in testa.
Il caos, spiega il Corriere della Sera, è andato avanti per parecchi minuti e sono diverse le richieste di intervento pervenute al 112. Gli investigatori dell’arma stanno cercando di ricostruire l’accaduto e di accertare con esattezza dinamica e responsabilità.
https://wips.plug.it/cips/notizie.V...no-90enne-fernanda-cocchi.jpg?w=270&h=152&a=c

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A causa della maxi rossa, le forze dell’ordine hanno chiuso la strada tra piazzale Cuoco e piazza Insubria. Grazie all’intervento dei militari, la situazione è tornata alla normalità, mentre sull’asfalto sono rimasti diversi frammenti di vetro e di bottiglie rotte.
Sempre a Milano, nella mattinata di venerdì 16 giugno, si è assistito a un momento di follia: un uomo di 31 anni ha infatti tentato di rapinare un negozio, aggredendo prima a morsi e pugni i proprietari cinesi, per poi scagliarsi sugli agenti di Polizia intervenuti, mandandoli in ospedale prima di essere fermato ed arrestato.


tranquilli tutto normale e programmato creano queste situazioni ,saranno gli stessi cittadini a chiedere più sicurezza . Quindi videocamere riconoscimento facciale per la criminalità ecc. e saremo tutti sempre più repressi comandati a bacchetta.
img4F.jpg


tranquilli potete scendere è piatta :unsure: :sick::devilish::eek:


 
FORSE NON AVETE CAPITO- ARMIAMOCI E PARTITE-

Bufera su Grillo e le sue “brigate di cittadinanza

Il fondatore del Movimento 5 Stelle non ha mai amato le dichiarazioni "tranquille". Ma perché ha postato la foto di un uomo col passamontagna e ha parlato di "brigate"?

19 Giugno 2023 18:40Foto di Maurizio Perriello

Maurizio Perriello​


GIORNALISTA​


Bufera su Grillo e le sue “brigate di cittadinanza”​

Il fondatore del Movimento 5 Stelle non ha mai amato le dichiarazioni "tranquille". Ma perché ha postato la foto di un uomo col passamontagna e ha parlato di "brigate"?​

19 Giugno 2023 18:40Foto di Maurizio Perriello

Maurizio Perriello​


GIORNALISTA​





Bufera su Grillo e le sue “brigate di cittadinanza”

Fonte: AnsaBeppe Grillo finisce nella bufera per le sue "brigate di cittadinanza"
Le elezioni amministrative in vari Comuni e Regioni e soprattutto la morte di Silvio Berlusconi hanno smosso non poco le acque della politica italiana. Tra partiti che si scambiano frecciate e voci di lacerazioni interne che si rincorrono, ad aumentare ulteriormente la tensione ci ha pensato Beppe Grillo con alcune dichiarazioni finite nella bufera.
Il fondatore del Movimento 5 Stelle ha parlato durante un comizio di “brigate di cittadinanza”, scatenando vibranti polemiche lungo tutto l’arco degli oppositori politici. A poco è valso il dietrofront con tanto di giustificazione qualche ora dopo. Ma cosa intendeva Grillo e perché l’ha detto?
Nella bufera è finita anche la decisione di fermare la politica per troppi giorni dopo la morte di Berlusconi.

Cosa è successo

“Cominciate a fare le brigate di cittadinanza. Mascheratevi con il passamontagna e di nascosto andate a fare i lavoretti: mettete a posto marciapiedi, aiuole e tombini. Fate il lavoro e scappate”. Con queste parole Beppe Grillo si è rivolto agli elettori pentastellati scesi in piazza a Roma per rinnovare l’opposizione al Governo Meloni e la lotta al precariato. Il termine “brigate” in particolare ha evocato mostri di violenza nell’immaginario condiviso della nostra politica e di tanti che hanno ancora vivo il ricordo delle squadracce del ventennio fascista.
Anche perché l’ex leader M5S ha pubblicato sui social una foto di un uomo che indossa passamontagna, maglietta con il logo del partito e occhiali da sole e che sorregge un cartello che recita: Brigata di cittadinanza, reparto d’assalto. L’immagine era anche corredata da una didascalia ironica: “Brigata riparazioni panchine”. Parole che ovviamente non potevano che provocare polemiche e critiche, e forse studiate proprio per tale scopo. Risultato: numerosi esponenti di quasi tutti i partiti politici hanno riempito social e servizi di telegiornale col loro sdegno per le dichiarazioni di Grillo.

Il “mezzo dietrofront” del giorno dopo

Il giorno dopo, Grillo ha fatto una sorta di dietrofront, giustificando la sua uscita con l’appello alla sua proverbiale ironia al vetriolo: “Era una boutade”. Una battuta insomma, nulla più. “Ma è possibile che prendete tutto sul serio“, afferma il fondatore del Movimento in un video. “Anche i giornali hanno esagerato un po’. Fermatevi perché mi sono arrivate delle notizie drammatiche, veramente”. Per poi ripartire insistendo sullo stesso schema sarcastico: “È stato avvistato un pensionato di 74 anni, un idraulico che stava aggiustando sei tombini di notte con un passamontagna. Fermatevi. Un albanese di 64 anni con cazzuola ha messo a posto otto marciapiedi durante la notte con il passamontagna. Non si può andare avanti così. Fermatevi”.

La Lega, per citare uno dei partiti avversari, ha parlato di parole “gravi, sconcertanti e inaccettabili” che evocano “pagine drammatiche della storia del nostro Paese”. Duro il commento anche del senatore di Italia Viva Enrico Borghi, il quale ha accusato il comico ligure di “istigare alla violenza” e di “rievocare lessicalmente organizzazioni eversive”. Ancora più incisiva la replica del senatore di Forza Italia Maurizio Gasparri: “Grillo è un provocatore. È un uomo senza coscienza e senza idee. È un penoso caso umano”.

Cosa intendeva Grillo con “brigate di cittadinanza”

Ma dunque cosa intendeva Beppe Grillo quando ha parlato di “brigate di cittadinanza”? Usando un paradosso e una sorta di “anacoluto” semantico, il comico ha voluto rappresentare una situazione assurda: visto che la cosa pubblica, dalle strade alle panchine, in molte grandi città versano in condizioni pietose (sottintendendo: il Governo non fa niente per rimediare) se un gruppo di cittadini decide di agire in autonomia per sistemare le cose, rischia anche di essere sanzionato o peggio. Da qui l’idea sarcastica di camuffarsi, sfruttando il campo semantico dell’azione fuorilegge e parlando di “brigate” ribelli che aggiustano le panchine col passamontagna per incorrere paradossalmente nei guai con lo Stato.
Grillo ha dunque chiesto ai cittadini, in un modo a dir poco pittoresco, di non girarsi dall’altra parte se trovano un marciapiede sporco, un tombino otturato o un’aiuola in pessimo stato. Ha chiesto di agire, in nome di quella disobbedienza civile volta al bene comune che ha radici ben più antiche dell’ironia del comico ligure.
Leggi anche

Non si può andare avanti così. Fermatevi”.

Cosa intendeva Grillo con “brigate di cittadinanza”



PANCHINE,TOMBINI ?
MA SAPETE LEGGERE FRA LE RIGHE ?

SI FACEVA MOLTO TEMPO FA PER METTERE IN RIGA UNA PERSONA GLI SI METTEVA ADDOSSO UN SACCO E SI SBATTEVA BENE BENINO DALLA "
POLVERE"

DI SICURO QUELLO TORNAVA "PULITO" COME NUOVO.
SE FACCIAMO SOLO CHIACCHIERE NON SI FA IL PANE POI SI MUORE DI FAME E SENZA DIGNITA..... :unsure: :unsure: :unsure: :unsure:
 

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